i racconti erotici di desiderya

Affitasi studio

Autore: Coppiadisalernonew
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Erano giorni che mia moglie diceva che cercavano in ufficio una nuova sede.

Mi proposi ad aiutarli indicando uno studio da visitare.

Mia moglie, ebbe l'incarico di andarlo a vedere con il suo datore di lavoro.

Quando la sera prima me lo disse, mi eccitai al pensiero che il suo datore di lavoro ci provasse con lei, magari stando solo loro in auto o in un posto riservato.

Ma lei subito mi smontò dicendo :"Ma caro, andiamo a vedere una casa vuota...."

Ebbene, non aveva ragione...

La casa non era vuota, ma già ammobiliata come ufficio. Io lo sapevo, poiché il mio amico che me l’aveva indicato, era già stato a visitarlo.

La sera seguente, mia moglie, la vedevo un po’ stranita, ma molto eccitata.

Io le chiesi come era andato il sopralluogo, e lei.. subito: “Molto interessante”. E si mise a ridere.

Io, facendo finta di niente, volli capire di più, e lei subito: “Mio caro, il mio capo ce l’ha davvero molto interessante. Il tuo sogno l’ho fatto avverare. Non litigheremo ora? Mi hai sempre chiesto di fare la porca con lui, ed ora ti dico che si è avverato, va bene??? “

Quest’ultima parte lo disse con molta preoccupazione, ma io subito l’abbracciai, baciandola calorosamente, dicendo: “raccontami tutto”

Ci sedemmo sul divano abbracciati, e mentre mi sbottonò il pantalone e me lo tirò fuori dolcemente, incominciò a raccontare.

Erano entrati in ufficio, era molto pulito e ben messo. Dopo due minuti avevano già visto tutto, in quanto era proprio quello che cercavano, ma il suo capo volle vedere il bagno, per come era messo.

Mia moglie osservò che stonava la porta con il vetro, e quindi si arrivò a ragionare… il si vede e non si vede.

Così nacque la scommessa… Se mi metto dietro il vetro, cosa vedi.

Il capo entro in bagno e si mise dietro il vetro. Abbasso il pantalone ed incominciò a menarselo.

Mia moglie guardò la scena e spiegava cosa vedeva :”Un bel arnese grande e duro….”

Apri la porta, e mia moglie perdendo scommessa dovette fare pegno. Si sedette sul bidet a gambe aperte e lo prese in mano.

Le sue tette meravigliose fuori dalla camicia come contorno dell’uccello del suo capo. La sua lingua che leccava i suoi sapori. Le sue labbra che premevano sulla cappella e succhiavano i suoi sapori.

Lei si toccava dolcemente in mezzo le gambe, mentre lui spingeva in bocca tutto.

Sul divano mentre me lo smanettava, mi leccava le labbra e continuava a raccontare, dicendo che il suo capo l’aveva più grande e duro… e come era duro.

Mentre me lo diceva, gli riempii la mano di sborra calda che se la leccò tra le dita. Poi baciandomi, disse…

Anche la sua sborra era molto calda, peccato che quel cretino dell’agenzia immobiliare si è dimenticato la chiave e quindi se ne parlerà per un altro giorno…

Mia moglie, alla fine aggiunse… “Mio caro, non ti preoccupare… se veramente sarà duro come immagino me lo farò scivolare tutto dentro… questa volta!!!”



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