i racconti erotici di desiderya

Quarant'anni 1 parte


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Quarant’anni

Mi chiamò Mara, ora poco passato quarant’anni, e lentamente mi sto accorgendo che anche se non voglio la mia mente ha cominciato a fare paragoni e bilanci. Sono sposata con Paolo circa vent’anni, ed abbiamo due figli, Luca di 19, è la femmina Sara di 17. Fisicamente siamo una bella coppia, entrambi amiamo molto praticare sport e vita all’aria aperta, inoltre io lavoro come insegnante di educazione fisica in una scuola. La nostra è una vita alquanto tranquilla e normale, fatta di lavoro, vita sociale, e volontariato sia nella associazione parrocchiale, che in una Misericordia che si occupa di persone anziane o disagiate. Da quando ci siamo conosciuti, eravamo alle scuole elementari, Paolo ed io abbiamo subito fatto coppia fissa, avendo gli stessi interessi e le stesse idee su come voler gestire la nostra vita insieme. Lui lavora in una banca, è una persona calma ed è molto equilibrata. La nostra vita affettiva è stata sempre tranquilla e serena, una normale coppia come ce ne sono tante che vivono nell’immediata periferia di una grande città. Sessualmente parlando, fra di noi non ci sono molte cose strane, anzi, il sesso è vissuto come una cosa normale e priva di qualsiasi forte emozione o intensi piaceri. Due o tre volte alla settimana, quando lui ne ha voglia, nel buio nel silenzio della nostra camera, lui mi accarezzo un po’, poi sale su di me, mi penetra lentamente, fin quando entrambi non raggiungiamo un orgasmo che generalmente avviene insieme e che ci appaga entrambi e tutto finisce lì. Poi un giorno, festeggi il suo 40º compleanno, e stranamente dentro di te alcune cose cambiano. Te ne accorgi per la prima volta, quando esci da sotto la doccia, e stranamente i tuoi occhi indugiano sul tuo corpo riflesso nello specchio del bagno, o meglio ancora in quello più grande dell’armadio in camera da letto. Ti osservi, guardi il tuo fisico snello e sodo, le cosce toniche, i tuoi seni ancora gonfi e belli, poi ti giri, e sollevandoti sulla punta dei piedi osservi l’effetto che fa inarcare la schiena per evidenziare il tuo splendido culetto a mandolino ancora tonico sodo. Ti guardi nello specchio, ti piace, sei soddisfatta di quello che vedi è dentro di te immagini per un attimo quale effetto avrebbe sul tuo fisico e sulla tua immagine se ora avessi ai piedi scarpe con un tacco 12. Non le indossi, anzi non ce l’hai proprio, perché Paolo dice che sono da puttana, e questo non va bene, anche se l’effetto che ti fa stare in punta di piedi non ti dispiace per niente. Continui a guardare il tuo corpo, scorri con la mano sui seni, li accarezzi lentamente, li senti sodi e tonici, e i capezzoli che si stanno gonfiando ti procurano un breve e semplice piacere al quale non ti sottrai, anzi la tua mano scivola lungo il tuo corpo passando dal davanti e dietro ed insinuandosi nel taglio delle natiche fino a sfiorare il buchetto anale, domandandoti quale effetto farebbe prenderlo in culo, anche se non lo hai mai fatto perché Paolo non te l’ha mai chiesto e dentro di te sentire il desiderio di provare questa esperienza. Bagni un dito e lentamente lo lasci scivolare forzando la rondella che si apre lentamente facendoti provare un lieve brivido di piacere, sentì uno strano languore, mentre lo ruoti dentro di te senti che ti sta dando una sensazione nuova mai provata, poi lo fai scivolare fuori e con la mano torni ad accarezzarti davanti come quando facevi da bambina nel buio nel silenzio della tua camera quando per la prima volta ti sei toccata davanti e hai provato emozioni fortissime. Indugi sul tuo bottoncino senti la tua micia fremere e bagnarsi, indugi lungo il taglio e poi lasci scivolare dentro di te due dita che ti procurano un lungo brivido di piacere dolce, caldo, intenso, che ti fa tremare le gambe e ti costringe ad appoggiarti all’armadio.

…….. huhummummhummmmmmuuummmmm…..

Un lungo gemito esce dalla tua bocca, e le tue gambe quasi ti costringono a cedere, per un momento il tuo corpo trema e gemme del piacere che ti stai dando, lasciandoti a bocca aperta. È un attimo, intenso è bello durante il quale per un momento hai provato sensazioni che generalmente non hai, anzi nemmeno ti sogni di provare. Resti per qualche secondo immobile poi tuoi occhi ti vedo nello specchio, che osservi, ti vergogni delle sensazioni provate. Scatti come una molla, ritorni prontamente te, vai in bagno e ti lavi la mano che ti ha procurato piacere, poi ti bagni la faccia con dell’acqua fresca guardandoti con rimproverano specchio, e di colpo torni ad essere la persona calma e morigerata che sei. Ti rimproveri mentalmente di queste tue fantasie che una madre, è una donna timorata di Dio, sposa fedele, non dovrebbe avere. Purtroppo però, devi ammettere con te stessa che sempre più spesso questi tuoi pensieri affollano la tua mente. Dentro di te cerchi di capire chi o che cosa ti procuri queste nuove fantasie che non hai mai avuto. Mentalmente esplori il tuo ambiente di lavoro, alla ricerca di fatti o situazioni che possono aver generato queste tue fantasie. Analizzi mentalmente i tuoi colleghi, scartando a priori quelli di sesso maschile, tutti più grandi di te e molto impegnati socialmente, mentre fra le colleghe donna, ve ne solo una, la professoressa Cecilia. Alquanto chiacchierata, e considerando il fatto che una volta hai ascoltato parzialmente una sua telefonata, dove lei raccontava ad un’altra persona quanto aveva goduto nel prenderlo in culo, nel succhiarlo fin quando aveva ricevuto in bocca il piacere del maschio con cui stavano facendo sesso. In quel momento sei inorridita pensando a quanto fosse malafemmina una donna così, considerando che l’unica volta che sei discesa in basso baciando il petto del tuo uomo con il chiaro intento di provare a prenderlo in bocca lui ti ha fermato dicendo che solo le puttane fanno queste cose e tu da quel momento hai considerato sempre che queste cose le fanno solo le professioniste del sesso. Cerchi di convincerti sempre di più che queste tue fantasie sono solo dovute a un momentaneo periodo in cui sia tu che Paolo siete molto impegnati con il lavoro, i figli, e il sociale, e questo ha determinato un calo nei vostri momenti intimi, anzi, da circa quattro settimane non hai più fatto sesso con lui. Lentamente la tua vita riprende come ogni giorno, casa, lavoro, spesa, figli, marito, sociale, e poi tu che dentro di te senti che le cose stanno cambiando. Cerchi di combattere questo tuo stato d’animo cercando in ogni modo un maggiore impegno in quello che fai evitando il più possibile di rimanere sola con i tuoi pensieri. Ma per quanto t’impegni senti dentro di te una strana sensazione, e un senso d’insoddisfazione al quale non sai dare nessuna spiegazione. Poi un sabato pomeriggio, mentre sei impegnata a fare la spesa, incontri la tua collega, che si aggira fra gli scaffali con l’aria un po’ spaesato e distratta.

“Ciao, vedo che anche tu sei impegnata a fare la spesa.”

Lei ti guarda come un naufrago che trova chi lo sta salvando.

“Ciao Mara, scusami se ti disturbo, ma ho proprio bisogno di un valido aiuto, e da quello che vedo nel tuo carrello direi che tu sai esattamente dove sono sistemate le cose in questo supermercato. Devo fare una cena per degli amici, e non riesco a trovare niente di quello che cerco.”

Sembra strano, ma fino a quel giorno, fra voi due, eravate sono scambiate solo qualche saluto e brevi frasi solo inerenti il lavoro, anche perché, tu hai sempre evitato di avere troppa confidenza con questa donna che consideri di facili costumi, eppure ora quella sua strana richiesta, per te è quasi banale ti riempie quasi di gioia. Insieme girate il supermercato, e scaffale dopo scaffale, sembra che la vostra confidenza aumenti sempre più, anzi la trovi simpatica e divertente, una cosa che dentro di te ti procura un immenso piacere. Nei giorni a seguire hai altre occasioni di parlare con lei e ben presto si accorgi che lei ha la tua stessa età, non è sposata, ed è una persona, simpatica, allegra e divertente, forse un po’ anticonformista, ma che ha deciso di vivere, la propria vita, in maniera simpatica e divertente. Dopo circa due settimane, decidete di uscire insieme, a fare dello shopping. Ben presto ti rendi conto che sei contagiata dalla sua voglia di vivere, senza rinunciare a quello che fai ma, cercando di mettere un po’ di colore a quella che ora ti sembra una vita grigia e tremendamente monotona. Passando da un negozio all’altro, della grande città mercato, scopri, che i suoi gusti in fondo sono anche i tuoi, osservi quella donna che si muove con naturale scioltezza, e anche se non vuoi, fare paragoni fra la sua vita allegra e spensierata, e la tua piatta e monotona priva di qualsiasi vera emozione. Sedute in un bar a gustare un cappuccino, osservi i maschi che passano, e vedi, che molti degli sguardi sono rivolti a lei, che delle due è sicuramente quella che attira di più l’attenzione, anche se il suo abbigliamento non è eccessivamente sexy o provocante, ma ti rendi conto che sei tu, con la tua estrema semplicità, e pacatezza, anche se indossi un completo scuro, con una gonna, che arriva al ginocchio e che esalta la tua splendida capigliatura bionda, a risultare quasi invisibile. Poi quando state quasi per venire via, arrivano due splendidi maschi, che salutano calorosamente Cecilia. Li hai osservati in silenzio, trovandoli decisamente belli, e uno di loro, quello con il capo completamente rasato, si gira e scrutandoti fin nel profondo degli occhi ti fissa intensamente.

“Cara Cecilia, chi è questa splendida signora in tua compagnia?”

Lei fa le presentazioni, e scopri che Augusto, il maschio che ti osserva, e che ti scruta, quando ti ha stretto la mano che ha provocato una strana scarica di adrenalina, che ora ti fa provare uno strano languore dello stomaco, mentre senti inumidirti le mutandine quando abbassi lo sguardo incapace di sostenere il suo che ti è arrivato fin dentro l’anima. Poche battute dette in allegria e subito l’atmosfera si fa serena e cordiale, a te sembra di conoscerli da sempre, e non esiti un attimo quando loro tre ti invitano ad andare tutti e quattro a pranzo insieme. A tavola ti trovi proprio davanti ad Augusto che sembra rapito dalla tua figura. Mario, l’altro commensale continua a far ridere con le sue battute sia te che Cecilia, e tutto il pranzo si svolge in un’atmosfera cordiale e serena. A malincuore i due maschi dopo aver pagato il conto sono costretti a lasciarvi andare, ma con il fermo impegno di ritrovarsi di nuovo tutti e quattro a gustare una cena di pesce in un ristorante che loro conoscono benissimo. Sulla via del ritorno, mentre lei guida l’auto con disinvoltura, hai voglia di chiedere a Cecilia chi sono i suoi amici e che cosa rappresentano per lei. Lei dopo tante banalità gira lo sguardo e ti osserva per un lungo istante in silenzio poi come aver letto nei tuoi pensieri ti chiede quasi a bruciapelo cosa ne pensi dei due uomini con i quali avete pranzato. Vorresti cercare di spiegare le tante sensazioni che ho provato, ma ti spaventa questo tuo senso di libertà non consono al ruolo che fino a oggi ricoperto, quindi farfugli un generico: “sembrano due brave persone.”

Lei ti osserva sorride, e dentro di sé ha capito tutto anche se probabilmente non se la sente di dirtelo brutalmente, ma dopo un lungo istante ti fa una domanda che ti lascia alquanto basita.

“Vorrei sapere, anche se non sono fatti miei, da quanto tempo non ti fai una bella e salutare scopata?”

Arrossisci fino alla punta dei capelli, guardi con aria stupita, poi dopo un lungo e imbarazzante silenzio abbassi il capo e con un filo di voce rispondi che è da circa un mese. Lei ti guarda con un’aria triste carica di compassione, poi continuando a guardare la strada, ti fa un’altra domanda.

“Mara, se non te ne fossi accorta, ha superato quarant’anni, metà della tua vita se n’è quasi andata, e tu sicuramente sarai soddisfatta dei risultati che hai avuto fino adesso, ma dimmi la sincera verità quando è l’ultima volta che ti sei presa un vero momento di pace e di piacere e di serenità e di divertimento per te?”

Giri lo sguardo verso il finestrino, senti dentro un tumulto strano, senti il tuo corpo ribellarsi alla mente che cerca ancora di essere razionale anche se ti stai sempre più rendendo conto che è una battaglia persa. Cerchi di non rispondere, e lei non insiste anche se ha capito quello che tu non hai detto. Passa un’intera settimana durante la quale più volte hai ripensato allo sguardo di Augusto, le sue splendide mani al suo fisico asciutto i suoi occhi scuri e profondi, e tu sei rimasta turbata immaginando sentire il suo corpo su di te. Così non ti sorprendi più di tanto quando Cecilia ti invita a cena a casa sua. Sei è tesa emozionata, sai benissimo che ci sarà anche Augusto, e questo provoca una forte eccitazione e nello stesso tempo una profonda angoscia e senso di colpa nei confronti del marito, che ormai sembra più impegnato nei suoi vari obblighi sociali, e passatempi dei quali tu sei esclusa. Passi l’intero pomeriggio del giorno della cena ad arrovellarti il cervello su cosa mettere per non sembrare troppo sciatta o bigotta, né troppo sexy o provocante. Dopo aver provato e riprovato quasi tutti i vestiti dell’armadio decide di fare una doccia, per cercare di calmare la tua mente il tuo corpo alquanto inquieto e teso. Senti l’acqua scorrere su di te, e per un lungo istante ti appoggi al muro della doccia chiudi tuoi occhi ed entrambe le tue mani accarezzano il tuo corpo. Stringi i seni e i capezzoli con forza, mentre con l’altra mano è scivolata fino in basso e ora spingi con decisione due dita dentro di te. Ti masturbami con calma, lentamente, ad occhi chiusi, immaginando che siano le mani di Augusto a darti il piacere che stai provando.

……humhummhummmmmm….ssssiiiiiiiiii……

Mordi il labbro inferiore, mentre un orgasmo intenso e profondo scuote tutto il tuo corpo. Resti immobile mentre l’acqua ti scorre addosso, fin quando senti il rumore del tuo cellulare che ti costringe a uscire per rispondere, e Cecilia, che chiede fra quanto arrivi perché ha bisogno di te per finire di preparare la cena, e ti prega di passare in pasticceria a ritirare il dolce. Per un istante resti ancora stordita da ciò che hai provato, poi decidi rapidamente che è ora di passare all’azione. Indossi un abito leggero, senza maniche, con un leggero scollo che mette in mostra la tua splendida terza di seno, che tieni fasciata in un completo intimo alquanto trasparente che Cecilia ti ha regalato l’ultima volta che siete usciti insieme a fare compere. Completi il tutto con un paio di sandali a zeppa, non molto alti, ma che in ogni caso inarcano il tuo corpo evidenziando senza essere volgare, il tuo splendido culo a mandolino. Dopo circa mezz’ora ti presenti a casa e Cecilia che ti accoglie a braccia aperte.

“Finalmente sei arrivata, credevo che avessi cambiato idea, e da quel che vedo se splendida. Se mi aiuti a preparare la tavola avremmo sistemato tutto anche perché fra poco arrivano Augusto e Mario.”

La guardi, sorridi, e lei ti dà un lungo braccio stringendoti forte.

“Mara, divertiti, lasciati andare, per questa sera, lascia l’altra donna fuori dalla porta, e permettimi di dirti che la vita è una soltanto, e che ogni tanto bisogna volersi bene prendendosi cura di se stessi facendo quello che uno vuole.”

Resti per un attimo a pensare, ma il suono del campanello alla porta lascia andare ogni tuo dubbio, ti trovi quei due splendidi uomini davanti, decidi dentro di te che l’altra Mara resterà chiusa fuori dalla porta. Baci e abbracci da parte dei due uomini, e in particolare di Augusto che ti osserva e ti chiede di fare un giro su te stessa ammirando il tuo splendido corpo. Dopo un aperitivo alquanto alcolico sedete a tavola per gustare la splendida cena che Cecilia preparato, molto annaffiata da un leggero vinello al quale non sei abituata che fuga ogni tuo remoto freno inibitore. Mentre Cecilia prepara il caffè è aiutata da Mario tu e Augusto vi siete seduti sul divano l’uno vicino all’altro, lui ti guarda, prende il tuo viso fra le sue mani e per un attimo chiudi gli occhi, fin quando sente la sua bocca sulla tua incollarsi in un bacio caldo e appassionato. Dopo un attimo di stupore, spingi la tua lingua dentro la sua bocca che va a cercare la sua con il quale inizia una danza erotica molto sensuale e carica di passione. Le sue mani scendono sul tuo corpo accarezzano i fianchi fino quasi alle cosce, ti stringe a lui e quando ti stacchi vedi gli altri due che mi stanno osservando con un sorriso di compiacimento. Bevuto il caffè, Cecilia accende l’impianto stereo che diffondono musica di sottofondo, si mette a ballare, anzi si struscia languidamente contro Mario in evidente stato di eccitazione. I due si baciano si toccano in piedi davanti a voi mentre Augusto continua ad accarezzarti lentamente il tuo corpo per poi invitarti a ballare con lui. Ti stringe a sé, senti il suo petto forte premere contro il tuo seno, e i tuoi capezzoli indurirsi a quel contatto mentre le sue mani che sono scese lungo la schiena ora stringono con forza le tue natiche e spingendo il tuo corpo contro il suo facendomi sentire qualcosa di grosso e voluminoso che sta crescendo davanti a te. Ti senti leggera felice, eccitata da inebriante voglia di lasciarsi andare. Torna a baciarti, le sue labbra avide scorrono lungo il tuo corpo, sul tuo collo quasi dietro la nuca provocandoti brividi di piacere che non hai mai provato. Ti giri e vedi che altra coppia si è avviata verso la camera da letto. Augusto ti stringe a sé, senti le gambe molli, le mutandine bagnarsi il tuo corpo carico di desiderio a cercare con il ventre il suo voluminoso pacco che ora si sente tutta la sua pienezza e che ti provoca scariche di piacere al solo contatto. Le abili mani di lui aprono la cerniera lampo del tuo vestito in un attimo scivola a terra lasciandoti sola con il sottile trasparente intimo che ti fa sembrare nuda. Per un attimo vorresti coprirti ma poi le tue mani anziché nascondere il tuo corpo hanno cercato il suo, e inizi spogliarlo freneticamente quasi a volerli strappare i vestiti di dosso. In breve siete entrambi nudi, e vedi per la prima volta il suo sesso lungo duro e grosso, diverso da quello di tuo marito più corte più sottile. Lui ti solleva, ti prende in braccio e ti porta nella camera dove sdraiata sul letto c’è Cecilia che sta succhiando il cazzo di Mario che a te sembra al solo vederlo anche più grosso di quello di Augusto. Dopo averti sdraiata delicatamente scende verso di te si mette fra le tue gambe. Chiudi gli occhi per la prima volta assapori una vera e propria leccata di fica, che ti sconvolge ti fa provare sensazioni mai provato prima. Godi nel sentire quella lingua scorrere lungo il taglio, ed insinuarsi fra le grandi labbra per poi affondare te mentre con la punta del naso lui ti schiaccia in maniera dolce meravigliosa il tuo splendido bottoncino provocando l’orgasmo al quale non sai resistere.

..uhuuunnnnnnnmmmm….. ssssssiiiiiii……..oooooooohhhhh!!!!

Cerchi di soffocare l’orgasmo, lui si stacca da te solleva lo sguardo e ti costringe ad aprire gli occhi.

“Godi, urla, dimmi se ti piace, ma non reprimerti, lasciati andare.”



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