i racconti erotici di desiderya |
Il pescatore |
Tre amici, io Marco e Paolo, o meglio dovrei dire Paola, si perchè lui in realtà sta eseguendo tutti i trattamenti possibili per essere poi una lei, ma, Paolo lo conosciamo da sempre, è stato nostro compagno di giochi, lo è ancora, e quindi va bene così. E' tutta la settimana che Marco rompe con sta storia di andare a pescare, a me sta sul cazzo pescare, mi annoio a morte, ma, anche Paola vuole andare a fare una gita fuori porta, e, al telefono mi dice: -Dai, Marco pesca 5 o 6 pesci, io li preparo alla brace e tu porti da bere, passiamo un pomeriggio diverso dal solito, e poi, conosco un posticino sul Ticino, vicino a Pavia, è una spiaggetta tranquilla, con un bello spiazzo tra gli alberi, c'è il sole, oppure l'ombra e il fresco... dai, non fare l'orso... E va bene, domani andiamo a pescare, così magari riesco a rilassarmi un pò... porto le birre e l'acqua, tu vuoi il vino? e lei: -No, va bene la birra.
Partiamo verso le 10.00, dopo una mezzora siamo sul posto, devo dire che Paola aveva ragione, il posto è veramente tranquillo, uno spiazzo in mezzo agli alberi, una spiaggetta di ciotoli e il fiume che scorre tranquillo, sembra proprio un bel posticino, scarichiamo il bagagliaio, frigor portatile pieno di beveraggi, barbecue portatile, attrezzatura da pesca in abbondanza, Marco sembra felice come un bimbo col nuovo giocattolo, non smette più di descrivere le qualità tecniche dell'attrezzatura... -Che palle Marco... dico io, sono canne da pesca, mica una Ferrari... e lui: -Non capisci un cazzo di sta roba, ma sai quanto ho speso per comprarla? Ma chi se ne frega, rispondo io, pensa a prendere un pò di pesce, altrimenti non si mangia....Paola, dopo aver preparato il barbecue, si spoglia e si sdraia al sole, devo dire che la modificazione del fisico è già a buon punto, la osservo bene, a parte che ha un bel viso, ovviamente molto curato, da dietro sembra proprio una donna, spalle strette, vita sottile e, due fianchi da sballo che incorniciano un culetto da diva del cinema, le gambe sono molto belle, lunghe e affusolate, i piedi sono decisamente curati, mi colpiscono particolarmente le unghie, coperte da uno smalto verde smeraldo, sta molto bene, mi piace come si cura la Paola, cerco vederla anche davanti, siccome non ha un seno molto sviluppato, ancora, intravedo il suo profilo, bhe, però, non è neanche tanto piccolo, sarà tra una prima e una seconda, non porta un costume classico, ha solo il tanga, di tipo brasiliano, si, quello col triangolino che parte dal solco delle natiche, conosco bene quello che ha tra le gambe... bhe si, è vero, con Paola ogni tanto passo qualche serata... quel tanga che non riesce a nascondere nulla delle misure abbondanti di cui è dotata, intanto Marco colleziona un pesce dietro l'altro, è veramente uno specialista. E' ormai passato mezzogiorno, Paola chiama Marco, -Hao pescato abbastanza? Accendo il barbecue? e lui: -Si dai, penso che una dozzina di pesci possano bastare, al massimo pescherò ancora più tardi, prepara che così mangiamo... Una birra dietro l'altra, collezioniamo una lunga sequenza di lattine vuote, e Marco un po brillo comincia a raccontare le sue solite barzellette sconce, trite e ritrite, quando si avvicinano 2 tipi, uno sui 40 e l'altro penso non più di 18, chiedono se possono pescare lì, Marco, che non è un campione di buone maniere, quasi lo manda a quel paese, ma, Paola che invece sa come si vive dice: -Ma certo che potete pescare, c'è tanto posto... Vedo che l'uomo è rimasto abbastanza interessato dal fisico di Paola, e si presenta: -Grazie signorina, io sono Piero, e lui è un mio amico, Beppe, mi accompagna quando voglio pescare qualche cosa di speciale... e lei: Io sono Paola, lui è Marco e l'altro è lo Zio... Paola rimugina un pò sulle parole del pescatore, e, mentre lui ha già buttato la lenza, si avvicina e gli chiede: -che cosa intende, per qualche cosa di speciale? e lui: -Vede, poco dopo quell'ansa del fiume, nascosto alla vista c'è un posticino in cui vengono i nudisti, così, mentre io mi ingroppo una figa, lascio il ragazzo libero di tenere compagnia al marito, in modo che io possa trombare in pace... Ah, esclama Paola, così lo usa da esca per il pescione.... e scoppia in una fragorosa risata. Marco si disinteressa della conversazione, lui è "normale", mentre io origlio molto interessato, il ragazzino è carino, ha un bel fisico, si intuisce bene, dato che indossa solo una canottiera e pantaloncini corti... Paola si avvicina a me e mi sussurra: -Pezzo di maiale, ho visto come guardi il ragazzino, scommetto che vorresti fartelo? ed io: -Bhe, si, è carino, ma... non so se lui sarà daccordo... e lei: -Non ti preoccupare, ho visto come mi guardava, ha il desiderio scolpito negli occhi e nel cazzo... ci penso io a distrarlo, tu datti da fare, che io ho voglia di cazzo ruspante!! Si alza, si avicina al pescatore, gli sussurra qualche cosa, vedo che lui appoggia la canna e si allontana verso il boschetto, Beppe, il ragazzo, rimane li, un pò perso, io lo chiamo, gli offro una birra, lui al momento rifiuta, ma, data la mia insistenza accetta, beve la birra, lo guardo bene, ha degli splendidi occhi verdi, glielo faccio notare, e lui arrossisce un pò, ha capito al volo dove voglio arrivare, si toglie la canotta, e dice: -Che caldo, perchè non ti spogli anche tu? ed io: -Certo, hai ragione, fa un caldo boia... ma, forse è meglio allontanarci, magari ci stendiamo un pò al fresco degli alberi... e lui: - si, forse è meglio, vedo che il tuo amico è un pò seccato... magari non gli piaccio? ed io: -Non è quello, è che lui è normale, mentre la Paola hai già visto di cosa è dotata, ed io, sono lo Zio bisex, mi conoscono tutti così... Ci avviamo verso il boschetto anche noi, li vedo, poco più in là, la Paola alle prese con il cazzo del pescatore, lo succhia avidamente, mentre lui con mani sulle tempie di lei, accompagna il movimento ritmando la sua testa, la chiavando in bocca, lei mi vede e mi strizza l'occhio... capisco bene che si sta divertendo, troviamo un posticino tranquillo e nascosto, mentre lui sta per stendere il plaid, lo afferro da dietro, lo prendo letteralmente per il cazzo, accidenti che pacco ha in mezzo alle gambe, non se lo aspettava, e si irrigidisce un attimo, ma, subito dopo si appoggia a me, sembra un amante navigato, sfrega il suo culetto all'altezza del mio cazzo, sa come muoversi, mi basta un attimo, ho il cazzo duro, lui lo sente, lo afferrà con una mano, sospira... Uhuummm che cazzone che hai, dai tirati via subito il costume da bagno, ho voglia di leccartelo tutto... intanto, sempre nella posizione precedente, ho infilato una mano nei pantaloncini di Beppe, non porta intimo, è più comodo e facile così, anche lui ha un bel cazzo e, mi viene spontaneo pensare: -Speriamo non sia solo passivo, altrimenti non mi diverto... Lui sembra intuire i miei pensieri, e, comincia a mimare un coito con la mia mano, spinge avanti e indietro, sento il suo cazzo pulsare, faccio scivolare giù i pantaloncini, lui solleva prima un piede e poi l'altro, si libera degli stessi, che bel culetto, come risalta la pelle bianca sul resto del corpo abbronzato, si, non è affatto male, anzi, mi pare una bella fortuna poter disporre di un ragazzo così giovane e fresco, lo faccio girare, lo ammiro, ha veramente dei bei muscoli, un torace ben scolpito, un ventre piatto e turgido, un cazzo di almeno 20 cm e ben proporzionato in circonferenza, insomma direi ben sostanzioso, non resisto, mi chino e lo bacio, lo lecco fino alle palle, lui risponde bene, gli piace e gradisce, lo dimostra inarcando la schiena e, spingendo il suo cazzo verso la mia bocca, vuole che lo succhi, non mi faccio pregare, lo imbocco quasi tutto, mi arriva fino in gola, quasi soffoco, ma, è troppo eccitante per smettere, mentre succhio porto la mano alle sue palle, sono di marmo, penso siano piene di ottima sborra, le soppeso, le accarezzo, le stringo un pochino, lui allarga le cosce, passo le dita appena sotto, gli solletico la zona del perineo, quella tra il cazzo e il buchetto, cerco la nocciolina, la trovo, ci gioco un pò, mentre succhio sento il sapore acre di qualche goccia di sperma che fuoriesce, si certo, giocare con la nocciolina provoca piacere senza coinvolgere il cazzo, in pratica è come un avere un dito nel culo che ti solletica la prostata, il nostro puntoG, lui cerca di accelerare il ritmo, ma io cerco invece di rallentarlo, e penso: -Non vorrai mica sborrare adesso.... abbiamo appena iniziato... Intanto lui si spalanca le natiche con le mani, e sussurra: -Infilami una due tre dita nel culo... dai così mi piace...fammi godere...!!! E no bello mio, non puoi proprio, prima dobbiamo giocare un pò, poi ti faccio godere, ma a modo mio.... Lascio la presa di bocca, mi rialzo e lo bacio in bocca, lui non mi respinge, anzi, mi infila la lingua, è appassionato, lo cingo con le braccia inrìtorno alle spalle, ha la pelle che brucia, gli stuzzico i capezzoli, lui risponde, mi succhia i miei, gli stringo le natiche e lui fa altrettanto, cerco il suo buchetto, lo trovo, più che un buchetto ho la sensazione di sfiorare una figa, e penso: - Sto ragazzo deve averne presi di cazzi, guarda come è aperto... lui fa lo stesso con me, siccome ormai l'eccitazione è al massimo, sporgo il culo, è un invito alla penetrazione, Beppe allora mi gira, due sputi sul cazzo puntato sul mio buchetto, e inizia a spingere, fa fatica ad entrare, non ho il culo aperto, mi piace, ma, non lo do certo a tutti... dopo un pò di insistenza riesce a far entrare la cappella, tiro un bel sospiro e mi spingo io sulla sua asta, è tutto dentro, fino alle palle, un paio di secondi per adattarmi alle misure, lui rimane fermo, comincio a muovermi io, do il ritmo giusto, per me, su e giù, su e giù, sento distintamente la sua cappella che si ingrossa, e comincia muoversi anche lui assecondando il mio ritmo, lo sento bene, ora è enorme per me, mi sta aprendo completamente, provo dolore e piacere insieme, sento come delle vampate di calore che salgono dal buchetto fino al petto e sento anche Beppe che rantola, mormora qualche cosa, che io interpreto come un sto godendo, perchè un secondo dopo un violento e bollente getto di sborra, seguito da lameno altri quatro mi reimpieno l'intestino, e mentre sborra il suo ritmo è diventato violento, mi sta squassando il culetto, ma, il piacere che mi procura è impagabile e, sicuramente maggiore del dolore... si ferma, è tutto sudato, sembra una fontana, tira fuori il cazzo dal mio buchetto, rimago un attimo piegato dal bruciore, subito dopo sento un rivolo di sperma bollente che cola tra le cosce, ne approfitto, lo spalmo sul buchetto, cerco così di lenire il bruciore, ma, io ho il cazzo duro a mille, che vogliamo fare? Vedo che lui si incammina, raccolgiendo i pantaloncini e la maglietta, e che cazzo, rimango li come un pirla? E no, lo seguo, e mentre lo seguo mi imbatto in Paola, è li, con gli occhi sognanti, le chiedo: -Soddisfatta? e kei: -Sicuro, mi trombata come una animale, ma, è stato bellissimo... e tu? - E non mi vedi? Ho il cazzo che tra un pò scoppia, il culo che mi brucia e non so se farmi una sega o farmi il bagno per rinfrescarmi... e lei: -Vuoi sprecare tutto quel po po di roba? Vieni qui che ti soddisfo io... e si gira mostrandomi il suo culetto invitante, certamente più bello e morbido di quello di Beppe, Bhe, penso io, la Paola è proprio un'amica... e glielo infilo tutto in solo colpo, lei geme, e dice: -ce l'hai più grosso del pescatore, mi mancava il tuo cazzo, dai spingi, fammi sentire una vera donna... dai, sborrami nel culo.... inondami di sborra, lo sento che sei pieno e pronto... Paola sa come eccitare un cazzo, sa come come massaggiarlo con i muscoli del culo, e così, in men che non si dica mi ritrovo a spruzzare nel culo di Paola, che, non contenta, si gira, dopo aver estratto il cazzo dal suo culetto e mentre stava ancora sparando getti di sborra lo prende tutto in bocca, uuhmm, uuuhmmm, mentre succhia geme e si contorce, sta sborrando anche lei... accidenti, doveva essere proprio infoiata, di solito non sborra neanche dopo mezzora di pompino... Si pulisce per bene, si infila il suo tanga e ci ritroviamo nell spiazzo, maaa, sorpresa, Marco se ne era andato, ci aveva lasciato a piedi... meno male che il sole stava calando, così i due kilometri che ci separavano dalla fermata dell'autobus non furono una tortura, però che stronzo Marco, e che stronzo il ragazzino e che doppio stronzo il pescatore.... |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Carino6423 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 23/06/2009 17:12:30 | |
Giudizio personale: | Ottimo racconto, molto eccitante e coivolgente, grazie di avermi fatto godere ........ delle mie goccioline ......... | |
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Autore: | Mastershaved | Invia un messaggio |
Postato in data: | 21/06/2009 08:31:31 | |
Giudizio personale: | eccitante e coimvolgente | |
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