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Il circolo dei dandy


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IL CIRCOLO DEI DANDY

Il salotto era illuminato dalla sola lampada sul tavolo rotondo, di cristallo. Il tappeto attutiva e smorzava i rumori, e le ombre profonde rendevano surreale l’ambiente. Dal piedistallo nero partiva una catenella dorata, che legava al collo la donna: poteva solamente girare intorno al tavolino, all’interno del cerchio delle comode poltrone. Aveva una coda alta e un grembiule da serva, per il resto era nuda, accarezzata dalla luce calda e morbida. Sul tavolino stavano tanti calici di cristallo quanti erano gli uomini, ed una bottiglia di champagne. La donna servì il vino, porgendo con un inchino a ciascuno il proprio bicchiere; un silenzioso maggiordomo comparve dalle ombre, recando una piccola scatola di legno su un vassoio d’argento: quando il primo uomo l’aprì, l’estasi dell’hashish profumò l’aria. Tutti caricarono delle piccole pipe, con posata calma, mentre il maggiordomo si ritirava, portando via la bottiglia ormai vuota. La donna si appoggiò al bordo del tavolino, osservando gli ospiti: chi aveva già acceso la pipa e tirava voluttuose boccate, facendo scivolare gli occhi sulle sue curve, chi centellinava il fresco vino, aspettando per fumare.

Sorrise, stendendosi sul piano freddo di cristallo, in attesa. Passarono una decina di minuti, quando il primo uomo, lasciata spegnere la pipa, si alzò; accarezzò dolcemente le gambe della serva, che si aprirono alla sua voglia. Come se fosse stato lanciato un segnale, altri due si alzarono, finendo il vino, e, tenendo il calice in mano, le regalarono una meditata erezione. Il primo uomo la prese, determinando con il suo ritmo il piacere orale degli altri due, fin quando uscito, riempì il proprio calice di nettare. Senza bisogno di parole si avvicinò al viso, e con un inchino le porse il bicchiere; lei lo centellinò, mentre un secondo uomo le donava piacere orale, e gustò il secondo brindisi, frutto della sua bravura.

Quel bizzarro brindisi si protrasse fin quando tutti gli invitati ebbero partecipato al rito. La donna, sospirando, si allontanò nelle ombre. Gli uomini si rilassarono nelle loro poltrone, mentre una musica di violini apriva loro le strade per il successivo viaggio.

Il maggiordomo ricomparve, silenzioso come prima: svuotò le pipe e le riempì, pulì il piano di cristallo e ritirò i bicchieri; portò un’ altra bottiglia di champagne, accompagnato da un’altra donna, che sorridendo, versò il vino. Era vestita come la prima, e finito di servire, si legò la catenella al collo. Poi attese, mentre occhi dolci la spiavano da dimensioni di sogno.


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Autore: Marc741 Invia un messaggio
Postato in data: 07/08/2014 19:45:03
Giudizio personale:
Che cacata


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