i racconti erotici di desiderya |
Il sogno continua - la vicina di casa |
Dopo la scopata con Anna, è passato un bel po' prima che riuscissi a trovare una quarantenne porca con cui fare sesso, tra l'atro stavo cominciando la tesi all'università ed entravo in una spirale di stress che non mi lasciava molto tempo.
Dopo la Laurea però andai in vacanza al mare, i miei prendevano (e lo fanno ancora) un un appartamento in affitto in un paese del basso Lazio. Lì avevamo una vicina di casa (la signora Franca) che mi aveva sempre stuzzicato, una signora che aveva da poco superato la quarantina. Io l'ho sempre vista in estate vestita con abilti casalinghi, vale a dire quelle vestagliette sottilissime che alcune donne usano in casa l'estate, da cui si poteva immaginare il culo tondo e imponente e le belle poppe (una bella quarta) visto che per il caldo non portava il reggiseno (ovviamente me ne sono accorto quando sbirciando nella scollatura sono riscito a vedere i capezzoli). Io andavo spesso da lei la mattina (al mare andavo di pomeriggio) quando il marito e i figli erano in spiaggia (lei li raggiungeva nel pomeriggio) perchè, sopratutto i primi giorni, a casa mancava sempre qualcosa e mamma la chiedeva in prestito. Inutile dire che sfruttavo ogni occasione per sbirciarle nella scollatura (quelle tette erano diventate la mia ossessione) e una volta che mi chiese di reggerle la scala perchè doveva pulire i mobili, mi arrischiai anche a guardarle sotto la veste, che culo spettacolare! Cercavo sempre di protrarre il più a lungo possibile le mie visite e così prendemmo l'abitudine chiaccherare tutti giorni mentre lei faceva le faccende domestiche. Un giorno mi chiese di darle un parere su un nuovo costume che aveva comprato, io accettai. Non appena lei andò in bagno per cambiarsi io la seguii per spiarla dal buco della serratura. Che spettacolo fantastico, si tolse la vestaglietta e le mutandine e rimase per qualche istante nuda davanti allo specchio del bagno. Aveva delle poppe a pera grandi e sode con grandi capezzoli scuri e il suo culo forse era anche più bello di come l'avevo intravisto, grande, ma tondo e sodo proprio come piace a me. Quando uscii dal bagno io cercai di dissimulare la mia eccitazione e le risposi che il costume le stava benissimo, ma che dovevo andare a casa (ovviamente avevo bisogno urgente di una sega) Quel giorno però decisi che dovevo trovare un modo per scoparmela, ma come? dovevo pensare a come provocarla. L'idea mi venne qualche giorno più tardi, quando mi disse che avevano affittato la videocassetta del "Titanic", ma che a metà film suo marito aveva deciso che la pellicola era una porcheria e l'aveva riportata indietro. Lei voleva finire di vederlo e allora io le proposi di vederlo di mattina con me, "ti faccio volentieri compagnia" le dissi. Ormai le nostre chiaccherate erano così d'abitudine che lei non ebbe niente da obiettare. Attuai così il mio piano, presi in affitto il "Titanic", ma anche una pellicola porno dal titolo "le zie in calore" un film in cui delle ultraquarantenni si scopavano l'impossibile. In pratica volevo scuoterla scambiando le cassette e vedere come reagiva. Spostai la pellicola fino ad una scena in cui una bella tettona quarantenne si scopava di gusto un ventenne (o presunto tale) e la misi nella custodia del "Titanic". Il giorno dopo ero eccitatissimo, la andai a trovare come sempre e le mostrai che avevo preso la videocassetta, così ci mettemmo sul divano e io inserii il film. Appena mi sedetti comparse la scena, lei sgranò gli occhi e mi chiese "ma che hai preso?" ed io "non so, avranno fatto un errore in videoteca" e intanto vedevamo la maiala nel film che cavalcava il suo stallone e allora dissi "però niente male eh?" e lei "ma dai togli quel coso, e poi quella li avrà la mia età, ma non si vergogna!!" Ecco la possibilità che aspettavo mi dissi, "e allora? io trovo le donne sopra i quaranta moto attraenti e sensuali, tu per esempio..." ed intanto le sfioravo distrattamente una gamba. "Io cosa?", "tu sei molto sexy" e intanto la mia mano risaliva impavida (mi aspettavo un ceffone da un momento all'altro). "Davvero mi trovi attraente?", "ti trovo irresistibile", la mano era arrivata al ginocchio e cominciva a scostare la veste, intanto io avvicinavo il viso al suo e sussurravo le parole. "Allora la tua compagnia non era disinteressata?" la mano era in mezzo alle cosce e lei invece di mettersi a sbraitare le stava allargando per farmi arrivare più su, io le sussurrai nell'orecchio "direi di no" e comincia a baciarla sul collo metre la mia mano ormai aveva raggiunto le sue mutandine e cominciavo a passarla sulla spaccata. Ormai era mia, le slacciai la vestaglietta e finalmente le sua spledide tette erano ad un palmo dal mio naso. Cominciai a palparle mentre con la lingua e i denti stuzzicavo prima un capezzolo e poi l'altro ormai durissimi e lei comincava a mugolare. Cominciai a scendere con la bocca dai seni all'ombelico fin giù in mezzo alle belle cosce tornite. Le sfilai piano le mutandine di pizzo bianco e poi lei allargò oscenamente le gambe offrendosi alla mia lingua completamente. Le leccai dolcemente il clitoride eretto e poi affondai la lingua nelle grandi labbra assaporando i suoi umori sempre più affondo, "si così, continua così..." diceva accarezzandomi i capelli. Il mio cazzo ormai era durissimo, quindi mi sono alzato e mi sono tolto il pantaloncino. Lei ha capito subito cosa volevo, ha finito di togliesri la vestaglietta e si è inginocchiata per prenderlo in bocca. Ora toccava a me godere ed era stupendo come se lo faceva entrare dentro tutto e poi lo leccava dalla base fino al glande. " Oh si così mi fai impazzire..." e le venni in bocca copiosamente "continua a succhiarlo ti prego" e lei non se lo fece ripetere lo pulì e continuo a spompinarmi alla grande mantenendolo duro. Dopo un po'le tirai la testa un po' su e dissi "Vieni andiamo sul letto, voglio scoparti". Lei annuì e ci avviammo verso la camera da letto, la lasciai andare u po' avanti per ammirarla, che spettacolo che era, quel culo stupendo che ondeggiava armonioso,le gambe formose ma toniche, le poppe floride con i grandi capezzoli scuri. La raggiungo da dietro, il cazzo duro che preme sulle sue natiche e le mani che salgono a palparle le tette "sei stupenda, mi fai impazzire", lei si inarca per cercare ancora di più il contatto con il mio cazzo "Voglio il tuo cazzo, scopami" mi disse, "finalmente si sta sciogliendo" pensai. Scesi con le mani sui fianchi e la feci mettere a pecora vicino al bordo del letto, lei tirò su il suo splendido culo così che potessi entrare più facilmente nella sua fica ormai fradicia. In piedi dietro a lei, la penetrai piano godendomi il suo calore e il contatto con i suoi umori, poi cominciai a pompare tenendole ben stretti i fianchi, prima piano, poi sempre più forte, sempre più forte e lei "si, ah così, che bello, scopami, fottimi, si.." e io che stavo entrando letteralmente in paradiso "ti piace così eh? ti piace essere montata, sei una gran porca, una vera troia, dillo che sei la mia troia, dillo". "Si sono la tua troia, la tua puttana, la tua cavalla da monta, fammi godere". Non potevo essere più fortunato era proprio come l'avevo sognata, porca, disinibita e vogliosa di cazzo. Fu una cavalcata stupenda, avevo il suo culo stupendo davanti agli occhi, guardavo le sue tettone che pendevano nello specchio oltre il letto e nelle orecchie avevo i suoi gemiti e le sue porcate "aah, aah, così bravo, dammi il tuo cazzo duro, dallo alla tua troiona" e io di rimando "siii il mio cazzo è tutto per te, non è mai stato così duro, sii mi piaci così: porca, troia, la mia troiona vogliosa..." Ogni mio senso era assorto finchè non la sentii, "ah, ah, aaah..." sentivo gli spasmi e le contrazioni tipiche dell'orgasmo femminile ed ero al settimo cielo, niente mi fa star bene quanto far godere una donna. Poi lei si rilassò e cademmo sul letto uno accanto all'altro, io avevo ancora il cazzo durissimo, ma lei aveva il fiatone, così le aprì le cosce e cominciai a leccarla, a sentire il sapore dei suoi umori mentre lei riprendeva fiato, poi appena il battito del suo cuore si normalizzò presi a salire con la bocca, dalla fica all'inguine, poi all'ombelico, al capezzolo sinistro e infine dietro l'orecchio "ti voglio ancora..." Mi distesi con il cazzo che puntava deciso verso l'alto e lei si mise a cavalcioni, lo prese fra le mani e se lo mise dentro. Ondeggiava ritmicamente facendo quasi uscire il cazzo per poi farlo rietrare tutto fino in fondo, era una vera maestra. Io intanto le accarezzavo le cosce e il culo e mi godevo lo spettacolo delle sue belle poppe "sii, continua così, che tettone stupende che hai" allora lei se le stringeva e si leccava i capezzoli e poi si abbassava per farsele palpare, "fammi godere così, bella troiona, sii sei la mia puttana, le tue poppe mi fanno impazzire" e intanto mentre le mie mani erano impegnate con le sue belle tette lei si impalava sempre più furiosamente sul mio cazzo "oh si sono la tua puttana, la tua troia che ti fa godere. Era stupendo, il mio cazzo duro accarezzato dalla sua fica, il nostro ansimare, il nostro godere l'uno dell'altra, per un lasso di tempo indefinito nel quale quasi non mi rendevo conto del mondo circostante ho sentito solo la mia voce, la sua voce, tutti e due sempre più infoiati e affannati fino a quando sentii che stavo venendo "come è bello, mi fai venire, ancora un po', ancora un po'...." e finalmente raggiunsi un orgasmo fantastico, ma lei non si fermò "tienilo duro ancora un po', ti prego.." e continuava ad impalarsi senza sosta mentre i suoi rantolii crescevano di intensità "ah, aah, aaah, voglio solo scoparti, voglio solo godere" e così fù, stremata e soddisfatta si accasciò sopra di me mentre le carezzavo i capelli. Rimanemmo in quella posizione per un po' e ci saremmo rimasti di più se lei non avesse dovuto raggiungere i suoi, mi guardava con occhi dolci, qualcosa che allora mi sembrò gratitudine trapelò dal suo sguardo, io da parte mia avevo vissuto una delle esperienze sessuali più belle della mia vita e prima di andare le sussurrai solo una cosa accarezzandole la guancia "è stato fantastico..." Carissimi lettori che ve ne pare? ho cercato di rendere le mie emozioni il meglio che ho potuto, spero di aver fatto un buon lavoro, se l'avete apprezzato i commenti sono graditissimi (specialmente quelli delle lettrici tra i 35 a i 50 anni). |