i racconti erotici di desiderya

La zia carmela

Autore: Califfone
Giudizio:
Letture: 3181
Commenti: 1
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la storia che visto per raccontare è successa molti anni fa, all'epoca ero un ragazzino vivevo in un piccolo paese del meridione. Ero un ragazzo alto, magro un bel ragazzo definito in paese infatti avevo molte compagne che mi venivano dietro e con loro incominciai ad avere i primi strusciamenti e le prime seghe ma io però ero attratto dalle donne mature infatti avevo un chiodo fisso.

Era mia abitudine andare a trovare miei nonni molto anziani quasi quotidianamente perchè c'era mio nonno che mi raccontava storie sue personali sulla guerra ed io ne ero molto attratto. Per raggiungere la casa dei miei nonni dovevo passare dentro il cortile del fratello di mio nonno un uomo anziano e malato (soffriva di una malattia celebrale, infatti non capiva niente e parlava senza senso) non aveva avuto figli ed la prima moglie gli era morta, ed accudirlo ora vi era la sua seconda moglie zia carmela una donna di circa 65 anni, molto in sovrappeso alta 1,50 con un culo enorme e delle tette da settima misura, e molto invecchiata insomma una donna abbastanza brutta, ma io di questa zia ne ero attratto molto, forse per le sue tette con dei capezzoli sempre turgidi che si vedavano anche furi dalla maglia o anche perchè usava della gonne sopra il ginocchio pur non potendo portarle dove vedevole coscie enormi insomma ne ero molto attratto. infatti andavo a trovare lo zio molte volte, ma non per lui ma per vedere zia carmela, infatti con lei parlavamo di tutto pur lei essendo cresciuta in un paesino montano aveva delle idee moderne.

Una sera mentre stavo ritornando a casa dopo essere stato da mio nonno, vidi la porta della sua casa socchiusa, allora bussai ma non mi senti, entrai e vidi lo zio seduto ad una sedia che parlava a vanvera come al solito, allora la chiamai ma non mi rispose, cominciai a cercarla e senti dei rumori proveniente dalla camera da letto entrai e la trovai sul letto con l'accappatoio aperto che si infilava un mattarello di legno nella figa e gemeva di piacere, aveva le tette che gli penzolavana e arrivavano sulla pancia gonfia un leggera peluria sulla pancia e un fitto bosco di peli in mezzo alle gambe, appena mi vide gridò che cosa ci facevo nella sua casa brutto pivello guardone si alzo dal letto per cacciarmi ma cadde ai piedi del letto allora io andai per alzarla ma dato il peso non c'è la feci e gli caddi di sopra e con il mio viso in mezzo alle sue enormi tette, la cosa mi provocò un grande erezione e lei la zia se ne accorse e mi disse, ma non mi dire che sono stata io? io sono grassa, bassa vecchia e pelosa e tu ti ecciti così allora io gli dissi che ero sempre attratto da lei e che mi ero sparato tante seghe su di lei, allora lei si alzò di scatto andò verso la porta e la chiuse, tornò indietro e mi disse che sarebbe stato un segreto, e che mi avrebbe imparato i piaceri della vita, mi fece spogliare e me lo prese in bocca e comincio a sparami un pompino fantastico, mentre la zia succhiava vedevo le sue enrmi mammelle e i suoi capezzoli che sembravano di tre centimetri, se lo tolse dalla bocca e cominciò a farmi fare una spagnola ero eccitatissimo stavo per venire allora lei mi fece fermare me lo strinse nelle mani, e lo bagnò con acqua era espertissima ora mi disse la tua vacca e pronta a prenderlo la presi nella posizione classifica, aveva un figa che sembrava una stufa vedevo muovere le tette e con le mani gli palpava quel culone era fantastico poi lei volle stare di sopra mi cavalcava come una folle, non sembrava dato la sua stazza, avevo la sua pancia sul mio petto le sue tette sulla faccia noin c'è la feci e gli venni dentro godendo come un porco, lei si alzo e vidi lo sperma fuoriuscire dalla vagina e vidi a lei pulire il mio cazzo e succhiarlo nuovamente, ero cosi arrapato che mi si rizzo nuovamente allora le chiesi se gli e lo potevo mettere in culo e lei mi dissi che ero uno dei pochi, la feci mettere a pecorina e l'inculai infatti era molto stretta però sentivo il calore , l'inculavo e sentivo che a lei gli piaceva molto, infatti la senti venire avevo le mie mani sulle sue natiche e vedevo le sue enormi tette penzolare ,il suo viso rugoso ma felice i suoi capelli misti di bianco tra i cuscini era proprio una vacca da sodomizzare, e gli venni copiosamente nell'ano ma dal retto non uscì neanche una goccia di sperma. ero esausto, mi coricai e l'abbracciai ed lasciai le miei mani nelle sue tette. la baciai e le dissi grazie. da quel giorno lo facemmo ogni giorno per un sacco di tempo fino a quando lo zio morì e lei tornò nel suo paese d'origine. nella vita aspattati cose grande da persone che non ti aspetteresti nulla.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Carino6423 Invia un messaggio
Postato in data: 27/11/2009 13:52:11
Giudizio personale:
bellissimo.


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