i racconti erotici di desiderya

Accade tutto di venerdì – seconda parte

Autore: Al2016
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Il nostro incontro a tre, pianificato e attuato qualche tempo prima con la mia compagna Veronica, è stato sorprendente e fantastico. Ne parlavamo tra di noi ogni qual volta il sesso era argomento di conversazione.

Da allora, prima di riuscire ad organizzarne un altro è intercorso un po’ di tempo. Le difficoltà che la vita di tutti i giorni impone e, non ultimo, la difficoltà di individuare la persona adatta sono stati i principali impedimenti.

Avendo più tempo libero per via dei giorni di festa, siamo riusciti a programmarne uno tra Natale e Capodanno. Ci dicevamo che quello sarebbe stato il nostro reciproco regalo.

Il partner che Veronica ha individuato online e poi contattato per un incontro in presenza è molto bello ma soprattutto, come diceva sempre: “Deve essere ben fornito.”

Il suo nome è Omar, la sua carnagione è tendente all’olivastro, come molti uomini del meridione. È molto alto, circa un metro e novantuno ed è molto dotato. Lui, con palese orgoglio, afferma che è lungo 24 centimetri e non è possibile dubitarne viste le sue foto. In effetti, anche in presenza, la sua verga si è rivelata lunga e grossa, molto ben fatta, dura e nerboruta.

Prima dell’incontro Veronica era totalmente presa sia dalla bellezza sia dal suo pene ma, anche, se non soprattutto, era attratta dai suoi modi di relazionarsi con noi, pacati e garbati. Continuava a dire ogni volta che ne parlavamo: “Che bella persona che deve essere Omar, ho proprio voglia di conoscerlo meglio”.

Nel primo incontro a tre Veronica aveva voluto gestire tutto organizzando l’evento in modo maniacale, questa volta eravamo d’accordo nel non ipotizzare nulla e fare in modo che tutto si svolgesse spontaneamente.

Per conoscere meglio Omar ci siamo dati appuntamento in un bar del centro. Dopo l’imbarazzo iniziale che naturalmente si prova in queste occasioni, tutto si è svolto senza alcuna difficoltà, con cordialità e con molta soddisfazione da parte di tutti. In quella occasione, Veronica ha invitato Omar per una cena, indicando il sabato successivo come data, il dopo cena, come disse lei esplicitamente: “Sarebbe stato tutto da scoprire.”

Omar accettò ben volentieri, quindi, ci salutammo dandoci appuntamento per sabato.

Veronica per quella sera aveva preparato una cena a base di pesce, con abbondante vino bianco molto freddo.

L’abbigliamento che aveva pensato per la serata era estremamente sexy; la gonna di un bel rosso intenso, cortissima e molto aderente, metteva in mostra la sua bella figura, soprattutto la linea del lato B, molto apprezzata da tutti i maschietti che la incontravano. La camicetta bianca di seta lasciava intravedere tutto quello che c’era sotto, non avendo messo il reggiseno l’impatto visivo era veramente accattivante. Le calze autoreggenti e il perizoma che indossava completavano il suo abbigliamento. Indossava, inoltre, un paio di scarpe rosse con tacco alto che slanciavano la sua figura.

Quando Omar suonò alla porta all’orario convenuto, Veronica volle che andassi io ad accoglierlo, cosa che feci molto volentieri.

Ci accomodammo in salotto, gli offri un drink e iniziammo a conversare un po'. Scusandomi, gli chiesi l’origine del suo nome e lui, senza nessun imbarazzo mi rispose: “Omar è un nome di origine araba ed ebraica, lo ha scelto mio padre, il quale ha vissuto, lavorando per diversi anni nelle ambasciate italiane all’estero, sia in Israele e sia in Giordania”.

Lui mi spiegò, inoltre, di essere circonciso non per questioni religiose ma per un problema medico. Questa sua caratteristica fisica e il suo nome spesso conduce le sue partner a confondere la sua origine.

Dopo qualche minuto, fece il suo ingresso nella stanza Veronica. Era molto bella e sexy. Si sedette accanto a Omar sul divano e parlammo per un po’ come amici che si conoscevano da sempre. In effetti quell’imbarazzo che naturalmente si dovrebbe provare in situazioni del genere non si è manifestato, almeno per noi, forse per Omar le cose erano un po' diverse. Ma tutto svanì una volta seduti a tavola per la cena.

Infatti, Veronica ci invitò a sederci al tavolo già apparecchiato e iniziammo a cenare. Tutto prosegui in modo perfetto, il cibo era ottimo e il vino scorreva abbondantemente.

Dopo il dessert e qualche bicchierino di una buona grappa eravamo tutti alquanto alticci. La discussione, pertanto, divenne sempre più indirizzata al sesso.

Veronica, avendo sentito quanto Omar mi aveva detto circa l’essere circonciso volle fargli una domanda: “Caro, l’essere circonciso quindi avere la rimozione del prepuzio cosa comporta nel fare sesso? Un vantaggio o uno svantaggio?”

Lui, senza evidente imbarazzo e con dovizia di particolari le rispose: “Un pene circonciso è anatomicamente diverso da un pene al naturale. Il prepuzio, infatti, può contare circa mille terminazioni nervose, in buona parte sacrificate dal bisturi nel caso della circoncisione. La conseguenza più rilevate è l’esposizione del glande che può determinare una riduzione di sensibilità e il bisogno di maggiore stimolazione per raggiungere l’orgasmo, di questo te ne accorgerai sicuramente se ci sarà un seguito alla cena.”

Veronica, con un sorriso ammiccante, rispose con un cenno di consenso del capo.

Naturalmente, anche con l’aiuto dell’alcol, l’imbarazzo che queste situazioni potevano far insorgere, si dileguarono dopo esserci seduti di nuovo sul divano, le nostre mani e la nostre menti passarono all’azione.

Omar sbottonò la camicetta di Veronica e iniziò a palparle le tette ed a baciare e stuzzicarle i capezzoli.

Io, alzando per quanto possibile la gonna di Veronica, ho iniziato a stuzzicare il suo clitoride.

Lei si girò verso Omar e gli tirò giù la cerniera dei pantaloni e, entrando una mano dentro la patta, iniziò ad accarezzare il suo cazzo esclamando: “Caspita Omar, ma hai una verga meravigliosa, me ne compiaccio e lo voglio vedere fuori.”

Lui annuì con un cenno del capo.

Vidi Veronica avvicinarsi di più ad Omar, e con un movimento rapido, tirare fuori dagli slip la sua verga accarezzandola per farla diventare dura. Erano ora evidenti le sue fattezze e la sua condizione di circonciso.

Una volta ottenuta la sua attenzione, facendolo diventare già quasi completamente duro con la mano, si abbassò su quel grosso pezzo di carne e, con molta fatica, lo fece entrare nella sua bocca.

In effetti era un grosso attrezzo, dalle dimensioni veramente ragguardevoli, non so se di 24 centimetri ma sicuramente ci andava vicino.

Dopo alcuni minuti di preliminari, ci siamo trasferiti, per stare più comodi, nella stanza da letto.

Veronica ha iniziato a denudarsi, completata l’operazione, abbiamo iniziato noi due uomini a spogliarci e, poi ci siamo sdraiati sul letto accarezzandoci i cazzi per farceli diventare duri.

Veronica ci osservava e, lentamente, con il solo perizoma addosso, salì sul letto e si posizionò tra di noi.

Io le ho sfilato il perizoma e le ho iniziato a toccarle le labbra della figa e il suo clitoride mentre lui le leccava e succhiava le tette.

Mi sono chinato mentre la toccavo e togliendo l’attenzione dalla figa di Veronica ho iniziato a leccare la cappella di Omar.

Lui, un po’ sorpreso, chiese: “Cosa me pensi, ti va che il tuo compagno mi succhi il cazzo?”

E lei: “Mi piace molto, è molto sexy e mi eccita davvero.”

Era davvero eccitante avere il suo grosso cazzo in bocca. Mi sono spostato tra le sue gambe e ho invitato Veronica a unirsi a me. Noi due ci siamo scambiati il cazzo l’un l’altro, succhiandolo con tutte le nostre forze.

Veronica mi ha sorpreso perché è riuscita a prenderlo quasi per intero in bocca.

Ci siamo baciati con la punta del suo cazzo premuta contro entrambe le nostre labbra. Omar continuava a dire quanto fosse bello sentirci entrambi sopra.

Io leccavo l'asta mentre lei succhiava la cappella, poi invertivamo i ruoli ed io prendevo la cappella in bocca e la succhiavo e lei gli leccava l’asta e le palle.

Dopo un po’, ho lasciato sola Veronica nell’operazione e, girando intorno a lei, mi sono posizionato dietro e ho iniziato a scoparla mentre lei prendeva il cazzo di Omar in bocca.

Lei lo lavorava con una intensità pazzesca, lo succhiava e lo leccava, lo portava dentro e lo tirava fuori con rapidi movimenti maneggiando sempre la parte dell’asta che non riusciva ad ingoiare.

Io continuavo a pompare il mio cazzo dentro di lei, stavo quasi per venire ma volendo far godere prima Veronica, ho fermato il mio movimento e sono sceso sotto di lei per stuzzicare con la lingua il suo clitoride, ho anche infilato due dita dentro il suo buco del culo mentre lei continuava a lavorarsi con la bocca Omar.

Dopo non molto, sentii le sue membra vibrare per l’orgasmo e il suo ano contrarsi ritmicamente. Lei con un grido di piacere era venuta in modo molto rumoroso, evidentemente le era piaciuto tutto.

Anche se nelle discussioni fatte prima dell’incontro avevamo detto che tutto si sarebbe svolto senza programmare nulla ma lasciandoci condurre dalle situazioni, potevo vedere che Veronica era totalmente presa dal cazzo di Omar, quindi le ho suggerito di provarlo, di farsi scopare la figa.

Ovviamente a lei andava bene, e con un sorriso malizioso sul volto mi disse: “Se ti fa piacere proverò a prenderlo!!!” Quindi si posizionò in ginocchio sul letto alla pecorina per ricevere quell’enorme cazzo.

Omar non si è fatto pregare due volte, si è posizionato dietro di lei dicendo: “Ora ti farò provare l’ebrezza del piacere intenso, preparati che ti scopo alla grande.”

Con un movimento rapido ha infilato il suo cazzo nella figa di Veronica, il rumore che ha fatto questa operazione si è riverberato per tutta la stanza. I gridolini usciti dalla gola di Veronica confermavano sia il dolore patito ma, soprattutto, il piacere nel ricevere quel grosso membro dentro di lei.

Omar, con delicatezza lo fece scivolare lentamente dentro la sua figa prima di iniziare a cavalcarla con veemenza. Io mi godevo la vista da vicino sdraiato sotto Veronica, al contempo gli succhiavo le palle e gli leccavo il buco del culo.

Le ho chiesto: “Come va cara, tutto ok?”

Lei rispose con mezze parole tra gridolini e sospiri: “Si …. No …. Ahuuuurg … è veramente grosso e lungo ….. fa un po' male però le sensazioni che provo sono meravigliose.” Poi, rivolgendosi ad Omar disse: “Continua così fammi morire dal piacere con il tuo cazzo dentro di me.”

Io, a quel punto, mi sono alzato e mi sono posizionato davanti a Veronica in modo che lei potesse prendere il mio in bocca.

Veronica è letteralmente impazzita cavalcata da quel grosso cazzo, diceva ripetutamente: “Ahuuu!!! Omar sei meraviglioso, continua così, mi stai facendo impazzire. Impalami con il tuo cazzo e sfondami tutta.”

Dopo un po' Omar ha fatto girare Veronica nella posizione del missionario, le ha messo le gambe sulle sue spalle, ed ha fatto scivolare il suo pene dentro di lei e ha continuato a martellarla.

La sentivo urlare dal piacere e, all’improvviso, fremere per tutte le sua membra in un orgasmo molto violento e lungo. Più tardi mi disse che era venuta più volte quando Omar la montava. Per tutto il tempo della cavalcata Veronica mi ha succhiato, afferrandomi dalle chiappe e trascinandomi dentro di sé. Potevo vedere quell'enorme cazzo entrare nella sua figa per tutta la sua lunghezza, fino in fondo dentro di lei. Era davvero hot guardare pomparlo dentro e fuori.

Dalla intensità delle urla di godimento di Omar pensavo che avesse già raggiunto l’apice del piacere ed era pronto per spruzzare tutto il suo sperma, in realtà, non era così.

La sua resistenza era veramente sorprendente. Sicuramente era anche merito della circoncisione.

Dopo innumerevoli andare e vieni, ha estratto il suo pene dalla figa di Veronica e si è sdraiato di schiena sul letto chiedendogli di posizionare la sua figa in faccia per poterla leccare e gustare. Lei lo fece immediatamente.

Io e Veronica facevamo a turno a segare e a succhiare il cazzo di Omar. Potrei dire che Veronica era totalmente incantata dalle sue dimensioni, non riusciva a distogliere lo sguardo mentre menava e succhiava la grossa e lucida cappella.

Io mi sono avvicinato e ho messo il mio cazzo contro il suo e li ho uniti entrambi. Il confronto era del tutto improponibile. Veronica mi ha aiutato in questa mia operazione afferrando entrambi i cazzi tenendoli saldamente insieme, poi ha iniziato a leccarli e succhiarli passando dall'uno all'altro.

Le sensazioni che provavo erano così intense che non sono stato più in grado di trattenermi. Ho detto, con un gridolino: “Sto per venire, è tutto troppo forte non ce la faccio più!!!”

Veronica, tenendoci sempre insieme, mi disse: “Dai spruzza il tuo sperma sul cazzo di Omar.”

A quell’incitamento, e soprattutto per il movimento delle mani di Veronica, non sono più stato in grado di trattenere il mio orgasmo e mentre Omar leccava e succhiava la sua figa e il suo buco del culo, gli ho sparato tutto il mio seme. Una quantità ed una sensazione di piacere sicuramente più intensa del solito, continuavo a schizzare flotte di sperma.

Veronica, subito dopo, ha afferrato il cazzo di Omar ricoperto dal mio sperma e l'ha iniziato a succhiare con molta intensità. Lei lo ha pompato lungamente chiedendogli di venire nella sua bocca ma lui, imperterrito, riusciva a resiste.

A quel punto Omar disse a Veronica: “Se vuoi che io venga devi concedermi di più, permettimi di trapanarti il culo.”

Vidi sul volto di Veronica una espressione che andava dal lusingato al perplesso. Era in dubbio se accettare o meno. Prendere un cazzo così grosso le avrebbe procurato sicuramente molto dolore ma, allo stesso tempo, un piacere che fino ad allora non aveva mai provato.

Si girò verso di me e disse: “Cosa mi consigli di fare, il suo cazzo è impegnativo, devo accettare o meno?”

Non sapevo cosa dire e rimasi un attimo a pensare, poi le risposi: “Cara è una tua decisione, devi essere tu a dare o meno il consenso, in fondo il buco è tuo. Per quanto mi riguarda appoggerò ogni tua decisione.”

Dopo qualche secondo di riflessione, Veronica disse: “Certo che voglio farlo, quando mi capiterà di nuovo una possibilità del genere.”

Rivolgendosi a Omar: ”Per aiutarti a venire accetto la tua proposta, però, se per te va bene gestirò la prima fase.”

Omar acconsentì e, a quel punto, Veronica ha afferrato il suo cazzo e mettendosi a cavalcioni su di lui ha iniziato a provare a farlo entrare nel suo culo. Viste le dimensioni questa era una operazione alquanto complessa che ha richiesto del tempo, prima per lubrificare con del gel sia il buco che la verga, poi per allargare lentamente l’ano di Veronica.

La stessa, facendo queste operazioni, disse: “Dai Omar, io ti darò il mio buco del culo, tu fammi il dono del tuo sperma, vieni dentro di me.”

Con questa incitazione, alla fine, con una spinta più intensa da parte di Veronica, il cazzo di Omar è penetrato dentro di lei. Si è sentito un grido di dolore: “Hauggg!!! È enorme.“ e si è tirata indietro.

Omar, prendendo l’iniziativa, si misi dietro di lei che aveva fatto appoggiare sul bordo del letto, a quel punto il suo cazzo era perfettamente allineato con il buco del culo.

Veronica era ancora titubante, lui le disse: "Oooooh, non preoccuparti, non sei la prima donna con cui l’ho fatto, farò in modo di penetrarti con delicatezza, però poi lo metterò tutto dentro."

A quel punto ha messo la mano sinistra sulla sua natica e ha usato la mano destra per puntare la testa del cazzo verso il suo piccolo foro. Appena entrata in contatto carnale lui ha fatto un movimento in avanti, spingendo la verga. Il buco ha resistito ma lui ha continuato. Pian piano, il buco si allargò attorno alla testa del cazzo mentre spingeva ulteriormente, lei emise un forte gemito.

Questo movimento lento ma incisivo ha consentito di far entrare la cappella dentro l’ano di Veronica, poi, pian piano, l’intero pene fino in fondo per tutta l’asta. A quel punto, le sue natiche rotonde erano aderenti al bacino di Omar.

Il cazzo era così grande e il buco era così stretto che ad ogni movimento di Omar si sentiva un gemito di Veronica. Si sentiva il suo respiro pesante.

Dopo questa fase, Omar ha tirato fuori il suo cazzo lasciando dentro solo la cappella, stretta saldamente dal suo ano. Poi ha afferrato Veronica per i fianchi ed ha sbattuto dentro di lei tutto il suo cazzo. Le sue palle rimbalzavano sulle natiche rotonde con un rumore inconfondibile.

I precedenti gridolini di dolore mutarono sempre più in gridolini di piacere. Alla fine, lei urlava di piacere e la su eccitazione era evidentemente al massimo. Ad ogni penetrazione in profondità con il ritorno indietro erano contornati da gemiti di piacere di Veronica.

Omar, ritmando il suo movimento, ha iniziato a sbatterla prima velocemente poi lentamente, alternando i movimenti con alcuni secondi di fermo. Veronica lasciò crollare la parte superiore del corpo sul materasso, appoggiando la testa e tenendo il sedere in aria.

Omar continuò a fotterla per un lunghissimo tempo. La stanza era piena dei suoni delle palle che schiaffeggiavano il culo, del letto che scricchiolava sotto la spinta poderosa, dalle urla e dai grugniti di entrambi.

Lui è andato avanti in questo movimento per diversi minuti, molto più a lungo di quanto mi aspettassi, ma quando è arrivato all’orgasmo, avresti potuto sentirlo urlare dal piacere anche dall'altra parte della strada: “Aaaaaaahhhhhhh!!! Non mi sono trattenuto per nulla cara. Ti ho infilato il cazzo così in alto nel culo che le mie palle erano parzialmente dentro di te.” Disse Omar.

Il suo grido di piacere faceva comprendere come dopo tanto andare l’orgasmo finalmente era stato da lui raggiunto con estremo piacere.

Dopo aver goduto, lui si è fermato per assaporare tutte le sensazioni che quella condizione le provocava.

Veronica poiché era così stretto tra le sue pareti, poteva sentire il suo cazzo pulsare ancora, poteva sentire ogni schizzo di sperma che spruzzava dentro di lei. Era sicuramente il massimo che le fosse mai capitato.

Dopo aver finito, Omar si adagiò sulla schiena di Veronica lasciando il suo cazzo dentro di lei, con il suo sperma che iniziava a uscire fuori dalle viscere. Aveva gli occhi chiusi, avrebbe potuto semplicemente restare lì dietro di lei per molto tempo, e disse: "Mi sei piaciuta molto Veronica, il tuo culo era così stretto che ho avuto fortissime sensazioni, ho goduto alla grande, come è stato per te?"

Veronica gli rispose: "Oh mio Dio, è stato meraviglioso, sono tutta ancora un fremito."

Io l’ho guardata negli occhi e le ho sorriso dicendo: "Bene, credo che per tutti è stata meraviglioso questa serata”.

Omar uscendo il suo cazzo che lentamente si stava ammorbidendo si adagiò sul letto, Veronica si appoggiò con le tette sul suo petto ed io, per rilassarmi, mi sdraiai accanto loro.

Veronica, baciando Omar, continuò con le sue parole di apprezzamento, disse: “Che sensazione meravigliosa, mi hai scaricato il tuo seme dentro e pur avendolo tirando fuori la tua verga la sento come se fosse ancora dentro di me. Quando stavamo pianificando questo incontro non avrei mai immaginato di poter godere così intensamente, grazie per questo Omar.”

Ci eravamo divertiti davvero tutti e tre, sdraiati sul letto ci siamo rilassati. Siamo rimasti lì parlando per circa mezz'ora, poi ci siamo alzati e poco dopo lui si è rivestito e se n'è andato.

Io e Veronica abbiamo fatto la doccia e dopo ci siamo seduti sul divano del salone abbracciandoci.

Immaginavo che Veronica fosse venuta molte volte e, discutendo, continuavo a prenderla in giro per questo. Gli dicevo: “Da ora in poi, se non c’è Omar o un altro delle sue dimensioni, come farai? Sembravi totalmente estasiata dal suo corpo, dal tono e dal colore della sua pelle e da tutto il resto, come farai a godere di nuovo?”

Lei rispose a tono dicendomi: “La mia vagina e, soprattutto, il mio culo sono molto doloranti, probabilmente avrò difficoltà a camminare domani. Non voglio assolutamente un grosso cazzo del genere dentro di me regolarmente, è troppo impegnativo. Certo che il piacere provato durante l’intera serata mi piacerebbe riprovarlo, non certo domani o dopodomani, ne dovrà passare di tempo prima. Ovviamente mi piacerebbe mantenere i contatti con Omar, è proprio un bel tipo.”

Con un cenno del capo confermai la mia risposta positiva alla sua richiesta.

Nei giorni successivi, tutto ritornò alla routine di sempre, anche se l’idea di un nuovo incontro con Omar, con cui mantenemmo i contatti, veniva fuori ogni volta che facevamo sesso.


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