i racconti erotici di desiderya

Io e vanessa desiderya

Autore: Max_Desiderio
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Commenti: 2
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L’ho conosciuta all’università 6 anni fa, io in facoltà di chimica alimentare, lei in giurisprudenza.

Le chiesi l’accendino dopo aver bevuto un caffè al bar dell’ateneo, lei fumava Marlboro light, io chesterfield blu.

L’accendino che mi porse era tipicamente maschile.. di quelli con le donne nude, lo notai e mi soffermai un attimo in più per farlo notare anche a lei..Vanessa puntualizzò che era del suo ragazzo, che era un porco disumano..

“Anche io sono un porco… ma non ho quell’accendino..” risposi con una risata. Rise anche lei.. il ghiaccio era rotto. Mi presentai e mi accorsi che non riuscivo a distoglierle gli occhi dai suoi.. veramente ipnotici..

“il tuo ragazzo è un tipo disinibito? Ama far vedere questo lato di se? A te dà fastidio?” tre domande a raffica, che inaspettatamente posero la discussione sull’argomento principe dei maschietti al bar.. il sesso.

Solo che parlarne con una ragazza appena conosciuta e davvero molto bella e sensuale poteva farmi bruciare le carte.. ma non andò così. Trovai una ragazza molto aperta e sincera.. “ in realtà è per farmi apprezzare le stesse cose che piacciono a lui.. le donne! Solo che una così provocante un po mi imbarazza..ecco, se fosse una ragazza piu discreta e meno aggressiva, chissà..

non dovrebbe essere poi così male..” con un’alzata di spalle e mezzo sorriso.

La fisso per qualche secondo.. “ ebbè.. prova a regalargli un’accendino con un bel maschietto tutto nudo.. chissà che non pensi la stessa cosa anche lui, almeno potresti divertirti anche tu..no?

Tra risatine e battute, le chiedo il numero di telefono.. che decide di non darmi, ma le scrivo il mio nella sua rubrica al nome Bisognoso di Fuoco.

Ci incontravamo ancor piu spesso e talvolta ci davamo appuntamento per il caffè, era diventata una bella conoscenza, fatta di ilarità spesso a sfondo erotico, mai dei tutto volgare.

Dopo qualche settimana, una sera, ricevo un sms da un numero sconosciuto: hai bisogno di qualcosa?

Non risposi, pensai che non aveva importanza, al secondo sms cominciai ad incuriosirmi... “darei fuoco a tutto stasera”- altro messaggio dopo 5 minuti- “ dai stupido, richiamami.. lo so che non aspetti altro.”

Non sapevo chi fosse, e non ne avevo la piu pallida idea fin quando non ne sentii la voce, appena la riconobbi scoppiammo in una risata.. ero davvero contento che aveva deciso darmi il suo numero. Mi chiese se mi andava di uscire per una birra, accettai ad una condizione, avrei scelto io il locale.. lei accettò alla condizione che avrebbe scelto lei l’abbigliamento, accettai.. e basta.

Ci incontrammo in uno dei locali in voga nella nostra città sul fronte mare, riservai un tavolo e aspettavo con il mio drink preferito, il sex on the beach.

Lei arrivò e si sedette.. vestitino corto rosso, e scarpe con tacco 10.. non passava certo inosservata, ed infatti la osservavano tutti.. io mi alzo per ordinarle da bere la sua birra, puntualizzandole che eravamo usciti per quello.. anche se non le si addiceva.. “ ti prenderei un calice di vino.. profumato..e delicato, che ne dici?”

Ordinai appunto due calici di traminer aromatico dell’Alto Adige, uno dei miei preferiti, che notai piacere anche a lei. A quel punto, dopo qualche sorso, decisi di andare giu diretto.. chiesi dove fosse il suo ragazzo, a cosa voleva dar fuoco, e cosa immaginava che io mi aspettassi da lei..

Non mi rispose a parole, ma gli occhi parlarono chiaro. Mi accorsi che ero stregato da quella ragazza, e che entrambi volevamo qualcosa dall’altro.. un bisogno fisico di possedersi.

Le chiesi se voleva le stesse cose che volevo io, ma non rispondeva. Sorseggiava il suo calice..faceva delle risatine e mi mangiava con gli occhi.

Le presi la mano e la feci alzare.. andavamo via, direzione casa mia.

La baciai fuori dal locale, un bacio furioso, desiderato da entrambi ma che faceva capire il bisogno di proseguire.. prendemmo la sua auto, mi passò le chiavi e guidai fin casa mia. Rara fortuna fu quella di trovare un parcheggio al primo colpo senza girotondi..

Salimmo e ogni istante era buono per toccarsi e dimostrare il desiderio all’altro. Appoggiati alla porta di casa le nostre lingue non si staccavano piu, le sue mani correvano lungo la mia schiena, le mie sulle sue gambe toniche e lisce. Ci spogliavamo a vicenda, il suo vestitino scivolò a terra in un attimo, e scopri un seno terza misura fatto di marmo coi capezzoli all’insù.. mi ci tuffai e strinsi i suoi seni sulla mia faccia mentre ne sentivo il profumo.. la presi su di me, e ricominciammo a baciarci.. lei mi stringeva i fianchi con le sue gambe, mi strappò la camicia con una smorfia rabbiosa in viso.. digrignando i denti.. sembrava una pantera affamata. Io la tenevo su tenedola per il sedere, mentre scoprivo con la mano una figa depilata alla perfezione, che gia fradicia di umori, aveva inzuppato il perizoma. La metto giu, e lei passa a togliermi i jeans inginocchiata, davanti a me.. mi tolgo nel frattempo le scarpe e le permetto di sfilarmi i pantaloni con piu facilità.. mi lascia su le mutante, si alza e mi sussurra “dov’è il bagno? Portami da bere e aspettami nella camera da letto…” le indicai il bagno, le feci vedere la camera da letto di fronte alla porta del bagno, e le dissi di sbrigarsi.. stavo bruciando di voglia.

Versai un bicchiere di vino bianco per lei, e ne bevvi mezza bottiglia a collo, poi mi distesi sul letto e aspettai 30 secondi, poi Vanessa usci dal bagno e venne in camera. Si sedette sopra di me si strusciava sul mio cazzo che voleva esplodere , la presi e la misi sdraiata sul letto.. le sfilai il perizoma.. e ne sentii il profumo..mentre lei si sfiorava la fica.

Non aveva nemmeno un pelo , era profumatissima e istintivamente mi abbassai sulla sua fica a baciarla, leccarla tutta, mentre le stringevo i seni. Lei mi accarezzava la testa e mi spingeva sul suo clitoride, e si godeva le mie attenzioni. La sentivo ansimare e pensai che stesse per avere un orgasmo, e lasciai che esplodesse nella mia bocca, e quando l’orgasmo arrivò me lo gustai tutto quanto, e ci baciammo ancora.

Lei venne sopra di me e prese il mio cazzo in bocca, si dedicò alla mia cappella con una delicatezza da professionista, alternava profonde succhiate e leccate. Mi segava e si masturbava poi, mi bagnava l’uccello con gli umori della sua fica, e decise di salirci su. Facemmo l’amore, e quando si accorse che stavo per venire, mi disse “ non permetterti di sborrarmi dentro la fica, voglio ingoiare tutta la tua sborra!Cazzo.. quanto mi piace succhiare il cazzo!” e mentre mi scopava, “ sono la tua troia, hai capito? Sono la tua puttana.. e quando avrai voglia di scopare, ti basterà chiamarmi.. hai capito? Cazzo… VENGOOO!!” venne la seconda volta, io mi stavo divertendo davvero, era magnifica… speravo che stesse dicendo cose che pensava davvero.. e che davvero avrei potuto chiamarla e chiavarla a piacimento

La girai di schiena e si appoggiò alla testiera del letto, con le mani si aprì le chiappe e mi chiese di incularla. I suoi umori l’avevano lubrificata per bene, il mio cazzo non trovò resistenze, anzi i sospiri di Vanessa mi fecero capire che aveva ancora voglia di godere e che non mancava tanto. Le scopai il culo con foga, le davo stilettate continue..come il suo godimento.. ma non riuscii a farla godere ancora.. “ sto per sborrare dolcezza” le dissi, la presi per i capelli e la guidai verso il mio cazzo.

Lei me lo succhiò avidamente e ingoiò tutto. Ci sdraiammo e riprendemmo fiato tutti e due, poi mi disse che era giunto il momento di andare,e mi feci riaccompagnare in città a recuperare la mia auto.

Lei tornò col suo ragazzo, io conobbi Gioia dopo qualche mese. Ma la nostra conoscenza e i pomeriggi passati insieme non finirono. Quando avevo voglia di trasgredire la chiamavo e da lei, non ho mai ricevuto un no. Era sempre disponibile, era la mia Troia.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Catia68 Invia un messaggio
Postato in data: 23/10/2014 00:45:10
Giudizio personale:
bravo...bel racconto, e scritto anche bene!!

Autore: Joseph62 Invia un messaggio
Postato in data: 22/10/2014 22:04:46
Giudizio personale:
Che Fortuna!!!!
Una così "merce Rara!!!!"


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