i racconti erotici di desiderya

Una volta ... e purtroppo mai più

Autore: Tonygrant
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Sono, in pratica, nato con la curiosità verso l’eros, pieno di fantasie e sempre alla ricerca del nuovo. Mi facevano impazzire le zie appena sveglie in camicia da notte, con quei seni grossi e cadenti, senza reggiseno, e i loro capezzoli enormi, le cugine ignare della mia perversione che mi tenevano nel letto con loro ed io “strusciavo”. Ho iniziato molto presto le prime esperienze sessuali, anche perché, diventai presto adulto.

Sono sempre stato fortunato, con l’altro sesso, spesso mi hanno scelto, anche se non sono un adone, nel senso che non sono mai stato da copertina, ma belloccio e sempre molto spiritoso e intraprendente.

Un giorno ho scoperto le riviste di annunci per coppie e altro, preso dalla smania, cominciai a scrivere e mandare foto e telefono. Dopo varie risposte ho conosciuto qualche coppia, tanti bei ricordi, ma una è rimasta tatuata nella mia memoria.

Cominciai a ricevere telefonate notturne, dove una coppia amava farmi partecipare ai loro giochi erotici, lasciandomi ascoltare la loro performance ed io commentavo ogni loro sospiro o frase, rendendoli partecipi della mia masturbazione.

Avevano mille titubanze, dovute alla sua indecisione, mentre lui era quello più convinto e insistente nel voler rendere reale una fantasia, che viveva quasi tutte le notti, ma lei non ne voleva sapere.

Poi una notte, dopo l’ennesimo menage a trois telefonico, mi propose di incontrarci, solo e unicamente per conoscersi.

Appuntamento all’autogrill, dove io arrivai in anticipo, emozionatissimo e tirato a lucido, il riferimento era il tipo di macchina e il colore, ma dopo più di mezz’ora d’inutile attesa, andai via, non riuscendo a capire come mai non c’erano, visto che avevano così insistito, pensai a un imprevisto. Nel tornare il lampo di genio, vuoi vedere che intendevano quella sull’altra corsia di marcia? Eccoli!

Mi affianco, invitandoli per un caffè, rifiutano e mi chiedono di accomodarmi in macchina, entro e finalmente ci presentiamo dal “vivo”, chiariamo l’equivoco e tante risate.

Poi mi chiedono se avevo esperienze, dico qualcuna, quindi vogliono sapere come s’inizia, li invito a sedersi con me dietro e lei sensualissima si accomoda tra me e il marito. Li incito a giocare tra loro facendo da spettatore, senza essere più solo uditore. Si accarezzano, si baciano, lei comincia a spompinarlo e lui mi fa segno ti accarezzarla. Lei indossa un vestitino nero corto con gonna un po’ sbuffata, che mi mostrava l’immenso culo adorno di perizoma e messo in risalto dalle autoreggenti di seta nera e dalle decolleté nere tacco 20, già notate prima. Con dolcezza e massima delicatezza inizio ad accarezzarla, le slaccio il vestito, le bacio la schiena con un misto di alito, labbra, lingua e saliva, senza mai cessare il lieve massaggio al pube e interno coscia, per poi inoltrarmi con le dita, preventivamente bagnate della mia saliva, tra il pelo curato, arrivando al clitoride, che massaggio delicatamente e penetrandola con il pollice, che affonda nella vagina, ormai inondata. Finalmente con un po’ di fortuna riesco a trovare il suo punto G, le sue urla di piacere diventano musica per le mie orecchie e mi riempiono di soddisfazione quando la sento raggiungere l’orgasmo, con quei piccoli tremori tipici dell’evento.

Come per compiere un gesto di riconoscenza, si gira verso di me, che avevo i pantaloni abbassati ed ero intento a masturbare un cazzo divenuto di marmo, si siede cavalcioni su di me e lo infila nel suo corpo, quasi come fosse una cosa da sempre desiderata ed io non chiedevo altro. La sua lingua divenne un trapano nella mia bocca, i capezzoli turgidi di quel seno stupendo erano un invito a leccarli, succhiarli, mordicchiarli, eravamo tutt’uno. Quegli attimi furono fantastici, ma il clou lo raggiungemmo quando accortasi che ero pronto, si mise a pecorina verso lui, che se la chiavava con gran piacere e mi donò un pompino fantastico, il tutto culminava con una sborrata all’unisono di quelle che capitano raramente.

Stemmo per un poco assopiti, stanchi, soddisfatti, ma poi negli occhi di lui notai uno sguardo stranito, di chi non immaginava mai di cosa sarebbe stata capace la sua donna. Infatti, come spesso accade nelle situazioni imbarazzanti, guardò l’orologio e disse di avere premura di tornare e andarono senza nessun commento.

Da allora mia più visti e sentiti, non saprei dove cercarli e nemmeno lo farei per la correttezza che mi contraddistingue, ma ancora oggi ripenso con piacere a quella serata, che prendo come spunto per una sana sega.



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Curioso01 Invia un messaggio
Postato in data: 13/09/2015 16:25:11
Giudizio personale:
stupendo .....

Autore: Fabio Lo Cascio Invia un messaggio
Postato in data: 08/09/2015 15:33:02
Giudizio personale:
Finalmente un racconto vero !!


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