i racconti erotici di desiderya |
Centro benessere / spa |
Questa storia di purissima invenzione potrebbe essere l'inizio di una bella amicizia condita da una sana trasgressione.
All’interno del bagno turco la nebbiolina del vapore faceva distinguere a malapena i contorni delle panche di legno. L’oscurità era infatti quasi completa se si escludeva un soffitto di mille minuscoli led che cambiavano continuamente colore con un effetto estremamente rilassante. Noi seduti l’uno accanto all’altra sudavamo copiosamente grazie ai quasi 80 gradi di temperatura ed all’umidità altissima che inzuppava l’asciugamano legato in vita quale unica protezione di una nudità che altrimenti sarebbe stata completa. Aspettavamo che l’altra coppia facesse la prima mossa. Per il momento erano rilassati sulle sdraio immerse nella piscina idromassaggio facendosi accarezzare dalle bolle profumate. Alla Spa eravamo gli unici clienti di quel sabato sera Il last pubblicato su era stato volutamente vago per evitare incontri sgraditi, e non avevamo alcuna certezza che i due nella piscina fossero davvero lì per incontrarci. Poteva benissimo essere una coppia che come noi aveva deciso di rilassarsi un po’. Lo avremmo scoperto presto. Il caldo e l’umidità erano ormai insopportabili, ed era il momento di lasciare la sauna e concedersi una fresca doccia profumata prima di entrare in piscina. L’acqua gelida e nebulizzata era una sferzata che toglieva il fiato dopo il caldo intenso della sauna ma era bastato qualche secondo per abituarsi. Avevamo lasciato i costumi sulla panca e stavamo per indossarli quando la porta della sala idromassaggio si era aperta e la misteriosa coppia era uscita senza una parola per dirigersi verso il locale del bagno turco. Erano una coppia sui 40/45 anni, fisicamente piacevole, e sembravano trovarsi a loro agio. Lei aveva i capelli scuri e lisci che le arrivavamo poco sopra le spalle e un bel seno che straripava dal costume forse troppo ridotto, ma la cosa era quanto mai piacevole ai miei occhi. Gli occhi di Marika si erano invece immediatamente portati sul rigonfio degli slip di lui. Probabilmente l’idromassaggio aveva avuto gli effetti sperati anche da quel punto di vista, dato che era evidente uno stato di semieccitazione che lui non riusciva a nascondere completamente mettendoci davanti le mani quasi casualmente. Io e Marika ci eravamo guardati con un sorriso d’intesa,mentre i due ci passavano davanti. Gli occhi di lui non avevano perso tempo nel riempirsi della vista dei capezzoli di Marika turgidi dopo la doccia gelata. Il turgore dentro gli slip parve aumentare, ma forse era solo un’impressione. Entrando il caldo secco improvviso toglieva il respiro. Si fermarono un attimo sulla porta, poi tornarono indietro e si diressero verso il bagno turco. Entrando nella semioscurità lei si voltò e mi parve facesse l’occhiolino. Le cose sembravano andare per il verso giusto, a parte l’idea di rientrare nella nebbiolina bollente del bagno turco. Ma forse ne valeva la pena. Tolti di nuovo i costumi, sperando di non andare incontro ad uno spiacevole equivoco, aprimmo la porta cercando di abituare gli occhi al barlume di luce soffusa. Loro erano già impegnati a baciarsi ed accarezzarsi sulla panca. Si voltarono un attimo al nostro ingresso poi ripresero con naturalezza. Forse non ci eravamo sbagliati. Senza una parola andammo a sederci accanto a loro, lasciammo cadere gli asciugamani e Monica si abbassò verso il mio inguine iniziando a baciarmi e leccarmi. Ad un osservatore esterno sarebbe parsa quasi una scena dei bassorilievi erotici delle terme di Pompei.Anche loro erano rimasti in silenzio ad osservare ma avevano fatto cadere per terra i loro costumi restando nudi come noi, eccitati come noi, desiderosi di affrontare quella nuova intrigante esperienza come noi. Per comodità Marika si era inginocchiata davanti a me iniziando un lento pompino ma dopo un attimo la sua mano si era portata senza esitazione sul cazzo di lui già perfettamente turgido masturbandolo. A quel tocco lui mugolò sommessamente mentre si inarcava leggermente e con la bocca andava a cercare i capezzoli della sua compagna. Ormai il ghiaccio era rotto e l’ansimare che riempiva la stanza non era dovuto soltanto alla difficoltà di respirare con quella umidità. Marika si divideva fra noi due, ingoiando ora l’uno ora l’altro cazzo mentre l’altra si accarezzava guardando la scena con gli occhi semichiusi. Di tanto in tanto, quando i led diventavano blu, restavamo immersi per qualche secondo in una oscurità quasi completa in attesa di quelli verdi, rossi e gialli che ci facevano apparire come alieni. Era il momento di variare le posizioni per evitare conclusioni troppo affrettate di quell’incontro che si stava dimostrando estremamente eccitante. Le due donne si sdraiarono sugli asciugamani distesi sulle panche, e noi due potemmo dedicarci ad assaporare finalmente la figa delle due donne. Il viso di lui era letteralmente affondato fra le cosce di Marika che con la testa reclinata e le mani fra i suoi capelli dimostrava di gradire notevolmente il gioco di lingua. Io invece avevo preso la cosa più alla larga, iniziando a baciare e mordicchiare l’interno delle cosce di lei passando poi per un attimo la lingua sul clitoride e risalendo sul piccolo triangolo di peli cortissimi e profumati e poi su fino all’ombelico. Dopo un paio di minuti fu lei ad afferrarmi la testa e guidarmi la bocca decisamente sulla figa. Le diedi un piccolo morso sul clitoride che le fece emettere un urletto di dolore, poi affondai la lingua abbeverandomi del miele che ne usciva copiosamente. L’atmosfera era quanto mai calda e stavamo seriamente rischiando un collasso. Occorreva concludere velocemente quel primo eccitante approccio prima che qualcuno si sentisse male e anche in previsione del fatto che da un momento all’altro qualche altro cliente della Spa poteva materializzarsi sulla porta. Fummo tutti d’accordo nel cercare di arrivare alla conclusione per poter uscire dal bagno turco prima che fosse troppo tardi. Marika e l'altra lei si rialzarono e ci voltarono le spalle, chinandosi in avanti con le mani appoggiate sulle panche ed offrendoci quanto di meglio un uomo nudo ed eccitato possa desiderare. Quasi all’unisono penetrammo nelle loro fighe ormai allagate dal piacere andando fino in fondo per poi prendere ritmi diversi ma altrettanto efficaci. Io tenevo Marika per i fianchi, affondando i miei colpi con vigore, mentre allungavo le mani verso i suoi seni, curvandomi su di lei e muovendomi più lentamente per poterle pizzicare i capezzoli o porgerle due dita da succhiare. I respiri sempre più affannosi e le frasi tronche che tutti noi riuscivamo a malapena ad emettere indicavano che il culmine del piacere era vicino. Proviamo a venire tutti assieme riuscii a bisbigliare aumentando il ritmo. Cercammo di adeguarci , chi rallentando e chi invece accarezzandosi per aumentare il piacere. Un minuto dopo l’atmosfera ovattata e piovigginosa della stanza si riempì di gemiti, sospiri e mugolii e quattro corpi iniziarono a vibrare quasi all’unisono. Mentre i nostri corpi si fondevano l’uno con l’altro l’orgasmo fu una sensazione incredibile di piacere profondo che durò a lungo. Cercammo di ricomporci uscimmo. Più tardi, a cena, ridemmo come matti al pensiero di quella esperienza pazzesca. E decidemmo di approfondire la conoscenza. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Bingo1 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 01/02/2013 11:37:47 | |
Giudizio personale: | molto intrigante, complimenti | |
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Autore: | ManzoMaturo | Invia un messaggio |
Postato in data: | 31/01/2013 11:59:53 | |
Giudizio personale: | bello ed eccitante.......veramente | |
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