i racconti erotici di desiderya

Io e anna prte terza

Autore: Claudia&mario
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Ho già accennato al periodo “difficile” che avemmo con Ernesto che non è mai riuscito a mandar giu' il rifiuto di Anna di andare a vivere con lui.

In questo scenario, anche per poter saltare l'incontro settimanale ci inventammo una ricorrenza e, portati i ragazzi dalla nonna, ci concedemmo un week-end a Rimini sebbene fuori stagione (era febbraio o marzo).

Arrivammo il venerdi' dopo pranzo e prendemmo alloggio in uno dei pochi hotel aperti.

L'hotel era semivuoto anche a causa del tempo pessimo.

In stanza cercammo un po' di darci un programma.

Ci ripromettemmo di cercare qualche luogo over40 dove poter fare 4 salti e chissa'.... e l'indomani prendere il pullman per S. Marino e fare un giro per negozi e la sera magari ritornare ai 4 salti....

All'epoca non c'era internet sul telefonino e usciti potevamo solo chiedere in giro, in maniera generica se c'era un qualche locale di svago per la nostra età.

Non ricevemmo risposte precise ma solo tanti “credo, forse, non so”, per cui cenammo e poi a nanna.

L'indomani mattina il tempo era peggiorato.

Facemmo colazione e comunque ci portammo alla fermata per prendere l'autobus nr. 11 che cii avrebbe portato alla stazione da dove partiva il mezzo per S. Marino.

Arrivati alla Stazione la pioggia era ormai battente.

Decidemmo di rinunciare alla gita e riparammo alla Stazione in preda alla noia più totale.

Andando avanti e dietro passammo vicino ad un ragazzo che tra se e se si lamentava del tempo.

L'accento sembrava familiare e, non avendo di meglio da fare, chiesi: Napoli?

Lui si gira, si toglie il cappuccio e con un sorriso dice: Quasi...provincia di Cosenza.

Non sembra avere anche lui nulla di meglio da fare,si ferma e cominciamo a conversare.

Si presenta.

Luca, 21 anni, ormai trapiantato a Rimini dalla sua Calabria.

D'estate bagnino, d'inverno tuttofare e di sera guardiano di un hotel aperto solo in estate, incarico grazie al quale gode di un alloggio.

Noi semplicemente Anna e Marco.

Mi viene anche l'idea di raccontargli che siamo lì per festeggiare un nostro particolare anniversario che cade proprio quella sera ma degli amici hanno dato forfait e non abbiamo con chi brindare.

Anna coglie subito il senso e sebbene vestita in maniera casta (non ricordo.... forse aveva addirittura i pantaloni) comincia a fissare e sorridere al ragazzo che non è niente male davvero!

Lui anche perchè stuzzicato dagli sguardi di Anna disse che se ci faceva piacere potevamo brindare con lui quella sera e ci diede l'indirizzo.

Non mi feci ripetere l'invito due volte.

Ci salutammo e appuntamento alle 21.

Anna era raggiante.

Disse che il ragazzo davvero le piaceva e ci furono anche complimenti per la mia inventiva.

Alle 21 siamo presso l'hotel vigilato da Luca.

Piove di nuovo.

Un colpo di clacson e Luca esce ad aprirci la porta.

L'hotel è vuoto e freddo ma Luca ci invita in una saletta sul retro della reception dove c'è un divanetto, un tavolo ed una stufetta.

Anna si toglie il cappotto e sfoggia una minigonna davvero notevole, stivali con tacco alto, equipaggiamento portato se fossimo riusciti ad organizzarci la serata da ballo.

Il ragazzo ammira e, dimostrandosi piu' sveglio di qualsiasi previsione chiede: “Ma voi cosa cercate?”

Non so cosa rispondere ma Anna è pronta e, avvicinandosi gli sussurra in un orecchio :”hai capito bene!”

Lui la guarda, le guarda le cosce la tira a se ma non ha bisogno di fare forza.... Anna è nelle sue braccia.

La gonna tirata su ed una mano che le accarezza il culo, le autoreggenti in bella vista e bocca che cerca e trova il seno di Anna che spunta dalla maglietta alzata.

Ansimano... e con mia grande sorpresa Anna accoglie la sua lingua in bocca (ricordo che con Ernesto aveva sempre cercato di evitare).

Il ragazzo è arrapatissimo e Anna non scherza.

Sono uno spettacolo.

Prendo un preservativo e lo porgo a Luca.

Solo dopo qualche minuto riesce a staccarsi.

Si spoglia e mostra un'asta davvero notevole.

Calza il profilattico.

Non mi piace e lo trovo estremamente volgare e da autoerotismo di bassa lega raccontare le fasi di una scopata nel dettaglio.

Ma, come ho detto in questi racconti sarò estremamente sincero senza aggiunte e varianti rispetto a ciò che è stato il vissuto.

E, come non ricordare Anna sul divano con le sue cosce aperte con le mani che hanno portato la bocca di Luca sulla figa, Luca che lecca avidamente, lei che ansima e poi dice: “Non così dentro la lingua se no svengo”, Luca che va sempre piu' dentro, lei che con il tacco dello stivale spinge sulla spalla di Luca, lui che resiste alla forza e forse anche al dolore (notai un livido sulla sua spalla poi).

Dopo po quasi un'ora i due di intensa scopata nel corso della quale Anna ha offerto anche il buchetto (godendo come mai l'avevo vista fare) i due sono sfiniti e sono sfinito anche io che mi sono segato un pisello moscio anche perchè deluso dal fatto che mia moglie era stata tutta per il nostro amico.

Ci invita a rimanere lì per la notte e per l'occasione apre una camera vista mare.

Dorme con noi in un lettone matrimoniale, Anna al centro.

Sino al mattino scopano altre due volte.

E' domenica e saremmo dovuti partire ma Anna non ne aveva intenzione.

Una telefonata alla nonna simulo' un guasto alla macchina e rinvio della partenza a lunedì.

Se non fossi uscito io a comprare un po' di piadina questi due si sarebbero lasciati andare di stenti.

Il loro pensiero era uno solo e Luca, con i suoi 21 anni era sempre pronto.

Venne il lunedì mattina.

Ultima scopata e Anna potè vestirsi.

Mise lo stesso abbigliamento succinto del sabato sera.

Io feci per dirle:”ma.... non si puo'” ma lei mi fece segno di stare zitto.

Salì in macchina, le cosce di fuori.... Luca si avvicino', la bacio' profondamente in bocca e con una mano le sfilo' le mini – mutandine nere dicendo “queste le tengo io, le riavrai quando ci rivredemo”.

Poi rivolto a me un sorriso ed un “grazie”.

Partimmo.

Anna si giro', apri' la borsa sul sedile posteriore e nel prendere i vestiti con i quali si sarebbe cambiata disse : mi sono messa la mini perchè deve ricordarmi sexi... solo così potro' riaverlo presto”.

Imboccata l'autostrada vesti' i panni di madre e moglie irreprensibile e si addormento'.

Guidai fino a casa sentendomi per la prima ed ultima volta veramente cornuto.

Mia moglie che aveva rifiutato di baciarmi offrendo la sua bocca ad un altro... aveva rifiutato la mia mano cercando quella di chi la possedeva, i baci profondi, l'intenso godimento.

Avevo lasciato il numero di telefono del mio cellulare e del negozio al ragazzo (all'epoca c'erano i cellulari “a mattone” erano per pochi e costava un casino chiamare ed essere chiamati) ma speravo di non sentirlo mai piu'.

In caso contrario avrei perso Anna.

Il ritorno alla vita di sempre non fu semplice per lei.

Distratta, pensierosa, nervosa ma, non potemmo rifiutare di incontrare Ernesto il sabato.

Lui fu sempre meno performante e si aiuto' con un membro in lattice vibrante.

Anna da parte sua finse per poter finire quanto prima quel gioco che non le piaceva piu'.

Ma aspettavamo sempre di poter decidere in merito nel modo giusto.

Ci spaventava la frase che piu' volte Ernesto ci aveva rivolto “Io dopo quasi tre anni non me ne vado con una mano avanti e una indietro”.

Cosa voleva dire?

Voleva fare qualche casino?

E continuavamo aspettando che accadesse qualcosa.

Intanto trovai una chiamata in segreteria da Luca.

Erano passati una quindicina di giorni da Rimini.

Lo richiamai al nr. che aveva lasciato.

Chiese di Anna ma dissi che non c'era.

Mi riferì che un suo cugino sarebbe dovuto passare per Napoli per sbrigare alcune faccende pregandoci di fargli vedere un po' la città.

Ma questo sarà l'argomento della prossima parte.......

Continua.....



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Carmen_walter Invia un messaggio
Postato in data: 17/12/2015 07:24:41
Giudizio personale:
Mmm


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