i racconti erotici di desiderya

Un trio in una calda serata di luglio

Autore: Al2016
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Dopo le belle serate trascorse con i nostri cari amici di scorribande sessuali, Elena e Giuseppe, incontri sempre più intensi e trasgressivi.

Volevamo, io e Virginia, passare oltre, trovare nuovi stimoli per evitare la “monotonia” di situazioni già vissute.

La ricerca di una nuova coppia, però, risultava sempre molto complicata. Spesso non si riusciva a trovare la situazione giusta e, soprattutto, coinvolgente.

Qualche altro incontro lo avevamo realizzato, anche molto bello, ma ha sempre richiesto molto impegno nell’organizzarlo ed è stato sempre complicato da gestire nel tempo.

Dal momento che la nostra voglia di sesso di gruppo era sempre viva, e non volevamo continuare solo a sognarlo, in alcune chat abbiamo accettato di condividere l’amicizia anche con singoli in cerca di coppie.

Accettammo, effettuando una certa selezione tra le innumerevoli richieste, le proposte di amicizia di alcuni singoli.

Nella vastità di Internet, ci capitava di chiacchierare con persone, spesso molto simpatiche e cordiali. Con alcuni di loro c’era anche una certa affinità di idee.

Con uno in particolare, tutti questi aspetti collimavano quasi perfettamente con le nostre.

Francesco (così si faceva chiamare in rete), viveva vicinissimo a noi, non nella stessa nostra città (condizione favorevole per noi) ma ad una distanza chilometrica colmabile con pochi minuti di viaggio. Quindi situazione quasi ideale.

Abbastanza presto, l’idea di organizzare un incontro per conoscerci meglio e, soprattutto di presenza, divenne operativa.

Dopo esserci incontrati in rete, scambiando le nostre idee, passammo alla fase successiva, contattandoci per telefono, abbiamo discusso i dettagli di un eventuale incontro.

Per telefono abbiamo parlato liberamente sia dei nostri desideri sia dei nostri tabù (anche se in realtà non ve ne erano troppi di tabù).

Quando il nostro interlocutore ci ha confessato la sua inesperienza, abbiamo esitato un attimo.

Ma dal momento che era soprattutto Virginia interessata all’incontro, in qualche modo, l’inesperienza di Francesco l’attirava e, quindi, abbiamo finalmente concluso che l'incontro poteva realizzarsi e prendemmo un appuntamento.

In quella calda serata di luglio, dopo esserci vestiti adeguatamente per l’incontro. Ci siamo diretti verso il punto d'incontro concordato.

Arrivati all’appuntamento, Francesco era già lì ad attenderci, sicuramente molto emozionato ed eccitato anche lui.

Dopo una breve presentazione, lo abbiamo fatto salire in auto, per poter parlare più tranquillamente.

In brevissimo tempo, la nostra discussione, aveva preso una piega molto “eccitante”, parlando delle nostre esperienze e, lui, ribadendo la sua quasi completa inesperienza, si diceva totalmente convito di voler avere un rapporto di amicizia con una coppia, anche non solo per il sesso.

Con la nostra discussione, sincera e cordiale, abbiamo posto le basi di un rapporto positivo tra di noi.

Sembrava quasi che ci conoscessimo da tanti anni, la confidenza nasceva anche dalla capacità di Francesco di essere totalmente esplicito ma, allo stesso tempo, molto rispettoso ed educato.

L’idea di un possibile rapporto di amicizia “particolare” maturava sempre più tra di noi, la convinzione di tutto ciò non modificava, però, per nulla l’idea di Virginia, che il primo incontro doveva essere solo per fare conoscenza, magari “particolare”, ma senza nulla di più.

Infatti, dopo una bella chiacchierata in macchina, una lunga passeggiata a piedi e un buon momento ricreativo in un bar del posto, ci siamo salutati, prendendo, però, appuntamento per il sabato successivo a casa nostra.

Virginia era stata molto attenta nel fornire tutte le indicazioni per raggiugere la nostra casa, si capiva che aveva molta voglia di rincontrare Francesco.

Gli aveva spiegato nei minimi particolare come raggiungerla ed aveva fissato più volte l’ora in cui ci saremmo rivisti.

Dopo esserci salutati con Francesco, ritornammo a casa. Nessuno dei due, lungo il tragitto aveva detto nulla sull’incontro.

Rientrati in casa, Virginia, però, ha iniziato a sondare la mia sensazione.

All’improvviso, con voce ferma disse: “Cosa ne pensi di Francesco? Sembra un bravo ragazzo!!!”.

Gli risposi, sorridendo, intuendo le sua vere intenzioni: ”Perché mi fai questa domanda, …. hai intenzione di fidanzarti con lui?”

E Virginia: “Dai … non scherzare … lo sai cosa volevo dire.”

Ed io: ”Si sembra tranquillo, educato e molto … impacciato. Si vede che non ha esperienza. Ma a te è piaciuto?”

Virginia: ”Si, non è male, mi piace l’idea di essere io a poterlo condurre nel gioco. Sembra eccitante come situazione. Ma a te l’idea che io possa essere posseduta da un altro uomo ti va?

Risposi con un tono sarcastico: “Beh, è già successo, non sarebbe sicuramente la prima volta, non è vero?”

Virginia: “Si, ma questa volta è diverso, non ci sarebbe una lei che ti trastulla e soprattutto ti distrae da me.”

Dopo aver pensato per un attimo, risposi: “Si vedrà, non saprei darti una risposta adesso. Credo di no. Non mi dovrebbe dare fastidio, infondo siamo sempre insieme. Ci sei tu, ed io con te voglio fare sesso anche se ci sarà Francesco, lo faremo in tre, non solo voi due da soli…… certo sarai molto impegnata tu …. e penso che la cosa ti dispiaccia molto …. vero?”

Virginia: “Certamente … lo sai, sarà un peso enorme per me .....” con una risatina si allontana da me per andare in cucina per preparare la cena.

Per il resto dei giorni ne parlammo solo saltuariamente, ma senza aggiungere nulla di più a quanto detto.

Senza farci caso, Il sabato era già arrivato, era tutto pronto per l’incontro. La casa ben profumata, il grande schermo della tv pronto a diffondere un bel film porno.

Per l’occasione, avevo scelto un film molto particolare che avevamo già visto, tempo prima, con Virginia. Un film dal titolo “Patricia Petite in a threesome double penetration”, molto particolare ed eccitante. Era pronto e posizionato in standby.

Virginia si era attrezzata bene per l’incontro. Nel suo negozio preferito di lingeria aveva comprato un body nero molto sexy che lasciava intravedere tutto. Delle autoreggenti con una balza di pizzo chiusa con fiocchetti. Nell’insieme una visione molto “cattiva” e sofisticata.

Aveva scelto un miniabito nero a fascia elasticizzato, una via di mezzo tra una canotta lunga o un tubino molto corto.

Molto sexy e provocante, soprattutto perché lasciava intravedere tutte le sue forme, dai seni ai fianchi, fino giù al pube.

Nell’attesa, io e Virginia, in quel tardo pomeriggio, avevamo bevuto un drink, come diceva sempre lei: “è il modo migliore per sciogliermi, l’alcol che gira nel mio corpo mi fa questo effetto.”

All’ora concordata, con estrema puntualità che sicuramente faceva trasparire una certa ansia, Francesco ha suonato al nostro campanello.

Ho chiesto a Virginia: “Vuoi aprire tu, per metterlo a proprio agio o vuoi che vada io?”

Lei rispose, con un’aria compiaciuta: “No, no vado io, tu aspettaci qui, voglio parlare con lui per un attimo prima di venire da te.”

Risposi: “Ok. Ti aspetto qui!!!”

Non so cosa si sono detti Virginia e Francesco di la, all’ingresso, ma l’impressione che ho avuto, dopo qualche minuto, quando sono entrati nella stanza, è stata subito positiva.

Si vedeva che era ancora teso ma, sicuramente l’aver incontrato prima Virginia, lo aveva tranquillizzato.

Francesco era vestito in modo casual, con una camicia e jeans.

Appena entrato nella stanza mi ha salutato calorosamente, manifestando il suo gradimento per l’accoglienza informale che avevamo messo in atto.

Entrambi, Virginia e Francesco, quando sono entrati nella stanza, hanno dato l’impressione di aver superato il momento iniziale di timidezza e che la simpatia di entrambi abbiamo avuto un forte impatto nello sciogliere tutti e renderci molto cordiali e socievoli.

Soprattutto, guardando attentamente Francesco, i suoi modi e il suo vestito davano una forte sensazione, rendendolo molto attraente.

Ci siamo accomodati nel salotto e abbiamo iniziato a parlare un po' di cose "normali". Seduta sul divano con lui, bevendo qualche bicchiere di vino bianco freddo, ascoltando i brani di un cd di Tracy Chapman, l’atmosfera ben presto si scaldò.

Virginia era seduta accanto a Francesco, sul divano, io ero di fronte, ad una certa distanza ma non lontano, seduto su un altro divano del salotto.

La discussione era diventata sempre più piccante, ed ho notato, che se non avessi preso io l’iniziativa, Francesco non avrebbe avuto mai il coraggio di proporsi.

Quindi dissi a Virginia: “Perché non fai vedere a Francesco il completino che hai comprato in suo onore?”

E lei: “Se vi va, vi faccio uno strip tese.”

Francesco non rispose, ma dall’espressione del volto si capiva che gradiva la cosa.

Io gli dissi: “Certamente …. Mi piace l’idea!!!”

Virginia si alzò dal divano e, mettendosi tra noi due, iniziò a muoversi in modo sexy.

Cominciò a danzare al ritmo della musica. Il vestito, molto stretto, pian piano si alzò sempre più sulle gambe, rivelando, prima le cosce cerchiate dall’autoreggente, e poi, pian piano, le parti intime ancora coperte dal body.

Il volto di Francesco era completamente catturato dai movimenti di Virginia e dal suo corpo.

Virginia con fare molto “sensuale”, mentre ballava, a volte si avvicinava così tanto, quasi ad avere involontari contatti con lui.

All’improvviso con movimento sinuoso, si sfilò il vestito, restando con il solo body e le calze.

Ora Francesco, poteva fantasticare meglio sul corso di Virginia, quasi completamente visibile vista la trasparenza dei body.

Quei pochi minuti di ballo avevano fatto diventare sempre più caldo l’ambiente.

Sia io sia Francesco, sognavamo di assaporare quei fianchi snelli e il suo culo perfetto.

A quel punto mi ricordai del film che avevo impostato nella TV, chiesi se avessero voglia di vederlo. Il consenso fu unanime, quindi attivai, con il telecomando il film.

Le scene, molto esplicite di sesso a tre, scorrevano sullo schermo catturando parzialmente i nostri sguardi.

Quando Virginia notò i nostri sguardi, da dove trasparivano tutti i nostri pensieri, ci sorrise e bevendo un sorso dal suo bicchiere di vino, ci disse: “Vedo che il mio ballo vi piace, ma quello che fanno quei tre forse di più. Appena finisco lo strip vi sottoporrò ad un controllo fisico lì sotto … i vostri uccelli non mentono ….”

Con un sorriso riprese a muoversi.

Anche io ho alzato il bicchiere in segno di consenso, poi ho rivolto la mia attenzione a Francesco, dicendogli: “Non ti sentire obbligato al solo guardare, se ti va, puoi interagire con Virginia, massaggiarla per tutto il corpo, a lei piace avere certe attenzioni.”

Francesco, sentendo le mie parole, si alzò immediatamente dal divano, ed andò da lei e la baciò appassionatamente sul collo accarezzandola e massaggiandola.

Le mani di Francesco, sempre più esigenti, alla fine scomparvero sotto il suo body.

Virginia, a questa iniziativa di Francesco da me stimolata, rivolse uno sguardo lussurioso nella mia direzione.

Lasciò che le mani di Francesco vagassero sul suo corpo, sotto il body.

Lui le toccò i seni, poi tornò indietro sul ventre.

Lentamente le massaggiò la schiena, sganciando il fermaglio che teneva il body, lo spinse decisamente verso l'alto, rivelando tutto il suo sesso.

Quando finalmente la liberò dal body, lasciandolo cadere a terra, lei si accoccolò vicino a lui, e i due, muovendosi lentamente, al ritmo della musica, si strusciavano uno contro l’altro.

Mentre danzavano così intensamente davanti a me, lentamente la sollevò delicatamente e, mentre mi voltava le spalle, ho intravisto uscire dai suoi pantaloni, il cazzo di Francesco.

Evidentemente Virginia aveva iniziato a fare quella esplorazione che aveva accennato prima.

Ora tutte le "dighe mentali" erano state infrante e, sicuramente Francesco aveva acquisito una certa sicurezza.

Il video che andava nella grande TV, sicuramente stimolava le nostre fantasie sessuali.

Mi sono liberato del mio pantalone e sono andato dai due.

Quando Virginia notò il mio sguardo lussurioso, con il quale indubbiamente la guardai, si voltò verso di me e con uno sguardo seducente e per provocarmi cominciò a massaggiarsi i seni.

Quella vista mi ha fatto impazzire e, quindi, mi sono unito al loro movimento.

Virginia si inginocchiò davanti a me. Come in un film, ha strisciato tra le mie gambe, si è arrampicata su di me ed ha iniziato a infilare le mani nei miei boxer. non senza toccare le mie palle e il mio cazzo già duro.

Per un momento si fermò, e solo allora ho notato il suo respiro ritmico, ed ho visto accovacciato dietro di lei Francesco, il quale, evidentemente, aveva appena cominciato a rovistare la figa di Virginia con le dita.

Almeno questo è quello che immaginavo non avendo la visione libera, vedevo, però, la lussuria nei suoi occhi.

Virginia, senza preavviso, improvvisamente, afferrò il mio cazzo e cominciò a “massaggiarlo” su e giù con la lingua, mentre mi accarezzava le palle con una mano, sentivo che il mio cazzo si stava facendo sempre più duro.

Solo per un po' lo massaggiò poi, cominciò a succhiarlo e infilarlo in bocca. Era una sensazione bellissima, non perché non l’avesse mai fatto, ma la situazione diversa amplificava le mie sensazioni.

Per la prima volta, la mia donna ha avuto l’opportunità di avere due uccelli a disposizione ma, con mia sorpresa, aveva preso per primo il mio in bocca.

Lei mi succhiò, mi lecco, con una intensità tali, da pura lussuria: ero stravolto, avevo gli occhi che vagavano per la stanza, sono caduto, quasi in trans, sul divano e l’intensità delle sue labbra sul mio cazzo erano entusiasmanti.

Mentre giacevo sul divano con le gambe divaricate e ho alzato lo sguardo, ho sentito la sua lingua girarmi delicatamente attorno al mio glande - non senza pizzicare occasionalmente anche il mio scroto. Lì ero particolarmente sensibile e così, senza accorgermene, mi uscirono dei brevi suoni incomprensibili dalla bocca.

Mentre lei mi succhiava, tuttavia, il nostro amico non era rimasto inattivo, dopo essersi liberato degli abiti, continuava ad accarezzarla da dietro, la cosa non dispiaceva per nulla a Virginia.

Poco dopo, Virginia si fermò e i ci suggerì di andare in camera da letto, sicuramente saremmo stati più comodi.

Andando nella stanza, lei camminava, facendo strada, davanti a Francesco, il quale lasciava che i suoi occhi scivolassero sulla sua schiena e sul suo culo perfetto.

Il mio cazzo era ancora rigido, come quello di Francesco, camminando, passo dopo passo, ballonzolavano da sinistra a destra.

Virginia sembrò averlo notato, perché, ad un certo punto, si fermò per un momento e ci guardò mentre ci avvicinavamo a lei.

Quando ci fermammo di fronte a lei, tutti e due, istintivamente allungammo le mani per toccarla, lei ci ha afferrato per i cazzi e ci ha trascinato in camera da letto.

Una volta lì, si gettò a letto con il suo nuovo amico ormai nudo e lo baciò di nuovo appassionatamente.

Dopo un po', si inginocchiò con le gambe aperte, si sporse in avanti e cominciò a baciare, leccare e succhiare il cazzo di Francesco, a quel punto, con stupore, si accorse che era circonciso, non lo avevamo notato nessuno prima.

Con curiosità chiese a Francesco: “Ma per te e meglio o peggio essere circonciso, voglio dire, hai sensazioni diverse rispetto ad uno non circonciso?”

Francesco, tirandolo su, rispose: “Guardalo, cosa ha di verso da quello di Luca, nulla solo una piccola pelle in meno. Alcuni dicono che è meglio, probabilmente per il fatto che è meno sensibile essendo sempre scoperto. Se fosse così, ci devi lavorare di più per farlo godere, ci stai?”

L’inziale timidezza di Francesco era sparita completamente, ora sembrava. E forse lo era veramente, totalmente a proprio agio con noi.

Virginia, con un sorrisetto malizioso, disse: “Certo che ci sto, e ti farò vedere come godrai tra poco, ci darò dentro alla grande …..” poi guardando verso di me, aggiunse: “Bada bene anche tu, non ti trascurerò, anzi ….”

Io annui con un cenno del capo, quella situazione, la presenza di Francesco, il loro rapporto avevano in me fatto sviluppare un senso di tranquillità che allo stesso tempo, oltre ad essere rassicurante, era molto eccitante.

Virginia si girò di nuovo verso Francesco, e con un gesto armonioso si distese su di lui, gli afferrò il cazzo, e con movimenti prima rotatori e poi dalle palle fino alla punta, lo lecco per bene inumidendolo col la saliva.

Con quella posizione che aveva assunto Virginia per succhiare Francesco, mi mostrava il suo culo perfetto e io feci scorrere con cura la mano sulle sue curve.

Mi sono fermato, un attimo, per godere di quella vista perfetta.

Tuttavia, sono stato rapidamente riportato alla realtà dal suo respiro e dal suo forte schiocco che lei esercitava ogni volta che tirava fuori dalla bocca il cazzo di Francesco.

Così ho fatto scorrere lentamente la mano verso la sua figa e l'ho masturbata con attenzione, come piaceva a lei.

Tuttavia, dato che non era molto bagnata nonostante il massaggio intimo avuto prima dal nostro amico, mi sono chinato e ho provato a leccarla con la lingua. Dal momento che non sono riuscito davvero ad arrivare alle sue labbra per via della sua posizione, sono tornato al suo culo.

Lussurioso lasciai che la mia lingua vagasse sulle sue natiche.

Mentre mi avvicinavo all'ano perfettamente rasato con la lingua, lei mi guardò in un modo sensuale.

Le restituii lo sguardo ed ho continuato con il mio trattamento.

Quando sono arrivato all'ano, l'ho leccato dolcemente.

Quando ho notato una contrazione dei suoi muscoli anali, sapevo cosa voleva.

Mentre stavo cercando di possedere con la mia lingua il suo ano, ho lentamente spinto una mano tra le gambe ed ho accarezzato la sua figa e il suo clitoride.

La sollevai di più, quindi, mi stesi sulla schiena e strisciai tra le sue gambe.

Lei abbassò il bacino e mi spinse in faccia la sua figa ora bagnata.

Io, lentamente, cominciai a stuzzicare il suo clitoride con la lingua, prima delicatamente e poi sempre più intensamente.

Alternando movimenti veloci con leccate più intense e profonde con tutta la grandezza della lingua.

Sapevo che Virginia amava essere leccata in quel modo e, con enorme felicità, la senti gemere dal piacere.

Lei, allo stesso tempo, con la sua calda bocca, stava “lavorando” Francesco, con movimenti, una volta più veloce, una volta più lenti.

Si sentivano e si capiva quando aumentava il ritmo, dai segnali che l’amico rilasciava con i suoi gemiti, dicendo: “Si, si …. così, no, no … non ti fermare … continua ti prego!!!”.

Mentre io "impastato" con la mia lingua e le guance dagli umori di Virginia, continuavo a “massaggiare” le labbra della sua figa e il clitoride.

Lentamente le sue labbra si aprirono e così presto la penetrai con la lingua, massaggiandola dentro.

Movimento ritmico, dentro, fuori, clitoride che la condusse a godere in poco tempo.

La sentii vibrare, la sia figa, appoggiata sulla mia faccia, si contraeva.

Lei gemette rumorosamente e mi versò un torrente di umori in faccia.

Strisciando fuori da sotto di lei, ho notato che Francesco, dopo aver preso un preservativo che si trovava sul comodino. Si avvicinava, da dietro, a Virginia.

Anche lei lo notò, allora mi tirò in avanti, verso la sua faccia, e prese il mio uccello in bocca, lasciando a Francesco il suo bel fiore oramai molto umido dagli umori suoi e dalla mia saliva.

Francesco si posizionò dietro Virginia e, con un movimento rapido ma allo stesso tempo leggero, la penetrò.

Io potevo vedere tutto essendo inginocchiato sul letto davanti a Virginia.

Lei era in ginocchio sul letto, appoggiata sugli avanbracci, in una posizione tale da dare l’intera figa libera a Francesco.

Lui la stava montando con movimenti lenti ma profondi.

Movimenti che inducevamo Virginia a riproporli, con la bocca, sul mio cazzo.

Una movenza così armoniosa e così sensuale da stimolarmi all’inverosimile.

Avrei voluto avere a disposizione una telecamera per riprendere tutto, così da poter dire dopo, è successo veramente, era tutto così bello.

Sentivo il cazzo di Francesco che, entrando ed uscendo dalla figa di Virginia, emetteva un suono particolare, molto singolare ed eccitante.

Non ci avevo mai fatto caso a quei rumori nei precedenti nostri rapporti, forse erano creati dalla particolare posizione che aveva assunto Virginia o dalla consistenza del cazzo di Francesco, non sicuramente molto lungo ma, estremamente grande di circonferenza. Un vero e proprio stantuffo.

Lo sentivo ansimare e lodare Virginia per le belle sensazioni che ci stava regalando.

Mi guardava negli occhi con una espressione di compiacimento e di gratitudine per aver concesso a lui quelle ore di passione sfrenata con mia moglie.

Sentivo Virginia ansimare dal piacere ma, allo stesso tempo, non abbandonare neanche per un attimo il mio pene, leccandolo e succhiandolo con una energia tale da farmi sentire al centro delle sue attenzioni.

Non avrei mai immaginato che quella situazione, così particolare, potesse piacermi in quel modo.

Quando, con enorme soddisfazione e piacere, prima Francesco e poi io siamo venuti, alternativamente Virginia, prese in bocca i nostri cazzi, leccandoli e gustandosi tutti i nostri umori.

Era una situazione molto intima e molto coinvolgente.

Ma, soprattutto eccitante, infatti, visibilmente i nostri cazzi riprendevano vigore.

Lei, accorgendosi della situazione, si strinse di nuovo il cazzo del nostro amico tra le mani, poi si fermò e mi guardò e disse: “Vi andrebbe di continuare … a me piacerebbe provare altre posizioni”.

La risposta fu una e una sola, formulata da noi due all’unisono: “Siiiiii!!!, Certamente.”

Affascinato da quella situazione che si era creata, molto coinvolgente e sensuale, mi sono coricato sulla schiena sul letto, offrendo il mio cazzo a Virginia.

Lei mi salì sopra e spinto il mio sesso tra le sue gambe, lo adagiò alle labbra della sua figa.

Poi con un leggero movimento del ventre verso il basso, lo fece entrare, per tutta la sua lunghezza, dentro la figa, iniziando un movimento “su e giù” con una intensità e una forza da stravolgermi e farmi genere.

Francesco, nel frattempo era rimasto calmo.

Ho lasciato il mio sguardo verso la sua direzione e ho scoperto che mi guardava con pura lussuria, così ho tirato indietro il mio cazzo un po' e poi, lo ho spinto lentamente di nuovo dentro Virginia.

Lei gemette e subito, richiamando a sé Francesco, prese il suo cazzo nella bocca.

Lentamente, iniziai a muovere il bacino avanti e indietro, il che evidentemente non era abbastanza per lei.

Infatti, lei ha iniziato a premere il bacino contro il mio a un ritmo più veloce.

Mi fermai di nuovo per un momento.

Mi piaceva e mi divertivo a sentire lei che scopare il mio cazzo, ma dopo un breve momento ho iniziato a spingerlo di nuovo, trovando rapidamente il ritmo giusto, afferrandola dai fianchi.

Stare sotto è una delle posizioni che mi piace di più, ho scopato lei (o lei me?), distribuendo momenti veloce e profondi, con momenti lenti e superficiali, estraendo il mio cazzo, ogni tanto, strofinando, brevemente, il mio pene sul suo bocciolo, per poi spingerlo velocemente dentro di lei.

Il suo ansimare stava diventando sempre più veloce e intenso, stava diventando sempre più difficile, per lei, tenere il cazzo del nostro amico in bocca. Quindi lo lasciò scivolare fuori.

Vidi Francesco, dopo aver recuperato un profilattico, posizionarsi per prenderla da dietro, lo osservai raddrizzarsi e posizionarsi in ginocchio sul letto, superando le mie gambe.

Senza tirare il mio cazzo fuori da Virginia, le ho chiesto di piegarsi in avanti appoggiando suo seno sodo su di me.

Questo per dare la possibilità a Francesco di posizionarsi proprio in corrispondenza del buco del culo di Virginia.

Lui capì la mia mossa e la assecondò, ora era dietro di lei, intento a massaggiare il suo buco del culo con l’olio che avevamo comprato per l’occasione.

Poiché era molto resistente alla penetrazione il buco di Virginia, vista la posizione e la presenza già del mio cazzo nella figa, Francesco trovava molta difficoltà a penetrarla. Quindi, accontentandosi, lasciò scivolare il suo cazzo lungo le chiappe ma, fuori da lei.

L’inesperienza di Francesco, si manifestò in modo evidente in questa situazione.

Io, tuttavia, dopo essermi fermato bruscamente per aiutarlo, ho iniziato di nuovo a scoparla.

Virginia ansimava e respirava sempre più velocemente.

Era evidente che era molto eccitata, vicina a raggiungere di nuovo l'orgasmo.

A quel punto Virginia, comprendendo la situazione, disse a Francesco: “Non ti preoccupare se non ci sei riuscito, mettilo dentro la figa. Dai che ti aiuto anche io….. Mi piacerebbe sentire il calore del tuo cazzo dentro di me, dai prova!!!”

Poi, rivolgendosi a me, con un sorrisino malizioso, disse: “Lasciagli il posto, non essere egoista, non te ne farò pentire….”

Lui, senza aspettare altro, si riposizionò meglio dietro Virginia e, si ripropose con il suo cazzo nella figa ormai ben oleata da me.

Questa volta, anche se con difficoltà, riusciva a penetrare Virginia, la quale, con un gridolino, manifestava la sua approvazione.

Ora era invasa dal cazzo di Francesco, che si muoveva ritmicamente dentro di lei, l’espressione del suo volto faceva trasparire la sua forte goduria.

Con movimenti alternati, avanti – indietro, Virginia accompagnavano quelli di Francesco. Tutto questo dava il senso del piacere che lei provava.

Bastarono pochi minuti, soprattutto per l’enorme spinta erotica che sprigionava Virginia, e Francesco, con un vigoroso urlo, venne.

Francesco si allontanò da Virginia togliendosi il preservativo, era evidentemente molto soddisfatto.

Quando si allontanò, per lasciare la stanza e ci guardò, noi eravamo ancora intenti nella nostra cavalcata e ci stavamo godendo quei momenti.

Ci ha sorriso e poi è scomparso nel corridoio. Attraversandolo in cerca del bagno.

Noi continuammo a scopare fino dopo il suo ritorno nella stanza da letto, raggiungendo l’orgasmo in simultanea.

Virginia gemeva ed urlava per il piacere e l’eccitazione mentre sentiva il mio sperma caldo nel suo corpo.

Restammo abbracciati mentre il mio cazzo si stava ammosciando in lei, entrambi guardavamo Francesco, nudo e seduto accanto a noi, che accarezzava dolcemente le spalle di Virginia.

Virginia volle ringraziare Francesco per i bei momenti avuti insieme, si alzò da me ed avvicinandosi a lui, lo baciò in modo passionale.

Cosa che colpì Francesco. Eravamo tutti esausti ma molto soddisfatti.

Il tempo era passato così velocemente, che non ci eravamo accorti che si erano fatte quasi l’una di notte.

Dopo essersi rivestito, Francesco, ci salutò per fare rientro a casa, ribadendo il suo grande desiderio di voler consolidare la nostra amicizia appena nata.

La nostra risposta fu di un assoluto consenso, confermando, la nostra volontà di voler approfondire i nostri rapporti di amicizia, proprio perché avevamo molto gradito il suo comportamento, molto educato e rispettoso ma, allo stesso tempo, molto sensuale.

Avevamo fatto una nuova amicizie ed una nuova esperienza particolare, eravamo sicuri che avremmo sperimentato molti altri incontri, anche più belli e arrapanti, con il nostro nuovo amico.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Ninetta23 Invia un messaggio
Postato in data: 01/03/2018 00:59:17
Giudizio personale:
Perché non ho anche io una moglie così ?


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