i racconti erotici di desiderya

Incontro al fiume 2 - conclusione


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........Restai un pò interdetto nel vederlo, assorto com'ero a far godere la sua signora di lui mi ero completamente dimenticato, mi feci passare in fretta il disagio che provai inizialmente, in fondo ero io il "terzo incomodo" e era anche grazie a lui se avevo potuto godere di quella situazione.

La signora ora era sdraiata, completamente abbandonata sul sedile, spossata da quell'orgasmo che le aveva squassato il corpo, il respiro ancora un pò affannato andava piano piano regolarizzandosi, nel frattempo aveva richiuso la pelliccia, non faceva molto caldo e passato il momento del godimento aveva sentito il bisogno di ricoprirsi.

-e adesso che succede,cosa devo fare?- mi chiesi mentalmente;

non sapevo se la cosa fosse finita lì, se potesse esserci un seguito, certo era che se lei era esplosa in quel mirabolante orgasmo io ero ancora con il mio membro che premeva dentro i pantaloni;

decisi di allontanarmi un pò aspettando gli eventi, pertanto mi alzai e mi diressi verso il boschetto che delimitava la radura, mi incamminai lentamente accendendo una sigaretta rivivendo mentalmente gli ultimi momenti, mi sedetti su un masso con lo sguardo rivolto in direzione dei due nella macchina, vidi lei Lei richiudere la portiera e tirare su lo schienale del sedile, e lui rimettersi al posto di guida, iniziò ad accarezzarle il volto e a baciarla, non potevo vedere cosa stessero facendo con le mani ma immaginai che lui fosse eccitato e che forse lei gli stava maneggiando il cazzo mentre ricambiava i suoi baci.

Finita la sigaretta la mia eccitazione si era leggermente affievolita ma avevo ancora un certo gonfiore nei pantaloni, sentii il bisogno di urinare per cui mi alzai, mi addentrai per un paio di metri nel boschetto e scostando le falde del giubbotto che portavo aprii i pantaloni e tirando fuori il membro dagli slip iniziai a pisciare.

Solo tirarlo fuori fu una liberazione, e anche se ancora turgido non dovevo preoccuparmi di piegarlo verso il basso per centrare un wc per cui farla così all'aperto fu una vero sollievo.

Dopo pochi secondi sentii il rumore di una portiera che veniva aperta e poi richiusa, istintivamente girai la testa senza smettere di pisciare e vidi che la signora era scesa e stava venendo verso di me con la pelliccia sbottonata tenuta chiusa con le mani, aveva anche sistemato la calza che prima penzolava lungo la sua gamba.

La sentii arrivare alle mia spalle poi mi superò andando oltre per quattro o cinque passi dentro al boschetto, si girò verso di me e si accovacciò tirando su l'orlo della pelliccia, si mise a pisciare anche lei.

io avevo quasi terminato ma a quella vista invece di ricompormi continua a scrollarmi l'uccello che subito ritrovò la piena erezione, la scrollata si trasformò ben presto in un inizio di sega, mi piaceva veder pisciare la signora che nel frattempo aveva allargato per bene le cosce aprendosi le labbra della fica con due dita, aveva aperto la pelliccia il cui orlo ora poggiava abbondantemente a terra, la guardavo tra le cosce sempre continuando a menarmelo, vedevo il fiotto della sua urina scaturire dalla sua fontana di carne e formare una momentanea pozza schiumosa prima di venir assorbito dal terreno, sentivo lo scroscio di quel getto dorato, sia quando usciva sia quando arrivava a terra, mi eccitai moltisimo guardandola mentre con la mano teneva sollevata la pancia e si "manovrava" la fica per spostare leggermente il getto, facendo questo mi guardava anche lei, ora il mio membro era duro e se non fosse successo altro sarei arrivato a finire la sega tanta era la voglia che avevo;

pensai però che magari la signora sarebbe stata disposta a darmi letteralmente una mano senza lasciarmi fare tutto da solo e pensando questo, continuando a masturbarmi mi diressi verso di lei.

Non aveva ancora finito di pisciare, probabilmente aveva bevuto molto in precedenza forse proprio in previsione di una situazione del genere,

le arrivai vicino mentre dalla sua fica uscivano le ultime gocce, mi chinai e senza nemmeno pensare troppo a quello che stavo facendo le strizzai per un attimo una tetta scendendo immediatamente con la mano verso la pancia e subito andando a palparle la grossa ficona, il pelo molto folto anche attorno alle grosse labbra era tutto imperlato di gocce di urina che le strofinai con le dita tra le cosce, tutto l'umido che sentivo non era però dovuto solo a quello, intrufolando un dito nella sua vagina sentii che la signora era di nuovo ben calda ed eccitata.

Nel chinarmi vicino a lei il mio cazzo sempre fuori dai pantaloni le si presentò ad altezza del viso in tutta la sua erezione, l'asta era turgida e dura, il glande gonfio, lucido e rosso;

gradì la cosa perchè dapprima accennò una leggera carezza sulla punta, poi slacciandomi la cintura e abbassandomi pantaloni e slip fino a metà coscia me lo tolse letteralmente dalla mano iniziando a menarlo lentamente per tutta la sua lunghezza mentre contemporaneamente mi accarezzava i testicoli;

a quel punto mi risollevai rimettendomi in piedi per godermi a pieno il meraviglioso trattamento che la signora mi stava riservando, guardai un attimo verso l'auto e vidi il marito che in piedi appoggiato alla portiera dell'auto ci stava osservando, il suo sguardo mi parve molto compiaciuto.

La signora imperterrita e sempre accovacciata continuava a manovrarmelo alternando movimenti lenti ad altri più veloci, arrivava a richiudere il prepuzio sul glande e in quel momento effettuava leggeri movimenti rotatori che mi mandavano in estasi, il mio cazzo ormai duro all'inverosimile svettava dritto verso l'alto, la guardai mentre tirata fuori la lingua cominciò a farla scorrere su e giù, partendo dalle palle per poi risalire, per arrivare alla cappella doveva sollevarsi un pò, tentò due o tre volte di piegarlo verso il basso per metterlo in bocca restando accovacciata ma con scarsi risultati, la mia eccitazione era tale che era impossibile per lei farlo senza provocarmi un discreto fastidio.

Accortasi di questa cosa e desiderosa ormai di finire quel meraviglioso pompino si mise dapprima in piedi per sgranchire un pò le gambe senza mai mollare la presa sul mio uccello e continuando a smanettarlo, così in piedi con la pelliccia spalancata avevo piena visione del suo corpo giunonico, non potei fare a meno di toccarlo ,le afferrai le tettone con entrambe le mani e iniziai ad accarezzarle e stringerle, la sua carne morbida cedeva sotto le mie dita dandomi una meravigliosa sensazione, mollai le sue grosse mammelle e passai a lavorarle prima i fianchi contornati da meravigliosi rotoli di ciccia, poi la grossa pancia, che ricadendo le copriva parzialmente il pube, mi piaceva da matti palpare questa donna dalle carni abbondanti , mentre divaricava un pò le cosce per facilitarmi arrivai a ritoccarle la grassa figona infilando due dita dentro la sua fessura e sentendola ancora abbondantemente bagnata.

Ma lei voleva finire il lavoro iniziato col mio cazzo, quindi standomi di fronte si chinò a 90 gradi e tenendomi l'uccello con entrambe le mani dapprima diede qualche leccata alla cappella che talmente gonfia che pareva volesse scoppiare, poi se lo fece scivolare lentamente in bocca, sentivo le sue labbra stringere il glande, mi stava regalando sensazioni meravigliose, non potei fare a meno di cominciare a muovere il bacino e spingendo con i fianchi mentre le appoggiavo le mani sulla testa glie lo infilai per bene in bocca, iniziando a scopargliela.

La cosa le piaceva molto le sue labbra scorrevano sulla mia asta, messa a pecorina muoveva ritmicamente la testa sue e giù a volte affondando facendosi arrivare la cappella fino in gola, la sua bocca faceva un gran rumore di risucchio, ciucciava e leccava con foga il mio cazzo duro bagnandolo e inondandolo di saliva, lo teneva con una mano mentre con l'altra mi massaggiava le palle, sentivo che non avrei resistito ancora molto, era da parecchio che ero eccitato e non ci avrei messo molto a schizzarle il mio sperma in bocca.

Mentre era china su di me vedevo la nuca, il suo grasso corpo piegato e il suo grosso culone che nella foga del pompino si dimenava coperto dalla pelliccia.

Sentivo che stavo per esplodere ma non resistevo alla tentazione di palparla ancora mentre me lo succhiava con tanto desiderio, per cui mentre lei non smetteva un momento di pomparmelo mi spostai un pò portandomi perpendicolarmente a lei, a quel punto potei afferrare l'orlo della peliccia ribaltandolo sulla sua schiena e scoprendole il grosso sederone, presi a palparglielo, feci poi scorrere le dita nella fessura tra le sue enormi chiappone, sue giù, erano umide, forse per il sudore o forse per gli umori dela sua eccitazione, o probabilmente per entrambi i motivi;

Lei continuava a pomparmi forte, la sua testa faceva su e giù ritmicamente, ogni tanto rivolgeva il viso verso di me e mi guardava senza levarsi il mi cazzo dalla bocca, lei muoveva ritmicamente la testa io seguivo il suo ritmo muovendo i fianchi mentre seguitavo a rovistare tra le sue natiche arrivando a toccarle il buco del culo e la figa, infilavo le dita dove potevo, mentre mi spompinava emetteva dei mugolii ogni volta che le mie dita affondavano nel suo corpo, forse stava per godere di nuovo.

Io ormai ero al limite , arrivai al punto di non ritorno sapendo che a causa della prolungata eccitazione gli schizzi del mio sperma sarebbero stato piuttosto abbondanti, vero che la signora mi stava sbocchinando come una maiala golosa che probabilmente avrebbe gradito bere tutto il prodotto del mio godimento, ma in un attimo di lucidità con una scrupolo di coscienza mi chiesi se sarebbe stato il casi di sborrarle in gola per cui una frazione di secondo prima di venire feci per prendermi il cazzo in mano e sfilarlo dalla sua bocca, probabilmente da succhiatrice esperta quale doveva essere,dalle contrazioni del mio cazzo che precedevano al sborrata, si accorse che stavo per venire, era quello che voleva perchè aggrappandosi ai miei fianchi e spingendo giù la testa mi impedì di sfilarlo dalle sue labbra e anzi andò ancora più a fondo con la bocca.

Voleva bere tutto quello che stavo per darle e finalmente le venni copiosamente in bocca, il mio orgasmo fu così intenso che sentii le mie gambe cedere e piegarsi letteralmente, non caddi a terra solo perchè allungando una mano mi appoggiai ad un albero abbastanza vicino.

arrivarono gli schizzi, uno ,due, tre, e ancora e ancora,uno ad ogni contrazione i primi molto copiosi non riuscì a trattenerli in bocca e mentre ancora una volta rivolgeva lo sguardo verso di me, un rivolo bianco iniziò a colarle fuori dalle labbra, la sentii deglutire, la quantità maggiore la stava ingoiando avidamente mentre non smetteva un attimo di ciucciarmelo, il rumore del risucchio cambiò sia a causa dell'arrivo di quel liquido che tanto aveva desiderato e che ora le stava riempiendo la bocca e impiastricciando le sue labbra ma anche perchè con le mie dita dentro la figa stava avendo un altro orgasmo anche se non esplosivo quanto il primo avuto in auto.

Continuò ancora a succhiarmi per diverso tempo mentre pian piano il mio cazzo dopo l'eiaculazione perdeva l'erezione ,non fu sazia fino a quando non me lo pulì completamente mettendosi in ginocchio. il mio cazzo pago di quello stupendo lavoro di bocca si stava mestamente piegando verso il basso , prese a leccarmelo con la punta della lingua sorreggendolo da sotto con le mani, attenta a non perdere nemmeno una goccia di quel liquido che poco prima le aveva inondato la bocca, dato che si era ridotto di dimensioni potè metterlo tutto in bocca arrivando con le labbra a toccare i testicoli per poi farlo scivolare fuori e scappellandolo gli diede un'ultima succhiata cercando forse qualche ultima goccia.

Dal canto mio ero esausto, spompato e appagato, la signora mi aveva regalato un orgasmo come forse non avevo mai provato prima durante un pompino, anche lei visibilmente soddisfatta finalmente lasciò il mio uccello accovacciandosi sui talloni forse un pò stanca, iniziai a ricompormi tirando su slip e pantaloni e richiudendo zip e cintura, non avevo bisogno di pulirmelo dato che mi aveva fatto proprio un lavoro di fino e niente era rimasto appiccicato al mio cazzo o ad altra parte dle mio corpo, allungai una mano verso di lei per aiutarla ad alzarsi, prontamente la afferrò rimettendosi in piedi;

Si spolverò alla bell'e meglio la pelliccia e le calze alle quali erano rimasti attaccati fili d'erba e rametti, così facendo la pelliccia si aprì ancora una volta e ancora una volta non resistetti all'impulso di darle un'altra palpata veloce alle tette ,alla pancia e alla figona, dopo avermi lasciato fare per un pò si ricompose e dopo avermi rivolto un debole sorriso che ricambiai si avviò a passi svelti verso l'auto dove sempre appoggiato fuori c'era il marito, o pseudo tale che la aspettava e che naturalmente aveva visto tutto.

Appena lo raggiunse lo abbracciò baciandolo a stampo sulle labbra e risalì al posto del passeggero, lui fece il giro dell'auto e prima di mettersi al volante mi fece un cenno di saluto con la mano, mise in moto e andarono via in fretta.

Accendendo un'altra sigaretta mi incamminai lentamente verso il mio scooter ripensando a quello che mi era successo, non avevo mai avuto un'esperienza così con una sconosciuta e per di più in presenza di un'altra persona, un'altra cosa alla quale ripensavo era il fatto che il tutto era successo senza una parola sia da parte loro che da parte mia, come se lo scambiarsi parole potesse in qualche modo "inquinare" la situazione che si era venuta a creare.

Finita la sigaretta mi preparai per rientrare a casa, ormai era quasi il tramonto, non avevo visto l'acqua del fiume ma potevo dirmi molto soddisfatto;

Nel tragitto verso casa pensai e ripensai ancora a tutto quello che era successo augurandomi magari di reincontrare ancora quella coppia che sicuramente sarei tornato a cercare.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Kucciola Invia un messaggio
Postato in data: 25/02/2021 19:51:52
Giudizio personale:
gran bel racconto scritto molto bene...eccitante,coinvolgente, un inno alle donne curvy di cui l'autore
è un gran estimatore......


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