i racconti erotici di desiderya

Il centro commerciale


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Premetto che questi racconti sono un mix di fantasie, sogni realmente “sognati”, fantasie da realizzare ma anche fantasie realizzate e situazioni davvero vissute. Ovviamente, il tutto debitamente adattato!

Insomma, alcune delle cose che racconto le ho solo sognate, altre le ho davvero vissute e/o realizzate!

Camminavo tranquillamente per il centro commerciale durante una pausa di lavoro, quando ad un certo punto vedo davanti ad una vetrina una donna vestita in modo molto intrigante, tacchi alti, gonna stretta, camicia stretta. Adoro le donne sexy ma eleganti!

Allora decido di avvicinarmi per ammirarla meglio, effettivamente era una gran bella donna sulla quarantina, ma potrebbe averne avuto qualcuno in più o in meno!.

Lei passa tranquillamente da una vetrina all’altra ed io decido di seguirla, ma in modo discreto, non volevo che si infastidisse.

Dopo qualche minuto però decido di buttarmi, aspetto che si trovi in un punto un po’ tranquillo del centro commerciale e mi avvicino, le faccio i complimenti, mi presento, le spiego che camminando non ho potuto fare a meno di notarla e la invito al bar per bere un caffè, come detto aveva un paio di fantastiche scarpe con il tacco alto, una gonna stretta ed una camicia molto aderente ma un po' aperta, così si intravedeva il suo splendido seno. Onestamente mi aspettavo un no secco, o comunque una scusa per scaricarmi velocemente, invece con mio stupore, accetta! Beviamo il caffè facendo due chiacchiere, e dopo un po’ la situazione mi aveva stuzzicato ed cresciuta in me una gran voglia di baciarla ed allora le ho chiesto se le fosse andato di seguirmi un posto un po’ più appartato e lontano dalla gente che frequentava il centro, ma restando sempre all’interno del centro commerciale.

Sapevo che stavo rischiando di esagerare, rischiavo che si offendesse, ma volevo provarci, alla peggio avrei avuto un no come risposta, ma inaspettatamente mi disse di si e così ci alzammo dal tavolino dove avevamo consumato il caffè!

Ci alzammo e le dissi di seguirmi, così mi incamminai verso il piano superiore del centro commerciale, dove c'è un posticino appartato una zona del centro commerciale che non viene usata, basta attraversare un porta di sicurezza. Le dissi di lasciare andare avanti me e di seguirmi dopo qualche secondo, così da non insospettire nessuno.

Entrai ed aspettai che lei mi seguisse, c'è un lungo corridoio ed io mi misi in fondo ad aspettare, così quando lei entrò io potei ammirarla in tutta la sua bellezza ed eleganza, mentre camminava in maniera sexy verso di me.

Quando mi arrivò vicino, non ho resistetti, la strinsi a me con forza e la baciai, fu una sensazione fantastica, sentire le mie labbra contro le sue e poi la mia lingua che entrava nella sua bocca incontrando la sua lingua e sentire che si attaccavano una all'altra in una espressione totale di voglia e desiderio l'uno dell'altro.

A questo punto ho cominciato ad esplorare il suo corpo con le mie mani, mentre continuavo a baciarla, ho fatto scorrere le mie mani lungo la sua schiena e poi giù fino ad arrivare al suo sedere, che ho stretto tra le mie mani, allora ho smesso di baciarla, l’ho guardata negli occhi ed ho cominciato ad scorrere lungo il suo collo con la punta della mia lingua, giù giù, fino ad arrivare tra i seni, mentre le mie mani continuavano ad esplorare il suo corpo e ad accarezzarla. Poi le mani sono scivolate lungo la sua gonna e quando ne hanno trovato il fondo, l'ho alzata, così da poter accarezzare le sue cosce e cosicché lei fosse libera di muoversi.

Ma a quel punto avevo voglia di assaporare il suo seno, ed allora ho iniziato a sbottonarle la camicetta, volevo vedere il suo seno stretto nel reggiseno, ho continuato a sbottonare la sua camicia, mentre lei con le mani studiava il mio corpo.

Finalmente il suo seno, stretto in un reggiseno, che quasi esplodeva, dio che immagine fantastica, era lì davanti a me con i tacchi alti, la gonna alzata e le cosce fuori, senza più la camicetta e con il seno che sbordava dal reggiseno, non ho resistito ed ho iniziato a leccarla tra i seni sopra al reggiseno, poi sono riuscito a fare uscire i seni dal reggiseno, ma senza toglierglielo e finalmente ho potuto succhiarle i capezzoli, uno alla volta e poi leccarle tra un seno e l'altro, giocare con la punta della mia lingua sui suoi capezzoli, era fantastico assaporare la sua pelle e sentire i suoi gemiti di piacere. Ma volevo di più, ed allora ho iniziato a scendere continuando a leccare il suo corpo e giocando con la punta delle dita lungo le sue cosce e tra le tua gambe, mentre lei continuava a gemere di piacere.

Senza rendercene conto eravamo finiti nel bagno, dove c'è un grande lavandino con il piano in marmo, lei era in piedi appoggiata al lavandino ed io le ero ormai quasi inginocchiato davanti, potevo finalmente assaporarla e leccarla fra le cosce e non ho perso tempo, ho spostato le mutandine ed ho cominciato a leccarla ed a giocare con le dita fra le sue gambe, mentre lei continuava a gemere di piacere, ed io leccavo, succhiavo e la penetravo con le dita senza smettere un attimo ed alla fine ha goduto, ha goduto con un gemito di piacere ed io ero soddisfatto per averla fatta godere.

Mi sono alzato in piedi e lei vedeva benissimo quanto duro era ormai il mio cazzo, allora mi ha calato i pantaloni, che sensazione straordinaria, ammirare una donna che ti apre i pantaloni sbottonando lentamente un bottone dopo l’altro! Lo ha accarezzato da sopra i boxer e poi si è abbassata ed ha abbassato anche i boxer.

Era lì, inginocchiata davanti a me con il mio cazzo duro davanti al suo viso, a questo punto lo ha preso in mano ed ha cominciato a far scorrere la mano avanti e indietro, fino a quando non ha deciso di prenderlo tutto in bocca.

Dio mio era fantastico guardarla dall'alto, mentre con la testa andava avanti e indietro e il mio cazzo spariva nella sua bocca, ed io godevo della sua bravura nel succhiarlo e leccarlo, fino a quando non ne ho potuto più e sono esploso nella sua bocca con un gemito di godimento infinito.

Temevo che non le piacesse ingoiare il mio sperma, invece ha continuato a succhiare ed ingoiare tutto guardandomi negli occhi, quasi con un’aria di sfida, alla fine si è fermata ed il mio cazzo era completamente ripulito.

Avevo una voglia di lei, che non poteva immaginare, allora l’ho fatta sedere sul ripiano del lavandino e le ho allargato le gambe ed ho cominciato a succhiarla e leccarla ancora, con tutta la voglia che avevo di lei, era fantastico guardarla in quella posizione e sentire i suoi gemiti di piacere, poi però non ho più resistito, il mio cazzo era tornato duro ed avevo voglia di scoparla.

Allora l’ho fatta scendere del lavandino, ho preso un preservativo dalla tasca e me lo sono infilato, l’ho fatta girare, così che avesse le mani appoggiate al lavandino, le gambe aperte ed io dietro di lei, dio mio era uno spettacolo guardarla, ma avevo voglia di lei, ho preso 2 dita e me le sono messe in bocca, così le ho bagnate di saliva e poi le ho passate sulle labbra della figa, così da lubrificarla ancora un po', poi ho preso il mio cazzo e l'ho avvicinato alla fessura, l'ho strusciato un po' e poi, piano piano, l'ho infilato tutto dentro fino in fondo.

Che sensazione fantastica stare dentro di lei e sentire che anche a lei piaceva, tenevo le mani sui suoi fianchi, quasi a farle capire che era mia, era in mio possesso in quel momento, e intanto andavo avanti e dietro, davanti a lei c'era lo specchio, e mentre la scopavo, guardavo le espressioni di godimento sul suo viso e più la guardavo e la vedevo godere, e più avevo voglia di continuare, voglia di scoparla come mai nessuno aveva fatto, ogni tanto mettevo una mano sul suo seno e giocavo con i suoi capezzoli, oppure mettevo 2 dita davanti alle sue labbra, e lei le succhiava avidamente, però non mi bastava scoparla così, volevo di più e volevo darle di più, allora mi sono fermato, ho aperto la porta del bagno e l’ho portata con me, mi sono seduto sul water chiuso e l’ho fatta sedere sopra di me, e mentre si sedeva il mio cazzo entrava dentro di lei sempre di più, fino in fondo, in questa posizione potevo tenere le mani sul suo culo, potevo accarezzarle la schiena, mentre andava su e giù alla velocità che preferiva, comandava lei il gioco, io però potevo divertirmi a succhiale le tette, che erano perfettamente davanti al mio viso!

Era fantastico guardare la sua voglia di scoparmi, sentirla e guardarla ansimare, ogni tanto le stringevo

forte i fianchi e la aiutavo nel ritmo dei movimenti, avevo voglia di farle sentire tutta la voglia che avevo di lei!

Mi rimaneva però un unico desiderio, volevo scoparla dietro, nel culo, non sapevo se le piacesse e se le andava di farlo, non volevo rischiare di rovinare tutto, allora ho bagnato le solite due dita della mia mano ed ho iniziato a strofinarle sul suo buchino del culo, così da eccitarla di più, ma così anche per lubrificarlo un po', fino a quando mi è sembrato che fosse il momento giusto, ho infilato un dito nel suo culo, piano piano, ma anche stavolta fino in fondo, e così, mentre lei andava su e giù ed il mio cazzo entrava ed usciva da lei, il mio dito si muoveva dentro il suo culo, che lentamente si abituava e si allargava.

Era arrivato il momento, l’ho fermata, l’ho fatta alzare, ho tolto il preservativo e l’ho fatta nuovamente sedere sul piano del lavandino, ho preso le sue gambe e me le sono messe sulle spalle, ho bagnato ancora le due dita ed ho cominciato a lubrificare ancora il suo culo e poi le infilate dentro tutte e 2, così da prepararla, ho preso il mio cazzo duro ed ho appoggiato la punta sul suo sedere e piano piano l'ho spinto dentro, volevo che entrasse, ma non volevo farle male, volevo che si abituasse un po' alla volta. Lentamente sono arrivato fino in fondo, le faceva male, ma sapeva che dopo un po' il dolore avrebbe lasciato spazio al piacere e così quando ho ritenuto che fosse il momento giusto, ho iniziato ad andare avanti indietro dentro al suo culo e lei godeva come non mai, voleva che io continuassi ed io continuavo, continuavo a spingere, fino a quando non ne ho potuto più e sono venuto dentro il suo culo.

E' stato fantastico, ci siamo ricomposti, ci siamo baciati e poi siamo usciti, prima lei e poi io, errore grandissimo, quando sono uscito lei non c’era più, non l’ho più trovata e di lei non sapevo nulla, solo il nome.

Spero che il racconto di questo mio sogno vi sia piaciuto, e che magari un giorno vi venga voglia di venire a fare un salto nel centro commerciale in cui il sogno/racconto è ambientato.

Un saluto.


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