i racconti erotici di desiderya |
A casa dei suoi |
La mia ex viveva con i suoi genitori (età intorno ai 45), noi eravamo poco più che 20enni. Un giorno lei era a lavoro, quindi io ero rimasto a casa. Suo padre anche era fuori per qualche commissione, la sorella era fuori città. In casa c'era solo la madre, una bella donna: non molto alta, capelli rossi appena sotto il collo, occhi castani, seno normale e culetto sodo da fitness. Una vera milf insomma, e dopo averle sgamato le foto osé sul pc era diventata il mio sogno proibito. Come nei più classici dei film porno, il volersi scopare la madre della propria ragazza. Ecco, per me era quello, l'oggetto del mio desiderio, a volte ormai ne ero ossessionato.
Ogni volta che potevo, specialmente quando ero da solo, frugavo nei suoi cassetti della biancheria intima: mutandine, perizomini trasparenti, autoreggenti, corpetti, tacchi alti e vestiti eleganti. Non ho mai trovato giochi erotici, peccato. Annusavo le sue mutandine, mi masturbavo leccandole, inumidivo con la mia saliva il filo del perizoma. E dopo aver sborrato, le rimettevo a posto, sapendo che quando le avrebbe indossate, la mia saliva le avrebbe toccato la figa e il buchetto. L'idea mi eccitava molto. A volte le ho lasciato qualche mio piccolo peletto pubico nel risvolto delle mutandine. Mi faceva sentire porco, volevo sentirmi il suo schiavo e volevo anche possederla. Quel giorno quindi eravamo in casa solo io e lei, io impegnato a cazzeggiare al pc, lei intenta a preparare il pranzo. Indossava qualcosa di casual, da casa insomma: magliettina e una gonna jeans fino al ginocchio, e sandali con la zeppa. Ogni tanto andavo in cucina a bere dell'acqua e le guardavo sempre le gambe, era un giochino perverso per me nel quale volevo coinvolgerla, ma non sapevo fin dove potevo spingermi, ne avevo paura. Conoscevo la figa di quella donna, l'avevo vista aperta nelle sue foto, poco pelosa e carnosa, ma non potevo dirglielo. Cazzo quanto la volevo. Decido di raffreddare i bollenti spiriti e di andare a farmi una doccia, glielo dico, e mi chiudo nel bagnetto di servizio. Era un bagno stretto, con lavandino, lavatrice water e in fondo la doccia ampia quando lo spazio tra i due muri, e una piccola finestrella per il vapore della doccia. Essendoci la lavatrice, c'era anche il bidone della biancheria sporca: era sempre una manna dal cielo. Ci trovavo mutandine e collant, perizomi, sia della madre che della sorella (altra troietta da sogno erotico...). In quel periodo estivo anche i costumi da bagno usati. Ce n'era uno molto stretto, con un reggiseno a triangolo e una mutandina che le lasciava scoperto gran parte del culo. Lo aveva messo il giorno prima in cui eravamo stati a mare. Dopo aver annusato i perizomi della sorella, ed essermi eccitato un po' con il costume della madre che mi ero passato inevitabilmente sul cazzo duro, rimettendo tutto a posto mi accorgo che il lavandino perde acqua. Poca in realtà, ma sotto si stava formando una piccola pozza d'acqua. Sovrappensiero, ero nudo dato che stavo per entrare in doccia, indosso l'accappatoio, apro la porta e chiamo la madre della mia ex: "Vieni a vedere, mi sembra che qui ci sia il lavandino che perde acqua". Lei mi raggiunge e incuriosita mi chiede di indicarle meglio cosa avessi visto. Così le faccio capire che sotto il lavandino si stava formando una piccola pozza d'acqua, e la vede anche lei. Mi dice "Mah, strano, sarà qualche guarnizione. Quando torna mio marito glielo faccio vedere. Vado a prendere uno straccio". Si allontana un attimo per recuperare uno straccio per asciugare sotto il lavandino. Come vi dicevo, lo spazio non era molto per i movimenti in quel bagnetto. Dopo poco quindi torna, io ero fermo lì vicino, lei si avvicina a me per mettere lo straccio sotto il lavandino e si piega un po' sulle gambe, dando a me la sua visuale di una milf a pecora. Io che in quel momento ho ricordato ciò che stavo facendo prima di chiamarla, ho avuto uno spasmo quasi incontrollato. Il cazzo mi è tornato duro sotto l'accappatoio e l'ho toccato un paio di volte per sistemarlo, sperando che non si notasse il gonfiore. E senza accorgermene ho fatto un piccolo movimento nella sua direzione, mentre lei era intenta ad asciugare. Forse inconsciamente volevo farle sentire quanto ce l'avessi duro per colpa sua. Fatto sta che lei, rialzandosi fa un movimento tale da toccarmi con il culo il mio cazzo duro, strusciandosi praticamente contro l'accappatoio. Io resto impietrito (anche perché più duro di così sarei esploso), lei si rialza velocemente e si gira verso di me di scatto, guardandomi negli occhi. Sguardo fisso, nessuna espressione nel volto. Io avevo gli occhi sgranati, cazzo duro, e non emisi parola. Qualche secondo che ricordo come un'eternità, e un silenzio che profumava di porco. L'aveva sentito, duro su di lei, aveva capito forse che volevo possederla. D'istinto il mio cazzo si mosse, un sussulto, succede a volte, i maschietti sanno di che parlo. Abbassò lo sguardo e vide il mio gonfiore, prepotente, sotto l'accappatoio. Tutto in 10 secondi. Non fiatò, si girò, chiuse la porta del bagno e tornò in cucina. Io ancora in trans, dopo qualche altro secondo, mi tolsi l'accappatoio, entrai in doccia, e le dedicai una delle più belle sborrate. |
I vostri commenti su questo racconto | ||
Autore: | Coppiapazzerella2 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 31/10/2024 09:40:48 | |
Giudizio personale: | Sono Ottavio…..beh che dire…un racconto eccitantissimo…chi non ha avuto pensieri impuri verso la suocera😅??!!complimenti Alessio! | |
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Autore: | Franco56 | Invia un messaggio |
Postato in data: | 23/10/2024 15:01:59 | |
Giudizio personale: | Insomma....magari c'è un seguito!!!? | |
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