i racconti erotici di desiderya

il negozio di scarpe

Autore: Venerecalda
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Era una giornata uggiosa, il mio compagno e il proprietario del villaggio dove siamo in

vacanza sono andati a pescare , e io in casa da sola mi stavo annoiando. Così decido di andare a farmi un giro al centro commerciale. Almeno mi passa un po’ di tempo. Mi preparo, indosso un top fino all’ombelico, una gonna che mette in risalto il mio bel culo, e paio di scarpe con tacchi alti 15 cm.

Arrivata al centro giro svogliatamente per i negozi e non mi rendo conto che è quasi ora di chiusura,

non c’è più tanta gente. Difronte ad una vetrina mi innamoro di un paio di sandali con tacco e zeppa trasparenti. Decido di entrare per provarli, il commesso (che chiamero Piero) stava già per chiudere, ma mi riconobbe ( in 15 gg avevo gia comprato 3 paia di scarpe da loro) e mi lascia entrare.

Mi puoi far vedere quesi sandali con tacchi che sono in vetrina, si un attimo vado a chiudere la porta, intanto accomodati sul divanetto discosto dalla vetrina cosi vedono chiuso e non ci disturba nessuno. Ha veramente delle ottime maniere, mi fa togliere le scarpe e nel passarmi i sandali vedo che sta guardando, non mi ero resa conto che la mia gonna era salita che si vedevano le mutande, e vedendo che non faccio nulla per coprirmi Piero inizio a farmi i complimenti per i miei piedi e per le unghie così ben curate, e diventando rosso mi dice ai delle belle gambe, poi la sua mano sali

sulle mie cosce, non vedendo nessuna reazione da parte mia sali fino alle mie mutandine, dove le

sposto un po per mettere un dito tra le mie labbra, mi sentii bagnare, l´eccitazione non mi fece accorgere che dal magazzino era arrivato un uomo distinto, sulla quarantina, il capo( che chiamero

Mario). Vedendo la scena si aggrega a noi, mise le sue mani sopra il mio seno, restai un po

frastornata ma ci sapevano fare troppo bene che mi abbandonai completamente sul divano , socchiusi gli occhi… sentii le loro labbra posarsi sopra il mio viso e sommergerlo di baci.

Avevo appena iniziato a gustarmi il piacere di sentire due bocche sopra il mio viso, quando ben altro

piacere provenne dalla mia fica: un dito mi era penetrato profondamente nella vagina, mentre un altro

mi stuzzicava il grilletto! Si vedeva che i due amici erano abituati a lavorare in coppia: nessuna

interferenza tra le loro azioni.

Appoggiai le mani sopra le loro cosce: le spostai diligentemente sopra i loro pacchi!

Li sentii entrambi già belli in tiro e pronti ad intraprendere la loro deliziosa attività,.Mario, ad un cero

punto si alza e liberandosi dalla stretta dei pantaloni e degli slip mi mostra un cazzo di tutto rispetto

lunghissimo, largo e venoso. Con le loro dita nella mia fica e con le mie mani sopra le loro verghe non potei fare a meno di esternare tutto il mio piacere. “Uhmmm! Cazzo santo! Le vostre dita! dentro ora ragazzi fatemi godere! Girai il viso a destra e baciai in bocca Mario, mentre avevo iniziato a ondeggiare il bacino per andare incontro alle loro dita,la sua bocca alla mia, sentii il suo dito sfilarsi dalla vagina e penetrarmi profondamente nel culetto: scesi un po’ con il bacino dal divano per favorire il dolce inserimento.Dio, che goduria… contrassi lo sfintere intorno al dito! Senza staccare le nostre bocche , emettemmo entrambi un lungo gemito di piacere.“Hummmmmmmmmmm!!!!!!”Mario, appena sentì Piero abbandonare la fica, prese subito il suo posto, ma aumentò il carico: due dita in fondo alla vagina! Troppo bello… da impazzire: un dito nel culetto e due nella passera! Le loro mani sembravano i tentacoli di una piovra: mi abbracciavano, mi accarezzavano, mi palpavano! Quattro mani vogliose del mio corpo che non mi davano tregua: i seni, il ventre, le cosce, la schiena, i glutei. Le loro bocche mi sommergevano di baci a cui rispondevo colpo su colpo con sempre maggiore passione.Sentivo colare lungo le cosce il brodino che fuoriusciva dalla mia sempre più vogliosa fica: la poverina non voleva più attendere… era impaziente!

Slacciai la cintura a Piero, gli aprii i pantaloni che caddero lentamente ai suoi piedi: il membro

dritto svettò prepotente dal suo ventre! Anche lui aveva un cazzo di tutto rispetto bello grosso

Intanto Mario mi aveva sfilato il vestitino facendomi rimanere completamente nuda, ma sempre con il

classico e sempre valido abbigliamento da troia: con tacchi alti. Ora eravamo tutti e tre nudi:

impugnai subito i loro gioielli e cominciai una deliziosa manipolazione.

“Uhmmm!!! Ragazzi miei, avete due splendide verghe, fatemici giocare un pochino! Stavano ai miei lati, abbracciati a me, io li baciavo alternando le loro bocche, mentre accarezzavo con

gioia i loro due paletti.Mentre baciavo Piero senti un ditino penetrarmi prepotentemente nella

roselina: come mio solito lo accolsi con grande piacere! Nel contempo Mario aveva portato le sue

mani davanti al mio ventre e aveva allargato le labbra della mia passera per permettere all´amico di

leccarla completamente. Che stupenda coppia di porcellini: ognuno teneva aperto il buchino che

leccava l’altro!“Uhmm! Cazzo… lavorate proprio bene in coppia! Questo servizietto di doppia leccata

è magnifico! Le loro adorabili leccate mi stavano quasi facendo venire, ma volevo godere con le loro

verghe nel mio corpo.Venite, ragazzi, ora ho voglia dei vostri uccelli! Sedetevi sul divano vicini,

mi misi in ginocchio davanti a loro e cominciai uno splendido lavoro di bocca, mettendo in atto tutte

le mie conoscenze e la mia esperienza pluriennale di abile pompinara: avevo avuto sempre una

grande passione nel deliziare l’uccello con le mie labbra… sentirmelo ingrossarsi in bocca…

succhiarlo e leccarlo tutto avidamente… fino ad esserne gratificata con abbondanti schizzate che mi

riempivano la bocca.gli uccelli da far godere erano due: passavo da uno all’altro e quello che non

deliziavo con la bocca lo mantenevo in tiro con piacevoli attività manuali.

Poi me li infilavo tutti e due in bocca: le loro cappelle me la riempivano completamente e io le

succhiavo con sempre maggiore avidità. Si alzarono per farmi posto: mi misi sul divano supina, con il bacino bello fuori dal bordo, alzai le cosce e le divaricai al massimo… il mio buchino era più che

pronto per essere penetrato!Sapendo quanto la cosa possa essere eccitante, cominciai a contrarre

ritmicamente il buchino:Mario non stava nella pelle… stava per farmi il culo!

Guardava le contrazioni del buchino con gli occhi di fuori, aveva impugnato la sua stupenda verga e

se la stava menando per renderla bella dura… la voleva preparare bene per impalarmi a dovere.

Sentii la cappella di Mario appuntarsi sullo sfintere, ma mi piace vedere quando me lo infilano.

Mi rivolsi a Piero, alzati, voglio vedere mentre Mario mi penetra e voglio vedere il suo viso. Così

supina è la posizione che preferisco: mi permette di vedere tutto e anche di abbracciare e baciare il

maschietto che mi delizia, Piero si alzò lasciandomi la visione libera.

Sollevai la testa e fissai lo sguardo tra le cosce: vidi l’uccello di Mario splendidamente appuntato sul

mio buchino. Guardai il suo viso: anche il suo sguardo era rivolto al mio culetto.Mario mi dice faccio piano… così non ti faccio male…”

Tesoro, apprezzo la tua delicatezza, ma sono abituata a prenderlo dietro! Vai tranquillo… mi piace…

dammelo tutto… e fammi un bel servizietto! Riportai lo sguardo tra le cosce: Mario cominciò a

spingere… un affondo lento, ma deciso. Sentii la rosellina aprirsi come un fiore per accogliere

amorevolmente l’uccello del mio amico La visione di una verga che mi penetra il culetto mi ha sempre mandato fuori di testa: è una immagine altamente eccitante vedere quel paletto di carne immergersi lentamente dentro il mio culo fino a riempirmelo,con la verga profondamente piantata nel mio intestino,cominciai a muovere lentamente il bacino per gustarmelo ancora meglio.Per accentuare maggiormente il mio piacere portai la mia mano sopra la fica e cominciai ad alternare deliziosi titillamenti del grilletto a profonde introduzioni delle dita nella vagina. Fu questione di un attimo Piero mi sali sopra e mi impala profondamente: sentii l’uccello colpirmi l’utero.mentre lunghi brividi di piacere mi scuotevano… li avevo tutti e due nel corpo!

Amori miei… vi ho tutti e due in corpo! Che meraviglia! Avanti… scopatemi davanti e dietro!”

Piero incominciò a pomparmi dal basso con colpi che mi devastavano. A ogni spinta dentro il mio

ventre mi sentivo spinta verso l’alto, contro la verga di Mario che mi martellava il culo.

I due adorabili maiali mi pompavano in perfetto sincronismo: prima si alternavano, uno entrava e uno

usciva, poi me lo spingevano insieme nella passera e nel culetto… impazzivo dal piacere… mi

inarcavo e muovevo in maniera scomposta il bacino per andare incontro alle loro meravigliose

verghe.I due maschi mi chiavavano a turno, ognuno dedicandosi con passione al buchetto di sua

pertinenza, infilandomi i loro uccelli duri e grossi nel corpo, facendomi sussultare di piacere ogni

volta che un cazzo affondava nella figa o nel culo.

Sentire i miei due maschi, che facevano scorrere i loro sessi dentro di me, mi faceva straripare di

goduria. Madonna santa, che dolce sensazione sentirmi piena in entrambi i buchini! Un formicolio mi

partiva dalla spina dorsale e si andava a localizzare nella figa e nel culo.

Il mio enorme godimento, però, non era dato dal singolo piacere che provavo nel sentirmi scopata

davanti e di dietro: era la contemporanea presenza dei due uccelli dentro di me e la loro azione

congiunta che mi mandava fuori di testa.

Stavo palpitando: cominciai a contrarre con forza i muscoli pelvici, in modo da contrarre

contemporaneamente la vagina, intorno all’uccello di Piero, e lo sfintere, intorno al cazzo di Mario.che mi diceva“Che puttana… Dio… che dolce puttana! Mi stai strizzando l’uccello con il tuo buchetto!”I due continuavano imperterriti a farsi i mie buchi aperti, con mio sommo piacere, ed io seguitavo a godermi i loro cazzi: sculettavo come una troia, spingendo una volta verso il cazzo che mi inculava, un’altra verso quello che mi scopava.

Mi stavo godendo quelle due superbe verghe, come avevo fatto mille volte nelle mie scopate solo che

qusta volta lo stavo facendo senza il mio compagno ma con 2 estranei. I due maiali mi stavano sfondando davanti e dietro senza un attimo di tregua.Stavo godendo come non mai e lo urlai senza pudore ai miei due dolci amanti.

“Forza ragazzi… benedetti da Dio… mi state facendo morire! Sbattetemi forte che sto per godere!

Mario , sfondami il culetto ,cosi sborriamo insieme… tu nel mio culo e io sopra l’uccello di Piero che

seguita a scoparmi Tutti e tre ansimavamo godendoci quella meravigliosa ed appagante doppia

penetrazione. Lo sentivo: quelle due splendide pompate mi avevano portato al capolinea.

Pochi secondi e un lungo e devastante orgasmo mi partì, non sapevo più se dal culo o dalla figa,

facendomi urlare di piacere mentre i due uccelli seguitavano ad affondare dentro di me.

Ma non fui solo io a sborrare… Mario mi seguì a ruota: sentii i suoi caldi schizzi inondarmi l’intestino,

mentre mi piantava tutto l’uccello duro in culo, facendomi mugolare di piacere.

Appena sentii che stava venendo, cominciai a sculettare con vigore come una puttana contro il suo

cazzo, mentre mi godevo gli schizzi che mi colpivano.

“Daiii!!! Mario, dai… riempimi…. Svuotati tutto dentro di me! Fino all’ultima goccia… dammela tutta

nel culo!”Mi abbandonai sopra il corpo di Piero, mentre Mario dava gli ultimi affondi per svuotarsi

completamente dentro il mio intestino.L’uccello di Piero era ancora splendidamente eretto dentro la

mia vagina.. Mario sfila il cazzo dal mio culo, la sua sborra inizia a colare fuori tutta . Piero lo toglie

dalla fica si è butta sul mio culo, per assaporare tutto quel ben di dio, devo dire che mi dava forte

anche lui, Mario ancora non soddisfatto mi mise quel grosso membro a pochi centimetri dal viso, mi

pose una mano dietro la nuca e la tirò a se sussurrando un "Daii ..non mi feci pregare, aprii le labbra e

le poggiò attorno alla cappella; glielo succhiavo delicatamente, la mia lingua scorreva senza sosta su

quel cazzo, dalla punta alla base fino a lambire le palle e poi ancora su, lo sentivo ansimare,

aumentava il ritmo, i suoi colpi melo spingevano fino in gola gonfiandomi le guance,aveva un cazzo

bello e mi piaceva tanto sentirmelo in gola, intanto Piero spingeva il cazzo dentro e fuori senza

remore, il mio culo non opponeva più resistenza; quel grosso sesso mi spariva fra le natiche come se

affondasse nel burro. mi inculò a lungo così, Mario si levo dalla mi bocca e spostandoci a me e Piero

cerco di metterlo anche lui nel mio culo,sento che appoggia il suo cazzo vicino a quello di Piero e in

un attimo mi penetro,iniziarono un su e giu alternandosi mmmmmmmm ne avevo 2 nel culo che mi

stantuffavano , Piero lo tolse dal mio culetto, si avvicinarono alla mia bocca e mi innondo tutta, cercai di ingoiare tutto il suo latte mentre dalla bocca mi cascavano delle gocce sulle tette..... ero sudata e

stremata sfinita,mario dopo essere venuto la prima volta sembrava instancabile,e avendo i due buchi tutti x lui si alternava a scoparseli ,poi lo tolse dall fica e mi innondo la gola avidamente ingoiai tutta la sua sborra. Sfiniti restammo cosi rilassandoci ,ci fumammo una sigaretta mentre parlavamo,del piu e del meno,Mario ando in ufficio e torno con una bottiglia di rum bevemmo un bichierino per uno,

passata una mezza oretta,Piero mi accarezzava più volte il mio clitoride le sue mani entravano prepotentemente nella fica iniziando un movimento deciso su e giù come se mi stessero scopando. Io esprimevo il mio piacere con mugolii sempre più frequenti e intensi, ero eccitatissima presi il cazzo di Mario tra le mani e cominciai a fargli una sega e con l’altra mano andai a cercare il cazzo di Piero smetto di segarli e mi metto a pecorina davanti a Mario lui ben felice mi penetro da dietro, mi piace tanto quella posizione mi stava scopando mentre Piero si porta davanti al mio viso con il cazzo alle mie labbra che aprii per accoglierlo, così mentre Mario mi stantuffa il suo cazzo nella fica, inizio a spompinare Piero,lo lecco ,lo insalivo e lo ingoio tutto ,Piero si toglie dal pompino e avvicina il suo cazzone alle labbra della fica gia aperta e stantufata da Mario ,lo appoggia e quando Mario e mezzo fuori con un colpo seccho anche lui entra nella mia fica ,ahahahah siiiii tutte due dentro ,che bello che bello dai amori miei sbattetemi forte che sto per venire,mmmm si si vengo dai maiali scopatemi, inculatemi tutta,Mario toglilo dalla fica e dammelo nel culo ,mi penetra dietro e mi risento piena,mi gustavo la doppia felicemente che mi venne in mente il mio compagno allora le dico dai maiali scopatemi e inculatemi piu che potete cosi stasera racconto tutto al mio lui cosi si eccita e mi incula pure lui,magari prima che andiamo via lo porto e mi scopate tuttie tre insieme,Mario e Piero sentendo queste mie parole si eccitarono ancora,facevano su e giu che sembravano dei pistoni, sento che stanno per venire.i loro cazzi cominciano a schizzare fiotti di spermasia dentro la fica che dentro il mio intestino mi anno riempita tutta, restammo abbracciati con i loro cazzi dentro,Mario esce dal mio culo gli prendo il suo cazzome lo metto in bocca x gustarmi il rimanente del suo sperma,poi e il turno di Piero faccio cosi anche a lui, siamo venuti tutti e tre nello stesso momento.

Che bella emozione e stata, ci siamo ricomposti alla meglio, io maliziosamente metto un fazzolettino sulle mutande,come prova della mia bella scopata, Abbiamo ripreso un po’ di forze e ci stavamo salutando quando Mario dice a Piero,una troia così non possiamo mandarla a casa a

mani vuote,e poi devi mantenere la promessa di venire col tuo compagno ,ridemmo tutti e tre.Poi mi mi hanno regalato i sandali complici del fatto, ma con la promessa da parte mia che qualche giorno veramente sarei venuta col mio compagno,ok tranquilli io mantengo sempre le promesse.Ci salutammo e me ne tornai a casa ben felice sia per le scarpe che per la scopata fatta.

La sera a casa raccontai tutto al mio compagno ,che tutto incicalito mi porto in camera e mi dice allora ai ancora il culetto aperto, si le risposi e raccontandoti quello che e successo mi sono bagnata tutta ,tirai giu la gonna ,spostai il filo del perizoma le feci vedere il fazzoletto, e le dissi dai inculami tutta sono la tua troia, i brividi mi assalirono dappertutto ,appoggio la cappella e lo infilo un po per volta ,facendomi vibrare tutta….dai infilamelo tutto lo voglio tutto dentro,mi penetro completamente e inizio a stantuffarmi il culo,mentre le dicevo che uno di questi giorni ci andremo insieme,cosi mi scopate in tre..venni come una cannella solo al pensiero di quello che sarebbe successo, ci dava sotto e dopo un po mi innondo il culo ,sentendo il suo sperma tutto dentro di me venni…Ci abbracciamo e ci addormentammo pensando a quello che sarebbe successo prossimamente.



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Truth Invia un messaggio
Postato in data: 12/07/2021 22:33:05
Giudizio personale:
spettacolare...


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