Eavamo soliti, io e mio fratello, fare sesso a casa quando i nostri genitori non c'erano. Avevamo comiciato da adolescenti (io 15 anni, lui 14), per normali turbe sessuali a quell'età, e abbiamo continuato fino a un anno dopo il mio essere maggiorenne. Ci toccavamo, ci leccavamo a vicenda, lasciavamo le nostre lingue scorrere lascivamente l'una sull'altra, facevamo 69... Ogni volta, venivamo l'uno sull'altro. Fino all'ultima volta, un mese fa. Ero già diventato una sorellina da tempo, e nascondevo gelosamente (ma con un pizzico di eccitazione) i collant rubati a mia madre che amavo indossare. Preso da un'improvvisa passione, andai da da lui e di botto gli chiedo: "Ti va di fare sesso?" Mi guardò con uno sguardo ormai conscio della inevitabile risposta dettata da una situazione da cogliere al volo. Senza neanche parlare, si alzò in piedi e cominciò a toccarmi la patta dei pantaloni, infilandomi la sapiente lingua in bocca. Io arretrai di poco, e sentendo il letto dietro di me, mi ci adagiai sopra, senza staccare la mia bocca dalla sua. Svelto, si stese su dime, poi cominciò a sbottonarsi i pantaloni, estraendo il suo uccello, e con fare abile e veloce sbottonò i miei, estraendo la mia mazza ormai superdura. In quel momento mi alzai, e dicendogli di restare fermo, estrassi dal nascondiglio i collant bianchi di mia madre. Mi sfilai pantaloni, mutande, e infilai il soffice nylon, indi presi ad accarezzarmi. Lui nel frattempo, ormai nudo, si era posizionato a pancia all'aria, e prese a masturbarsi con lentezza allargando le gambe. Mi avvicinai, gli presi il cazzo in bocca e comiciai a leccare, a titillare, a succhiare con voracità. Eccitato, gemeva sempre più forte, fino a che non mi metto io nella sua posizione, e lo faccio salire su di me. Ed ecco che comincia a scoparmi come se fossi donna, alla missionaria, e lo strusciare dei cazzi l'uno contro l'altro provocava una piacevolissima sensazione ad entrambi. Un rapido 69, e infine, messo alla stregua dalla voglia maiala, chinatomi a pecora sul letto, gli ho intimato di penetrarmi. La titubanza iniziale è andata via via sparendo, dando spazio a una vera bestia che mi sfondava il culetto sempre più forte, facendomi letteralmente urlare di piacere. Sborrata in bocca e via, chiedendoci quando si sarebbe presentata una nuova occasione del genere. LA STORIA E' ASSOLUTAMENTE VERA.
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