i racconti erotici di desiderya

Ne sono fiera


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Ne Sono Fiera

Gli ultimi quattro anni della mia vita, mi hanno vista costantemente e sempre di più al centro di situazioni da vera zoccola. Ormai, mi considero una zoccola senza limiti, una bevitrice di sborra senza fondo ed una ninfomane mai sazia di cazzo.

Dopo quel capodanno, Luca iniziò ad organizzarmi sempre più spesso incontri di gangbang tramite gli annunci che avevamo, ed abbiamo, pubblicati sui vari portali erotici, a portarmi nei club privè, soprattutto noti per esser molto frequentati da singoli, e molto spesso, ci siamo anche creati delle situazioni da alta tensione erotica nei posti più svariati, come i cinema porno, bagni di autogrill, luoghi di incontro all'aperto, perfino in palestre ed officine.

Nel frattempo poi, mi concedevo in lunghe scopate ed inculate anche a mio fratello Ninni, che ormai preferiva di gran lunga scoparsi sua sorella, piuttosto che sua moglie.

Anche il lavoro era diventato molto interessante, e lo è tutt'ora, visto che seguo sempre il mio capo nei suoi viaggi in giro per il mondo e che quasi tutti i giorni, sia in ufficio che quando siamo in giro, scopiamo furiosamente.

Ci fu una sera poi, che riuscii a farmi scopare da Luca e dal mio capo Ettore insieme.

Mi feci sbattere in tutte le posizioni, sempre attenta ad avere in bocca il cazzo di quello che non mi stava scopando.

Quando Luca ha smise di scoparmi per prendersi cura del mio culetto, sapevo che stava per arrivare il momento in cui avrei avuto due cazzi dentro; la mia fighetta gocciolava copiosamente e le dita di Luca entravano e uscivano dal mio culo ormai senza sforzo, così che ci appoggiò la punta del cazzo ed iniziò a spingere.

Il suo cazzone entrò come una lama nel burro caldo provocandomi un infinito godimento mentre il cazzone di Ettore mi riempiva la bocca facendomi respirare a fatica.

Luca mi inculava aumentando il ritmo e la profondità della spinta, senza trascurare di massaggiarmi il clitoride e infilarmi le dita nella fica. Godevo come una vacca.

Ettore poi mi fece mettere a cavalcioni sul suo cazzone e Luca puntò di nuovo al mio culetto e quando finalmente furono entrambi dentro di me iniziarono a sbattermi con violenza facendomi urlare e provare un orgasmo violentissimo. Luca si tolse poi dal mio culo e mi fecero mettere di nuovo a quattro zampe; lo succhiavo a Luca ed Ettore mi infilò nel culo tutto il suo cazzo con una sola spinta decisa che mi fece ululare di godimento.

Ettore mi sbatteva fortissimo, mi dava dei colpi come se fossi la più consumata delle pornostar e sentivo un piacere che mi squassava, che trasmettevo a Luca coi movimenti della mia bocca ed infilandomi il suo cazzo così a fondo nella gola da fargli sentire le tonsille.

Quando tutti e tre non ne potevamo più, i ragazzi mi fecero sdraiare mentre loro due in piedi mi

venivano addosso, in faccia, in bocca, lasciandomi senza fiato e coprendomi di sborra.

Ricordo anche che in una sera di agosto, Luca mi fece sbattere come una cagna in calore da un nutrito gruppo di suoi amici e conoscenti nella sala da biliardo dove andare lui a giocare.

Mi fece mettere una micro gonna laminata fuxia, zoccoli fuxia e una camicia di pizzo annodata

sotto al seno, e mi portò lì dentro vestita così; lui aveva avvisato tutti i presenti del nostro arrivo e di quanto io fossi troia.

Quando entrammo notai che, ad occhio e croce ci saranno stati una trentina di uomini, alcuni bei ragazzi, altri brutti uomini di mezza età ed un ragazzo di colore.

Commenti e risatine accolsero il nostro arrivo in sala e come Luca informò tutti che “Ragazzi, questa è Manuela, quella troia che vi dicevo ieri.”, due ragazzi senza esitare mi infilarono, uno ciascuno, la mano sotto la camicetta sciogliendomi il nodo e tirando fuori le mie tette nude con i capezzoli duri come chiodi.

Tutto poi avvenne poi con estrema lentezza ma con molta decisione. Altri due ragazzi si avvicinarono e senza tanti complimenti mi sollevarono la minigonna lasciando alla vista di tutti la mia fica nuda senza slip. Questo scatenò tutti i restanti presenti che iniziarono ad appellarmi nei peggiori dei modi.

Il titolare della bisca fece cenno di usare uno dei biliardi e così venni sollevata come una piuma e buttata sul tavolo verde. Quasi mi strapparono di dosso i vestiti tanto che in un attimo rimasi praticamente nuda stesa sul tavolo da biliardo con le gambe completamente divaricate. Mentre un ragazzo fece per sfilarmi gli zoccoli, Luca gli ordinò immediatamente di non togliermeli ma di lasciarmi nuda con gli zoccoli svedesi fuxia ai piedi.

Un numero sconsiderato di mani mi percorse il corpo palpandomi in ogni centimetro mentre il titolare della bisca si fece largo e, facendo valere il diritto di proprietario, si mise con la faccia davanti alla mia fica e dopo commenti sul mio profumo, cominciò con vigore a leccarmela penetrandomi con la sua lingua ruvida. Continuando a leccare e mordicchiarmi il clitoride, si staccò per un istante ed esclamò: “Ma questa gran troia è già tutta bagnata...”

A questo punto venni circondata di cazzi. Tanti, grossi e tutti già in tiro. Me ne trovai subito un paio che mi sbatterono sulle guance e girandomi prima verso destra e poi verso sinistra, li presi alternatamente in bocca leccandoli e succhiandoli, iniziando così dei un gran pompini. Nel

frattempo il titolare della bisca, con l'aiuto di due ragazzi che mi tenevano ben divaricate le gambe, mi infilò due dita nella fica e con l’altra mano due dita nel buchetto posteriore facendomi sussultare.

Poi iniziò un vero tourbillon di cazzi.

A turno mi si parava davanti qualcuno con l'uccello all'altezza della bocca e senza tanti preamboli me lo infilava dentro. Io leccavo e succhiavo senza quasi più capire nulla, perdendo il conto di quanti ne avessi già sbocchinati, dove mi rigiravo vedevo solo cazzi in tiro pronti per la mia bocca.

Quello che capii dopo qualche minuto è che avevano smesso di leccarmi la fica e le dita stavano per essere sostituite da un bel cazzo duro. Poi sentii che tra i tanti commenti tutti incitavano il ragazzo nero, che nel frattempo si era avvicinato e mi sbatteva in faccia un cazzo asinino di quasi 30 cm., grande come il mio avambraccio.

Il ragazzo mi fece mettere a pecorina sul biliardo e mi puntò la cappella sulla mia fica spalancata e fradicia d'umori. Lo sfregò con cura lungo tutta la fessura della fica, facendomi tremare dal godimento, poi con calma cominciò ad entrarmi dentro. Ululavo di piacere, ma un enorme cazzone mi veniva piazzato in bocca ed iniziò un veloce avanti-indietro come se volesse scoparmi tra le labbra.

Strinsi forte le labbra e con la lingua mulinavo intorno alla cappella di quel cazzone che mi entrava ed usciva dalla bocca, ed il ragazzo venne subito inondami tutta la faccia. Da gran troia quale sono, mi leccai la lebbra per cercare di assaporarne il gusto. Amo il sapore della sborra in bocca. L'ho sempre amato.

Il negro intanto mi pompava alla grande, aprendomi sempre di più la fica, incitato dagli altri che a turno si facevano masturbare e spompinare da me. Alcuni di questi cazzi iniziavano a venire e fiotti caldi di sperma mi arrivavano da qualsiasi parte, mentre varie cappelle si infilavano nella mia bocca mai sazia.

Il negro uscì dalla fica ed appoggiandomi il cazzo, che mi sembrò ancor più lungo, tra le tette iniziò

con una copiosa sborrata inondandomi completamente. A questo punto, sempre a pecorina, iniziarono ad inserirmi dita unte nel buco del culo e poi venni inculata a turno. Io avevo già raggiunto diversi orgasmi ma quell'ulteriore dose di cazzo mi diede maggior vigore ed iniziai con maggiore dedizione a sbocchinare i cazzoni che mi si presentavano davanti. Con la coda dell'occhio vidi che entravano altri 4 tipi che senza attendere alcun invito si accomodarono con i loro cazzoni fuori dai pantaloni a farseli succhiare da me.

Mi stavano facendo una vera festa. Continuai a sbocchinarne ed a smanettarne uno dietro l’altro, mentre altri cazzi ancora a turno si alternavano nei miei buchi; chi sceglieva la fica, chi preferiva mettermelo tutto nel culo, in una fantastica sequenza di godimento.

Altri ragazzi entrarono nella bisca, penso che a quel punto ci siano stati più di quaranta uomini in tutto, ed io ero la vacca di tutti loro. Luca mi sfilò gli zoccoli dai piedi ed invitò tutti a sborrarci dentro. Chi mi scopava o mi inculava quando stava per venire si fermava e sborrava nei miei clogs svedesi, così come quelli di turno che spompinavo che si allontanavano dalla mia bocca per svuotare le palle nei miei clogs fuxia. Anche quelli che si masturbavano facevano lo stesso.

Dopo un po’, quando i clogs erano ben carichi di sperma, mi fermarono e mi fecero sedere sul biliardo; Luca era in piedi sopra di me con i miei zoccoli pieni di sperma in mano, poi me li rovesciò contemporaneamente sul viso dopo avermi ordinato di aprire la bocca. Bevvi una quantità di sperma incredibile, mentre una quantità ancora più grande mi riempì il viso e mi colò sul collo e

sulle tette.

Una volta svuotati gli zoccoli sul mio viso e nella mia bocca, Luca mi ordinò di leccarli e ripulirli il più possibile, passando la lingua dentro, fin dove mi era possibile, all’interno dei clogs. Dopo avermi concesso un break per ripulirmi e farmi bere una Coca Cola, ricominciammo ed andammo ancora avanti a scopare, in totale, per un’altra ora buona, dove tutti gli uomini presenti, a turno, chi sopra e chi sotto, mi presero in mezzo a ripetute doppie penetrazioni. Io, sdraiata su un uomo con il cazzo infilato nella fica, con le mani mi divaricavo le chiappe per facilitare chi da dietro me lo sbatteva nel culo, ormai slabbrato.

Ci passarono tutti, sborrandomi addosso almeno una volta. Al termine, madida di sudore, ero sazia ma stravolta, con il viso ed i capelli imbrattati di sperma.

Mi sentivo piena e rivoli di sborra mi colavano su tutto il corpo facendomi sentire davvero una gran troia. Il titolare della bisca mi si avvicinò e mi disse: “E brava la nostra zoccola. Ne hai presi di cazzi eh ?? Lo sai quanti sono passati almeno una volta per i tuoi buchetti e ti hanno sborrato addosso? In tutto 43. Sei una vera puttana lo sai?”

“Certo che lo so, e ne sono fiera.”

Cercai di sistemarmi alla meglio in bagno, ma quando mi rivestii, i capelli erano ancora pieni di sborra, tanta che sembrava gel, mentre i miei piedi sciacquavano nello sperma ancora presente all’interno degli zoccoli.

In quelle condizioni uscii dalla bisca insieme a Luca, sotto lo sguardo allibito di alcuni passanti che mi fissarono finché non salii in macchina.

Una sera sempre di quell'estate del 2004, Luca mi organizzò poi uno splendido bukkake. Mise un annuncio su vari portali erotici per un appuntamento al buio. A chi scriveva, dava un appuntamento per la sera stabilita in un parcheggio in zona Focene, che di giorno è il parcheggio di una spiaggia nudista. Lì, scriveva a tutti, ci sarebbe stata una zoccola in calore in tanga ed inginocchiata su un telo da mare, pronta a ricevere in faccia ed in bocca la sborra di tutti. Quella zoccola in calore ero io.

Fu proprio in quel modo, e con dei clogs rossi ai piedi, che mi trovarono ben 37 uomini, di ogni età ed aspetto, che vennero lì per segarsi o farsi sbocchianare da me e sborrarmi in bocca ed in faccia. Alla fine di quello splendido bukkake ero piena di sperma, dalla testa alla pancia, e fu in queste condizioni che Luca mi riportò a casa, poiché non avendo lì possibilità di pulirmi se non con dei fazzoletti di carta (ma mi sarei ancor di più impiastrata...), non potevo certo rivestirmi sopra un mare di sborra...

Fortuna che la macchina di Luca aveva i vetri oscurati e che nel tragitto dal box a casa, non incontrai nessuno, perché rientrai a casa, a notte fonda, in tanga, con il seno nudo e piena di sborra che mi si stava essiccando addosso.



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Hermano72 Invia un messaggio
Postato in data: 23/04/2016 17:03:06
Giudizio personale:
Che dire! Se ti impegni puoi ancora migliorare! comunque fantastica a trovarne di donne così!


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