i racconti erotici di desiderya |
La stazione |
Sembrava una giornata come tante, camminavo sul marciapiede della stazione, con uno sguardo lontano, aspettavo il treno, che come al solito era in ritardo, il marciapiede era quasi vuoto salvo una coppia avanti con gli anni che parlava animatamente, due giovani studentesse che ridevano, e l'annuncio del ritardo. Quando finalmente sentì che stava arrivando il treno, vidi arrivare con passo spedito quasi di corsa, una coppia, che quasi sicuramente aspettava l'unico treno in arrivo, la lei della coppia mi chiese se per caso avevo delle banconote in cambio. Presi dal portafoglio delle banconote e gliele porsi, lei ringraziò e cercò nel suo portafoglio la banconota da darmi, io risposi che quella mattina era mia ospite. Lei ringraziò con un bel sorriso, che le illuminò il volto, un volto quasi senza trucco...si presentò, si chiamava Sara, e si presentò anche il suo lui, Salvo. Finalmente arrivò il treno salii sulla prima carrozza, il treno era pieno e mi fermai quindi sulla pensilina del vagone, salirono anche Salvo e Sara, e così ci trovammo tutti appiccicati l'uno all'altro. Per non dare le spalle riuscii a girarmi e sorrisi, Sara sorrise, e anche Salvo ricambiò, anzi da dietro gli occhiali da sole cominciò a guardare la situazione con un certo interesse. Sara aveva capelli non molti lunghi, indossava un vestitino di maglia aderente di color sabbia, che metteva in risalto il bel seno, piccolo ma ben definito nelle forme, bei fianchi, molto piacente, con una scollatura non molto accentuata, riempita con dolce armonia, aveva un fascino molto discreto, m impossibile da non notare. Dimostrava sui 40 anni, il viso aveva una bellissima luminosità, ma quasi volontariamente assente, anche se gli occhi si tradivano, in modo intrigante. Non aveva trucco, ma quel rosso brillante sulle labbra le dava una dose di sensualità che cercava di velare. Il treno viaggiava veloce per recuperare il ritardo accumulato, e gli scossoni, facevano in modo che si toccassero e si sfiorassero. Le mani di tutti e tre si reggevano allo stesso asse di sostegno, inizialmente io cercai di scostare le mani, ma ogni volta dopo un pò sentivo le mani di Sara, e le mani di Salvo che cercavano quelle di Sara. Nel frattempo le fermate si succedevano e qualche viaggiatore cercava di salire, e ciò significava stare sempre più vicini. Io la guardavo cercando di capire che tipo di coppia fossero, che donna fosse Sara, se lavorava, se era una casalinga in giro per shopping, oppure magari una dirigente in carriera. Prima di salire comunque avevo notato il tipo di scarpe indossate, aveva belle caviglie, calze a rete e scarpe con il tacco alto ma non eccessivo, indossate con grazia ed eleganza. A poco a poco sentii le gambe di Sara quasi sfiorarmi, mentre gli sguardi a fatica si staccavano l’uno dall’altro, cercai di restare un minimo distante, mentre vedevo Mario vicinissimo a Sara, direi a contatto...all'improvviso, sentii una gamba quasi intrufolarsi fra le mie...la guardai, ed improvvisamente sentii la mano di Sara aggrapparsi a me. In quell'attimo di vicinanza, Sara mi sussurrò all'orecchio che era eccitata nel sentire Salvo premere con il suo membro su di lei...e che avrebbe avuto piacere a sentire anche il mio membro, e mentre finiva di sussurargli quelle poche parole sentì la gamba sul suo sesso. Inutile dire che ormai ero eccitatissimo. Allora avvicinai la bocca all'orecchio Sara e gli sussurrai, piacere mio... Sara mi sorrise mentre sembrava che le loro mani si abbracciassero. Nonostante il trambusto di ferraglia e del parlottio dei viaggiatori, mi chinai verso di Sara per chiederle dove fosse diretta. Lei rispose che non avevano una meta precisa, pensavano di fermarsi in qualche centro commerciale per fare shopping e guardare un po' di intimo. Sara intanto mi osservò con una luce diversa, piena di intensità, sfiorandosi le labbra con la lingua, e nel far ciò sentii una maggiore pressione sull’uccello, mentre vedevo Salvo muoversi e continuare a sfiorare Sara, e con una mano sfiorarle il seno. L’erezione mi faceva quasi male, e Sara non poteva non sentire la voglia che avevo di lei. Finalmente arrivammo in stazione. .... non sapevo esattamente cosa fare, almeno così pensavo, invece quando scesero, Salvo propose di far colazione tutti insieme, e Sarà accettò molto volentieri, trovammo un bar non molto affollato poco distante dalla stazione. Sara disse che doveva andare in bagno, e mi propose di accompagnarla, guardai Salvo, in cerca di una sua conferma, nel caso gli scocciasse...lui annuì, e disse che ci sarebbe venuto immediatamente dietro, per non dare nell’occhio...
Arrivati in bagno mentre Sara stava per entrare in quello delle donne, io la presi dolcemente ma fermamente per mano, e lei mi tirò a se, io la seguii dentro richiudendo dietro di me la porta di un bellissimo e spazioso bagno. Sara sorrise, con malizia, e appena dentro mi sussurrò che era quello che voleva..ho sentito quanta voglia hai di me ed adesso ti farò sentire quanta ne ho di te e di Salvo, così mi prese la mano ed alzandosi il vestito la portò sul suo monte, levigato e morbido, Sara non indossava mutandine, era nuda a parte le calze autoreggenti...gocciolava di piacere, che si spalmava sulle sue gambe, allora guardandomi intensamente mi disse, hai capito perché in treno mi strusciavo sul tuo cazzo e su quello di Salvo, mi asciugavo il piacere che mi regalavate, il tuo dirmi sei mia ospite mi ha eccitata moltissimo...e volevo dirti quanto ti desideravo. La guardai a fondo e poi finalmente la baciai, mentre cominciava un delizioso ditalino mentre Salvo le abbassava il vestitino lasciando libero il suo bellissimo seno, piccolo, rotondo e le faceva tittillare i capezzoli, già turgidi...intanto le sue mani scendevano verso i nostri membri, alti e dritti, la sua mano si posò sopra dolcemente, ma con vigore afferrò entrambe le aste, ed iniziò un movimento lento ma profondo...del mio membro ne sentivo le pulsazioni, il suo tocco era fantastico, ci stava facendo morire di piacere...ad un tratto poi si scostò, e tenendo sempre in mano le due verghe ci fece sedere entrambi sul piano del bagno, e iniziò a farci sentire le sue labbra umide sulle nostre capelle, non mollando mai le verghe erette, il nostro ansimare si faceva sempre più profondo, ed era bellissimo il piacere nel vedere Sara godere dei nostri membri, con passione, quasi con voracità ma al contempo con una dolcezza unica, la sua bocca ci sapeva fare per davvero...sentivo il suo calore... ...mentre si occupava del membro di Salvo, io scesi dal piano, andai dietro, e sollevando un poco il suo vestitino iniziai ad ammirare ed accarezzare il suo bellissimo e sinuoso culo, un meraviglia, liscio, invitante...mi chinai, e il mio viso iniziò a perdersi nel suo sesso, umido, caldo, gocciolante...iniziai ad assaporarne il profumo, il sapore mentre due mie dita esploravano il suo interno, ne sentivo ogni singola parte fremere di piacere...e la mia lingua continuava a roteare prima lenta, poi veloce sul suo clito...potevo sentirne i mugolii, Sara stava godendo, e quel suo godimento lo riversava a sua volta sul membro di Salvo...capii in quel momento che Sara lo voleva dentro, mi tirai su con le gambe, e stando sempre dietro di lei, spostai nuovamente il vestitino, lei pensava che in quel momento la penetrassi, e invece continuai con le dita, a darle piacere, sentivo la sua figa completamente bagnata, le mie dita da due diventarono tre, e sentii Sara emettere un gemito, che poi continuò in piacevole mugolio...insistetti ancora un pò con le dita, per poi scostarle, e con un colpo, dolce ma deciso, entrare dentro lei, Sara nuovamente fece sentire un mugolio, e contemporaneamente iniziò a muovere il bacino, voleva sentirlo tutto dentro, si vedeva che adorava essere posseduta da dietro, le piacevano i movimenti lenti, profondi alternati ad altri più veloci...le mie mani stavano sui suoi fianchi, la tiravo a me, sentivo il mio bacino sbattere sul suo culo, con vigore...e sentivo il godimento di lei...Salvo intanto stava impazzendo di piacere, e allora mi spostai, andai risedermi sul piano, avevo voglia di risentire la bocca di Sara, e così Salvo iniziò a possedere Sara, lui la conosceva chiaramente alla perfezione, e si muoveva con gesti sicuri, familiari...ad un tratto sentii la bocca di Sara nella mia, sentivo la sua lingua cercare la mia...aveva un modo di baciare trascinante...coinvolgente...era impossibile sottrarsi, e non lo volevo neanche, ma volevo risentire la sua bocca sul mio membro, e con le mani andavo a cercare il suo seno, mi faceva impazzire...siamo rimasti così per un bel pò, Sara è venuta più di una volta, ed io a stento sono riuscito a trattenermi per prolungare il piacere di tutti...Sara ad un tratto lasciò il mio membro, era li che mi guardava, mentre Salvo la prendeva, voleva farmi morire dal desiderio, le piaceva essere guardata, desiderata...poi le sue mani ritornarono sul mio corpo, accarezzandomi...Salvo si spostò, e l’aiutò a salire sul piano, si sedette sopra di me, davanti...ed iniziò a danzarmi sopra...sentivo il mio membro esplodere, Sara riusciva a coinvolgermi in sensazioni bellissime...il suo corpo, il suo modo di muoversi, la sua capacità seduttiva ed erotica...la sua pelle...continuava a muoversi ed ansimare, mentre Salvo la accarezzava e baciava...la sentii venire ancora, io ormai non potevo più resistere e non volevo più resistere, così Sara si sposto, anche Salvo stava per esplodere di piacere, così ci metemmo vicini, ci voleva vedere venire insieme, così prese nuovamente in mano i nostri membri e con il suo tocco ci fece esplodere in un’orgasmo fantastico, non smettevamo di eiaculare...e la sua mano continuava a muoversi sui nostri membri pulsanti...eravamo tutti e tre al culmine dell’estasi, estasi che avremmo anche potuto riavere, negli occhi di tutti c’era la voglia di riniziare, di provare e sperimentare altro...ci stringemmo in un’abbraccio a tre, certi che quel nostro incontro ci avrebbe regalato ancora emozioni e sensazioni particolari... |