i racconti erotici di desiderya |
La mia prima esperienza con una chatterina |
Era una domenica di Novembre del 2004, era un'anno abbondante che chattavo in cupido ( libero) avevo avuto risposte da tantissime donne ma
più che discorsi epistolari non si riusciva ad ottenere. Ed ecco che leggo un profilo che si confaceva con il mio trend: in carne ma con una marcia in più. Mi affretto a risponderle spiegandole che se non fosse stato per la distanza(Puglie) sarei già partito per incontrarla! Dopo cinque minuti non credevo ai miei occhi lampeggiava l'arrivo di un msg. mi affrettai a leggere era lei che mi diceva che il 10 dicembre sarebbe stata a Parma ( la figlia studiava nel nostro Ateneo). Ero euforico anche perchè quel giorno sarebbe stato il mio primo giorno di ferie. Quel mattino andai a prenderla in centro vicino all'abitazione della figlia; appena si accomodò sulla mia vettura mi disse: - Vado bene?- era abbastanza abbondante o meglio era proporzionata alle sue forme, ed avendo una 6a di seno anche il culo ed il resto erano abbondanti! comunque le risposi con fermezza: - non osavo sperare di meglio! - L'accompagnai a fare spese al mercato della Ghiaja e poi ci appartammo in un posticino tranquillo dove poterci fare qualche coccola. Come si spogliò misi la bocca sui suoi capezzoli che subito s'inturgidirono e diventarono duri come sassi. Poi con la mano mi portai all'inguine è lei mi bloccò dicendomi: - Sono nei miei giorni sacri, mi spiace- Io continuai infilandole dapprima il medio nel suo nido, e lei: - così ti sporcherai tutto - ed io: - l'acqua corrente esiste ancora!- nel frattempo avevo infilato anche l'indice e l'anulare e con il pollice le titillavo la clitoride, e lei ansimando fortemente e con voce rauca:- Ammò così me fai morì- ed io:- del troppo godimento non è mai morto nessuno - avrà rag- giunto almeno tre orgasmi in rapida successione ognuno sempre più potente dell'altro. Poi ci rivestimmo e la portai a pranzo, dopo pranzo ci imboscammo di nuovo per continuare le nostre evoluzioni. Passammo un week-end di fuoco, quando la accompagnai alla stazione mi disse: - Ammò, mi dispiace, il mese prossimo non potrò venire- ed io:- Scommettiamo?- il 7 gennaio mi telefonò dicendomi: - Ammò, mi sono liberata, domenica sono da te!- E da allora quasi tutti i mesi mi viene a trovare |