i racconti erotici di desiderya |
L'amante nero - seconda parte |
La sala hobby è in semioscurità, i miei occhi cercano di abituarsi al buio, ma non vedo nessun essere umano, Letizia accende le luci ed ora mi appare, non capisco o cerco con tutto me stesso di non voler capire. Letizia mi presenta il suo amante BLACK l’Alano belga nero, da quando suo marito tre anni fa e morto si è consolata con BLACK, è silenzioso, sempre disponibile, insaziabile e durevole, senza particolari pretese e oltretutto non mette voci cattive sul suo conto in paese. Sono esterrefatto, lei se la ride, mi fa sedere su di una sedia, dicendomi che qualsivoglia cosa accada non mi devo preoccupare, ne muovermi verso di lei mentre stende un grosso asciugamano sul pavimento vicino ad una panca a meno di due metri da me in modo da poter avere una visione davvero da “prima fila”.
Letizia si distese sull’asciugamano chiamando a se black, lo fa mettere con la pancia rivolta verso l’alto e delicatamente inizia a giocare con il fodero lavorandolo con la mano, come per magia inizia ad uscire uno strano arnese di color rosso porpora che lei con grande maestria lavora di bocca man mano che passano i secondi il cazzo di black diventa un' asta rossa e lucida lunga almeno 20cm, madida di un liquido trasparente e scivoloso, a quel punto Letizia già grondante dei suoi umori si mette toglie il microtanga e si sistema a quattro zampe sulla panca "vieni bello! monta la tua padroncina! vieni su! su!" black si appoggio con le zampe anteriori sulla schiena di Letizia, con la verga completamente snudata, tentando di infilare quella specie di tronco che si ritrovava tra le zampe posteriori nella fica di Letizia, era come scatenato, potevo vedere le sue zampe anteriori stringersi ai fianchi di Letizia, mentre con spinte eccitate il suo cazzo strusciava viscido tra le sue cosce. Il peso del suo cazzo lo teneva forse un pò più basso di dove sarebbe dovuto entrare, Letizia a quel punto prese il cazzo di black con una mano e lo indirizza verso la sua vagina, una prima spinta piantò l' uccello di Black per buone quindici centimetri dentro la figa di Letizia, facendola quasi svenire per il dolore e dal piacere! sento le sue grida, la vedo gemere, gridare, la vedo muoversi velocemente avanti e indietro sotto i colpi possenti, poi percepisco il colpo improvviso di uno schiocco è entrato anche il nodo, ora si muove con il massimo del vigore, il tutto dura qualche minuto poi si ferma del tutto è all’orgasmo, Letizia ulula parole sconnesse mentre fiotti di sborra invadono la sua figa, il cazzo di black ad ogni ieculazione si ingrossa sempre di più e il suo nodo è divenuto grosso come un arancio, ha ormai preso pieno possesso di ogni parte della cervice di lei. Letizia mi appare stravolta, Black ha finito di scoparla ma si è legato con lei, scende dalle sue spalle e si mette dritto a quattro zampe con il cazzo ancora dentro la figa. Sono inebetito e sconvolto da una visione sessuale decisamente fuori dal comune. Passano una quindicina di minuti prima che Black riesca a liberarsi. Dalla figa di Letizia escono copiosi fiotti di sborra, rimane ferma in posizione carpone per qualche minuto per riprendere forza poi si alza, si ripulisce dalla sborra che ha ormai invaso sia la sua figa che parte delle gambe, manda black in garages chiudendo dietro di sé la porta, si avvicina a me e mi chiede se lo spettacolo è stato di mio gradimento, mi prende dolcemente per mano e insieme ci avviamo verso la sua camera da letto. Mi bacia dappertutto e mi limona, poi mi spoglia ed inizia un pompino favoloso, chinandosi davanti a me. Vedo entrare il mio bel cazzo nella sua bocca, ingrossarsi ad ogni sua succhiata, inizia un su e giù da vera troia, leccandomelo tutto fino alle palle. Dopo qualche minuto lei smette di giocare con il mio cazzo, si sistema un cuscino sotto la schiena e mi dice che è pronta mi invita a leccargli il buco del culo, entro dentro con la lingua e le dita, allargandogli per bene il culo, soffio dentro e lecco ripetutamente fino a quando gli dico che sono pronto per spaccarmi il culo. Gli spalmo della vaselina freschissima sopra e dentro il buco alzo le sue gambe sulle mie spalle e dopo un attimo inizio a far pressione sul suo sfintere, delicatamente ma con fermezza la cappella entra dentro, spaccando di schianto lo sfintere, sento Letizia urlare e pregarmi di smettere, mai io proseguo imperterrito spingendo sempre di più in modo progressivo e, dopo essersi fatta strada nel suo culo, arrivo con la cappella e con tutto il mio cazzo nodoso quasi all’intestino, sento le mie palle sbattere sul suo culo. Mi fermo per dilatare maggiormente il suo sfintere e permettere l’inizio della monta, adesso dopo il primo momento di dolore, Letizia inizia a muoversi ed ancheggiare per meglio far scivolare il mio cazzo nel suo culo, la sento godere, vedo la sua figa bagnarsi di umori, asseconda ogni mio colpo, sto per venire, lo percepisce, sfila il cazzo dal suo culo, si libera le gambe si fa mettere in ginocchio davanti a lei ed inizia un superbo lavoro di lingua fino a farmi venire nella sua stupenda bocca. Gli avvenimenti delle ultime ore mi hanno veramente spossato. Per concludere la serata Letizia mi inviata ad un ristorante dove rimetterci in forze per poi avere tutta la notte per noi. Dopo cena mentre rientravamo a casa, mi chiede se voglio ancora gratificare la mia parte femminile con un incontro con black, il quale non ha mai potuto godere di un culo - lei in questi anni non si era mai fatta penetrare analmente dal cane. Non rispondo a questa sua richiesta e così anche lei lascia cadere il discorso. Passo una nottata da favola la sua figa extra-large ingoia il mio cazzo come un coltello arroventato in un panetto di burro, il suo culo mi dà sensazioni indicibili, la sua bocca fa resuscitare varie volte il mio cazzo che io avevo dato per morto, insomma la sua sensualità e la sua spregiudicatezza mi hanno pienamente coinvolto. Dopo una notte di sesso, benché stanco del viaggio, non riesco a prender sonno sogno ad occhi aperti di essere penetrato da black, ma il mio senso del pudore, la mia innata moralità, il mio senso di perbenismo, i miei sensi di colpa non riescono a convincermi di fare sesso con un animale ma nel contempo vorrei far contenta Letizia. Sono quasi le sei del mattino, sveglio Letizia, e gli dico che accetto e voglio gratificare la mia parte femminile. Lei mi bacia soddisfatta della mia scelta e, ormai perso ogni senso del pudore riesco finalmente a dormire. Ci svegliamo che è già molto tardi, sono circa le 10 del sabato, limoniamo un po’ sul letto, facciamo una abbondante colazione e lei mi chiede se sono pronto per il grande evento. Vista la sua esperienza mi rimetto totalmente nelle sue mani. Per prima cosa mi fa vari clisteri per liberare totalmente il mio sfintere e il mio intestino da rimasugli poco graditi, godo moltissimo mentre lei mi infila la cannula del clistere nello sfintere e fa entrate acqua e una sensazione molto stimolante, poi con una crema depilatoria a rapida azione toglie tutti i peli dal mio culo rinfrescandolo dopo con una crema emolliente. Il suo intento è di far uscire in me la parte nascosta – trasformarmi in una puttana, a sua totale disposizione - tutina color carne – aperta nelle parti intime che copre la mia peluria -, un giubbino di cuoio che copre le spalle e il tronco - al fine di evitare che black salendo sulle mie spalle mi ferisca con le sue unghie – reggicalze, calze a rete, stivaletti alti alla tartagnan con zeppa, mini-tanga, una micro gonna, camicetta, parrucca, trucco. Allo specchio dopo la preparazione ho difficoltà a riconoscermi, Letizia mi ha trasformato in una perfetta femmina da monta. Anche lei si prepara per il grande evento quepierre, calze a rete, stivali con tacco altissimo, mutandine per innesto di strap-on, è una vera maitress, ed io sono totalmente in suo possesso. Sono ormai le tre del pomeriggio, scendiamo nella sala hobby dove mi attente il mio amante nero. |