i racconti erotici di desiderya

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Autore: Kiki74kik
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Mani morbide mi hanno spogliata con dovizia, liberandomi dalle vesti; sciolto i capelli, facendoli ricadere compostamente sulle spalle.

Sono nuda.

Le braccia abbandonate lungo il profilo.

Quelle stesse abili mani mi accompagnano garbatamente al bordo della vasca.

La luce abbagliante del pomeriggio filtra dal peristilio, inondando la stanza.

Sento il calore invitante del sole sulla pelle.

Scendiamo i gradini di marmo rosa e siamo nell'acqua.

La vasca è piccola, circolare, poco profonda tanto che l'acqua mi arriva poco sopra le ginocchia.

C'è profumo di spezie orientali nell'aria.

Due delle donne dalla pelle scura sono entrate con me nella vasca, le lunghe vesti bagnate che s'incollano alle loro gambe.

Gentilmente mi fanno inghinocchiare ed iniziano a bagnarmi strizzando morbide spugne sopra il mio capo.

Con quelle stesse spugne poi mi accarezzano dolcemente sui palmi delle mani, sulle braccia, sul profilo delle ascelle, sulla schiena, sui seni, sul bacino.

Poi con la stessa delicatezza mi fanno alzare.

Il bagno è finito.

Risaliamo i gradini e la padrona è di fronte a me.

Mi ha osservato durante il bagno dietro il separè, ora lo so.

L'aria sprezzante nell'incontrare i miei occhi.

La sua bacchetta di cuoio nero scorre sul profilo delle mie braccia bagnate mentre abbasso lo sguardo.

La punta si posa sul mio torace per poi schivolare tra i seni, fino ad arrivare tra le cosce.

Le mie guance avampano nel sentire tra di esse la dura bacchetta di cuoio.

Poi con un brusco movimento del polso mi impone di divaricare leggermente le gambe.

La padrona fà un cenno e si scosta portando con sé la sua bacchetta di cuoio.

Una delle due nere s'inginocchia davanti a me.

Tento di sottrarmi, scostandomi, ma l'altra mi afferra per le braccia.

Mi inarco voluttuosa, la bocca arsa da una sete febbrile, mentre una lingua allenata mi bacia e succhia la clito.

Mani morbide mi strizzano i capezzoli, mi accarezzano uvunque, mentre labbra carnose mordono e leccano.

Qualcosa di rigido mi solletica le natiche e accarezza l'ano con un movimento circolare. Poi lo sento contro di me, dentro di me. Appartiene alla mia padrona.


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