i racconti erotici di desiderya |
Che sorpresa il mio vecchio amico fabio |
Era molto tempo che io e Fabio non ci vedevamo, una volta eravamo colleghi, quando ancora per arrivare a fine mese facevo la cameriera in un ristorante in collina in attesa di un impiego più sicuro, redditizio e stabile.
Al tempo lui si era follemente innamorato di me, i suoi discorsi e le sue paranoie mi scocciavano parecchio, io stavo bene con lui come un caro amico e poi al tempo avevo un fidanzato decennale. Comunque fidanzata o no non aveva mai suscitato in me niente di più che una semplicissima ma bella amicizia e gli volevo bene, purtroppo per lui però le cose per me non c’era modo di farle andare in nessun modo oltre. Le strade ci hanno diviso per parecchio tempo causa del mio impiego in ufficio, ma un giorno prima di andare a ballare con le amiche avevamo deciso di fermarci a prendere un caffè perché era molto presto, e chi mi trovo dietro il banco del bar???Proprio lui… Ci siamo riconosciuti al volo nonostante i circa due anni passati e mentre le mie amiche si sedevano per ordinare io rimasi un pò a fare quattro chiacchiere con lui. Mi colpi subito il suo cambiamento, era in qualche modo cresciuto, sembrava più sicuro di se, e di sicuro più uomo. Ci raccontammo in breve un po’ dei soliti convenevoli del tipo “tu che fine hai fatto”,”te la passi bene?” e poi decisi di riunirmi al gruppo di amiche. Mentre eravamo sedute al tavolo non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso…non che mi piacesse più di una volta ma comunque ero affezionata a lui e mi faceva molto piacere averlo rivisto e poi forse questa nuova sicurezza che ostentava mi intrigava un po’. Quando fu l’ora di salutarlo con molta naturalezza ci scambiammo i numeri di telefono con la promessa di incontrarci un giorno per fare quattro chiacchiere. La serata passò allegramente e sinceramente nei giorni successivi mi dimenticai quasi dimenticata di questo incontro, quando dopo un paio di giorni mi vidi arrivare un sms sul cellulare…era lui, mi salutava e, con molto stile, classico suo, mi chiedeva quando ci saremmo visti. Li per li mi venne spontaneo invitarlo a cena a casa mia, l’avevamo fatto gia tante volte e mi faceva davvero piacere ricordare i vecchi tempi, lui accettò di buon grado e ci mettemmo d’accordo per una sera in settimana un paio di giorni dopo. Il giorno arrivò…nel tardo pomeriggio mi misi in cucina e preparai una cena semplice senza troppi fronzoli, alla fine era un ritrovo tra amici. Non so perché ma quando dovetti scegliere come vestirmi ci misi molta cura nello scegliere i vestiti. Per dirla tutta mi tirai un pochino, avevo voglia di vedere se riuscivo ancora a suscitare in lui dell’attrazione…si sa a noi donne piacere e sentirsi adulate piace molto. Misi una gonnellina corta a pieghe di quelle che svolazzano nei movimenti e sopra un top che sembrasse non troppo impegnativo, quasi casalingo, ma che mettesse bene in risalto il mio seno con la sua aderenza, un filo di trucco ed i capelli raccolti in una bella coda tirata. Con puntualità svizzera lui suonò il campanello ed io fui pronta a farlo salire. Arrivò con in mano una bottiglia di vino rosso ed un vestiario abbastanza sportivo, vestiva un paio di jeans normalissimi ed un maglioncino blu, scarpe da ginnastica e niente che facesse pensare a lunghi preparativi per questa cena. Ci sedemmo praticamente subito a tavola e cominciammo a raccontarci di questi due anni trascorsi, mi disse di essere stato all’estero per quasi tutti e due anni, era rientrato da poco per problemi in famiglia, e nel frattempo si era girato un bel po’ di città e capitali del mondo. Continuava a stupirmi quel modo di fare completamente diverso da quello che conoscevo, era sempre lui con i suoi difetti come un po’ di pancetta, un pò tanta direi, e non un bellissimo ragazzo nel generale, ma la cosa che più mi colpiva era il fatto che il suo sguardo nei miei confronti era totalmente diverso. Ero abituata a quegli sguardi densi di amore che mi dava un tempo mentre invece ora sembrava non avere più la minima attrazione nei miei confronti.. Finimmo la cena tra racconti e risate, nell’alzarmi per sparecchiare mi resi conto che il vinello che avevo bevuto stava facendo il suo effetto e mi girava un pochino la testa. Mi assentai allora un attimo per andare in bagno a rinfrescarmi e li mi resi conto che avevo voglia di riconquistarlo. Gia durante la cena avevo cercato di ammiccare un po’, fare qualche sguardo dolce e altri passionali, ma lui sembrava disinteressato a questo e la cosa cominciava a bruciarmi un po’. Lo raggiunsi in salotto dove lui si era gia accomodato sul divano, mi sedetti vicino a lui in modo da fargli sentire il contatto con parte del mio corpo e cercai di alzare il più possibile la gonna per mettergli sotto il naso le mie belle gambe. Forse esagerai un pò in questo tanto che scoprii leggermente le mutandine bianche, lui di tutta risposta con fare distaccato mi disse un secco “ricomponiti un po’ dai…”. Insomma non c’era modo di sbloccarlo, continuammo a parlare ed ora era il mio turno di raccontare le esperienze fatte in questi ultimi due anni. Cercai di tenere un tono più pacato e provocante possibile ma lui mi ascoltava, annuiva e commentava senza dare segni di reazione. A quel punto mi impuntai, gli chiesi di scusarmi un attimo, andai in camera e mi tolsi il perizoma. Non sapevo ancora come avrei fatto ma in qualche modo dovevo fargli notare che non c’era più. Tornai in salotto e con molta naturalezza ripetei il trucco di prima sedendomi molto vicino a lui e cercando di far alzare un pò la gonna. La cosa funzionò come doveva e cosi il lembo di stoffa della gonnella lasciava ora scoperto il mio pube liscio e la mia passerina. Lui non se ne accorse subito, continuava a parlare, quando ad un certo punto l’occhio gli cadde proprio li. Non si scosse neanche in quel caso, rimase impassibile a dire il vero sulle prime mi venne il dubbio che non avesse neanche notato. Il dubbio mi rimase finchè lui parlando mi bloccò gli occhi nei miei ma con la mano più vicina a me cominciò a accarezzarmi sul pube. La sua mano era delicata e le sue carezze sembravano un misto tra dolcezza e provocazione, io lo ascoltavo e sentivo la sua mano percorrere sempre un millimetro in più verso l’attaccatura delle grandi labbra. Questa carezza simile ad un solletico mi stava eccitando parecchio e la sua mano divenne sempre più audace, fino a quando il suo dito indice si fece strada tra le labbra del mio sesso e sfiorò il clitoride. In quel momento ebbi un brivido lungo la schiena che si inarco gli occhi mi si socchiusero e la lingua penso da sola ad inumidire le labbra seccate dal respiro. Finalmente lui agi con decisione, mi baciò appassionatamente e mi spinse distesa sul divano montandomi sopra. Le sue mani accarezzavano il mio corpo con un fare tranquillo e dolce e la sua lingua si divertiva a percorrere le mie labbra in un gioco quasi di provocazione. In un attimo, non mi accorsi quasi di come, mi trovai nuda, la sua bocca correva lungo tutto il mio corpo, infilava la sua lingua tra le labbra della mia fighetta tintinnando sul clitoride dandomi brividi di piacere poi correva lungo le mie gambe fino alle dita dei piedi e poi di nuovo senza mai staccarle fino di nuovo a gustare il sapore della mia eccitazione a quel punto gia abbastanza forte, e poi su, sull’ombellico, sul mio seno fino a mordicchiarmi i capezzoli, poi sull’orecchio ed in fine a baciarmi sulle labbra facendomi sentire il sapore del mio sesso che mi manda in estasi. Insomma un’altalena eccitante gestita con calma magistrale e con fermezza e sicurezza super eccitante. Sapeva ciò che stava facendo e lo faceva molto bene e mi stava scatenando una gran voglia di godere. Dopo aver a lungo goduto della sua bocca decisi che era ora che anche lui provasse la mia arte sessuale. Gli tolsi il maglioncino, mi alzai e gli sbottonai i pantaloni, infilai la mano nel boxer e finalmente scoprii che una reazione da parte sua c’era e cosi portai alla luce il suo cazzo. Gli sfilai completamente pantaloni e boxer cosi da lasciarlo nudo, lui si sedette sul divano e io mi inginocchiai davanti a lui. Il suo cazzo si ergeva fiero davanti ai miei occhi, non era nulla di speciale ma nel complesso neanche piccolo direi nella normalità, l’unica cosa che mi stupì era la circonferenza piuttosto della lunghezza. Cominciai un gioco estenuante come quello che lui aveva fatto con me, iniziai a leccargli le palle succhiarle e picchiettarle con la lingua, prenderle in bocca e poi stringerle leggermente tra le labbra nel tirarle fuori, poi percorrevo l’asta del suo cazzo con la lingua o con le labbra intrise di saliva fino ad arrivare alla punta, giocavo un po con la punta fino a farlo sparire completamente nella mia bocca, due tre affondi e poi di nuovo a giocare con le sue palle. Lui se ne stava li seduto , una mano accarezzava i miei capelli ed anche in quella situazione dimostrava una calma eccezionale, solo qualche suo tremore o sussulto mi faceva capire che gradiva molto quello che stavo facendo. D’un tratto mi alzai mi portai su di lui, puntai la sua punta contro le labbra della mia fighetta e lo strusciai per un po, un gioco che mi eccitava molto, e poi piano piano una pressione sempre maggiore fino a farlo entrare completamente in me. Effettivamente la circonferenza abbondante si faceva sentire e la stimolazione che mi dava era davvero forte. Cominciai un lento su e giù, intanto le sue mani correvano lungo il mio corpo con calde carezze che riuscivano a farmi vibrare e le sue labbra sui miei capezzoli riuscivano a tenerli turgidi ed eccitati. Non c’era dubbio sapeva come muoversi e dove mettere le mani per fare eccitare una donna e lo stava facendo proprio bene. Il mio ritmo andava via via aumentando con il salire dell’eccitazione e del piacere fino al punto in cui lui decise di alzarsi alzando me con lui per poi quasi sbattermi di schiena sul divano e starmi sopra per fare lui l’andatura. Cominciò con una serie di colpi secchi e veloci che mi scossero con forza, poi rallento quasi a fermarsi, e poi di nuovo con una serie veloce e forte ma questa volta interminabile. Teneva un ritmo a dire poco allucinante, sentivo il suo cazzo sfondarmi dentro ad una velocità assurda…mi stava proprio sbattendo e la cosa mi faceva godere da morire. Ad un certo punto si fermo, uscì da me, gia ne sentivo la mancanza, e quasi mi ordinò di mettermi di viso contro lo schienale del divano, mi alzo la gamba di sopra appoggiandola sullo schienale stesso e si stese dietro di me. Sentii la punta del suo cazzo appoggiarsi sul mio buchetto posteriore e subito iniziare a fare una lieve ma crescente pressione fino a farsi strada nel mio intestino. Comincio un lento movimento ed ad ogni affondo entrava di qualcosina in piu fino a sfondarmi completamente. La delicatezza che aveva usato mi aveva permesso di non sentire dolore ma comunque sentivo il mio buchetto sforzarsi per accoglierlo. Il suo ritmo era di nuovo in salita ed andava via via crescendo. Ad un certo punto mi resi conto che le sue mani, una intenta a stringere il mio seno l’altra impegnata a masturbarmi la passerina, iniziarono a tremare vistosamente, il suo respiro si fece più veloce e roco e dalla sua bocca uscivano dei gemiti rochi che mi facevano capire che era molto prossimo all’orgasmo. Continuò per un pò a squassarmi l’intestino in quella posizione, poi uscì, mi tirò sul e mi mise a 90 con la faccia sullo schienale del divano. Ormai ero sua preda lui mi manovrava e mi ordinava cosa dovevo fare e la cosa da una parte mi faceva sentire passiva ma dall’altra mi eccitava molto. Una volta sistemata come a lui piaceva perse completamente tutta la delicatezza che l’aveva distinto in quei momenti, mi afferrò dalle anche e con un colpo secco entrò dentro la mia figa facendo gridare di piacere. Le sue mani sulle mie anche dettavano i miei movimenti e il suo ritmo continuava ad essere veloce e frenetico, intanto continuava a tremare e gridare di piacere, sembrava godesse di un orgasmo eterno ma ancora non era venuto, anzi continuava a sbattermi. Le sue anche e le sue gambe sbattevano contro di me con una forza che mi scuoteva terribilmente tutto il corpo ed io dovevo mordere lo schienale del divano per non lasciare uscire delle grida di godimento tremendo. Inaspettatamente sentii un nodo stringersi nello stomaco e scendere piano verso il mio sesso, il mio corpo si irrigidì tutto, persi il controllo delle gambe, rischiai di cadere se non mi avesse tenuta, poi sentii una serie di contrazioni forti su tutto il corpo che sembravano non avere fine. Ogni contrazione lunga e intensa da aver paura di non riuscire più a distendermi, sentii la mia fighetta stringersi notevolmente attorno al suo cazzo e provai un travolgente, immenso ed interminabile orgasmo. Mentre io venivo lui mi diceva delle parole del tipo “si godi dai fammi sentire quanto ti piace il mio cazzo…” ma non accennava a smettere di sbattermi. Un attimo di pausa e poi di nuovo quella sensazione di nodo allo stomaco e di nuovo un altro orgasmo tremendo e poi ancora una volta da capo. Non capivo cosa mi stava succedendo non riuscivo a smettere di godere e ogni volta che sembrava passato dopo due o tre colpi che mi dava dentro ricominciava tutto da capo. Decisi che doveva venire anche lui, mi tolsi da quella posizione lo lasciai in piedi dove era, e seduta di fronte a lui lo presi in bocca. Il suo cazzo intriso del succo dei miei orgasmi riinumidiva le pareti della mia bocca arse da ciò che avevo appena vissuto ed io incominciai un violento e veloce pompino portandomi la sua cappella fino in gola e poi tirandola fuori, mi aiutavo con le mani, una era intensa a massaggiargli le palle e l’altra la usavo per prolungare la sensazione di penetrazione nella mia bocca. Mi stremò anche in quel caso, dovetti continuare molto a lungo prima di sentire davvero il suo cazzo avere un’impennata di erezione, non che quella di prima fosse scarsa, e poi una serie di pulsazioni lente e lunghe.Si porto le mani nei capelli contrasse gli adominali e fece un grido che sembrava più di dolore che di piacere. Comincio a riversare nella mia bocca una quantità di liquido fuori dal normale ogni volta che si contraeva usciva un getto di sborra lungo e forte che mi faceva chiedere se stesse sborrando o pisciando. Dovetti farlo uscire dalla mia bocca per cercare di deglutire tutto quel liquido che stentava a stare in bocca e colava con un rivolo dalle mie labbra ed in quel momento lui ebbe un’altra contrazione con uno schizzo che mi innondò la faccia. Lo riaccolsi in bocca e lui ebbe ancora un paio di contrazioni minori con minor uscita di sborra. Lo ripulii bene e ad ogni tocco della mia lingua vedevo un sussulto suo così, per divertirmi, continuai per un po a tenerlo in bocca e a giocarci fino a vederlo calmarsi. Si scaraventò cosi sul divano quasi sfinito, io mi alzai e andai in bagno a togliermi dal viso la sua dolce crema, e quando tornai lo trovai mezzo steso sul divano ancora perfettamente in tiro. Penso che se avessi ricominciato lui non si sarebbe tirato in dietro anzi il suo sguardo ancora eccitato me ne dava la conferma. Mi sedetti vicino ai suoi piedi, mi chinai su di lui e testai con le labbra la sua durezza. Era ancora in tiro come se non fosse successo nulla fino, non capivo come poteva succedere, io avevo le gambe che ancora mi tremavano dagli orgasmi precedenti e lui invece era pronto per ripartire. Il suo glande sapeva ancora di me e questo fece tornare viva in me l’eccitazione.Mi misi su di lui e mi penetrai, lui rimase quasi immobile, mosse solo le anche per facilitarmi il compito e assecondare i miei movimenti. Iniziai ad alternare la fighetta al buco del mio culetto, lui faceva fare tutto a me questa volta e rimaneva completamente passivo. Lo feci rimanere dentro di me fino a risentire forte l’orgasmo prendersi possesso di me. Per far venire lui invece dovetti sudare davvero devvero tanto, mi sentivo la gola e le guance bruciare mi mancava il fiato a forza di succhiare e mi facevano male le braccia tanto che glielo lavoravo. Alla fine anche lui venne di nuovo e prima di venire mi chiese di venire sul mio viso ed io lo accontentai facendolo venire sulle mi labbra. Guardai l’ora, erano passate quasi tre ore ed io ero sfinita ed appagata da quanto mi aveva sbattuta. Lui rimase ancora due minuti li poi si chiuse in bagno per uscire completamente vestito. Scambiammo ancora due chiacchiere e restammo li sul divano qualche minuto come se nulla fosse successo, poi lui disse che doveva proprio andare così lo accompagnai alla porta e ci lasciammo con un semplice “ci vediamo….” Non avevo mai pensato di fare sesso con Fabio forse perché non avevo mai pensato che potesse farmi godere in quel modo. Da allora ogni tanto ci vediamo ed un paio di volte è successo di fare di nuovo sesso e sono state tutte le volte esperienze fantastiche. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Carino6423 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 05/09/2007 16:35:49 | |
Giudizio personale: | scritto molto bene, molto travolgente ed eccitante ........ | |
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Autore: | Juan01 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 12/02/2006 17:22:03 | |
Giudizio personale: | Molto intrigante e ben descritto | |
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