i racconti erotici di desiderya |
Ad esse |
Oggi è successo...dopo aver pranzato ed aver fatto la doccia, son salita in camera. Avevo solo la canotta, si stava bene, c'era una temperatura giusta con la brezza che entrava dalla finestra e mi accarezzava il corpo. Mi sono sdraiata e ho chiuso gli occhi. L'intento era quello di dormire ma pensieri hanno invaso, senza chiedee, la mia mente. Vuoi perchè negli ultimi giorni ci siam stuzzicati, vuoi che dico di "non essere come te" ma a volta il lato in ombra di certe situazioni mi attira...
Ho alzato leggermente la canotta e accarezzato l'ombelico con movimenti circolari. Gli uccellini fuori cinguettano. Il mio dito ha iniziato ad avanzare verso il basso, era ancora timido...ha giocato con le grandi labbra, prima le ha percorse di fianco, poi, quando un brivido mi ha percorso la schiena, si è diretto verso il centro...le ha scostate...aperte dapprima con delicatezza. Ho socchiuso la bocca e mi sono leccata l'altro dito della mano sinistra e l'ho fatto danzare sul clitoride...non mi bastava e ho fatto uscire tutto il clitoride, sembrava un piccolo pene. Ho continuato, sempre più velocemente a stuzzicarlo e sentivo l'interno delle grandi labbra gonfiarsi e bagnarsi di un liquido caldo e dolce. Ho spinto con forza il dito della mano destra e iniziato a muoverlo senza sosta dentro e fuori, dentro e fuori...le gambe erano nervose e le ho alzate con le ginocchia piegate e le ho aperte perchè il mio dito potesse avere lo spazio che il mio gioiello voleva concedergli. Gli uccellini hanno smesso di cinguettare. Ho continuato solo a titillarmi il clitoride, quel piccolo cazzettino bagnato e roseo...ero eccitata, volevo te e il tuo cazzo dentro di me, non riuscivo a fare a meno di pensarci. Mi sono fermata. Ci vediamo stasera, magari, chissà, nella penombra del cinema... |