i racconti erotici di desiderya

Al centro del mondo..


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Il nostro incontro è avvenuto lì. In quella sala ristorante di un bellissimo albergo, a cena. Loro due a cena intima, una candela, luce soffusa , una bottiglia di buon vino e forse anche un po’ di eccitante imbarazzo. Io poco più lontano, da solo.. a cena con me stesso e con lo sguardo rivolto al loro tavolo, in modo da vedere lui di spalle e lei negli occhi. Ci siamo “trovati” tramite un annuncio di quelli .. “Coppia con lui cukhold cerca singolo Bull o Master” al quale ho risposto perché incuriosito da alcuni dettagli. Poche mail e una telefonata di lei .. nella quale manifestava la volontà di vedersi.. ed io ho pensato al resto. Un tavolo prenotato per loro lì, non distante dal mio.. per l’inizio del nostro gioco.

Eravamo d’accordo sul fatto che lei mi avrebbe seguito in bagno.. ed anche sul fatto che lui sapeva di me, ma non sapeva chi fossi in realtà e soprattutto non sapeva quando mi sarei fatto vedere e come avremmo giocato.

Nell’attesa del primo, mi alzo e mi dirigo in bagno, lei si alza con una scusa e mi raggiunge.



“Non dire niente.. sfilati le mutandine”.



Lei mi guarda un attimo negli occhi, poi abbassa lo sguardo e si alzandosi un po’ la gonna si sfila le mutandine che per un attimo si impigliano nel vorticoso tacco della scarpa destra .. si rialza e me le consegna.



“Queste le tengo io.. buon appetito.”



Esco dal bagno dopo essermi infilato le mutandine nella tasca della giacca e mi risiedo. Dopo alcuni istanti esce anche lei e se ne torna al tavolo. La cena prosegue, ho la sensazione che lei non racconti nulla a suo marito di quanto accaduto in bagno, .. gli accordi sono che lei racconta tutto ciò che vuole a lui, quando e se lo desidera. Io mi diverto ad osservarla e lei lancia ogni tanto qualche occhiata e quando io dirigo lo sguardo verso le sue gambe lei accenna ad allargarle, io faccio segno di no con la testa e lei si ricompone.

Dopo il secondo, mi alzo nuovamente e torno ancora in bagno, dopo alcuni secondi arriva anche lei..

Le consegno una chiave elettronica..



“Questa è per te, è la chiave della mia camera.. E questo è per tuo marito.” Le consegno un bigliettino ripiegato.

“Buona serata”.

Esco dal bagno e mi dirigo nella hall.. Lei torna al tavolo a finire la sua cena e consegna il bigliettino al marito ..



“Buonasera, spero che la cena sia stata di suo gradimento. Quando avrete finito, senza fretta alcuna, c’è una camera che vi attende … In terra davanti al divanetto c’è un piccolo cuscino. Voglio che con molta attenzione spogli tua moglie completamente, e che l’aiuti ad indossare ciò che troverai sul letto, è un mio regalo. Poi la farei inginocchiare a terra facendole appoggiare la testa sul cuscino, in modo che il suo culetto rimanga ben alto in vista .. Poi aprirai la porta e mi farai entrare. Per ora è tutto quello che devi sapere..”



Presentandosi, lei mi aveva detto di non amare giochi troppo violenti, e nello specifico ricercava spesso in questi giochi erotismo e particolarità. Loro non praticavano sesso anale … perché a lei non piaceva (così sosteneva lui) o perché lui non aveva mai realmente insistito in modo convinto (così diceva lei). Questa la curiosità che mi aveva spinto a cercare un contatto, perché la mia fantasia aveva corso veloce fino alla fine della storia immaginando una situazione per me molto eccitante.



Li vidi uscire dalla sala ristorante e dirigersi agli ascensori, feci passare qualche minuto e mi diressi verso la camera. Appoggiato al muro aspettavo che la porta si aprisse, immaginando con quale cura si svolgesse la “preparazione” all’interno.. passò quasi un quarto d’ora, questo mi dette l’impressione che il gioco aveva preso la giusta strada.

La porta si aprì, e entrai accolto da un “Ciao..” da parte di lui. Mi preoccupai subito di avvicinare un dito al naso ad indicare silenzio.. “Ssssttt … non devi dire altro. Mettiti qui nell’ombra e zitto.”



Lo lasciai nel piccolo atrio davanti al bagno e mi diressi verso lei, che stava nella posizione descritta.. era scalza, gambe nude, indossava un paio di mutandine semplici, nere, eroticamente pudiche ed un reggiseno nero liscio non lavorato. La testa appoggiata sul cuscino rivolta su un fianco, sull’altro fianco.. non mi vedeva arrivare ma ne sentiva i passi attutiti dalla moquette.

Mi avvicinai piano fino ad accasciarmi al suo fianco, le passai una mano sulla schiena carezzandola e poi sul sedere e lungo le gambe.. stava immobile, era un quadro molto eccitante.

Alzato nuovamente le girai intorno andando vicino al divano sotto la grande finestra, così da farmi vedere.. mi tolsi la giacca e mi sfilai con calma la cravatta.. mi slacciai i polsini della camicia senza mai toglierle gli occhi di dosso. Il suo sguardo era rilassato e nascondeva molta eccitazione per il fatto che non sapesse in realtà cosa sarebbe accaduto, pur immaginando qualcosa.

Aprii un cassetto e tirai fuori un barattolo di vasellina e lo posizionai davanti ai suoi occhi, non distante dal viso, e vi poggiai sopra un profilattico. Mi misi seduto sul divano e mi slacciai le scarpe e sfilai i calzini.. mi tolsi i pantaloni e la camicia e rimasi in slip. Tornai dietro di lei.. e le sfilai le mutandine abbassandole pian piano a metà coscia.. aprii il vasetto di vasellina e con moltissima cura iniziai ad ungerla con attenzione e premura lasciando scivolare il dito all’interno. Lei stava in religioso silenzio ad occhi socchiusi ad ascoltare il suo intimo pulsare. Dopo alcuni minuti mi inginocchiai dietro di lei abbassandomi gli slip e … mi alzai ricoprendomi e andai verso suo marito..



“Tu adesso non puoi più vedere.. non è roba per te, spettacolo finito.” E lo feci entrare in bagno chiudendo la porta.



Tornai da lei.. il gioco era iniziato mi piaceva molto, era l’inizio del mio pensiero, la fantasia oltre il desiderio.

La feci alzare.

Lei si alzò e mi guardò con gli occhi mezzi chiusi, era avvolta nella passione ed ebbra di desiderio.. le avrei potuto far fare tutto.

La feci sedere sulla poltrona, mi inginocchiai davanti a lei, passai le mie calde mani sotto il suo sedere e sollevandola un po’ la avvicinai a me quasi fuori dalla seduta della poltrona.. le sfilai del tutto le mutandine e iniziai a baciarla e leccarla..

La mia lingua di seta sapeva dove e come sfiorarla, lei iniziò presto e gemere ed io continuai a leccarla per diverso tempo, sentendola crescere per poi rallentare e crescere ancora. Il pensiero che suo marito oltre quella porta sentisse tutto immaginando del sesso anale, faceva piacere a me ed impazzire lei, che aumentava il suo piacere che si tramutava in gemiti e piccole urla.. Mi piaceva tenerla lì, tra sesso e piacere, tra brividi e orgasmo cercando di non farglielo raggiungere troppo in fretta. Più il gioco si protraeva e più tutto era meraviglioso. .. Poi mi staccai, mi tolsi gli slip e infilai il profilattico con calma.. e le entrai dentro. Fu sesso.. senza mai fretta, cercando le sue parole ed i suoi versi, le sue piccole urla e le brevi grida.. era talmente eccitata che qualunque cosa avrei fatto le avrebbe procurato piacere. .. Dopo poco il suo piacere salì ancora e io non lo fermai più.. con il mio movimento la seguii fino all’orgasmo che arrivò con un urlo liberatorio..

La feci alzare ancora.. e la rimisi in ginocchio con la testa sul cuscino. Mi sfilai il profilattico lasciandolo vicino alla vasellina e mi diressi al bagno aprendo la porta ..



“Ok , adesso tocca a te …”



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Ccc989 Invia un messaggio
Postato in data: 10/12/2012 19:16:49
Giudizio personale:
Certo che leggendo gli altri racconti suoi, la mano esita a dare le 5 stelle qui...non che la Sua Maestà ne avesse particolarmente bisogno eh!

Autore: Vulcanica Napoletana Invia un messaggio
Postato in data: 25/04/2012 00:27:17
Giudizio personale:
...bello! eccitante...

Autore: NikkoRoma Invia un messaggio
Postato in data: 09/02/2009 19:42:25
Giudizio personale:
si decisamente bello questo racconto...coinvolgente...descrittivo ma non carico...il finale poi....ma ti sei inkiappettato lui ?

Autore: Heartsecrets Invia un messaggio
Postato in data: 28/10/2008 10:02:46
Giudizio personale:
E\' il primo commento che lascio ad un racconto, perchè lo trovo il primo racconto che merita un commento.
Ho fortemente desiderato essere chiuso in quel bagno, mi sono eccitato immaginando di vestire mia moglie e prepararla per te. Non ti avevo mai letto e mi chiedo perchè tu non scriva altro, questo racconto è perfetto. Si capisce che hai vissuto questa storia e non sei un inventore di storie irreali.
Complimenti.
Errico.

Autore: Blackmolly Invia un messaggio
Postato in data: 28/10/2008 09:39:51
Giudizio personale:
Brivido e emozione. Leggo per la prima volta con piacere un \"genere\" di trasgressione che non mi appartiene fino in fondo e ne sono immersa con tutte le mutandine. Come sempre piacevolmente e sorprendentemente erotico.


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