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Addio al nubilato


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Questa storia racconta di un bellissimo addio al nubilato fatto alla mia amica Flavia.

Era la fidanzata di un amico, e il loro matrimonio si avvicinava, dopo una cena con molti amici per annunciare il matrimonio e festeggiare con loro questo evento, restammo in pochi a fare le ultime chiacchiere, tutto sembrava filare liscio come tante altre serate trascorse in compagnia.

Dopo un pò mi alzo per andare in bagno, dopo aver fatto mi soffermo in bagno per lavarmi le mani, ad un tratto entra Flavia, i nostri sguardi si incrociarono nello specchio e ci sorridemmo come fanno due conoscenti.

Mantre io uscivo dal bagno mi sono sentito tirare per un braccio mi girai ed era Flavia che mi fissava con i suoi occhioni, e con una voce molto emozionata mi disse se poteva farmi una domanda, gli risposi con molta naturalezza che poteva farmi qualsiasi domanda, allora dopo aver fatto un grosso sospiro mi chiese se mi andava di farle un addio al nubilato.

Inizialmente rimasi perplesso, anche perché non avevo capito bene cosa voleva che io facessi, lei mi rispose molto emozionata che voleva trascorrere una notte speciale solo con me.

A questa richiesta mi presi un pò di tempo per pensarci.

Dopo un paio di giorni chiamai Flavia per comunicarle la mia decisione,a quel punto mi dette appuntamento in albergo a Reggio Calabria.

Arrivo il giorno dell’appuntamento e andai a prenderla nel luogo che avevamo prefissato, Flavia si presento quel giorno eccitante come non mai, camicia bianca dove si intravedeva il reggiseno di pizzo bianco e un seno non molto prorompente ma molto sexy.

Una minigonna che lasciava uscire delle gambe bellissime avvolte in delle calze a rete molto eccitanti e degli stivali.

Arrivammo in albergo e prendemmo la camera, inizialmente non dicemmo una parola ma appena seduti sul letto le nostre bocche iniziarono a sfiorarsi, le lingue si intrecciarono e i nostri corpi si avvicinavano sempre di più.

Iniziai a sbottonare la camicia e le mie labbra scendevano sul suo collo, aveva una pelle vellutata, aperta la camicia mi trovai davanti ad un seno bellissimo avvolto in un reggiseno di pizzo e la sua pancia piatta che vibrava ogni volta che la mia mano sfiorava la sua pelle.

Dopo aver sbottonato il reggiseno, le mie labbra iniziarono a succhiare i suoi capezzoli turgidi e le mie mani scendevano verso le sue gambe, dopo avergli tolto gli stivali, sfilai la minigonna facendo uscire il perizoma di pizzo bianco.

Mentre io scendevo con la bocca verso la sua figa, lei mi fermò e inizio a sbottonarmi la camicia e poi i pantaloni, ero in piedi davanti a lei la sua bocca si avvicinò al mio cazzo ormai duro e senza togliermi i boxer iniziò a baciarmelo e prendermelo in bocca.

Mentre faceva scendere le sue mani sul mio petto mi sfilo i boxer facendo uscire il mio pene che ormai stava esplodendo ed inizio a baciare la cappella poi con la punta della lingua scese giù fino a leccarmi le palle, poi torno su e lo prese tutto in bocca.

Preso da questo fantastico pompino di Flavia gli sfilai il perizoma e iniziai un sessantanove da favola, cominciai a leccargli con la punta della lingua il suo interno coscia per poi scivolare verso le labbra della figa ormai tutte bagnate dai suoi umori.

Mentre lei spompinava il mio cazzo con gusto, io leccavo il suo clitoride e tutta la figa, dopo un po che stavo leccando gli infilai dentro prima un dito e poi due, ormai era pronta per prendere il cazzo, gli apri le gambe e infilai la mia cappella dentro la sua figa e poi con un colpo forte entrai dentro facendola ansimare dal piacere e andai avanti alternandomi con colpi dolci e sensuali e con colpi secchi e potenti.

La sentii arrivare più di una volta ma lei non voleva fermarsi anzi ne chiedeva sempre di più, cambiammo molte posizioni, e ogni volta era un continuo orgasmo.

Quando si accorse che stavo per arrivare mi chiese di sfondarla il culo, si mise a pecorina e si avvicino al mio cazzo duro come una roccia, gli lubrificai il culetto stretto ed entrai dentro, dopo aver forzato un po’ entrai nel suo culo stretto e dopo aver dato due colpi arrivai forte nel suo culo fino ad inondarlo della mia sborra.

Andammo avanti fino alla 5 del mattino senza mai fermarci, la accompagnai a casa per poi rivederla vestita del suo abito bianco.



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Carino6423 Invia un messaggio
Postato in data: 30/01/2009 17:48:45
Giudizio personale:
Bel racconto molto eccitante, puoi approfondire di più.


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