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Il patto erotico...


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Questo nostro “patto erotico” nasce in una calda notte di giugno.

Io e ***** eravamo stesi sul letto a raccontarci i nostri desideri proibiti, così come facciamo spesso, per dare carica al nostro rapporto di coppia prima di scopare.

***** decide, così, di rivelarmi un suo desiderio che coltivava da molto tempo e che, considerando la sua peculiarità, non ha mai voluto parlarne prima.

Mia moglie, infatti, desiderava tanto scopare con il figlio di mio fratello.

C*******, è un ragazzone timido di venticinque anni alto circa 1,80 molto robusto che lavora come impiegato presso una ditta di materiali edili nella nostra città.

Al desiderio di mia moglie non ho potuto che replicare e quindi, cogliendo l’occasione, alla sua richiesta, ho risposto esprimendo il mio di desiderio: quello di scoparmi la figlia della sorella… La nipote A******* ventitrenne, studentessa di giurisprudenza al terzo anno presso l’università di *******

Io e *****, eccitati da quanto ci eravamo appena rivelati, ci siamo guardati con complicità ed abbiamo iniziato a progettare l’intrigo erotico con i nostri rispettivi nipoti a patto che, ognuno di noi avrebbe poi dovuto, con compiacenza, raccontare all'altro quanto sarebbe realmente accaduto.

L’impresa, se così vogliamo definirla, non era molto facile, almeno per me che dovevo conquistare la parte femminile e portarmela a letto, mentre per ****** sarebbe stato tutto molto più semplice considerando il fatto che per una donna non è difficile farsi scopare da un uomo.

****** accordò di aiutarmi adoperandosi per preparare in un certo modo la nipote Alessandra raccontandole alcuni particolari sui miei gusti in modo da stuzzicarla e renderla curiosa nei miei confronti.

Dopo alcuni giorni, infatti A******* ci venne a fare visita ed io conoscendo la strategia di mia moglie decisi di lasciargli campo libero uscendo da casa.

Mioa moglie, non volle anticiparmi nulla su cosa si fossero dette sul mio conto, mi assicurò solo che la sua nipotina era apparsa estremamente interessata a quel genere di discorsi e che si erano fatte solo delle confidenze intime tipo quelle che si fanno comunemente tra donne.

Dopo circa una settimana, decidemmo di passare all’opera, io telefonai ad A****** informandola che sarei passato da ******* la mattina seguente e che se avesse voluto, visto che era sabato, poteva approfittare per rientrare in auto nella nostra città d’origine.

A***** mi rispose che avrebbe approfittato volentieri del passaggio in macchina per trasportare alcune sue cose ingombranti.

Mia moglie, invece, telefonò a C*******, informandolo circa la mia assenza per lavoro, chiedendogli di accompagnarla in macchina, l’indomani mattina, nella casa al mare per iniziare a sistemare alcune cose per le vacanze.

C***********, non si lasciò pregare ed accetto fissando l’appuntamento alla zia per l’indomani alle otto.



Michele racconta quanto è successo con A*********...



Sabato alle sette e trenta esco da casa destinazione *******, mentre mia moglie si prepara ad accogliere mio nipote C******** per realizzare il suo sogno nel cassetto.

Finalmente arrivo sotto casa di A******* e decido di citofonare, giusto per non presentarmi direttamente alla porta, considerando il fatto che divide l’appartamento con altre tre sue colleghe universitarie.

A******* mi aspettava e mi invita a salire, rassicurandomi che è sola in casa, infatti le sue colleghe erano partite la sera prima per trascorrere il fine settimana con le rispettive famiglie.

La situazione iniziava a presentarsi bene, soli in casa, lontano da occhi indiscreti, il caldo di fine giugno, insomma c’erano tutti gli ingredienti per poter trasgredire “alla grande”.

Arrivato sul pianerottolo dello stabile, trovo A***** che mi accoglie alla porta in pantaloncini corti e canotta i suoi lunghi capelli scuri raccolti a coda e fermati sulla testa da una pinza per capelli, ai piedi dei sandali che lasciavano vedere dei piedi e delle unghie ben curate e laccate di smalto rosso, mentre i suoi capezzoli scuri si facevano notare in trasparenza nella bianca canotta che, a malapena, copriva il suo seno piccolo ma sodo.

-“Zietto… Ti preparo un buon caffè” , esclamò… -“Certo”, risposi, “ne ho proprio bisogno”.

- Così dicendo mi accomodai sulla poltroncina sistemata a lato in cucina mentre, A******* preparò la macchinetta del caffè, notai subito che non indossava intimo ed il suo bel fondoschiena, simile a quello di sua zia , compariva in tutto il suo incanto.

Alla vista di cotanto ben di dio ed al pensiero di poterla possedere mi si inturgidì l’uccello tanto da crearmi un certo imbarazzo perché il gonfiore era talmente manifesto che A******* lo notò subito.

Si sistemò seduta di fronte a me ed iniziò a sorseggiare il caffè guardandomi proprio in direzione dell’uccello chiedendomi come andavano le cose con la zia ******, iniziammo a parlare del più e del meno ed anche lei mi confidò che con M*******, il suo ragazzo, le cose non filavano lisce e per questo si sentiva giù di morale, voleva qualcosa di diverso, voleva essere guardata con occhi diversi, non la solita routine, insomma.

- Avevo intuito che la “puttanella” mi stava portando al dunque… Decisi quindi di calcare la sua stessa strada ed iniziai ad affrontare con più spigliatezza l’argomento sesso, scoprendo che anche lei aveva i suoi vizi, così come tutte.

- Mi confidò, a tal proposito, che aveva paura di metterle in pratica alcune cose con il suo ragazzo, perché temeva un giudizio negativo nei suoi confronti, “in fondo a M****** ci tengo” - precisò, e “non voglio che pensi male di me ancor prima di sposarlo”.

- Mi confessò che, nonostante la sua età, era ancora vergine e che con lui si era solo limitata a masturbarlo e a farsi masturbare mentre limonavano.

Gli spiegai, allora, che era possibile godere senza necessariamente farsi sfondare la vagina o lo sfintere ma semplicemente giocando con le tante sfaccettature che il sesso offre.

- La “troietta” intuì che alludevo al sesso orale ed ai giochetti che faccio spesso con sua zia, ed allora con coraggio e sfacciataggine poggiò il suo delizioso piedino sull’uccello iniziando a muovere ritmicamente le dita dei piedi.

Che sensazione ragazzi… Mi sbottonai velocemente i pantaloni tirando fuori il mio uccello, che era diventato duro come marmo e lo misi tra i suoi piedi vellutati, A***** iniziò a masturbarmi dolcemente con la punta dei piedi guardandomi fisso negli occhi, poi continuò salendo con il suo piede verso la mia bocca e mi chiese di leccarglielo mentre lei sollevò la canotta scoprendo i suoi deliziosi seni.

- Ricordo bene il sapore acre e l’odore particolare dei sui piedi che mi ha fatto eccitare tanto.

Dopo circa una decina di minuti la invitai a salire sul tavolo gli sfilai il pantaloncino e si presentò dinanzi ai miei occhi una bella fica molto folta.

- Lei, con tono perentorio, mi ammonì dicendomi che non voleva essere penetrata, potevo solo accarezzarla al massimo leccarla.

- Non avendo altra scelta iniziai a lavorarla con la lingua, notai che si contorceva dal piacere quando con la lingua mi soffermavo sul buco del culo, si bagnò tanto da riempirmi completamente il viso con i suoi umori.

- Allora gli chiesi se potevo appoggiargli il mio cazzo sulla fica assicurandola del fatto che non l’avrei penetrata per nessun motivo.

Accettò questa pratica e constatai che le piaceva molto essere lavorata in quel modo, infatti, il mio cazzo gli scivolava soavemente tra le grandi labbra ed iniziò a godere come una vecchia troia, dopo qualche minuto la puttanella raggiunse l’apice del piacere grondando una notevole quantità di umori dalla fica e urlando come non avevo mai sentito prima a nessun altra donna.

- Il mio cazzo era ormai gonfio e violaceo pronto ad esplodere per lei, gli chiesi allora di prendermelo in bocca e di succhiarmelo dolcemente.

A*******, prese il mio uccello nella sua bocca e nonostante fosse il suo primo pompino lo lavorò con molta maestria.

- Non volle ricevere il mio seme nella bocca ma, chiese se poteva continuare a masturbarmi ancora con i piedi, l’unica cosa che riteneva di saper fare bene.

Iniziò a massaggiarmi nuovamente con i suoi piedi ed io non tardai molto, gli riversai la mia calda e densa sborra tra le sue dita lordandola, A******* gradì molto quell’attimo tanto da mandare gemiti, poi strofinò delicatamente i suoi piedi ancora bagnati di sperma sul mio viso e concluse con un lungo ed appassionato bacio assaporandosi tutto il mio nettare presente sul viso mentre lei mi teneva ancora stretto il cazzo tra le mani.





Mia moglie racconta quanto è successo con C*********





Puntuale come una cambiale, alle otto del mattino, mio nipote C***** si presentò al cancello di casa nostra.

- “Sto arrivando”, gli urlai mentre mi accingevo a chiudere la porta di casa.

-“Sei già pronta zia” ! Esclamò meravigliato e con un pizzico di delusione che gli si leggeva palesemente in viso.

- Gli risposi immediatamente… “Certo non era alle otto l’appuntamento?”

Pensai subito che, forse il “bulletto” avrebbe voluto trovarmi in pigiama magari per gustarsi le mie forme giunoniche in santa pace per poi sfogarsi a modo suo.

Il ragazzo, infatti, non sospettava minimamente cosa gli sarebbe accaduto da li a poco ed io volevo portarlo al massimo dell’eccitazione senza fargli capire nulla delle mie intenzioni ma, facendogli sembrare tutto puramente occasionale.

Salii nella sua macchina, una vecchia e sporca Fiat Uno, allacciai le cinture di sicurezza e ci avviammo verso la casa al mare.

Durante il tragitto, iniziai ad ammaliarlo dicendogli che avvertivo la calura estiva ed allargai ad arte le mie gambe, proprio come una “vera zoccola”, alzando la veste sopra le ginocchia per far passare aria proprio la.

C***** notò subito quella mia “sfrontatezza”, infatti quel portamento non era di mia consuetudine e C******* che mi conosce molto bene diventò rosso in modo molto evidente.

Arrivammo alla meta, ed io chiesi a C******* di spalancare tutte le finestre per dare aria e luce all' appartamento, mentre mi avviai in bagno per fare pipì, lasciando uno spiraglio della porta aperta in modo che lui potesse spiarmi ed iniziare ad eccitarsi.

- Dopo aver preparato e bevuto un caffè, iniziai a organizzare il lavoro – spiegandogli cosa dovevamo fare.

Decisi, per prima cosa, di togliere tutti i giornali che coprivano i mobili e chiesi a C****** di aiutarmi mandandolo a prendere la scala nel ripostiglio.

- Detto, fatto – il buon C******* prese la scala e la sistemò, da “emerito pivellino” insistette tanto per salire lui sopra – togliendosi, così, una grande opportunità - quella di assaporarsi le mie forme da sotto.

- Ma la giornata era appena iniziata ed io continuai a stuzzicarlo ad arte continuando a fare i comuni servizi di casa in modo da mettermi in mostra e farlo arrapare come un toro.

Non tardò ed il ragazzo iniziò a dare i primi segni di cedimento, non poteva resistere più impassibile al richiamo femminile.

Dopo qualche minuto, mi disse che aveva delle inspiegabili fitte di dolore in direzione dell’inguine e che non ce la faceva più a tirare il fiato ed a stare in piedi.

- Capii subito che l’eccitazione gli era salita al massimo e che se non avessi ricorso subito a svuotargli le palle, sarebbe dovuto ricorrere alla cure di uno specialista per sbrogliargli i testicoli.

Lo invitai a stendersi sul letto e gli slacciai la cintura dei pantaloni… “Zia che fai !” - Esclamò dolorante senza comprendere ancora cosa gli stava per accadere… “Non ti preoccupare C******, ti prego chiudi gli occhi e lasciami fare, so che è tutta colpa mia” gli dissi.

- “Ma Zia… Perché colpa tua?… Non capisco!” – rispose meravigliato.

- O meglio… fece finta di non capire perché si vergognava come un ladro, quasi piangeva dal dolore – allora gli infilai delicatamente la mano negli slip e toccai un membro enorme e umidiccio, tanta era l’eccitazione che il suo pene iniziò a secernere liquido vischioso in abbondanza.

- “Oh… Zia… Ma…Ma che fai !”, mormorò al contatto della mia mano con il suo uccello.

Gli liberai velocemente il pene dai pantaloni e dalle mutande iniziandolo a massaggiare dolcemente con le mani, tutta l’asta era tirata al massimo e mostrava una enorme cappella lucida.

Non avevo mai visto dal vivo un cazzo simile e di quelle dimensioni poi, sicuramente più di venti centimetri di lunghezza ed un diametro impressionante, quello che è certo, è che la mia mano non lo conteneva tanto era grande e grosso.

- Quell’arnese mi mandò letteralmente in estasi e lo presi in bocca assaporando la sugosa cappella, dopo solo due affondi nella mia bocca il cazzone di C******** schizzò copiosamente sborra… Un mare di sborra densa che m’inondò il viso ed i capelli.

- “Oh…Ziaaa… Perdonami”… Sussurrò ancora incredulo il ragazzone.

- “Dai C******** non ti preoccupare a zia… Rilassati siamo soli…Non ci vede nessuno, ora tocca a te”, così dicendo mi alzai la veste e gli salii a sessantanove sopra il suo viso invitandolo a leccarmi.

Sentii le sue grandi mani allargarmi le natiche, non si curò nemmeno di sfilarmi le mutande ed inizio a baciarmi e leccarmi come un dannato tra le cosce, mentre io gli ripulivo il suo bel cazzo con la lingua ed ogni tanto lo piazzavo tra le tette strappandogli dei lunghi sospiri di piacere.

- Ora volevo sentire la furia di quella carne dentro di me, così come avevo sempre desiderato, mi stesi sul letto levai le mutandine, ormai impregnate di tutto e divaricai le gambe invitandolo a montarmi sopra nella tipica posizione del missionario.

- Il ragazzo prontamente esaudì il mio desiderio, me lo ritrovai sopra con tutto il suo peso ed il suo grosso arnese che mi penetrò la vagina, facendomi provare una sensazione mai saggiata prima, sentivo il suo grosso membro entrare tutto dentro fino al collo dell’utero e il suo scroto sbattermi tra le natiche del culo quasi a volermi schiaffeggiare.

- Mi pompò in quella posizione come un dissennato, senza degnarmi di uno sguardo, era in un evidente stato d’imbarazzo, mentre io gli ripetevo con tono sensuale – “dai gioia mia continua così…Fammi godere… Siiii… Sborrami pure dentro non ti preoccupare a zia…Riempimi tutta”.

- Dopo qualche minuto C******* si impuntò con i piedi spingendomi al massimo il suo cazzo dentro la vagina e ansimando di piacere avvertii il suo membro più volte pulsare ritmicamente dentro di me riempiendomi la pancia di sborra bollente.

- “Vengoooo… Ziaaa… Ah…Si, tutto per te… Si… Per te… Uh…Porca putt… ” ! Finalmente si liberò svuotandosi completamente le palle dentro di me.

- È stato meraviglioso ricevere e poi vedere tutto quel seme che lentamente “eruttava” dalla mia fica come se fosse lava che fuoriusciva dal cratere di un vulcano scolando tra le mie cosce in una interminabile lunga colata.

- Il ragazzo s’incantò a guardare quello spettacolo della natura, incredulo delle sue doti e dopo essersi ripreso, mi confessò che quella era stata la sua prima volta, che nonostante i suoi venticinque anni aveva solo fantasticato tirandosi delle belle seghe e quando arrivava all’apice del piacere sborrava abbondantemente apostrofando frasi ingiuriose in conto del suo oggetto del desiderio.

- Dopo averlo rassicurato che quanto faceva fosse normale pratica, comune a tutti i ragazzi ci addormentammo soddisfatti trascurando tutto quanto il resto.





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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Emine_m Invia un messaggio
Postato in data: 23/07/2009 08:19:39
Giudizio personale:
Guardare meno film

Autore: Achillea Invia un messaggio
Postato in data: 09/09/2006 23:47:45
Giudizio personale:
mi sono eccitata tantissimo

Autore: Enzo_s Invia un messaggio
Postato in data: 09/09/2006 07:51:25
Giudizio personale:
carino

Autore: Stimolante Invia un messaggio
Postato in data: 06/09/2006 00:33:44
Giudizio personale:
Bel cornutone, penso che lo scambio sia stato a tutto vantaggio di tua moglie che se le godut il cazzone del nipotino, mentre tu sei stato confinato ad un misero pompino.
Se la storia fosse vera ci hai perso nello scambio, se fosse falsa non è per niente originale!!

Autore: Pollosecco Invia un messaggio
Postato in data: 05/09/2006 08:56:20
Giudizio personale:
Come storia vabene, tuttavia il testo non rispecchia il titolo. Credevo di leggere una storia di esibizionismo o qualcosa del genere ed invece ho letto una normalissima storia di sesso tra due coppie, seppur imparentate tra di loro. Comunque va bene.

Autore: Zenzero80 Invia un messaggio
Postato in data: 04/09/2006 15:46:37
Giudizio personale:
Bella storia!! sei una grande troia ;-)

Autore: Twingo12345 Invia un messaggio
Postato in data: 04/09/2006 12:20:21
Giudizio personale:
Ben scritto.

Autore: Silvioman Invia un messaggio
Postato in data: 04/09/2006 11:50:14
Giudizio personale:
ottimi racconti

Autore: Masterandslave Invia un messaggio
Postato in data: 04/09/2006 10:41:08
Giudizio personale:
Complimenti siete proprio una coppia affiatata e porca!!!

Autore: Quatergutt Invia un messaggio
Postato in data: 04/09/2006 08:36:55
Giudizio personale:
troppa fantasia

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