i racconti erotici di desiderya

Incesto con triolismo

Autore: Gius_giov
Giudizio:
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Sicuramente non sono normale, nel senso che non ho la testa a posto. Questo me lo hanno detto in molti. Ma la colpa non è da imputare tutta a me. Ma andiamo con ordine.

I miei ricordi vanno ad un cascinale di campagna dove io vivevo con mia madre. In questi ricordi c’era la figura di un uomo che ci veniva a trovare e che sicuramente non era né mio padre, né il marito di mia madre. Lui, che chiamerò Pippo, era sposato e quella cascina dove abitavamo noi era sua. I miei ricordi si perdono nel tempo, ma si risvegliano quando prendo a pensarmi nell’età della pubertà. Avevo circa 12 o 13 anni quando appare nella mia mente nuovamente quella figura: Pippo. Tutt’intorno al cascinale c’era un grande appezzamento di terreno di proprietà di Pippo, era la sua azienda agricola. Ogni volta che Pippo entrava in casa si chiudeva in camera da letto con mia madre e ne usciva dopo un paio d’ore. Tutte le volte che chiedevo a mia madre chi fosse, mi rispondeva che era un benefattore e che noi vivevamo grazie a lui che ci permetteva di vivere nella sua casa. Così capii che mia madre era costretta ad andare a letto con lui per poter campare. Un bel giorno Pippo, che di fatto viveva con sua moglie in città, arriva tutto raggiante e dice a mia madre che sua moglie, che era molto malata, era deceduta e quindi adesso era libero di sposare mia madre. Avvenne così tutto in fretta che non feci in tempo a rendermene conto. Ma la cosa più strana era che subito dopo il matrimonio, Pippo mi diede il suo cognome rendendomi quindi erede dei suoi beni. Pippo non aveva altri figli. Con me si comportava come un vero padre. Mi portava spesso con lui e ci divertivamo molto. Poi cominciò a farmi delle domande sul sesso. Mi parlava e riparlava delle donne, di ciò che ci si faceva assieme, del godimento e tante altre cose, finché una sera non ne parlò apertamente mentre eravamo a tavola. Vidi mia madre farsi rossa per la vergogna e anch’io mi vergognavo a parlarne con lei presente. Poi tutto andò a finire a ridere e quando parlavamo di sesso ci mettevamo a ridere. Era bello proprio perché ridevamo. Pippo faceva apprezzamenti sulle tette di mia madre dicendo che quando gliele succhiava era come se si attaccasse alle mammelle di una vacca svizzera, e giù un sacco di risate. Poi quando parlava del suo culo lo paragonava al mappamondo che c’era al museo civico. Poi cominciò a dire a mia madre di stare un po’ meno vestita in casa lasciandosi vedere da me in quanto non avevo mai visto una donna nuda. E tra le risate Pippo prese a scoprire mia madre tirandole su la gonna, scoprendole il seno. Ogni sera era la stessa cosa fino a che mia madre, viste le insistenze di Pippo, prese la decisione di lasciarsi addosso pochi vestiti. Durante il giorno mia madre se ne stava con reggiseno e slip trasparentissimi che mi mettevano un appetito sessuale tremendo. Il suo seno sembrava volere traboccare dal reggiseno indubbiamente di qualche misura più piccolo, per non parlare degli slip che sembrava non li avesse, per due motivi: uno perché erano trasparenti e l’altro perché erano talmente piccoli che le si infilavano nelle sue fessure lasciando ogni cosa scoperta. Passavano i giorni ed io mi abituavo sempre di più a vedere mia madre semi nuda. Poi un bel giorno vidi Pippo uscire dal bagno completamente nudo. Aveva un pisellone lungo e grosso. Rimasi a fissarglielo quasi spaventato. Mi disse che quando sarei diventato adulto, avrei avuto anch’io un affare grosso come lui. Ad un certo punto vidi spuntare mia madre che prese a ridere vedendo Pippo nudo, forse perché lui non si era mai mostrato a me nudo. Pippo disse che la cosa non valeva ed invitò mia madre a togliersi gli ultimi due indumenti che aveva addosso, vale a dire il reggiseno e gli slip e così mia madre si presentò nuda completamente, anche se non ce n’era bisogno visto che le si vedeva già tutto. Pippo la prese sotto braccio portandola in camera da letto. Rimasi fermo perché in un certo senso mi sarebbe piaciuto guardarli mentre facevano l’amore. Era come se Pippo mi avesse letto nel pensiero. Mi chiamò chiedendomi se avessi voluto guardarli mentre lui scopava mia madre. Diceva che era per insegnarmi come si faceva l’amore con una donna. Entrai con loro in camera e mia madre di piazzò sul letto a cosce spalancate impudicamente, senza vergognarsi del fatto che ero presente. Pippo mi fece avvicinare al letto. Avevo il viso a pochi centimetri dalla figa aperta di mia madre mentre Pippo con le dita gliel’apriva dicendomi i nomi delle cose che toccava. Sentivo mia madre ansimare per l’eccitazione e poi Pippo le infilò il cazzo dentro. Presero a scopare furiosamente e mia madre diceva cose che non le avevo mai sentito dire, come che le sarebbe piaciuto avere un altro cazzo in bocca e un altro nel culo, che si sentiva una grandissima troia, ecc. Lì per lì rimasi stupito, ma poi Pippo mi disse che durante l’amplesso era normale dire quelle cose. Avevo già 16 anni e il mio pisello cominciava ad assumere proporzioni importanti. Pippo mi aveva suggerito di rimanere nudo in casa, come facevano già lui e mia madre, ma io avevo un problema e cioè che quando stavo nudo davanti a mia madre, mi veniva duro. Una sera, mentre stavamo guardando la televisione, Pippo prese a pomiciare con mia madre. Io li guardavo senza dir nulla, quindi Pippo mi osserva e, vedendo che il mio pisello si era indurito, mi chiede se in quel momento avessi avuto voglia di masturbarmi. La voglia ce l’avevo, ma non mi ero mai masturbato davanti a mia madre. Con mia grande sorpresa fu mia madre stessa a dirmi di masturbarmi davanti a lei. Forse Pippo volle fare una specie di gioco, fatto sta che fece mettere mia madre seduta sul vivano a cosce spalancate, io mi cominciai a masturbarmi a qualche centimetro dal suo viso, mentre lui prese a leccarle la figa. In men che non si dica raggiunsi l’orgasmo sborrando a fiotti sul viso di mia madre e sulle sue tette. Lei prese a leccarsi la mia sbocca facendomi eccitare nuovamente. Avevo il pisello ancora duro e Pippo invitò mia madre a spompinarmi. Raggiunsi l’orgasmo dentro la bocca di mia madre con mio immenso piacere. Mia madre prese a baciarmi in bocca e sentivo in lei il sapore della sborra, ma ero preso talmente tanto dall’eccitazione che non badavo a nulla. Proprio mentre le mie labbra e la mia lingua erano congiunti con quelli di mia madre, ecco spuntare in mezzo il cazzo di Pippo tra le nostre bocche. Per un momento mi ritrassi, ma fu proprio mia madre a infilarsi il cazzo di Pippo in bocca per poi passarlo a me. Presi a spompinare il cazzo di Pippo e sentivo che mi piaceva. In quel momento avrei voluto che mi sborrasse dentro, mi pisciasse, non so cos’altro, forse avrei voluto essere una donna per essere scopata. Ormai avevo raggiunto e superato ogni grado di depravazione. Non avevo più nessun problema con mia madre, senza sapere che i problemi mi sarebbero arrivati dopo. Da li a poco, ecco cambiare nuovamente il panorama a casa nostra. Stavamo nudi in casa quando non c’era nessuno, mentre se arrivava qualcuno, ci vestivamo regolarmente. Ebbene una sera Pippo disse che aveva invitato a casa due persone con le quale avrebbe dovuto concludere un grosso affare che avrebbe portato molto denaro nelle casse della sua azienda. Lo vidi parlottare con mia madre la quale si fece seria, poi mi disse se per quella sera sarei potuto rimanere in camera in modo che loro sarebbero stati liberi di comportarsi come meglio credevano. Quella specie di invito-obbligo, mi fece pensare e così cercando di non farmi scorgere, mi misi a spiarli. La casa era fatta in modo che al piano terra ci fossero i servizi e la sala da pranzo, mentre al piano superiore c’erano le camere da letto. Io mi ero accucciato sulle scale e potevo vederli senza esser visto. Mia madre aveva preparato una bella cenetta e i due ospiti si dimostravano molto gentili ed educati. Mia madre era vestita normalmente, ma ogni volta che andava in cucina a prendere qualcosa, la vedevo tornare sempre con meno vestiti addosso. La cena si svolse regolarmente anche se di tanto in tanto Pippo palpava spudoratamente le tette a mia madre scoprendole i capezzoli sotto gli occhi dei due uomini. Alla fine della cena Pippo invita i due ospiti ad accomodarsi sul divano mentre mia madre avrebbe servito con un digestivo. Mia madre va in cucina dopo avere sparecchiato e ritorna in sala con il vassoio ed i bicchieri con l’amaro. Strabuzzai gli occhi quando la vidi senza la gonna addosso. Indossava solo un golfino con scollatura a “V”, un paio di calze autoreggenti e null’altro. Il pelo della figa le si vedeva chiaramente ed era molto invitante. I due uomini ebbero un momento di imbarazzo, ma subito dopo vennero messi a loro agio da Pippo che li invitò entrambi a far l’amore con mia madre. Ebbi immediatamente una stizza di rabbia, ma subito mi passò in quanto vidi mia madre che era consenziente e che, anzi, incitava i due uomini a possederla contemporaneamente. Quella fu la prima volta che vidi mia madre tra le braccia di estranei e secondo me quella visione mi condizionò fin da allora. Mi piaceva di più masturbarmi mentre mia madre scopava con altre persone o mentre lei se ne stava oscenamente e impudicamente nuda davanti agli altri. Lo dissi a Pippo il quale convenne con me dicendomi che avevamo gli stessi gusti, ma erano gusti che mi aveva trasmesso lui. Da allora non mi chiese di andarmene quando dovevano venire a casa persone per scopare con mia madre. Lei era contenta che io fossi presente ed io mi eccitavo tantissimo, tanto da masturbarmi sborrando sul viso di mia madre. Ormai avevo preso quella piega e a quanto pare anche a Pippo piaceva quel genere di cose, tanto più che chiamavamo mia madre “la nostra puttana”. Ed il bello era che a lei piaceva tantissimo sentirselo dire. Durante il servizio di leva mi ammalai, forse per un virus o non so cosa, fatto sta che i miei spermatozoi non erano più produttivi, ero diventato sterile. All’età di 21 anni, cioè quando terminai il servizio di leva, mia madre mi fece scopare con lei. Sembrava che lo avessi fatto da sempre, ma non lo avevo mai fatto. Avevo abbracciato e baciato in bocca mia madre una infinità di volte, lei mi aveva fatto un’infinità di pompini, ma mai avevo fatto l’amore con lei. Fu immensamente eccitante e Pippo, che era presente, sborrò sul viso di mia madre copiosamente, sottolineando che a lui quel genere di cose eccitava tremendamente. Lo aveva fatto forse per compassione sapendo che non potevo metterla incinta e forse anche perché nessuna donna mi avrebbe sposato sapendo che non avrei potuto procreare. Poi, un bel giorno, avvenne la cosa che, forse, io avevo sospettato ma che non osavo dire: Pippo mi disse che lui era il mio vero padre. Per un certo verso fu come se lo sapessi da tempo o forse speravo che fosse così, ma da un altro punto di vista rimasi amareggiato nel constatare che proprio mio padre mi aveva portato in quella strada di depravazione. Cercai di non farmene un dramma. Tranquillamente condussi la mia vita, apparentemente con molta normalità, senza far vedere a chicchessia quale fosse la mia vera inclinazione, cioè quella del guardone e cuckold, proprio come Pippo, cioè mio padre. Pippo era molto più grande di mia madre e a causa di una infermità ci lasciò. Lui si era messo con mia madre perché sua moglie, ammalata, non poteva dargli dei figli. Presi in mano le redinio dell'azienda. Rimasi solo con mia madre diventando il suo uomo fisso. Facevo l’amore con mia madre come se fossimo marito e moglie. Ma la cosa che mi attraeva di più era vederla scopare con altri o lasciarla ammirare nuda da altri. Mia madre aveva 45 anni ed era ancora nel fiore della sua sessualità e per procurarle degli uomini disposti a scoparla mentre io li osservavo, dovevamo inventarci cose sempre più bizzarre come ordinare due pizze e lasciare che mia madre si facesse trovare semi nuda in casa, con addosso solo una maglietta che le arrivava all’ombellico per poi fare eccitare il ragazzo delle pizze e farsi scopare da lui. Avevamo una scorta di preservativi di tutti i gusti. A volte quando veniva il tecnico dell’Enel a leggere il contatore, mia madre faceva finta di essere uscita dalla doccia presentandosi tutta nuda con un piccolo asciugamano davanti che in realtà non le copriva nulla. Riusciva a farsi scopare anche da quello mentre io mi masturbavo guardandoli. Spesso siamo stati presi a male parole in quanto con mia madre andavamo in giro per negozi e lei se ne stava tutta nuda sotto il soprabito e quando si sedeva per provarsi le scarpe o qualsiasi altra cosa, si mostrava nuda a chiunque fosse presente. Poi i suoi 50 anni non le permisero più di mostrarsi nuda in pubblico, ma per me rimane sempre la mia donna, anche perché io non la vedo invecchiare standole sempre accanto. Facciamo l’amore almeno due volte la settimana, ma lei ama spompinarmi in pubblico e questo ci ha procurato qualche guaio. Non avevo pensato mai di sposarmi perché lei mi ha sempre soddisfatto in tutto. Tuttavia fu mia madre ad impormi a prender moglie almeno per avere dei figli ai quali lasciare l’azienda. E qui c’era un grosso problema da risolvere perché qualora avessi preso moglie, non avrei potuto avere figli e in più avrei dovuto sicuramente smettere di trombare con mia madre. Non so come, ma qualcuno mi portò una sera ad un club privé dove conobbi delle persone, fra le quali Eleonora, una splendida mora con due labbra rosso fuoco, tutta curve che sembrava Jessica Rizzo, la famosa porno star. Aveva un nutrito gruppo di accompagnatori, ma riuscii a parlare con lei. Le dissi chiaramente che stavo cercando una moglie che fosse una troia e che andasse a letto con chiunque pur di lasciarmi godere osservandola. Le dissi anche che ero sterile. Dopo vari incontri Eleonora disse di averci pensato su quindi acconsentì di sposarmi, nonostante non fossi in grado di metterla incinta. Eleonora disse che questo non sarebbe stato un problema. Non ci volle molto a che mia madre e mia moglie entrassero in sintonia. Infatti entrando in casa per pranzare scoprii mia madre e mia moglie sedute comodamente sul divano intende a baciarsi teneramente in bocca. Ne fui talmente felice che capii di avere sposato da donna giusta per i miei gusti. Tuttavia, anche se l’intesa sessuale era diciamo quasi perfetta con mia moglie e mia madre che aveva intrapreso la via di lesbo senza disdegnare di spompinarmi di tanto in tanto, mi mancava la presenza di un altro uomo che mi facesse sentire cornuto a tutti gli effetti scopandosi mia moglie sotto i miei occhi. Ne parlai a tavola con le mie donne e ben presto venni accontentato dalla mia dolce mogliettina. Lei stava tutto il giorno con addosso una guépiére in pizzo nero con reggicalze incorporato e un paio di ciabatte con il tacco alto, non stava quasi mai completamente nuda, diceva che il quel modo un uomo vedendola si eccitava molto di più. Così quando si affacciava al balcone lo faceva abbigliata in quel modo tenendosi addosso una vestaglia di raso aperta in modo da sottolineare ancora di più il suo corpo. Gli occhi dei miei dipendenti erano tutti per lei e tutti mormoravano quanto fossi stato fortunato ad essermi sposato una bella donna come lei. Un bel giorno decidemmo di mettere in pratica il nostro piano. La nostra azienda agricola ha diversi dipendenti. Chiamai Beppe, un giovane sui 23/24 anni che sapevo si intendesse un po' di tutto, dicendogli che avevo bisogno di un idraulico in quanto si era otturato il lavandino di casa. Lo avevo fatto apposta a dirlo a lui in modo che lui stesso si fosse offerto di risolvere il problema. Naturalmente salimmo in casa senza avvisare le mie donne, che in realtà ci stavano aspettando, e quando entrammo in casa mia moglie fece finta di essere stata sorpresa semivestita. Andammo in bagno dove mia moglie mostrò a Beppe il problema e non solo quello. Infatti dalla guépiére si vedevano benissimo le areole dei seni di mia moglie nonché la peluria del pube in quanto lei aveva indossato un paio di mutandine trasparenti tipo tanga che non le nascondevano nulla. Aveva tolto la vestaglia in modo che girandosi le si fosse visto il culo nudo. La mia eccitazione era alle stelle e così quella di Beppe che trasudava vistosamente. Beppe aveva portato con se degli attrezzi, una pinza a pappagallo e una chiave inglese, quindi prese a smontare il sifone sotto il lavandino dopo avere spostato la colonnina. Mentre era chinato sotto il lavandino, mia moglie compie una mossa geniale: si abbassa le mutandine sedendosi sul water scusandosi per il fatto che non riusciva più a trattenerla. Mi si sono drizzate le punte delle orecchie in quanto già avevo tutto dritto, altrettanto fece Beppe che mi guardava con occhi imploranti pietà per quel martirio che gli stava provocando mia moglie. Sentimmo chiaramente il getto di urina scendere lungo le pareti del water, dopodiché mia moglie sfilò le sue mutandine dalle caviglie alzandosi in piedi dopo essersi asciugata la figa con la carta igienica. Ella rimase un pochino in piedi accanto a Beppe quel tanto da farlo morire di voglia mentre questi le guardava la figa standosene in ginocchio ai suoi piedi. Poi lei si gira e va via mostrandogli il culetto tondo e morbido. Beppe mi guarda e poi, scusandosi, mi dice che avrebbe voluto essere al posto della carta igienica per asciugargli la figa con la sua lingua. Effettivamente era un’affermazione molto grossa, specialmente se si pensa che sia stata fatta nei confronti della moglie del padrone dell’azienda, ma si doveva comprendere lo stato d’animo di Beppe in quel momento. Gli dissi che era normale il suo comportamento davanti ad una figona come mia moglie. Non trascorse che qualche secondo, ed ecco mia moglie fare nuovamente ingresso in bagno. Evidentemente era stata ad origliare dietro la porta. Eccola aprire i rubinetti della vasca in quanto doveva farsi il bagno. Mentre l’acqua scorreva lei si spogliava davanti a noi, impudicamente bella. Versa i Sali da bagno nell’acqua e poi si immerge dentro la schiuma odorosa. La sua carnagione abbronzata e la sua capigliatura nera corvina contrastano con la schiuma bianca, rendendo la visione paradisiaca. Beppe termina il lavoro, anche perché c’era poco da sturare. Lo invito a lavarsi le mani mentre mia moglie lo invita a lavarsi tutto quanto entrando nella vasca con lei. Beppe mi guarda incredulo, ma fino ad un certo punto, poiché aveva capito benissimo quali fossero le intenzioni di mia moglie: provocarlo. Senza batter ciglio inizia a spogliarsi e quando tira giù i pantaloni, ecco spuntare un membro talmente grosso che non era più contenuto negli slip. Faceva paura solo a guardarlo. Gli occhi di mia moglie erano puntati sul grosso cazzone di Beppe ed erano vogliosi. Beppe entra in vasca con lei e una volta a contatto, prendono a toccarsi reciprocamente. Beppe non credeva ai suoi occhi di stare nella vasca con mia moglie ed entrambi nudi. Dopo qualche minuto, sempre con me presente eccitatissimo più che mai, i due si alzano, prendono a sciacquarsi ed escono dalla vasca. Immediatamente prendo a frizionare il corpo di mia moglie con il telo da bagno, poi faccio altrettanto con Beppe il quale si sente in imbarazzo perché io, il suo capo, gli faccia da cameriere, ma vedo che non gli dispiace quando prendo a strofinargli il cazzone con il telo da bagno, sembra gradire la manovra. Mia moglie non ce la fa più, si inginocchia davanti Beppe e gli prende in bocca il grosso cazzone. La bocca di mia moglie fa fatica a contenere quell’uccellone. All’improvviso, come se fosse tutto concertato in precedenza e diretto da un grande regista, entra in scena mia madre. Beppe la fissa quasi sbalordito, ma mia madre gli va accanto e lo bacia in bocca, poi si rivolge verso di me e bacia in bocca anche me. Sentendomi eccitatissimo, si abbassa, mi tira fuori l’uccello e mi spompina così come mia moglie sta facendo con Beppe. Entrambi sborriamo nella bocca delle nostre spompinatrici. Mi sembra di non terminare più di sborrare. Mi sento scaricare tutta la mia energia, quindi crollo in ginocchio davanti a mia madre. Prendo a baciarla in bocca roteando la mia lingua in mezzo la mia sborra che lei ancora non aveva inghiottito. Mi sento perverso e voglioso di godere ancora. Do un’occhiata a mia moglie vedendole dei rivoli di sborra cadere lungo i lati della sua bocca. Evidentemente Beppe le aveva scaricato tanta di quella sborra nella bocca che lei non era riuscita a contenere né ad inghiottire. Mi girava la testa per la forte emozione. Beppe mi guarda e mi ringrazia per quel magnifico regalo. Mia moglie si dà una sistemata ai capelli, poi prende sotto braccio Beppe portandolo in camera da letto. Anch’io entro in camera da letto con loro, seguito da mia madre. Beppe è estasiato per quel trattamento. Mia moglie lo fa distendere sul letto e prende a baciarlo in bocca, gli mette i capezzoli in bocca e lui rinvigorisce nuovamente. Ad un certo punto è mia madre che si impossessa del cazzone di Beppe succhiandoglielo avidamente. Beppe la guarda e proferisce verso di lei alcune parole di compiacimento per l’apprezzamento del suo cazzo. Mi vien voglia di succhiarglielo anch’io. Mi avvicino a mia madre, quindi leggermente faccio pressione con la mia guancia sulla guancia di lei facendole capire di cedermi il posto. Imbocco quel grosso cazzone e prendo a spompinarlo. Vorrei che mi sborrasse in bocca, ma mia moglie interviene decisa spostandomi da una parte, poi dice a Beppe di scoparla. Mia moglie allarga oscenamente le cosce tenendosi con entrambe le mani la figa aperta. Beppe avanza il suo cazzone verso di lei, sembra una spada pronta ad infilzarla. Ed ecco la punta del glande farsi strada tra le grandi labbra di mia moglie che con una smorfia di piacere inarca la schiena inghiottendo nella sua figa quell’enorme cazzone. Beppe la scopa facendo dei movimenti lenti, come se volesse gustarsi la figa di mia moglie pian pianino, assaporarla millimetro per millimetro. Vedo i suoi testicoli giungere a toccare i glutei di mia moglie quindi presumo fin dove possa essere arrivato quell’enorme manico. All’improvviso mia moglie incita Beppe ad accelerare i colpi, sento che sta per godere, lo fa una, due volte, poi mi fa cenno di darle il mio cazzo in bocca mentre Beppe accelera ulteriormente il ritmo della scopata mollando dei poderosi fendenti dentro la figa. Mia moglie gode nuovamente ed io in lei. E poi Beppe non riesce più a trattenersi sborrando dentro la figa di mia moglie. Beppe affonda i suoi colpi all’unisono dei fiotti di sborra che escono dal suo cazzo e quando lui si ritrae da mia moglie, questa rimane a cosce aperte con la figa slargata. Accompagno Beppe nuovamente in bagno e questa volta lui fa una doccia veloce. Lascio mia moglie distesa sul letto, coccolata da mia madre che, amorevolmente, la bacia sulle labbra. Mentre usciamo dalla casa Beppe mi ringrazia per il regalo. Gli dico di non dire niente a nessuno in modo da continuare quel bel rapporto. Riprendiamo a lavorare e quando incrocio lo sguardo di Beppe, leggo in esso un senso di gratitudine. Ben presto nomino Beppe caporeparto, con il plauso di tutti in quanto, benché egli sia di giovane età, è in gamba, istruito e rispettoso verso tutti. Ben presto mi accorgo di aver fatto un’ottima scelta. Ormai non ho più bisogno di chiedere a Beppe di andare a sturare il lavandino in quanto regolarmente un giorno si e uno no, egli si reca a casa mia a scopare con mia moglie sempre, però, in mia presenza e con la mia partecipazione. Dopo qualche mese di quelle manovre, ecco che mia moglie rimane incinta. Sicuramente il padre non sono io. Era quindi sicuro che Beppe avesse messo incinta mia moglie. Ormai lui abitava con noi e probabilmente qualche dipendente sospettava che lui se la intendesse con mia moglie. Nessuno comunque ne parlava apertamente, anche perché ognuno voleva tenersi stretto il proprio posto di lavoro ed io, oltre alla normale paga sindacale, distribuivo ai miei dipendenti dei premi incentivanti e premi di produzione. Essi quindi tenevano a freno la loro lingua, facendo finta di non veder nulla. Questo perché mia moglie, durante il periodo estivo, aveva preso l’abitudine di prendere il sole nuda davanti casa e quindi era esposta agli sguardi di tutti. Non era difficile vedere mia moglie passeggiare nella tenuta tutta nuda, da sola o accompagnata da mia madre, per poi congiungersi con Beppe sotto gli occhi di qualche dipendente che a sua volta veniva accontentato da mia madre con la bocca. Per l’ultimo dell’anno ho invitato i miei dipendenti più virili e liberi da impegni familiari a trascorrere con noi il capodanno. Naturalmente a base di tutto c’era un’orgia dove mia moglie doveva essere l’unica donna protagonista, ma al festino si è aggiunta anche mia madre che, seppur avendo superato già i 50 anni, ha voluto mettere a disposizione i suoi tre buchi. Per me è stato estasiante vedere le mie due donne chiavate da più uomini contemporaneamente e spompinare un bel cazzone mentre me lo menavo godendo come un matto. Ora ho due figli ai quali ho dato il mio cognome ma che di fatto sono figli di Beppe e mia moglie, ma di questo nessuno ne è a conoscenza oltre noi in famiglia. La mia vita sessuale si limita ad osservare le performances di mia moglie che alterna i suoi amanti tra i dipendenti della nostra azienda, permettendomi di godere mediante masturbazione o spompinandomi. Qualcuno penserà che io sia un uomo fortunato, ma sinceramente non è così. E’ vero che ho raggiunto il mio sogno, ma a volte quando ci penso, avrei voluto fare una vita meno dissoluta e più normale. Ma cos’è la normalità?



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Cisco974 Invia un messaggio
Postato in data: 07/02/2015 02:02:10
Giudizio personale:
grande

Autore: Golia6 Invia un messaggio
Postato in data: 23/02/2012 13:05:17
Giudizio personale:
Bello eccitante coinvolgente pieno di descrizioni precise bravo complimenti bacio

Autore: Dagda Invia un messaggio
Postato in data: 06/12/2008 16:58:48
Giudizio personale:
ottimo come racconto e piacevole a leggere ma dalla antasia alla realtà
la vita è molto diversa

Autore: Teenzo Invia un messaggio
Postato in data: 01/11/2008 13:44:11
Giudizio personale:
inverosimile ma bello ,ho esperienza reale

Autore: Kanailleblu Invia un messaggio
Postato in data: 14/02/2008 17:14:44
Giudizio personale:
L\'unica cosa con cui sono sono pienamente d\'accordo con l\'autore è che sfido chiunque a definire cos\'è la normalità. Io ho vissuto, giovane ragazzo, storie, quasi simili. Erano allora, piaceri che \"subivo\". Adulto,ora, sono diventato pratagonista di questi amori \"impossibili\" per alcuni, ma reali.
Per quanto riguarda il racconto, ho forti dubbi che l\'autore abbia vissuto queste improbabili situazioni.

Autore: Tremone67 Invia un messaggio
Postato in data: 01/12/2007 23:04:12
Giudizio personale:
ottimo

Autore: Mmred Invia un messaggio
Postato in data: 21/06/2007 01:54:52
Giudizio personale:
veramente bello

Autore: Fist Invia un messaggio
Postato in data: 14/06/2007 08:17:07
Giudizio personale:
curato nei particolari, può anche essere vero ma non del tutto, secondo me, cmq. \"quale è la normalità\" un interrogativo ke fa riflettere s l\'uomo è considerato come \"animale\" tutto ciò ben venga.


Autore: Francesco63 Invia un messaggio
Postato in data: 01/06/2007 09:12:47
Giudizio personale:
ottimo

Autore: Adolfo35 Invia un messaggio
Postato in data: 15/01/2007 22:14:03
Giudizio personale:
Conplimenti per la fantasia ... il racconto in sè è un pò triste e traspare forse l\'aspetto più brutto del sesso L\'incesto cosa che non approvo ...

Autore: Tantosex Invia un messaggio
Postato in data: 15/01/2007 00:32:25
Giudizio personale:
Sono d\'accordo con l\'autore cosè la normalità? Bel racconto intrigante e secondo me da invidiare tre sogni realizzati nello stesso tempo madre, moglie, bisexualità. Unico!

Autore: Alter Ego Invia un messaggio
Postato in data: 14/01/2007 19:07:01
Giudizio personale:
bel racconto

Autore: Lothar61 Invia un messaggio
Postato in data: 14/01/2007 15:53:45
Giudizio personale:
INTRIGANTE ED APPASSIONANTE,MOLTO COINVOLGENTE ,MI SONO ECCITATO A LEGGERE IMMAGINANDOMI LE SCENE COMPLIMENTI

Autore: Pollosecco Invia un messaggio
Postato in data: 12/01/2007 08:28:02
Giudizio personale:
Secondo me l\'autore ha voluto rendere partecipi gli altri lettori del suo comportamento, in un certo senso, masochista anche se, da come si legge nel racconto stesso, il tutto non è dipeso dalla sua diretta volontà. Il racconto è scritto in un modo abbastanza scorrevole e corretto e poi la storia è molto intrigante. Bravo all\'autore.

Autore: Xian Invia un messaggio
Postato in data: 11/01/2007 16:40:11
Giudizio personale:
racconto eroticamente ben articolato

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