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La gattona sul tetto che scotta... |
LA GATTONA SUL TETTO CHE SCOTTA...
Dopo una serie interminabile di guasti, “incomprensioni” e appuntamenti mancati… finalmente ecco spuntare una “Super Gatta” da Messenger. Aveva risposto sotto altro nome ad un mio annuncio un mesetto prima ed al friggere, dopo aver delineato i contorni di un nostro possibile incontro, si era defilata nel silenzio giustificando difficoltà generiche per concretizzare il suo sogno ed il suo desiderio di intrigo… Dopo poche vicendevoli domande mi rendo conto da alcuni particolari che si tratta proprio di quella Lei che a sua volta forse già sapeva con chi stava parlando… Il colloquio si fa così subito intimo e ci scambiamo i numeri di cellulare. Una voce dolce e vellutata, deliziosa, mi pregusta amplessi fantastici: è splendida e non manco di rivelarglielo immediatamente… Rischiamo di incontrarci quella stessa sera… se solo fossimo in due ad essere liberi.. Solo dopo quattro giorni di messaggi e altre due fughe da parte sua, credo per mettermi alla prova… mi conviene davvero un appuntamento nella sua dimora. Tutto è perfetto, io sto rientrando da Milano per lavoro e ho tutta la sera libera. Ore 18,00, venerdì pomeriggio, suono al citofono e mi si apre il cancello. Salgo al primo piano e appena bussato lei apre. Splendida gattona, 1,78 e 5° di seno, come si era descritta telefonicamente. Mi sorride e contrariamente a quanto mi aveva confessato con un sms un’ora prima non sembra affatto agitata. Mi chiede se desidero lavarmi le mani, io annuisco e opero. La casa è splendida, morbida, accogliente come lei: parquet luminoso e profondo, tappezzerie a colori caldi, tanti tappeti ovunque, tanti vasi, alcuni enormi… tante cose appese, un bagno bijoux, nessuna forma lineare predomina mentre tutto ti avvolge e tanti colori ovunque. Luce diffusa e raggi di sole penetrano dalle finestre. Pulizia e delicatezza posano ovunque. Lei si adatta su un piccolo graziosissimo divano per due. Mi osserva e sorride di voglia, con gli occhi ti parla e ti dice Vieni Qui, mentre finge di guardare la TV 5-6 metri più in là, in cucina, dietro al muretto basso a cui è appoggiato il divano… Ci si accoccola sopra con le gambe ripiegate, semiscoperte da sotto una vestaglia fine e variegata, non volgare affatto, decisamente intrigante. Porta una bella collana, ha gli occhi verdi bellissimi e accesi di desiderio, i capelli fini, bruno chiaro e molto lunghi che le si sciolgono sulle spalle e contornano un viso aperto e molto intelligente. Mi piace da subito… sedendomi accanto a lei un profumo intenso, dolce e pulito mi avvolge piano: sono io a sentirmi agitato adesso e non lo nascondo… ma senza pensarci inizio a parlare con lei accarezzandole delicatamente una coscia. Che pelle morbida e che carne soda, ricordi di bambole… che voglia mi fa… Parliamo un poco e scherziamo sulla situazione di due perfetti sconosciuti che si cercano e si trovano per fare sesso a prima vista. Alla seconda o terza risatina l’abbraccio e questo mi fa sentire meglio, molto meglio e anche lei risponde allungando un poco le mani. Io le offro i miei calzoni ancora chiusi e quello che è montato nel frattempo dentro. Mi sussurra se desidero andare in camera da letto… - “Sai c’è più buio…” – Siii… ho pensato, Tesoro, ti seguirei ovunque! Mi spoglio e mi metto sul letto in maglietta rigorosamente nera e slip di stesso colore… Lei mi gattona vicino. L’abbraccio e la bacio, faccio affiorare i suoi seni protetti da un corpetto morbido color porpora, e affondo in quel meraviglioso mondo, enorme, vasto come due campi da pallone, invado e mi perdo in un territorio estremo… Lei mi spomicia delicatamente sui capezzoli che scivolano umidi e pulsanti sotto la mia lingua… e chiudo gli occhi… mi piace, mi piace da matti… si scioglie, eccitandosi da morire. Delicatamente comincia a premermi sul davanti con una mano e mi massaggia… poi piano ne estrae il membro già durissimo. I miei slip volano via. Inizia a succhiarmi delicatamente ma con decisione, a leccarmi, e sono in paradiso, con i suoi capelli leggeri e folti tra le mani. La lascio giocare e mi godo quel magico primo contatto con la sua bocca. E’ brava, terribilmente brava, sente e ricambia, ha un’energia intensa, come un tocco di rosa, una passione bruciante, una fame atavica, travolgente. Penso ai miei due giorni a Milano, penso alla fortuna di essere lì, al sogno che si avvera… alla spina nella presa, alle cose al loro posto… penso con distacco ad un sacco di stranezze mentre lei mi lavora lungamente… da impazzire. Lentamente scivoliamo uno sull’altra… striscio verso il suo sesso e Lei si apre sollevando una gamba, offrendosi completamente. Un filo di peluria fine e curata termina in una fessura lunga, profonda e profumata, da bimba, enorme. Con le mani le apro piano, quelle splendide labbra, scoprendo all’interno il clitoride e la vagina… E’ calda, fradicia, scivolosa… è dolce, buona, inebriante. Respiro il suo profumo e mi ubriaco. La lecco profondamente ricambiando le sue attenzioni e ci perdiamo in un lungo 69 tra abbracci, carezze e mugolii di piacere... Mi prende una mano e me la guida dentro. Inizio a penetrarla e masturbarla con le dita mentre continuo a tenerle impegnata il clitoride con la mia bocca… E’ bellissimo sentirla godere e contorcersi vicino a me. A volte mi giro per scorgere la mia asta nell’oscurità scomparire e ricomparire nella sua bocca affamata… Vorrei non finisse mai… quel momento, quel gioco porco e così assolutamente dolce... Momenti magici. -“Masturbati”- mi sussurra piano. Lo prendo tra le dita e lo accarezzo mentre Lei continua ad avvolgermi con le sue labbra meravigliose. Desidera vedermi schizzare… io non vorrei terminare così… ma mi desidera davvero, me lo chiede a voce alta… Mi scorre il pene con la lingua, me lo avvolge e l’ingoia tutto, sempre più forte, decisa a mangiarmi… io… godo da morire e desidero a mia volta esplodere e liberarmi dalla tensione… La preavviso… -“Sto arrivando…” – L’avviso –“Vengoooo…” La travolgo… – “Sto venendooooo…”. Esplodo in fiotti, dentro la sua bocca e fuori… mi bagno tutto il ventre mentre il suo clitoride si gonfia e si indurisce vistosamente sotto la mia lingua. Probabilmente viene anche Lei in quel momento. Il dopo è Gatta. Le micie quasi strappano baffi e coglioni ai mici dopo essere state possedute in qualsiasi modo, dopo aver perso la testa, dopo certe cose… così è stato con Lei che sempre con il sorriso e con tangibile imbarazzo mi ha rimesso alla porta… Io avrei voluto restare, avevo, per così dire appena cominciato… Lei voleva stare sola. Forse la cosa finisce qui, forse no. Le sono piaciuto tanto ma ha motivi suoi da digerire che qui non sto a raccontare ma che comprendo bene; se sincera è stata a confessarmi certe sue sorprendenti personali cose… Le scriverò e avrò pazienza e se il tempo ci darà ragione ne sfrutteremo ancora i doni ed i momenti di passione. La Gatta tornerà da me a fare le fusa??? Io lo spero con tutto il cuore. Un bacio a tutti i lettrici e lettori... Pi |