i racconti erotici di desiderya |
La sensualità incarnata - l'amica di franca |
Chi ha letto i miei due precedenti racconti sa che ho una particolare predilezione per le donne dai 35 ai 50 anni, l'ultima volta vi ho raccontato come mi sono scopato la vicina di casa al mare (la Signora Franca) un 3 anni, fà inutile dire che quell'estate dopo la prima
volta ho avuto occasione di godere dei suoi favori fino all alla fine della mia permanenza. Passata quella breve parentesi è cominciata per me una nuova avventura lontano da casa immerso nel mio primo lavoro e purtroppo non ho avuto aoccasione di conoscere altre donne pià grandi di me finchè nell'estate del 2005 sono riuscito a prendere quindici giorni di ferie e a raggiungere i miei al mare per un po' di relax. Inutile dire che Franca non era sffatto dispiaciuta di rivedermi e che alla prima occasione ricordammo i bei tempi con una scopata memorabile. Quell'anno tra l'altro avevo preso l'abitudine di andare nella stessa spiaggia di Franca, ovviamente in pubblico la trattavo come se non avessimo eccessiva confidenza, ma speso mi capitava di incrosciarla e fu così che vidi Patrizia, era un'amica di Franca più o meno sua coetanea che aveva una sensualità innata e un viso da maiala che mi faceva impazzire. Quasi subito mi dissi che se ce l'avevo fatta con Franca magari anche lei avrebbe ceduto alle mie avans, tanto più che non mi sembrava divertirsi molto con il maritino e la figlioletta al seguito, mi sembrava uno spirito in gabbia. Ovviamente confidai i miei desideri a Franca e lei si offrì di aiutarmi sondadando un po' il terreno, così il giorno dopo le andai vicino in spiaggia con una scusa mentre parlava con Patrizia allo scopo di conoscerla. Decisi da subito di giocare pesante (avevo poco tempo e poi chi non risica non rosica) "non mi aveva detto che tutte le sue amiche sono così affascinanti" dissi a Franca, dopo che ci ebbe presentato, Patrizia parve un po' imbarazzata, ma poi mi fece un sorriso e mi disse che ero troppo galante per la mia età. "La galanteria nonc'entra, io sono obbiettivo" e con questa frase mi congedai lasciandole a parlottare e sperando di aver sortito un qualche effetto. Il giorno dopo Franca mi disse che avevo impressionato positivamente Patrizia e che aveva detto che ero carino, peccato che fossi troppo giovane, al che io mi abbattei un po'. Franca però mi tirò su subito perchè mi disse di averle risposto che ero più maturo della mia età e che con me si divertiva molto! "In che senso", aveva esordito Patrizia allora, "Nel senso che quando ci vediamo facciamo delle gran belle scopate", "lui è discreto, non ha pretese sentimentali, solo del buon sesso e basta". "Davvero le hai detto così?", "Be si più o meno, siamo molto amiche fin dall'adolescenza non ho problemi a parlare con lei", "e lei che ti ha risposto?" domandai "non ci crederai, ma mi ha chiesto se secondo me avresti scopato con lei e le ho detto che te l'avrei chiesto, lei è sembrata un po' preoccupata dalla mia risposta, ma non ha ribattuto. Allora che ne dici, sono stata brava?". Be per farla breve per rigraziare Franca mi sono impegnato ancora di più quella mattina. Eravamo rimasti d'accordo che Franca le avrebbe chiesto se voleva incontrarmi e così fece, "ti scrivo l'indirizzo su un pezzo di carta, vai a casa sua domani alle 2, il marito e la figlia saranno al mare e nessuno vi disturberà fino a sera. Quando lei chiede chi è al citofono rispondi solo, io", la mia risposta fu semplicemente un "sei grande!". Inutile dire che il giorno dopo ero elettrizzato, non vedevo che arrivassero le due, andai all'inidrizzo che Franca mi aveva dato e feci come mi era stato detto, l'appartamento era al terzo piano, la porta era aperta. Entrai e la richiusi, "vengo subito sentii, appena la porta si chiuse", quello che vidi era uno spettacolo stupendo Patrizia veniva verso di me con addosso solo un vestitino in pizzo nero trasparente e un perizoma ridottissimo. "Vuoi farmi morire, per caso" dissi, "spero proprio di no" rispose. Era la sensualità in persona,i suoi capelli rossi ricadevano appena sulle spalle, il vestitino aderiva dolcemente al suo corpo sottolineando le sue forme, le sue poppe a pera appena più piccole di quelle di Franca erano esaltate dal pizzo e la trasparenza lasciava intravedere dei capezzoli chiari così grandi e invitanti che mi sentii il sangue salire in testa. Mentre io la ammiravo estasiato lei mi sfiorò il viso e mi disse "andiamo in camera da letto", io la segui guardando estasiato il suo culo tondo incorniciato dal vestitino. Una volta in camera la presi dolecemente per i fianchi e la tirai a me, avevo il cazzo durissimo che premeva da sotto i pantaloni "sei fantastica" le dissi mentre palpavo quelle splendide tette "ti voglio da impazzire" ed era vero, tutto quello che volevo in quel momento era possederla, farla godere, scoparla fino allo sfinimento. Lei si giro piano e io cominciai a baciarla in bocca, poi sul collo e poi giù facendo scorrere le spalline del vestitino fino a farlo cadere ai suoi piedi lasciandola con il solo perizoma. Le sue tette mi facevano impazzire, non avevo mai visto capezzoli così grandi e lei frugava il mio corpo togliendomi la maglietta e poi sbottonandomi i pantaloni. Mi lasciò solo con i boxer inginocchiandosi per togliermi i calzoni e accarezzandomi il culo e il cazzo durissimo. Infine mi sfilò i boxer liberando quell'asta che anelava solo di darle piacere e incominciò ad accarezzarmi le palle e a stantuffarmi "si così, brava la mia porcona". Patrizia mi sembrava talmente maiala che persi quasi subito il controllo cominciando ad usare quegli epiteti che hanno il potere di farmi godere ancora di più. "Oh si succhialo per bene troia, mettitelo fra le tette, così" e lei con un sorrisino che ancora oggi a ricordarlo me lo fa venire duro, mi rispose "sei proprio un maiale, ti piace eh", io ero in visibilio "si voglio mettertelo in bocca, fra le tette, nella fica, voglio farti godere come una puttana" e intanto le prendevo la testa per farglielo entrare tutto in bocca. Era troppo bello e gli sborrai in bocca copiosamente e lei bevve e pulii tutto continuando a leccarlo, "si continua, tienilo duro". Il tempo era come fermo in un lungo estremo momento di godimento mentre il mio cazzo scivolava dolcemente nella sua bocca, poi lei si alzò lentamente e si sfilò il perizoma, si sedette sul letto appoggiata sui gomiti e allargò le gambe mostrandomi una splendida figa rossiccia "scopami, voglio il tuo cazzo, voglio godere". Io cominciai a baciarla partendo dal piede sinistro scendendo giù lungo la gamba, poi la coscia e infine leccando il contorno delle grandi labbra, insinuando la lingua lungo la spaccata, assaggiando un pò dei suoi umori e poi leccandole piano il clitoride. Mi eccitavo ad ogni suo tremito o contrazione, le sue mani strette al lenzuolo la schiena inarcata disse "si così mi fai impazzire, non ti fermare maiale dai, dai, dammi il tuo cazzo duro ora, dammelo, sii". Allora mi alzai in piedi, le presi le gambe allargandole ancora di più e lo misi nella sua fica fradicia, piano, penetrandola affondo fino ai testicoli e cominciai a pompare prima lentamente poi sempre più veloce seguendo il ritmo ei suoi gemiti "Ah, ah, così scopami, cosiiì". Mi stava facendo impazzire "sei proprio una gran porcona, dai vienimi sopra" le dissi. MI sdraiai allora con la schiena sul letto e con il cazzo che svettava duro, lei si mise a cavalcioni su di me, che spettacolo che era, le sue poppe floride ad un soffio dal mio viso, la sua figa fradicia che strusciava sul mio cazzo e le sue belle cosce che mi avvolgevano. "Ora sei mio" disse, prese il mio cazzo e se lo mise nella figa che lo inghiottii avida, "si sono tutto tuo cavalcami, fammi andare in paradiso" e in quel momento quel sorrisino malizioso passò nuovamente sul suo viso. Poi cominciò a muoversi sapientemente mentre io le palpavo le tette, le accarezzavo avidamente le cosce e il culo "siii, sei davvero una maestra, sei la regina del mio cazzo, siii.." e lei "Ah, ahh, sono tutta per te, la tua troia, la tua maiala, voglio solo il tuo cazzo duro, così e così e così.." mentre con dei furiosi colpi di reni si impalava sul mio arnese per godere e io lo sentivo che stava per venire, volevo farla godere darle il mio cazzo duro fin quando non si fosse accasciata esausta e soddisfatta e così fu con un lungo, fantastico gemito di piacere, quasi un urlo strozzato. Respirava affannosamente, mentre le accarezzavo le spalle e la stringevo sopra di me con ancora la mia asta nel suo forno, quando sentii il suo respiro regolare e il mio cazzo non accennava ad abbassarsi le sussurrai "Bevimi ancora, ti prego" lei non disse niente, ma per la terza volta mi fece scorrere un brivido lungo la schiena con quel sorrisino, si sollevò , si mise in ginocchio ai piedi del letto e cominciò ad accarezzarlo piano, poi avvicinò la lingua al glande è lo leccò una, due, tre volte e infine lo prese tutto in bocca e cominciò il più bel pompino che una donna mi abbia mai fatto, dolce, ma con passione, quasi gustasse il mio cazzo ad ogni risucchio. "Ooooh, si, così è fantastico, quanto sei brava, che pompinara eccezionale, che porca, fammi godere, succhialo tutto, si succhialo, si, si, oh si sto venendo, bevilo tutto il mio nettare, è tutto per te..." e lo bevve come se fosse ambrosia, lasciandomi vuoto, esausto ed estasiato....... Siamo stati abrracciati sul letto per lunghi minuti, per me era stato bellissimo come viaggiare attraverso un paradiso senza tempo e lo dissi anche a lei così come lo scrivo adesso, la sua risposta fu un lungo caldo abbraccio prima che cominciassimo a rivestirci per tornare alla vita normale. Così si conclude il mio terzo e per ora ultimo racconto, tre esperienze fantastiche con tre donne dalla sensualià prorompente, non so se avrò ancora la fortuna di trovare donne così. In ogni caso spero di avervi lasciato qualcosa e aspetto i vostri commenti soprattutto quelli delle lettrici.... A presto Priapo1979 |