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Il gigante 2


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Il gigante 2

Fu così che divenni la sua amante fissa. Due volte a settimana andavo a trovarlo per farmi inculare e soddisfarlo. Due sole volte a settimana poiché, nonostante tutti gli esercizi fatti e che continuavo a fare, per almeno due giorni non riuscivo a pensare di farmi scopare da lui per l’indolenzimento allo sfintere che comunque mi causava. Riuscivo a farlo con altri, di ben altre dimensioni, ma per andare con lui… mi ci volevano almeno un paio di giorni di pace. Nel frattempo mi alternavo un po’ con la Contessa ed un po’ continuando a frequentare le toilette dei giardini di Piazza della Repubblica. Non potevo abbandonare l’Antonio che smaniava per incularmi e portarmi clienti. Mi ero fatto, ormai, una discreta clientela fissa che mi garantiva un bell’ introito. In uno di quei giorni l’Antonio mi disse che c’erano due clienti fissi, che si conoscevano tra loro, che gli avevano chiesto espressamente se ero disposto a farlo con tutti e due assieme. Gli dissi che non era un problema. Di li a poco me li vidi arrivare. Erano due con i quali mi ero sempre trovato bene, due con cazzi importanti ma non grandissimi, che sapevano controllarsi e non godere in due minuti, due che mi facevano “vibrare”.

Iniziarono con lo spogliarmi completamente e palparmi da tutte le parti mentre mi succhiavano i capezzoli. Io intanto, avevo iniziato a masturbarli, visto che avevano tirato fuori gli uccelli. Avevano portato un materassino gonfiabile sul quale, dopo un po’ e dopo che ci fummo spogliati, uno di loro si distese attirandomi sopra di se a mo’ di 69 iniziando a succhiarmelo e chiaramente facendo si che contraccambiassi il pompino. L’altro mi si mise dietro, iniziando a leccarmi il buco del culo, cercando di penetrarmi con la lingua, predisponendomi così alla vera e propria inculata. Dopo un po’ di questa lavorio lo senti appoggiarsi al mio culo con il suo attrezzo ed iniziare a penetrarmi. Mentre continuavo a spompinare quello sotto di me mossi un po’ il culo per favorire la penetrazione ed in breve… mi sentì riempito completamente, profondamente da quel cazzo che, in un primo momento, ristette un po’ fermo dentro di me e una volta capito che ero pronta iniziò a stantuffarmi lentamente, profondamente. Colpi lenti e profondi, una vera goduria. Se aveva l’impressione che stessi per godere si fermava. In questo modo mi portò alla follia, a chiedergli di godermi, di riempirmi ma lui…. Niente, continuò con il suo ritmo devastante. Quello sotto di me, che stava quasi per godermi in bocca, si fermò, si sciolse dalla posizione, si girò in modo di baciarmi in bocca e fece segno a colui che mi stava inculando di fermarsi. Lo fece uscire dal mio culo e mi mise sopra di lui in modo che mi inculassi da solo mentre mi baciava con tutta la lingua, rovistando nella mia bocca, erotizzandomi da impazzire. Una volta che fu tutto dentro di me, mi attirò ancor più sul suo petto, offrendo il mio culo totalmente al suo compare, il quale, presa una crema apposita per facilitare le inculate, iniziò a spalmarmela prima tutto intorno allo sfintere, poi pian piano, cercando di introdurre un dito alla volta accanto al cazzo che mi stava possedendo riuscendo, con molta delicatezza, ad introdurre un secondo dito, iniziando a muoverli nel mio culo, allargandoli e stringendoli, in modo da ampliare lo spazio. Quando fu soddisfatto del risultato ottenuto tolse le dita ed iniziò a forzare il mio culo con il suo cazzo. Piano piano, con molta calma, si fece spazio e riuscì a penetrarmi completamente. L’altro, durante tutta l’azione di penetrazione, era rimasto fermo, ma una volta che anche l’altro fu tutto dentro di me, si guardarono negli occhi e presero a stantuffarmi, alternativamente. Uno entrava e l’altro usciva, dandomi sensazioni incredibili. Iniziai a smaniare ed a godere, come una fontana, sul petto di colui che era sotto di me. Andarono avanti così per un bel po’, finche non decisero di cambiare ritmo ed entrare e uscire contemporaneamente. La cosa mi portò vicino alla pazzia per le sensazioni che mi stavano dando. Continuarono così per una buona ventina di minuti finché iniziarono a godere contemporaneamente. Io smaniavo dal piacere. Dicevo loro di non smettere, troppo era il piacere che mi stavano dando. Il loro sperma tracimava dal mio culo. Finito di godere rimasero ancora dentro di me godendo delle contrazioni del mio sfintere, ma alla fine la natura ebbe il suo decorso ed i due membri iniziarono a perdere la loro erezione e, quasi per magia, mi ritrovai improvvisamente vuoto. Era stato troppo bello. Ero tutto un brivido. Avevo un buco del culo morbido ed elastico ed immediatamente pensai che in quelle condizioni avrei potuto farmi riempire con facilità dal gigante.

Non appena si furono ripresi e mi fui ripulito e rivestito, fattami pagare la marchetta li salutai velocemente e mi avviai verso il bar più vicino per telefonare al gigante.

Quando mi rispose gli dissi subito: “ Non era programmato di vederci, ma ho voglia di te. Ti va di vedermi?” La risposta affermativa non si fece attendere (“E me lo chiedi? Lo sai che non desidero altro che poterti godere!”) ed allora gli dissi che entro mezz’ora sarei stata da lui. Mi accolse a braccia aperte e mi baciò a tutta lingua, eccitandomi ancor di più di quanto già non lo fossi.

Lo spogliai velocemente e lo trascinai in camera da letto. Era eretto in tutta la sua possanza. Mi inchinai e lo leccai, quasi famelicamente. Non stavo più nella pelle pensando a come, stavolta, sarebbe stato facile accoglierlo in me. Mi stava guardando sorpreso dalla mia irruenza. Quando non ne potei più di succhiarglielo, per la voglia che avevo di sentirmelo dentro, mi spogliai in fretta e, distesa sulla schiena, alzando le gambe e tenendole aperte con le mani poste sotto le ginocchia… mi offrì a lui che, più che mai impaziente di possedermi, me lo puntò ed iniziò a spingere, delicatamente, penetrandomi. Rimase sorpreso dalla facilità con cui riuscì a penetrarmi e mi guardò, sorpreso. Gli spiegai cos’era successo e che, quando mi ero reso conto di come mi avevano ammorbidito in modo splendido, mi aveva fatto desiderare di verificare se veramente potevo accogliere meglio lui, Livio (questo il suo nome) che desideravo soddisfare con tutta me stessa poiché…. e qui ebbi un momento di impaccio…. mi ero accorta di essermi innamorata di lui e del suo cazzone. Mi penetrò completamente e mi baciò a tutta lingua, lussuriosamente, iniziando a fottermi, con calma, amorevolmente.

Fu una cosa lunga, elettrizzante, possessiva! Ero la sua donna e lui mi voleva.

Non so quanto tempo durò quell’inculata, ma ci sfinì entrambi. Dormì da lui, con il suo cazzo nel culo, completamente dilatata. Una nottata splendida: ogni tanto si risvegliava e riprendeva a godermi. Non so quante volte godette, quella notte.

Fu così che andai a convivere con lui: era di famiglia benestante e viveva praticamente di rendita. Un periodo splendido: ormai riuscivo ad accoglierlo in me con facilità ed era un totale godimento, mio e suo. Amava le cose belle ma soprattutto le motociclette, per le quali aveva una vera passione e purtroppo questa passione, un brutto giorno, me lo portò via.



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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Bobo45sex Invia un messaggio
Postato in data: 01/01/2018 02:47:40
Giudizio personale:
nel leggere i tuoi racconti c'è un piacere letterario perchè scrivi molto bene ma c'è anche poi un piacere fisico perchè le tue descrizioni particolareggiate costringono alla sega, quasi inevitabilmente... grazie...


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