i racconti erotici di desiderya |
La commerciale |
Cristina era una commerciale della xxxxxel Informatica di Roma.
Assunta da poco, mi chiamava dapprima una volta a settimana per propormi le offerte in corso, poi sempre più spesso. Dopo due mesi avevamo preso l'abitudine di fermarci a parlare non solo di lavoro ma anche delle nostre passioni, dei nostri interessi, dei nostri desideri. Aveva una bella voce, calda, e un piacevole modo di parlare, calmo, rilassato, ma non noioso. La sua telefonata era diventata un piacevole appuntamento fisso che scandiva il corso delle giornate lavoratve. Mi chiamò un giorno per invitarmi ad un meeting, preparato da un vendor. Le dissi che non mi interessava in quanto non trattavo quella marca di prodotti, ma lei insistette "Dai, fallo per me, è l'occasione per conoscerci". Capendo finalmente il motivo, accettai. Il meeting era presso lo Sheraton Golf Parco de' Medici di Roma. Registrazione alle 20, cena alle 20:30 e poi dimostrazione prodotti. Arrivai alla reception puntuale come un orologio svizzero, e la riconobbi subito fra le tante: sorriso splendente, sguardo limpido, mora, capelli ricci sulle spalle, curve mediterranee. Stretta di mano, un abbraccio, mi registrò e mi invitò a prendere un aperitivo al bar. La conversazione era piacevole più del solito, vederla, sentire il suo profumo (era un Shiseido agli agrumi, ma non ne ricordo il nome), ammirare il suo decolletè, sentire la sua voce, sfiorare la sua mano con la mia, era un trionfo dei sensi. Mai aperitivo aveva stimolato la fame come in quel caso, fame di lei. Il tempo volò in fretta e dovemmo entrare in sala per la cena. Mi aveva riservato il posto di fronte a lei, così che potessimo guardarci negli occhi per tutto il tempo. Durante la cena allungò una gamba fino a toccare la mia e il sentirla fu molto eccitante, mi guardava con un sguardo malizioso, mentre continuavamo a conversare con gli altri commensali. Finita la cena, ci spostammo nell'altra sala per la proiezione, ma appena varcata la soglia lei mi tirò per il braccio facendomi cenno di restare in piedi vicino l'uscita. Quando si spensero le luci mi prese la mano ed uscimmo, con passo rapido arrivammo alla piscina. Mentre ancora camminava davanti a me la fermai tirandole la mano e prendendola per i fianchi l'attrassi a me per baciarla. Era Luglio, la temperatura era perfetta, si stava benissimo, ma quando le accarezzai la schiena nuda sentii un brivido percorrerla. E poi fu un turbinio di desiderio, baci, esplorazioni, passione. Mi misi a sedere su una delle poltrone in vimini e la invitai a sedersi su di me guardandomi negli occhi. Passai le mie mani sulla sua schiena, poi sui suoi fianchi, sulle sue cosce fino alle ginocchia, poi risalii lentamente verso l'alto,arrivando fino ai seni. I capezzoli erano duri, era eccitata e vogliosa. Misi la mano sotto la sua gonna e scoprii con immenso piacere che non portava intimo. La toccai delicatamente e vidi che ebbe un fremito, mi sorrise e si umettò le labbra con la lingua. Continuai ad accarezzarla lentamente, dal basso verso l'alto per l'intera altezza del suo sesso, fino ad arrivare al monte di Venere per poi riscendere verso il basso con infinita lentezza. Il clitoride era completamente turgido e il suo miele inondava la mia mano. La portai alla bocca per assaggiarlo e sentirne l'odore e poi misi le mie dita sulle sue labbra per condividere il piacere con lei: leccò e succhiò le mie dita con uno sguardo pieno di complicità. "Prendimi adesso" mi disse e io non me lo feci ripetere. Entrai piano dentro di lei senza fretta, in modo che potesse provare il massimo piacere sentendo il glande sorpassare le labbra. Entrato mi fermai e le baciai la bocca e poi il collo. Cominciai poi a muovermi lentamente e lei seguiva in perfetta sincronia. "Immagina di ascoltare il Bolero di Ravel" le sussurrai e lei annuì. Fu un crescendo di piacere che culminò con le nostre grida. Poi rimanemmo abbracciati una sull'altro a baciarci ed accarezzarci per non so quanto tempo. Vedemmo le luci della sala riaccendersi, ci ricomponemmo e rientrammo tenendoci per mano fin quasi sulla porta della sala conferenze. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Argoos | Invia un messaggio |
Postato in data: | 02/08/2013 21:54:46 | |
Giudizio personale: | si caro amico, sogna,sogna, che sognare non costa nulla... | |
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Autore: | Skyline | Invia un messaggio |
Postato in data: | 02/08/2013 10:49:53 | |
Giudizio personale: | un pò frettoloso ma valido | |
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