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La vicina di casa |
La vicina di casa
Abito in una casa singola, con il giardino che confina con un piccolo condominio, che ha i balconi prospicenti la mia proprietà. Da qualche mese nell'appartamento al 1° piano e venuta ad abiate una coppia, Antonella e Mario, lei fa l'impiegata, lui e' Dirigente d'Industria. Lui per lunghi periodi e' fuori per fiere e convegni. Io spesso sono in giardino a curare le piante, proprio sotto al balcone di Antonella. Lei si affaccia per stendere il bucato o per curare alcuni vasi di fiori. All' inizio abbiamo scambiato solo qualche saluto convenzionale, poi con la scusa del giardinaggio abbiamo fatto amicizia. Da quel momento ho notato che tutte le volte che mi mettevo a fare giardinaggio lei appariva sul balcone, con gonne molto corte, in accappatoio svolazzante e che mostrava parte della sua intimita'. Antonella non e' piu' una ragazzina e' una donna sulla quarantina, non bellissima, ma ben fatta e sensuale. Io pur facendole qualche compilimento, cercavo di fare il disinvolto, si fa per dire, non volevo sembrare il solito maschio affamato. Poi un sabato mattina, con la scusa di verificare alcune piante ammalate, mi ha invitato in casa sua. Da prima mi ha offero un caffè, mi ha detto che il marito all'estero da giorni non sarebbe tornato prima di una settimana. Dopo il caffe siamo andati a vedere la piccola pianta ormai morente. Mi sono chinato per guardare meglio lei si e' accovacciata difronte a me, indossama una vestaglia allacciata in vita che si e aperta fino all'inguine, da prima ho notato le coscie ben tornite, poi ho visto, con sommo stupore, che non indossava le mutandine. La sua figa era lì difronte a me, in tutta la sua bellezza e maestosità. Mi son detto questo e' il segno che ci voleva, non posso attendere oltre. Senza dire nulla le ho preso una mano, mi sono alzato e l'ho trascinata verso di me. Ho iniziato a beciarla sul collo poi sulla bocca carnosa. Lei mentre si avvinghiava a me, mi a cacciato la lingua in bocca come un turbine. Ci siamo bacianti a lungo metre lei strusiava il sui bancino e il pube sul mio cazzo diventato ovviamenta durissimo. Lei fremeva e vibrava tutta, con le mani da dietro le accarezzavo le natiche e il culo che frema allo stimolo delle mie dita, poi ho raggiunto la figa calda e sbrodolante. Mentre la sditalavo in figa e in culo le gemeva, si dimenava, vibrava tutta, ad un tratto in preda alla libidine e ad un orgasmo violentissimo ha iniziato ad urlare il suo piacere. A quel punto con un mano mi sono liberato dei calzoni, ho liberato la bestia sempre piu' dura e l'ho penetrata restando in piedi, il momento era troppo bello per stendersi anche solo a terra. Lei si è messa a cavalcioni con le gambe dietro la mia schiena. Facendo forza con le gambe sulle mie anche a iniziato a cavalcarmi, con un ritmo frenetico. Io cercavo di restare in piedi ben piantato sulle gambe, ma nello stesso tempo di sorreggerla per le natiche e di sditalarle il culo con due dita dentro. Antonella fremeva tutta, urla, ansimava, sbavava, sebrava una cavallina imbizzarrita. Si alzava il piu' possibile fino a fare usire il mio cazzo dalla sua figa surriscaldata, poi si lasciava cadere pesantemente sul cazzo, fino a farlo sparire completamente dentro di se. Nello stesso tempo urlava spaccami, rompini, sì, sì, così, che impalata che mi sta facendo, che bello sentirsi la figa piena, che troia che sono, sì sono un gran troia, e così via. Le gambe cominciavano a tremarmi, lo sforzo era grande ed ormai non la sorreggevo piu', fortuna che la sua eccitazione salita al massimo la stava portando al culmine del godimento. Antonella in preda ad un orgasmo violentissimo, emetteva urla disumane. Poi appagata si e'stretta a me mi ha baciato affettuosamente e mi ha detto ora tucca a te sborare. L'ho fatta stendere sul tappeto, senza sfilarle il cazzo dalla figa, ed ho iniziato a montarla, in modo lento e con ritmo continuo, la cosa e' durata per molto tempo, cerecavo di pensare ad altro per non sborare troppo persto. Quella scopata era troppo bella andava gustata il piu' possibile. Anzi siccome mi piace vedere la donna che gode e che ha orgasmi multipli, volevo vederla godere di nuovo. Ho messo Antonella stesa su un fianco, mi sono steso dietro lei ed ho inizato a cavalcarla alla pecorina. Di solito alle donne questa posizione piace, e' rilassante, ma nello stesso tempo il cazzo maggiormente avviluppato dalla vagina, viene sentito di piu' della femmina. Infatti dopo pochi colpi Antonella ha iniziato di nuovo a gemere, a vibrare tutta, mi ha detto sborrrrrro ora sborra anche tu, si sborra. Non me lo sano fatto dire due volte, in un attimo ero anch'io in preda un fantastico orgasmo. Che sborata ragazzi. Ma quando pensavo fosse finita o almeno si facesse una pausa, lei si e' girata verso il mio cazzo umido del mio e del suo piacere, ed ha iniziato ad avvilupparlo con le labbra carnose. Ha iniziato a farmi uno di quei pompini, magistrali che solo certe donne sanno fare, Antonella e' una di queste. Il cazzo non ha avuto il tempo di abbassarsi, anzi sotto l'azione di quelle labbra e' di quella lingua vorace, e' diventato nuovamente durissimo. La carissima Antonella mi ha spompinato a lungo con una tale maestria e sensibilita' da portarmi per piu' volte quasi all'orgasmo, ma senza che cio avvenisse. Mi faceva godere senza farmi sborare. Poi mentre per un attimo riprendeva fiato, mi ha detto: " rilassati, il piu' possibile, che ora ti faccio sborare l'anima", e così e stato, che pompino, che settimana....., Antonella, Antonella, non sei certo bella, ma ti piace la cappella.. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Carino6423 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 28/05/2008 12:41:01 | |
Giudizio personale: | molto eccitante e ............ alla fine avete fatto sborrare anche me, grazie. | |
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