i racconti erotici di desiderya

L'agriturismo - prima parte

Autore: Claudiax67
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Commenti: 1
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Il mio terzo racconto descrive qualcosa accadutomi pochissimo tempo fa, più o meno è passato un mese da quel giorno. Ero d’accordo con mio marito che quella sera saremmo andati a cena fuori, lasciando le bambine da sua madre. Lui sarebbe stato impegnato al lavoro fino alle otto, nel frattempo io avrei portato le bambine dalla nonna e lo avrei aspettato a casa. Alle sei ero già sola in casa, decisa a preparami per la sera che avevamo deciso essere speciale. Cercai un vestito adatto per la serata, non volevo essere troppo elegante ma avevo il preciso scopo di farmi desiderare: da mio marito e da chiunque mi avesse vista quella sera. Mi feci una doccia, depilandomi accuratamente l’intimità, volevo farlo impazzire e sapevo che trovarmi depilata al contatto della sua mano o della sua bocca lo lasciava sempre di stucco e ne aumentava la voracità…

Mi asciugai e misi una buona crema idratante su tutto il corpo, poi passai alla scelta dell’abbigliamento. Decisi di mettermi semplice, semplice ma eccitante. Un vestito nero, piuttosto attillato, che poteva mettere in risalto le forme e che aveva una discreta scollatura sul davanti. Indossai delle calze autoreggenti nere, delle scarpe con poco tacco, non troppo evidenti, e il vestito. Era una serata speciale e io dovevo essere speciale, così dopo aver esitato un po’ davanti al cassetto della biancheria intima decisi che non ce n’era bisogno. Il mio corpo nudo e liscio avrebbe sentito il contatto della stoffa del vestito per tutta la sera…

Arrivò a prendermi, mi fece aspettare qualche minuto per darsi una rinfrescata e mi disse che saremmo andati in un agriturismo poco fuori città, un posto molto grazioso che avevamo conosciuto qualche tempo prima. Essendo un giorno feriale non ci sarebbe stata nemmeno troppa gente. L’ideale, pensai io. Era proprio quello che cercavo, una serata intima ma in un luogo pubblico e poi… e poi avrei voluto godere, avrei voluto farlo godere, fargli sentire la mia pelle, prendere il suo cazzo, giocarci con le labbra, scaldarlo tra e mie gambe. Arrivammo all’agriturismo, fummo accolti dalla giovane ragazza che serviva ai tavoli, una trentenne molto sorridente e, secondo me, molto attraente. Mio marito non mi staccava gli occhi di dosso un momento, mi riempiva di complimenti, mi passava la mano sulla gamba, appena sentiva di poterlo fare. Mi disse che aveva una gran voglia di scoparmi. E eravamo solo all’antipasto. E la mia eccitazione, che dalla doccia pomeridiana era arrivata in me, saliva in maniera vertiginosa. Gli sguardi della ragazza che ci serviva mi sembravano complici, io rispondevo ai suoi sorrisi. La vedevo guardarmi, appoggiata al banco, lontano da noi. Lo dissi a mio marito che disse che era molto carina, che sapeva che mi sarebbe piaciuta, fin da quando eravamo entrati aveva capito che quell’aria maliziosa mi avrebbe attirato. Quando porto i primi piatti mi sporsi in avanti per allargare il vestito e mostrarle un po’ di seno nudo. Un altro sorriso, sorpreso e eccitato. Mio marito continuava a provocarmi, parlandomi di quello che mi avrebbe fatto e di quello che avrebbe fatto alla ragazza se avesse potuto. E di quello che avrebbe voluto vedermi fare con lei.

Mi alzai, chiesi alla ragazza l’indicazione per il bagno. Lei, sorridente mi accompagnò fino alla porta. Ringraziai ed entrai. Chiusi la porta ma senza chiavistello, in realtà avrei voluto lasciarla socchiusa ma non volevo sembrare sfacciata… rimasi in silenzio, immobile per qualche attimo, cercando di sentire se lei era uscita dall’anticamera del bagno e se era lì davanti, aspettando di aprire la porta. Non sentii nulla, e questo lasciva aperta ogni ipotesi. Mi appoggiai alla parte e misi la mani sotto il vestito, iniziai a sfiorarmi le gambe, la fica, la pancia. Presi il seno nelle mani e lo massaggiai, sentii i capezzoli diventare duri, eccitarsi sotto i movimenti delle mie dita. Abbassai una mano sul clitoride, lo strofinai, volevo godere, pensavo a quella ragazza che poteva essere lì fuori e alla sua bocca, pensavo alle mani di mio marito, al suo cazzo. Il dito entrava nei miei buchi, dolcemente, il piacere stava per esplodere in me, tornai al mio clitoride…

Sentii la porta dell’antibagno aprirsi. Abbassai in fretta il vestito. Silenzio, dei passi si avvicinavano alla porta, poteva essere qualche altro cliente dell’agriturismo, pensai per un attimo di chiudere a chiave ma poi non lo feci, in fondo abbassando il vestito ero coperta, forse avevo solo l’aria un po’ sconvolta… la porta si aprì. Mio marito!

- continua -



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Ibiscogiallo Invia un messaggio
Postato in data: 19/02/2008 14:42:35
Giudizio personale:
davvero piacevole, scrivi molto bene....e sai dare patos ai tuoi racconti.
Ci piacerebbe avere un tuo parere riguardo ai nostri...
Un caro saluto


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