i racconti erotici di desiderya |
Giornata blues |
E dimmelo adesso, che mi ami!
Avvampi in un rossore contagioso che incendia pure me. Sono stato indelicato, aggressivo. Ci stavamo guardando negli occhi, per riconoscerci senza parole, quelle che fino a ieri ci avevano coperto la faccia. E' la prima volta. La prima volta che ci incontriamo, che mostriamo il volto nudo. Che stronzo che sono. Rido, dissimulo,.. scherzavo. Si dice sempre scherzavo quando hai detto una verità che sta in bilico.. allunghi un sorriso : scherzavo, e con una spinta cade giù.Già, dimmelo adesso che mi ami.. e' più facile dire ti amo ad un'ombra, dalla quale hai avuto l' attenzione dovuta a te, bella ,dolce e sensibile.. Bella..bella come poche, facile tessere le lodi a te,con le tue foto, facile dirmi ti amo perchè ti ho scritto belle parole.Anche se sai tutto della mia vita, sono un perfetto sconosciuto adesso, perchè non conosci il mio odore, le mie rughe , l'aria che sposta il mio passo..i miei baci,le mie lacrime. Ma questo non te lo dico, non ho bisogno di parlarti, a te basta guardarmi...meno male. Hai due occhi bellissimi, due si..e ridi. Due anni, mica ci posso credere, due anni che ci sentiamo che parliamo di figli e lavoro ed ascoltiamo canzoni. E stiamo tentando di credere di essere estranei...ora rido io. Ora faccio il simpatico e mi presento...Piacere...tu mi sorridi con l'espressione della madre paziente, cazzo fai amore..amore mi dici, anche oggi . Ed io mi sento un coglione...hai l'aria che mi aspettavo, aria buona, aria diversa. Abbozzi due frasi che non vanno lontano..Shhh...zitta dai..non metterti a dire banalità per riempire gli spazi. E te lo dico questo, perchè prendo confidenza col tuo viso e reclamo la parte di te che non conosco. Quella che scrive di amare il silenzio. Se è Casa tua, questo silenzio, fammela vedere. E mentre la guardo in ogni anfratto e ti guardo, penso. In silenzio ricordo la tua voce che ho ascoltato qualche volta, roca di umana stanchezza, forse stanca di ricordare il passato dove dovrebbe stare il senso del tuo presente , pieno delle incertezze che ti donano questa sensuale morbidezza. Avresti potuto essere brusca e nevrotica e persa nelle regole che gli altri a volte, o sempre, si impongono per sopravvivere. Gli altri, siamo noi quando non ci guardiamo. Ascolto il tuo silenzio ed avverto la pacata rassegnazione di chi non si aspetta più altezze vertiginose, ali spezzate, ma vorrebbe che le fosse dato tutto, senza regole, senza remore, senza tetto ne cibo in scatola, senza frasi fatte a perpetuare una noia che soffoca..un tutto pieno d'amore specchiante, quello che fingi di non credere più. Nel tuo stare ferma a guardarmi hai stampato in faccia quel pizzico di indolenza che mi farebbe dire ..con te ci starei bene sdraiato in terra ad ascoltare i ColdPlay, o i Nirvana..ma poi andrebbe bene anche Bruno Martino che canta l'estate. A noi ci piace Blues la vita...si. Te la sbatto sul tavolo a tradimento questa pensata stratosferica e tu mi guardi perplessa.(!!!!) Mi cava d'impaccio un tizio o presunto tale che telefonino auricolarizzato e cravatta modello "riassuntodeglistereotipimanageriali" si mette a sedere al tavolo accanto e si prodiga nel far sentire a tutto il mondo quanto è stronzo. Ridiamo di gusto, senza dire nulla, tutto è stato detto. Lo stronzo fa la sua parte senza nemmeno provarci a fingere di essere quello che non è. Anche noi facciamo la nostra parte. Se sapessimo qual'è...ed infatti tu mi domandi a bruciapelo: amore..perchè sei venuto fin quà ? Scorro mentalmente le ipotesi plausibili a te e soprattutto a me stesso. Sono venuto per vederti di persona, a verificare se le foto dicevano il vero. No, non è questo...Sono venuto con la voglia di scoparti...no, non è nemmeno questo seppure forse, ma no...non è il caso..ho il cuore in subbuglio adesso e tu sei troppo bella troppo dolce troppo incasinata per averti solo una volta e due sarebbero poche e tre..e poi, va a finire che si dice sempre ...e poi... E non so perchè lo dico , ma lo dico...mentre ricaccio indietro due lacrime Sono venuto a rimpiangerti... |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Hectorbabenco | Invia un messaggio |
Postato in data: | 08/08/2010 23:45:43 | |
Giudizio personale: | sruggente proprio come un blues. ma \" a me piace \'o blues e tutt\'e juorne aggia canta\' \". e allora canta, canta che noi ce li ascoltiamo tutti i tuoi blues. sempre sopra la media di parecchio! | |
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Autore: | Fantasypervoi | Invia un messaggio |
Postato in data: | 06/08/2010 09:12:12 | |
Giudizio personale: |
Veleggia di vento vero. Se ci si lascia andare chiudendo gli occhi. si riesce a soffrire. Sarò io che non capisco niente di racconti vissuti? Bah.. preferisco emozionarmi e quì mi sono sentito a mio agio. f |
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