i racconti erotici di desiderya

Con lara62 incontro a 3 sull'atana a venezia

Autore: Xxl
Giudizio:
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Commenti: 3
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Questo è la mia versione, del raccconto della serata a tre sulla mia altana (terrazza) di Venezia, scritto dalla mia amica Lara (Lara62), donna di squisita femminilità, bellezza e garbo . Lei ama scrivere di questi giochi - giochi a volte tra noi condivisi - e, su sua richiesta, anche se io da fotografo narro meglio per immagini, ho descritto qui avvenimenti e sensazioni di questa superba serata.

Consumato l'aperitivo sull'altana il GIOCO a tre incomincia come se tu fossi li solo per F.. Carezze, baci, con e senza ostriche succhiate tra le bocche o prosecco che scivola tra i seni. L'uomo grande in disparte beve, vi guarda , vi lacia scaldare. Appena il vino e i sapori entrano in circolo, la tua lingua li cerca tra le labbra di F.. Gli occhi annusano il suo viso.

Lassù, come in una navicella sospesa sopra tetti e tramonti, non arriva l'odore salmastro dei canali veneziani, si sente un poco il timo il rosmarino, il dolcissimo sentore bianco dei gelsomini in contrasto con quello più acre, maschio, della pelle di F. . Quasi ti sei dimenticata dell'altro, quella presenza discreta, quando senti un brivido, una mano calda posarsi sul tuo collo e accarezzarlo, a fondo. Lasci F. continuare ma, senti due mani, calde, che accompagnano i tuoi movimenti guidandoli verso il corpo di F. , ti accarezzano ti muovono. Ti spingono, fino a farti assumere posizioni plastiche. Ti spogliano. Ti scrutano. Ti plasmano, sicure.

F. ora si ferma, si spoglia, intuisci che il vostro ospite gli ha detto qualcosa. Intanto le mani misteriose stirano la tua pelle, entrano a fondo nei muscoli e nei tuoi molli pensieri, solleticano delicatamente, sfiorandole, l'interno delle tue cosce, dalla piega dell'inguine con un movimento avvolgente che scende costante fino ai piedi. Ne massaggiano le estremità, le dita.

Ti lasci guidare . Ti accorgi con piacere che le posizioni che le mani ti impongono . . . servono a far vedere il tuo corpo in modo nuovo. A esporlo, come opera in una mostra d'arte. Vieni accompagnata su un divanetto, le gambe tonificate ma morbide, la scarpa audace accavallata sul bracciolo, sei molto nuda, aperta, già un poco bagnata. . F viene fatto sedere a terra e il vostro ospite gli chiede di leccarti con delicatezza. Dopo aver bagnato di saliva anche ventre, e la pelle sottile all' intorno, potrà ad avvicinare la punta della lingua al tuo sesso, ma non spingerla dentro . E' seduto in basso cosi il tuo corpo bianco è visibile in tutta la sua nudità. Mentre ti lecca in modo circolare e delicato vieni invitata da una voce tranquilla a inarcare la schiena, muovere il collo . Due dita ti rigirano i capezzoli fino ad indurirli bene. Sollevano i seni, incrociano le tue mani sul ventre.

Sempre seguendo i movimenti suggeriti, senti i lampi dei flash fotografici che non avevi notato prima.

Tu e F. assumete di volta i volta posizioni che non decidete voi. Lo desideri forte ma, non gli viene ancora concesso di scoparti . Mentre lui ora è disteso sotto di te, vieni posizionata, la schiena inarcata e la testa china sul suo sesso, in modo che il tuo culo svetti in alto, plastico, illuminato da una luce avvolgente che ne esalta la rotondità. Ora senti oltre al suo leccarti . . . anche quelle mani di cui ormai ti fidi che scendendo dalla schiena, scapola e vertebra dopo vertebra, prendono le tue chiappe, le massaggiano con un movomento rotatorio, le invogliano ad aprirsi , le stirano tendendo la pelle nascosta, esponendola alla luce. Ti piace, non sai se la tua l'attenzione è tutta alla lingua di F. . O invece quanto di te è preda di queste mani altre. Senza che te lo aspetti, senti un polpastrello, umido dei tuoi stessi umori appoggiarsi sull'ano, premere delicatamente. Senti che si ritrae, gioca con movimenti circolari, a lungo, senza ancora entrare. Una pausa per chiedere a F di posare tra le tue gambe aperte, con la sua lingua appena sfiorante il tuo clitoride. Fermato l'attimo in un fotogramma, vi trovate messi in un'altra posa: la punta della tua lingua a trastullare la sua cappella, un primo piano in controluce spinto che fa vedere più il piacere delle tue labbra rosse che l'anatomia del suo pallido cazzo. Noìn capisci se vuoi più il cazzo di F. o le mani dell'altro nè dove né come. Un imput dalla fica, uno più intenso dal culo , mille altri dalla tua mente ormai in preda ad una frenesia di fantasie più che reali.Vieni ancora modellata in posizioni inaspettate, ti viene chiesto di far scivolare il cazzo di F. , prima sulla tua fica bagnata, su e giù senza però inghiottirlo, poi tra le chiappe lucide e aperte da prima.Vi si impone di fermarvi prima di entrare, quando entrambi non ce la fate più dalla voglia di fottervi a vicenda. Ma non è ancora il momento.

Sei inerme, una scultura in carne e ossa, da modellare. Ti senti srutata dentro e fuori. Mentre F. È nuovamente con il ventre proteso verso ill tuo, le mani altre ti costringono ad un bacio inatteso e, subito dopo, verso un cazzo dall'odore nuovo che devi sfiorare con le labbra, assaporare, accarezzare con la lingua.

L'uomo che dirige i vostri giochi e usa i vostri corpi per raccontare la serata con le fotografie non è così crudele da allontanare F. prima che riesca a scoparti a fondo come tu desideri . F. Spinge così finalmente il suo cazzo nel tuo corpo vibrante, sfogando i desideri trattenuti ma, a comando dovrà fermarsi , sollevare una tua gamba, farti appoggiare la scarpa sul suo petto. Fare in modo che la luce dei flash scivoli sui vostri corpi e sulla vostra eccitazione, li disegni, ne faccia delle immagini intense, dense di erotismo ed eleganza.

Mentre ti faccio scopare a fondo da F. le mie mani avranno ormai sciolto le difese del tuo bel culo. A superare le ultime deboli resistenze insinuerò dentro anche la mia lingua un pò ruvida ma mobile che girerà intorno e dentro allo sfintere smorzandone la forza. Quando sentirò il muscolo chiudersi sul mio polpastrello lo lascerò risucchiare, piano piano, senza strappi, con una pressione costante. E da quella comoda posizione sentirò il cazzo di F. andare su e giù dentro di te. E tu mi chiederai di infilari il dito più a fondo nel culo, mentre F. ti fotte. Farei poi uscire F. da te per accarezzarti davanti mentre ti penetrò ancora piano con il dito nel culo, fiino a farti sentre che ci si può far sodomizzare senza dolore, anzi, goderne. Fotograferò poi il tuo piacere fino a farti chiedere di essere inculata, fino a implorarlo.

A quel punto, dopo che F. ti avrà scopata bene e a fondo, sarai così ubriaca di sapori, umori forti, odori, brividi di piacere, così eccitata da desiderare anche me. Fisico, desiderio di un corpo padrone del tuo, addosso, della pelle sudante eccitazione, del mio cazzo agognato che desideri ora dentro nel tuo ventre.

E io potrò averti, senza più fotografare, ormai ogni particolare del tuo corpo e dei tuoi desideri già impressi nei miei occhi, e nella memoria della fotocamera.

E ti prendrerò. Ti entrerò nel corpo, piano e forte, appoggiando alla vulva quel cazzo che prima avevi baciato con voluttà. Lo premerò sulle grandi labbra e sul clitoride bagnato e caldo, facendotelo sentire e desiderare, grosso e duro , garbato. E poi quando non ne potrai più te lo infilerò dentro fino in fondo, con un movimento unico, costante, sicuro. Fino a toglierti ogni respiro . E arrivato in fondo spingerò ancora in avanti, con forza, prima di iniziare muovertelo dentro, come se dovessi arrivarti in gola.

Ti scopo, gioco con te, lascioi anche che sia tu a scoparti ed infilzarti come un pistone sul mio cazzo marmoreo. E le mie mani non avranno mai smesso di massaggiare ovunque la tua pelle di infilarsi nella tua bocca per farti sentire i tuoi sapori, impasteranno le tue chiappe, il dito di prima continuando a giocare con il tuo morbido culetto ormai non più involato.

Farti scopare così da un uomo grande, con ora F.che ti guarda e il tuo culo aperto che si sente penetrato da dietro è per te sensazione nuova. Gradita. Dopo, altra sete: F. ci porterà del bianco ghiacciato, io avrò riemito il tuo ventre e tu urlato di piacere. Stretta, terrò il tuo corpo caldo ancora addosso al mio. Che il distacco, come l'avvicinamento, sia graduale e delicato. E F. dall'altra parte a scaldare la metà di te non avvolta nella mia pelle. Nel nostro odore.

Un vaporetto prima dell'alba lascerà il pontile in basso, sul Canal Grande, con un carico di emozioni e dì sensazioni forti, calde ed umide. E io ti guarderò allontanare, dall'altana, sapendo che tornerai.



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Trottolinasex Invia un messaggio
Postato in data: 29/03/2014 19:25:54
Giudizio personale:
Che dire....bello molto bello

Autore: Lara62 Invia un messaggio
Postato in data: 01/05/2013 00:48:23
Giudizio personale:
Je comprends que le jeu est nouveau, qui change la façon dont nous nous sentons, à bientôt mon ami, sur la terrasse, en regardant Venise

Autore: Lara62 Invia un messaggio
Postato in data: 01/05/2013 00:47:30
Giudizio personale:
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