i racconti erotici di desiderya |
L'assaggio |
Il mio lui dorme scoperto sul mio letto, è nudo. Io sto pensando di fare colazione, scendo giu' in cucina quando mi viene un'idea: prendo un barattolo di miele e torno su. Mi è sempre piaciuto il miele, ne tengo in casa diverse varietà, ma stamattina ne voglio provare una nuova. Torno di sopra. Mi fermo a guardare il mio compagno, ed è bellissimo. Ha il torace ampio, un poco muscoloso, la pelle liscia come quella di un bambino. I suoi begli occhi neri sono chiusi in un sonno tranquillo. Sui pochi peli scuri alla base dell'addome si poggia il suo uccello, meraviglia, estasi di lunghe notti passate a stringersi e ad amarsi fino a rimanere senza fiato, due lunghe gambe ben fatte, leggermente aperte. Mi avvicino. La fronte completamente rilassata, la bocca, le guance, dorme profondamente. Con grande delicatezza riprendo il mio posto sul letto accanto a lui, mi siedo, aprò il mio barattolo di miele e lo annuso. Profuma delicatamente di fiori. Con il dito gli faccio un breve sbaffo ambrato sotto l'ombelico. Ora immergo il dito piu' profondamente nel miele e ne lascio colare lentamente una striscia lungo il suo uccello addormentato.
Quando il suo uccello è rigido ha due venuzze gonfie che lo percorrono e una grande cappella rosa... Quando lui mi vuole io di solito mi nego e mi faccio inseguire un pò... lottiamo, e quando finalmente riesce a togliermi i vestiti e ad immobilizzarmi c'è un tempo, forse dieci secondi, in cui io sottomesso aspetto la spinta di quella grande cappella rosa contro la mia carne... In quei brevi attimi sono così eccitato che non riesco neanche a respirare. Nel vederlo adesso così, placido, spento, quell'idea risveglia le mie voglie e mi getto senza pensare a leccare il suo ventre. Subito mi giro per controllare se l'ho svegliato, ma sembra non essersene nemmeno accorto. Allora diventa una sfida. Comincio a leccarlo sempre piu' languidamente fino ad asciugare lo sbaffo. Poi lo tocco con la punta umida della lingua sulla cappella. Il miele è profumato e insieme alla sua pelle sa di buono, e così molto presto mi ritrovo a fargli un lento pompino. Il suo uccello reagisce alla mia bocca calda e umida e comincia a inturgidirsi. Scherzo con un dito nel suo ano, e comincio a sentire la base della sua asta che pulsa. Adesso la sua cappella è diventata enorme, lui è durissimo e finalmente emette un lieve gemito. Alzo la testa e vedo che il mio compagno si muove appena. Incredibile. Torno a concentrarmi sul suo meraviglioso attrezzo e sento un secondo gemito piu' lungo. Mi sta guardando. Tolgo le labbra dal suo uccello, gli sorrido e gli dico "buongiorno...". Lui sembra non capire. Mentre scendo nuovamente su di lui lo vedo sorridere. Una goccia di miele piu' grossa è rimasta alla base dell'asta. La pesco con la punta della lingua e, senza staccarmi, la tiro su in cima. Intanto infilo due dita nel suo ano e lo sento finalmente gemere piu' forte di piacere. E' un breve gemito, sorpreso, estatico, di attesa. Sulle mie dita dentro di lui sento pulsare la sua mascolinità che vuole uscire. Le muovo un pò. Le mie labbra sono delicatamente appoggiate sul mio miele e finalmente, nell'urlo di godimento del mio lui, mi calo ad assaggiare la mia varietà personale. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Drea10 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 16/04/2007 22:35:02 | |
Giudizio personale: | bèh...sei la donna che ogni uomo desidera.......complimenti........ | |
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Autore: | Ulisse_66 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 02/03/2007 17:50:39 | |
Giudizio personale: | Felice risveglio!!!! | |
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