Finalmente ci siamo. Abbiamo aspettato questo giorno da agosto e finalmente il 31 dicembre è arrivato. In questi giorni ci siamo ubriacati di questa città che amiamo come nessun’altra mischiando visite a luoghi noti e meno noti a ore in albergo dove il nostro amore è sempre esploso in tutta la sua potenza e fantasia. Per questa serata ti sei concessa un tocco di malizia uscendo per le ultime ore dell’anno senza slip. Non fa il nostro freddo ma comunque non è certo estate Man mano che la mezzanotte si avvicina cresce la febbre della festa e vediamo cose che solo qui possiamo vedere. Abiti strani, colori incantevoli, donne mezze nude che sfidano il freddo, gay che si baciano, mimi che cercano dai turisti gli ultimi euro dell’anno e gente, tanta gente. Si capisce che la festa, la trasgressione si mescoleranno sempre più e con il botto della mezzanotte tutto effettivamente si moltiplica. Ci baciamo appassionatamente come fanno tutti, le nostre mani frugano i nostri sessi eccitati, ma qui si può…… è Barcellona. Donne e uomini si propongono a te, vorrebbero partecipare alla nostra festa e godere del tuo corpo, gay mi fanno capire che il mio culo e il mio cazzo sarebbero da loro ben accetti e ridiamo divertiti di una situazione che da noi sarebbe inimmaginabile. La rambla è una bolgia di allegria, divertimento, vino, sangria, sesso, l’eccitazione è a 1000. Abbiamo fatto diverse vasche, abbiamo mangiato e bevuto, forse proprio sobri non siamo del tutto, decidiamo di cominciare l’anno con una trasgressione NOSTRA. Entriamo nel peep show e spendiamo qualche euro per vedere nelle cabine donne dal vivo che giocano con se stesse o con altre persone. Ridiamo divertiti con le mani che non stanno ferme, la tua gonna è continuamente sollevata e la mia cerniera più abbassata che chiusa. Passiamo nel sexy shop annesso, pare che tutta la città abbia avuto lo stesso nostro pensiero per iniziare l’anno. Una delle nostre occhiate d’intesa ci fa ridere e indico al commesso quello che vogliamo, quel fallo a ventosa di cui abbiamo parlato a volte. Usciamo come i bambini che hanno combinato una marachella ma felici come mai. La paura dei furti ci fa rientrare presto, non vorremmo che il nostro prezioso pacco finisca in mani sbagliate ehehehe. Che bella la rambla dalla nostra finestra, è come essere ancora immersi nella gente. Si sentono gli stessi rumori, si vedono le stesse scene da una posizione privilegiata. Apro la finestra incurante del quasi freddo che però non sentiamo più e colpevolmente resto incantato da quello che vedo come se fossi a teatro. Dico colpevolmente perché quasi mi dimentico di te ma solo per un istante. Mi giro e……… sei nuda, il vino ha fatto evidentemente da buon riscaldamento. Solo le autoreggenti e stivali alti ti accompagnano, c’è una coperta per terra poco dietro a me e sotto si capisce che c’è qualcosa. Mi giro ancora un attimo verso la strada e sento le tue mani sulle mie gambe, mi volto e ti trovo comodamente impalata sul nostro nuovo acquisto. Io ti servo solo da sostegno, immagino che la vicinanza alla finestra sia un problema per il freddo ma sembra che tu stia pensando a tutto tranne che alla temperatura. Abbasso la cerniera, credo di farti piacere riempiendoti la bocca con il cazzo che è già gonfio e pronto a esplodere. Per tutta risposta ti stacchi, appoggi le mani per terra dietro di te per farmi vedere come quel giocattolo di lattice sparisca completamente (e l’hai pure scelto grosso) nella tua figa vogliosa e fradicia. Già gocce del tuo umore imperlano il pavimento e i tuoi orgasmi non tardano come sempre ad arrivare. Le tue urla si intonano con quelle che entrano dalla finestra, se mi sposto probabilmente qualcuno ti vede dal lato opposto della strada. Tra un grido e l’altro riesci solo a dire: “Guarda quanto sono troia, portami a battere brutto porco maiale”. L’eccitazione è immensa il mio cazzo duro è sempre proteso verso di te ma capisco che sarai tu a dirigere il gioco e niente di toglierà questo privilegio. Mi chiedi di girarmi e obbedisco prontamente. Ti sento armeggiare con la coperta ma non mi passa per la testa nemmeno per un momento di sbirciare. Sento ancora le tue mani sulle gambe mi giro e vedo il tuo volto teso, non capisco………… Oddio si, Barcellona ha fatto un’altra magia. Qui sei venuta per la prima volta con il mio cazzo dentro, qui dopo anni ti sei di nuovo fatta riempire si sperma e adesso….. quel giocattolo sta scivolando ben unto nel tuo culo. Il dolore si mischia con l’eccitazione ma adesso è tutto dentro, finalmente sei sfondata anche dietro come volevi. Spero che mi omaggerai a questo punto dei tuoi servigi privilegiando il mio cazzo al resto. Mi sbagliavo, stasera vuoi superarti ed essere una vera puttana fino in fondo; con una mano resti aggrappata a me e con l’altra sfili da sotto la coperta un vibro che subito accendi e fai scomparire facilmente nella figa ancora inondata dei tuoi umori. Totalmente aperta come una vera troia in calore ti agiti, ormai anche il culo si è abituato ad avere un ospite e in cuor mio spero che finalmente il terzo buco sia per me. Ancora un errore, mi fai capire di prendere un altro vibro per tenertelo mentre lo succhi. Adesso stai in equilibrio da sola, non so come fai, vuoi essere fotografata e filmata, una vera puttana pornostar che è pure riuscita ad avvicinarsi alla porta finestra della stanza. Sicuramente qualcuno ti vede e godi di questo, godi nel far vedere quanto sei brava e quanto puoi essere vacca (nel senso bello del termine) per il tuo uomo. Non ne posso più non è umanamente possibile resistere oltre, avvicino il mio cazzo alla tua faccia e una doccia di sperma si abbatte su di te, togli il vibro dalla bocca e mentre con la lingua cerchi le più lontane gocce riesci solo a dirmi: “Ti ho fatto godere, porco che non sei altro, ti piace la tua troia sfondata vero?” L’eccitazione mi acceca, ti prendo, ti sbatto sulla finestra, ormai il freddo non è nemmeno immaginabile, il mio cazzo ancora duro prende a sbatterti nella figa e nel culo che lo riceve con facilità. Per non perdere nulla quando ti inculo ti stropicci la figa con le dita, non vuoi perdere nemmeno un momento del tuo possibile godimento. La gente vede e noi felici di farci vedere così eccitati nel nostro gioco d’amore finchè dopo una serie imprecisata di orgasmi ti abbatti sfinita a terra sussurrando un TI AMO BUON ANNO meraviglioso e pieno di te. Dopo esserci sistemati decidiamo di andare a letto, tra poco dovremo andare all’aeroporto. Sono ancora alla finestra per gli ultimi scampoli di questa notte che sembra non finire mai, sento che ti avvicini e sento un freddo strano ma è un attimo…….. Vestita del tuo strap on mi inculi selvaggiamente mentre le mie palle sbattono sulla ringhiera, mi hai lubrificato in un attimo e poi mi hai preso. “Pensavi che fosse finita vero porco? Anche il tuo culo deve essere sfondato stanotte, bastardo gran figlio di puttana. Prendilo, prendilo tutto e fa vedere a tutti quanto godi quando la tua troia ti incula.” Prendo a menarmi furiosamente il cazzo mentre ogni colpo anche per te rappresenta un piacere dato dal cazzetto che hai dentro. Godi, godiamo ancora, il mio sperma cade sotto forse qualcuno lo prenderà in testa ma non importa, hai figa culo e bocca in fiamme ma questo è ciò che volevamo. Ormai è tardi, l’aereo ci aspetta. Un taxi ci porta all’aeroporto e noi ci guadiamo felici, assonnati sfiniti ma innamorati più che mai. Ridiamo di tutto, anche del leggero bruciore che entrambi abbiamo al culo…… Ma per un capodanno a Barcellona questo ed altro………
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