i racconti erotici di desiderya

Una vacanza diversa (l'arrivo)

Autore: Joshina
Giudizio:
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Commenti: 3
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La stanza degli ospiti era pronta, Roberta e suo marito erano davvero felici di ospitare per l’estate il suo nipote con la fidanzatina. Simone era cresciuto, si stava trasformando in un giovane uomo, anche se aveva appena diciannove anni, era molto maturato e la zia era contenta di saperlo sistemato con una bella ragazza poco più giovane di lui, anzi era proprio curiosa di conoscerla…in fondo era sempre stato il suo nipote preferito. All’inizio le era sembrato strano che lui venisse da solo con un giorno di anticipo ma era stata rassicurata che Laura, la ragazza, lo avrebbe raggiunto l’indomani. Stava per aprire la stanza, dove lo avrebbe ospitato quando sentì la sua mano sulla spalla. Indecisa si fermò mentre lui le sussurrava: “Si saluta così il nipotino?” non si aspettava quella mossa. Dopo tutto era passato un anno e si erano ripromessi di lasciarsi il loro passato segreto alle spalle, tanto più che ora lei era sposata e lui felicemente fidanzato..lui non tolse la mano ma l’afferrò per la vita e la costrinse a girarsi. Il suo viso era proprio là, sorridente e spensierato. Le labbra pronte per un bacio. Roberta lasciò che la baciasse, cercando di non abbandonarsi, non voleva ricadere nei vizi del passato, ma non aveva fatto i conti con le trasformazioni di Simone, appena lo toccò fu presa da una strana debolezza che la fece arrendere nelle sue giovani braccia, lui aveva contato su questo…conosceva bene la zietta, non era cambiata, ora si invertivano le parti e se un anno fa era stata lei a sedurlo, ingenuo ed inesperto, ora si sentiva in debito di farle vedere quanto fosse cresciuto…anche grazie ai suoi insegnamenti da cagna in calore! Posò le sue sulle labbra socchiuse che sembravano supplicarlo. La baciò. Prima delicatamente, sfiorandola appena, poi vedendo che era ricambiato continuò con crescente passione. La bocca di Roberta era morbida e accogliente, lasciò le loro lingue intrecciarsi, penetrò a fondo con la sua carezzandola. Roberta si scoprì più debole del previsto e desiderosa di qualcos’altro, ma fu lui a interpretare i suoi pensieri e le chiese: “Ricordi?” lei confermò con un gemito “Lo facciamo?” abbandonata tra le sue braccia chiuse gli occhi. Lo desiderava, lei una donna all’apparenza irreprensibile, una donna di 38 anni che però stava desiderando un ragazzo della metà dei suoi anni…suo nipote per giunta! Le tornarono alla mente i brividi della trasgressione di quei giochi quando era lei a comandare, e aveva la testa che le girava, Francesco, il marito, non sarebbe rincasato prima di 2 ore avevano tutto il tempo…”E’ da un anno che ripenso e desidero il tuo splendido culo” “Non parlare così, sei diventato proprio un porco, dimentichi che sono tua zia?” “No affatto, lo ricordo benissimo e ricordo anche che a quei tempi era la cosa che ci piaceva di più…a tutti e due e a me è mancato tanto, troppo” “sei diventato un maniaco pervertito” “E secondo te di chi è il merito?” Si sedette sul divano con lei in piedi davanti, le mise una mano sulla coscia e la palpò senza ritegno, alzando la gonna e prendendo in mano una natica soda, la patta dei suoi pantaloni si gonfiò da scoppiare. Roberta ansimava e gli disse: “Fammi quello che vuoi ma fammelo bene!” la gonna se la tolse lei, lui si fermò ad ammirare quel corpo e ricordare quante volte fosse stato suo, il culetto era ancora invitante, le slacciò il reggiseno da dietro. Le massaggiò lentamente le spalle e fece scorrere la lingua lungo la spina dorsale fino a raggiungere l’inizio del sedere. Lei era coperta di brividi. Dopo aver baciato e morso a lungo le natiche le sfilò lo slip e la fece sedere sulla poltrona. Senza perdere tempo le alzò le gambe e affondò le labbra nel suo pube profumato, aveva davanti al naso sia il sesso morbido e aperto di sua zia sia l’altro buchino scuro sia si nascondeva tra le natiche. Cominciò a baciare proprio là. Lei stava ferma ma si vedeva che gradiva quel trattamento. Ogni tanto sussultava ed emetteva dei sospiri d’incitamento. Dopo un po’ di saliva affondò con forza la lingua cercando di spingerla più in fondo possibile, la sentì mugolare e lo fermò “Un momento…torno subito”. La lasciò andare guardandole il sedere mentre si allontanava. La seguì di nascosto e si ritrovò nel bagno di fronte alla zia seduta sulla tazza, lei allargò le gambe per permettergli di vedere il getto che cominciava a schizzare, continuò a guardare anche mentre si asciugava, la trasgressione dei vecchi tempi stava prendendo il sopravvento su entrambi, si sistemò a novanta gradi poggiando le mani sulla vasca, lui non perse tempo e cominciò a massaggiarla con il lubrificante che aveva trovato sulla mensola evidentemente pronto all’uso, passò sulla vagina e tra le chiappe, Roberta si abbandonò senza ritegno, il nipote le massaggiò il culetto con molta crema a fondo lubrificandola tutta, cosparse per bene il buchetto prima di inserire la crema anche dentro, se ne mise un po’ sulla cappella e l’appoggiò allo sfintere, spingendolo con forza. In un attimo le fu tutto dentro, il buco era ancora largo e accogliente come lo ricordava. Roberta ebbe un brivido e si piegò meglio per andargli incontro, da qualche tempo non riusciva più a prenderlo tutto così bene, suo marito lo aveva troppo grosso per questo genere di piaceri e quante volte lei si era masturbata quell’anno ripensando alla mazza dura del nipotino. Il suo sfintere pulsava stringendolo e poi lasciandolo di colpo quando usciva. Sentiva lo scroto battere contro il sedere. Lui la afferrò per i seni e riprese ad affondare. Gli piaceva vedere la sua asta sparire interamente tra le natiche aperte della zia. Lei alzò la testa e gli gridò di baciarla e che era un porco, per accontentarla dovette uscire quasi tutto il membro, la lingua lunga si intrecciò con la sua tra le labbra aperte ora aveva la cappella proprio all’entrata dello sfintere, era la parte più grossa del suo fallo e ogni volta le stuzzicava l’ano che tendeva a richiudersi mentre lui penetrava lentamente, ma lei ora ne voleva ancora e ancora, le sprofondò tutto dentro mentre lei spingeva il sedere all’indietro finché fu lei a fare tutto muovendo il sedere avanti e dietro, si stava scopando da sola, non riuscì più a resistere vedendo quanto fosse infoiata e dopo pochi colpi le venne dentro con violenza, infilandola tutta in profondità mentre anche lei godeva. “Che culo zia! Nulla di paragonabile a quello di Laura anche se era vergine quando glielo ho sfondato!” Dopo questo che per la donna fu un gran complimento si spostarono in camera da letto, nudi, Roberta guardò l’orologio, ancora 45 minuti…si ritrovarono distesi uno sull’altra, Roberta era confusa e ancora eccitata, come avrebbero gestito quella convivenza ora? Lui la baciò e lei si trovò quasi involontariamente ad aprire le cosce, era bagnata e ancora ansimante gli disse: “Lo voglio qui ora”. La penetrazione fu molto più facile stavolta e lei gli serrò le cosce sulle natiche per tenerselo dentro, venne per prima e mentre lui affondava nelle sue carni sempre più bagnate, pensò alla fortuna che aveva suo marito a possederla così, l’idea della zia che scopava con il marito lo eccitò terribilmente e così venne anche lui nel fondo di quella figa meravigliosa.

Fecero in tempo a sistemarsi prima dell’arrivo di Francesco che li trovò in salotto a chiacchierare, nessuno dei due ebbe la certezza che l’uomo non avesse sospettato nulla, e se era così, ci sarebbe stato da divertirsi, il pensiero eccitò nuovamente Roberta che sentì indurirsi i capezzoli vedendo il marito che dava un caloroso benvenuto al nipote, che fosse così perverso da sapere e accettare? “Che bello ritrovarsi tutti insieme” e li guardò sorridendo. “Forse era proprio quello di cui avevamo bisogno…una bella vacanza…diversa” azzardò Roberta per vedere se aveva capito bene. Ed era a quello che si riferiva Francesco annunciando che si sarebbe aggiunto al gruppo anche il figlio di un suo carissimo amico, un certo Carlo di appena diciotto anni e nel porre l’accento sull’età lanciò uno sguardo malizioso alla moglie e al nipote. “Bene” concluse il ragazzo “in fin dei conti è sempre bello fare nuove amicizie. Non penso che sarò geloso” e strizzò l’occhio a tutti e due lasciando intendere che ormai c’era poco da nascondersi. Roberta si alzò diede un colpetto a Simone sul sedere e gli disse ad alta voce: “Abbiamo davvero una bella estate davanti a noi, vero tesoro?”



Come continua secondo voi? Chi è il vostro personaggio preferito e perchè?


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Loveplanet25 Invia un messaggio
Postato in data: 15/11/2008 18:51:20
Giudizio personale:
Molto bello

Autore: Cart Invia un messaggio
Postato in data: 06/11/2008 07:50:29
Giudizio personale:
ben scritto!

Autore: Magicaviola Invia un messaggio
Postato in data: 02/11/2008 15:41:24
Giudizio personale:
bello


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