i racconti erotici di desiderya

Folies


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Un ufficio normale, scrivania , fogli, disordine e un computer.. una sedia con le ruote, un po’ di fascicoli e.. tu. E’ evidente che tu sia più importante di tutto il resto, ma in quel contesto sei parte di quell’arredamento, quasi ti si confonde. Sei rimasta sola, succede spesso sull’ora di pranzo, tutti vanno a mangiare e tu rimani a sbrigare le pratiche “noiose” .. o forse è solo un modo per respirare un po’, per diluire il lavoro giornaliero rendendolo meno stressante. Oggi ci sono anche io, si, proprio io.. non mi aspettavi ma sono lì e mi fa molto piacere leggere sul tuo volto lo stupore di quella sorpresa, perché si capisce che è una “piacevole” sorpresa che a stento si distingue dall’imbarazzo.

I miei occhi sorridono, i tuoi rispondono e le labbra si toccano è un bacio. Poche parole, sarebbero state inutili, volevamo quel bacio e il bacio adesso c’è. Ti sento mia come altre volte ti avevo sentito, ti scopro in quel bacio e ti leggo.. per come sei, finalmente.

Squilla il telefono sulla tua scrivania, dapprima lo ignori, poi vista l’insistenza getti lo sguardo sul display

“Cavolo, è il notaio, devo rispondere. Perdonami.”

Rimani in piedi, prendi la cornetta e rispondi, la tua voce è formale come non avevo mai sentito, è una telefonata di lavoro e quindi il tono cambia. Io continuo a carezzarti, mi piace vederti così formale con quell’aria da segretaria che tanto piace all’immaginario maschile, ti accarezzo e tu fai un passo indietro e ti appoggi alla scrivania sedendotici sopra, mi sorridi e mi fai cenno di smettere..

Ovviamente non smetterò. Mi avvicino lento e ti bacio sul collo, socchiudi gli occhi e la tua telefonata prosegue con molta formalità anche se disturbata da un po’ di imbarazzo. Ti sfioro le cosce ed alzo la tua gonna fino a scoprire le mutandine e tu con uno schiaffo mi colpisci una mano e coprendo la cornetta “fermo… smettila..” .. io sorrido e ti sfilo le mutandine pian piano.. non puoi dirmi niente, cerchi di impedirmelo ma sorridi e pensi che sono pazzo, allontano un po’ la cornetta dal tuo viso e ti passo la lingua sulle tue labbra .. e ti riconsegno la cornetta.

“Scusi, può ripetere per favore ? è andata via la linea.”

Sei rossa, un po’ per l’eccitazione un po’ per la vergogna, io in questi giochi non smetterei mai.. spero vivamente che sia una telefonata lunga. Intanto con calma mi slaccio la cintura, mi sbottono i pantaloni e mi abbasso un po’ i boxer, sono eccitato, tu mi guardi come a chiedermi cosa diavolo stia facendo.. un po’ ti scappa da ridere e un po’ non ti rendi conto della situazione, sei incredula.. nonché visibilmente imbarazzata; con la mano cerchi di allontanarmi.

Io mi avvicino ancora e con la mano ti tocco la fichetta tutta bagnata, tu chiudi gli occhi per un attimo..

“Scusi, mi sono persa un passaggio, come ha detto si chiama il cliente?”

Mi avvicino, ti avvicino, e appoggio il mio sesso al tuo, .. tu allontani un attimo la cornetta e mi mordi le labbra in un bacio violento.

“Si si, la ascolto”

Io entro. Piano, lentamente.. tutto. E in quell’irreale silenzio mi muovo piano dentro te che a questo punto non capisci più cosa devi fare, non lo credevi possibile ma ora è così.. Sesso, mente che vola senza controllo e tu che devi mantenere lucidità per parlare al telefono. Mi muovo lento e passo la lingua dietro il tuo orecchio .. e lo mordo leggermente, la tua mano libera, la sinistra, mi cinge il collo e appoggi la testa sulla mia spalla mentre cerchi di ascoltare la telefonata ma è sempre più difficile. Continuo a muovermi.. sempre piano e .. poi d’un tratto un colpo forte..

“No!” Recuperi un po’ di lucidità . .

“No scusi, mi è caduto un orecchino.. Comunque ho capito perfettamente, ci sentiamo più tardi, arrivederci..”

Chiudi il telefono .. “Ma sei pazzo!? Scopami..”

Io esco, .. mi ricompongo e ti guardo sorridendo.. “Si, sono pazzo..”

“Ma che fai smetti?!”

“Vuoi continuare.. ? Prendi il telefono e chiama qualcun altro.. e io continuo.”

“Ma tu sei pazzo veramente..”

“Si, sempre stato. .. Chiama chi vuoi..” ..

Sono pazzo, insolito, strano.. se non lo fossi non mi ameresti così, se non lo fossi non mi amerei così e desidererei cambiarmi.. Ma io sono così, e adoro questa pazzia.


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