i racconti erotici di desiderya

Antonio parte 2

Autore: Ziobsx
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Commenti: 1
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...Così, siamo sei sotto ricatto, gli dico, eh, dimmi, com'è sta stronza? Bhe, balbetta lui, io la considero carina, ha circa 25 anni, è mora, un pò formosetta, non è certo come le mie compagne di classe, ha due grosse tette e un culone da far invidia... Dunque, se la accontentiamo ti lascerà in pace? Penso di sì, risponde Antonio, e allora dobbiamo combinare per uno di questi pomeriggi, perchè, credo che se lo saprà tuo padre vorrà anche sapere con chi eri, e non mi va certo di essere sputtanato da una zoccola... Non mi pare vero di poter rimettere le mani sul corpo di Antonio, penso, mentre lui sussurrandomi all'orecchio, Però, questa volta non credo che potrai limitarti ad un pompino.... Con quella faccia da furbetto che lo rende così simpatico.

Dopo due giorni mi avvisa che sarebbe stato per il pomeriggio, solita ora, che così l'Elisa sarebbe stata in casa tutto il pomeriggio a studiare per l'esame che doveva dare all'università, bene, mi preparo, alle 15 mi trovo a casa di Antonio, cerco di sbirciare nelle finestre della palazzina di fronte, ma, vedo solo scuri chiusi, chissà da dove guarda la stronza.

Suono e salgo, appena entro la sorpresa, lei è lì, in piedi, che mi guarda, mi studia, forse mi sta già spogliando con gli occhi, arriva Antonio e mi dice, Non ti ho potuto avvisare, Elisa ha voluto essere presente per vedere meglio... Bene, dico io, la faremo divertire, ehi Elisa, questo è un gioco, ma, ti avviso, non fare brutti scherzi, altrimenti anchio potrò andare in giro a dire che ti sei fatto un minorenne e che sei una ninfomane sempre infoiata, hai capito bene? E lei, Si certo, sarà un nostro grande segreto, non lo dirò a nessuno....

Bene, dico ad Antonio di spogliarsi e poi stendersi sul letto, aspettandomi. Lui esegue, lo guardo, a me piace un casino quel corpo così glabbro, quel ciuffetto di peli ricci appena accennato, mentre lo guardo il cazzo si fa duro, è il momento di far vedere all'Elisa cosa c'è sotto... mi libero dei pochi indumenti, sono nudo, mostro tutta la bellezza del mio fisico palestrato, con tutti i muscoli tesi mi giro verso di lei, che rimane a bocca aperta e occhi sgranati, osserva il mio cazzo in tiro, allora lo prendo in mano, comincio a segarmi, mi sembra che un fremito le percorre la schiena, una gocciolina di sudore tradisce la sua emozione, insisto, mi prendo in mano le palle, le stringo, le metto in evidenza, con l'altra mano mi strizzo un capezzolo, poi l'altro, vedo Antonio che si tocca, agitandosi nel letto, allora mi avvicino, glielo prendo in mano dicendogli, Lascia fare a me...ecco, ora ho quel cazzetto duro in mano, mi fa un pò tenerezza, lo sego, lo stringo, poi mi chino su di lui e gli succhio un capezzolo, comincio a dimenticarmi che sulla poltrona c'è l'Elisa che guarda, scendo lentamente, leccandolo tutto, ha un buon sapore di fragola, arrivo all'inguine, lo inghiotto e comincio a succhiarlo, lui vorrebbe fare qualche cosa, ma, la posizione non glielo permette, mi chiede di salire sul letto e di farglielo succhiare, mi stendo, lui lo abbocca, succhia come una vecchia troia, si sentono gli schiocchi sulla mia cappella, intanto lui si dimena, inarca la schiena, mima una chiavata, su e giù nella mia bocca, ormai è partito, mi infila un dito nel buchetto, fa fatica ma, poi entra tutto, insiste, allora data l'eccitazione comincio anchio a chiavarlo in bocca, lui si scosta e mi dice, Dai sali sopra di me... sento il suo cazzetto che preme sulle mie palle, apro il cassetto del comodino, ne estraggo un tubetto di crema, ne applico una grande quantità sul dito e me lo infilo nel culo, lo giro e lo rigiro, voglio lubrificare bene, poi faccio altrettanto col suo cazzetto, che, anche se piccolo, è sempre un pò più grosso di un dito, poi, lo prendo in mano e lo punto sul mio buchetto, lui spinge un pò, io lo faccio scivolare tutto dentro, bhe, non me ne sono neanche accorto, lui comincia a muoversi, sento un calore che sale dal buchetto fino al petto, poi al collo ed infine al volto, lo sento bene, mi sta pompando con foga, stringo un pò il buchetto, lo sento tutto, intanto mi giro e guardo l'Elisa, che nel frattempo si era alzata la gonna fono all'inguine, due belle coscie inguainate da calze nere, la mano nello slip bianco si muoveva come un trapano, aveva gli occhi riversi, la bocca aperta che mugulava come una cagna in calore, mi concentro sul nostro amplesso, sento Antonio che sontrae i muscoli, il cazzetto si ingrossa, sta per godere, lo assecondo, accelero il ritmo, lui mugula, geme, poi ecco l'eruzione di sborra calda nel mio culo, uno, due, tre violenti getti, mentre quasi ulula dal piacere, io ho il cazzo durissimo, quei getti di sborra mi hanno decisamente fatto aumentare l'eccitazione, ora però che avrei dovuto fare? Mi sarei segato come la volta precedente? Ma, mi giro e vedo l'Elisa nuda dietro di me, allunga una mano, sento una tetta sulla schiena, mi afferra il cazzo, e mi dice: Non sborrare subito, ne ho una voglia matta, fammelo almeno assaggiare, fammelo sentire.... La prendo per un braccio e la tiro di fronte a me, lei sale sul letto, la sua figa è davanti alla mia bocca, non che la cosa mi facesse impazzire ma, al momento mi sembrava la cosa migliore da fare, comincia a leccarla, sentivo distintamente i suoi umori colare, dopo pochi secondi eccola che sborra anche lei come se fosse stata chiavata, Antonio non osa neanche toccarla, guarda e basta, anzi, lo spettacolo lo eccita di nuovo, sento il suo cazzo che rivive nel mio culetto, torna duro, lo lascio fare, almeno finchè non dovrò scopare Elisa, lui è infoiato di nuovo, e mi stantuffa con ardore, incitandomi a leccare più a fondo, dicendomi: Dai leccale anche il buco del culo, che poi te la chiavi alla pecorina... Lei prende al volo l'incitamento, si gira e mi offre il buchetto da leccare, lecco, lecco, le infilo la lingua, la assaporo, lei gradisce molto, ha un bel buchetto largo, si vede che adora infilarsi di tutto nel culo, io ormai sono allo stremo, vorrei sborrare ma, non certo con una mano, ne, con una bocca, allora, mi alzo, lasciando Antonio col cazzo duro e paonazzo, lei è ancora appoggiata con le mani al muro, le gambe divaricate sopra Antonio, svelto mi appoggio su di lei, dirigo il cazzo con la mano verso il suo culo, lei allarga di più le natiche, lo appoggio, comincio a spingere, entra a metà, senza crema, senza nulla, spingo un pò di più, ora è tutto dentro, lei mugula, Ancora, dammene ancora.... Spingo e sbatto contro le sue natiche, si sente lo schioccare sulla sua pelle, che goduria, vorrei svuotarmi le palle ora, ma, cerco di resistere, Antonio intanta si sfila da sotto, il maialino viene dietro di me e mmi infila con un solo colpo, cerchiamo di prendere il tempo lui spinge, io spingo lei gode come una troia, Antonio è in fregola completa, mi sborra di nuovo nel culo, riesco ad affondare ancora due colpi ed alla fine riverso un fiume di sborra nel culetto di Elisa che, sborra e si contrae come una biscia, sento distintamente i suoi muscoli che stringono e fasciano il mio cazzo, sembra una bocca che succhia, me lo sprem fino all'ultima goccia non permettendomi di uscire... che goduta... Tutto sommato adesso l'Elisa mi è un pò meno antipatica, con quel culone così accogliente.

Elisa mi guarda estasiata, e mi dice: Sono felice di averti conosciuto, ma, la prossima volta dovrai farmi vedere ben altro, Antonio mi ha confessato che avrebbe voluto farsi inculare per la prima volta da te, ed oggi non lo hai accontentato.... Ed io: Non credo sia una bella idea, potrei fargli male veramente.... E lei: Non hai idea di cosa è capace di infilarsi nel culo Antonio, pensa che un giorno mi ha fatto sborrare almeno 4 volte mentre si infilava il manico del rastrello da giardino nel culo... Guardando Antonio, ormai annichilito dalla vergogna, gli dico: Eh bravo, così hai il culo rotto e non mi hai detto nulla, ed io che ho usato il riguardo assoluto per non incularti.... la prossima volta te lo faccio assaggiare così, potrai gustare un vero cazzo di carne, duro si, ma anche morbido, megli certo di un pezzo di legno, Elisa sicuramente saprà convincerti a leccarle la figa e poi a chiavarla... e lui: neanche per sogno, se lo fai tu va bene, io non lo farò mai...

Ci rivestiamo, ridendo della femminilità ormai evidente di Antonio, e del bel culone di Elisa.

Elisa prima di andarsene mi chiede sfrontatamente il numero di telefono, facendo morire di gelosia Antonio che ormai era verde di rabbia, ed io per giustificare Elisa gli dissi: Io sono bisex, come ti avevo già detto, a me piacciono sia i ragazzi che le ragazze, quindi, non essere geloso, ne possessivo, non potrei mai essere solo tuo...

Bhe, non potrete crederci, con Elisa ora ci vediamo regolarmente, e con Antonio giochiamo quando vogliamo fare i maiali, ormai sono passati diversi anni, ma, la voglia di maialate non ci è ancora passata.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Carino6423 Invia un messaggio
Postato in data: 26/05/2009 10:59:00
Giudizio personale:
Molto intenso e trascinante, la sensualità e l\'eccitazione traspare oltrechè la voglia di godere insieme a voi, grazie.


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