i racconti erotici di desiderya

E dire che....2

Autore: Complicita360
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E dire che….2

Da quel week end, sono passati sei anni e, oltre a sentirci telefonicamente per lo scambio di auguri in occasione delle festività importanti non ci siamo più visti.

A quanto fosse successo quella notte non ci pensavo più. Si.., ogni tanto mi sfiorava i pensieri, ma oramai non ci pensavo più di tanto. E questo, fino ad agosto di quest’anno.

Ero andato a passare qualche giorno di relax e stare un po’ con mia madre al paesello d’origine.

Il giorno di Ferragosto mia madre mi dice che Carla e Claudio ci hanno invitato a passare la giornata da loro. Devo dire che la cosa non mi dispiace affatto. Rispondo che per me va bene. Anzi, visto che la roro casa è una viletta con piscina contornata di verde e con alberi maestosi, mi sarei veramente rilassato….

Chiamo mia cugina per chiedere se avessero bisogno… Mi risponde lei e quando sente la mia voce esclama… Marcoooooo!!! Che piacere sentirti! Io e i ragazzi abbiamo una gran voglia di abbracciarti….

A proposito… Se magari venissi con un po’ di anticipo mi daresti una mano a preparare gli antipasti. So che sei molto bravo… In effetti, sono abbastanza pratico ad aprire i frutti di mare e preparare delle gustose salsine. Chiedo a mia madre e gli dico che saremmo stati da loro per le ore 10 circa. Ok! Vi aspetto.

Claudio e sua sorella stanno per scendere in paese insieme al marito e Cristian. Il gelato lo comprano loro quando tornano per pranzo, aggiunge Carla. Aspetto mia madre che si prepari, prendo dalla cantina due bottiglie di spumante italiano, una di secco a un’altra amabile e partiamo.

Arrivati a casa di mia cugina, suono il campanello del cancello.. Sono Marco… Ciao Zio Marco!! Sono Morena… Che Bello…. Parcheggio l’auto sotto un pergolato, scendo e la prima a saltarmi addosso è Morena. Cia zio… Ti ricordi di me? Mi abbraccia e mi stringe schioccandomi rumorosi baci sulle guance. Carla aiuta mia madre a scendere dall’auto, saluto di rito, e poi viene verso di me e mi dice..

Fatti abbracciare cuginone mio… Mentre ci stringiamo, nel tentativo di scambiarci il bacetto sulle guance finisce che le nostre labbra si sfiorano… Buono il sapore del tuo rossetto, commento io.

Si defila dall’abbraccio… Il mio cugino biricchino sempre pronto ai complimenti, mi omaggia di un altro bacio a fior di labbra e ci fa accomodare sotto il portico….

Morena, prepara qualcosa di fresco per la zia, e tu Marco, vieni in cucina che il lavoro ti aspetta…

Lei cammina davanti a me e posso ammirare le sue ammalianti forme…

Una volta in cucina mi metto subito all’opera.

Carla è abbigliata con uno di quei leggeri parei estivi che gli modella il corpo, e per giunta, anche trasparente…Mentre sono impegnato nei preparativi, lei non perde occasioni di scodinzolarmi davanti, e volte, si pone in modo che posso ammirare le sue bellissime tette nude sotto il pareo, la sua intimità è coperta da un minuscolo slip da mare…

Il continuo distogliere lo sguardo da quello che sto facendo per ammirare la femmina al mio cospetto, mi pungo un dito con la punta del coltello e dalla mia bocca esce un…Ahi! Che pirla che sono. Carla vede che esce un po’ di sangue e … Dai, vieni in bagno che ti disinfetto e ti metto un cerotto. Mentre mi tiene il dito da medicare mi ritrovo con il viso all’altezza del suo seno. Però!!!! Certo che hai delle belle tette! Ti ricordi quando da ragazzini giocavamo al Dottore e tu ispezionavi tutto il mio corpo proprio come un medico? Carla?... Lascia stare questi ricordi, mi eccitano ancora.. E lei, per tutta risposta, mi mette una mano tra le gambe e,.

Caspita Marco! Non ricordo di averlo mai sentito cosi duro quando giocavamo al dottore… Mi fa alzare, mi abbassa il pantaloncino e inizia a masturbarlo…. Peròòòòò…. Si abbassa e se lo infila in bocca… mhhh… Vediamo se sono diventata più brava di quando ero una ragazzina? Lo lecca come un gelato, lo succhia e con la mano lo sega…. Carlaaa? Ti prego… Mhhh. È l’unica parola che odo… Continua con maestria la sua opera… chiudo gli occhi e mi abbandono ad un’esplosione di sperma nella sua gola…. Deglutisce con avidità fino all’ultima goccia. Si passa la lingua sulle labbra soddisfatta. È da quando sono venuta a casa tua che avevo voglia di farlo… Mi tira su lo slip da mare, vi riposta il fallo ancora mezzo duro carezzandolo e mi dice… Guarda che lo voglio ancora… Ho voglia di scopare con te giocando al Dottore…Mi cinge un piccolo cerotto sulla ferita e torniamo in cucina. Per fortuna Morena era rimasta sotto il portico con mia madre…

Continuiamo con i preparativi non disdegnandoci complici sguardi.

Tutto pronto. Arrivano gli altri… Cristian corre ad abbracciarmi… mi stringe cosi forte che il suo esile corpo aderisce al mio in modo quasi passionale. Il suo caschetto biondo, viso dai lineamenti gentili e curato.

Mi guarda con uno sguardo illuminato…. E la maturità? Tutto a posto? Si zio! A settembre veniamo a fare l’iscrizione all’Università. Veniamo? Dico io. Si! Io e Morena abbiamo deciso di iscriverci alla stessa Facoltà.

Bene! Rispondo. Se volete venire a stare da me vi ospito volentieri…. Uaoooooo. Magari!!

Ok! Quando siete pronti mi avvisate. Ma no! Interviene Claudio. Magari se ci dai una mano a cercare un piccolo appartamento cosi non disturbano te…. Ma quale disturbo! Mi farebbe davvero piacere se venissero a stare da me. Mi farebbero anche un po’ di compagnia… Iniziano le portate e interrompiamo l’argomento.

Gira che ti gira, mi ritrovo seduto a tavola con Morena alla mia destra, Carla alla mia sinistra all’angolo del tavolo e… Cristian di fronte. Morena mi tira qualche scanzonata gomitata ed elogia il mio impegno a raccontare barzellette. Carla, non perde occasioni, ogni qualvolta che si deve alzare per andare in cucina, di chiedermi aiuto invitandomi a seguirla per darle una e ne approfitta per passarmi lascivamente la mano sul pene fino a farmelo diventare duro.

Tira fuori dal forno la teglia dei cannelloni col ripieno di pesce e inizia a sezionarli a porzioni. Per fortuna ha le mani impegnate perché entrano Cristian e la sorella di Claudio per aiutarci nel portare i piatti a tavola.

Noto che lo sguardo di Cristian è fisso sulla mia spropositata erezione, la fissa con occhi languidi e imbarazzati.

I piatti sono pronti e iniziano a portarli a tavola. Io mi attardo nella speranza di far tornare normale il mio pene.

Probabilmente Morena ha captatto qualcosa. Mi siedo e poco dopo, sento che spinge in modo deciso la sua coscia contro la mia. Faccio finta di niente…

Incrocio lo sguardo interrogativo di Cristian come per chiedermi che cazzo stesse succedendo.

Defilo il mio sguardo. Il pranzo arriva alla fine.

Bene! Penso proprio di chiedervi il permesso di congedarmi e trasferirmi su un lettino a bordo piscina per un riposino. Mi alzo e vado stendermi su un lettino sotto un gazebo. Non so per quanto tempo sono rimasto in un piacevole dormi veglia, ed è proprio durante il dormiveglia che ho avvertito di nuovo quella manina sul membro. SI! Ancora quella manina… Sempre nel dormi veglia, mi godo quella manina che massaggia il mio membro duro sfiorando il pantaloncino. Poi d’un tratto… Più niente. Apro gli occhi e vicino a me, nessuno…

Vedo Cristian seduto sul bordo della piscina a pochi metri da me.

Mi metto a sedere sul lettino e chiedo a Cristian dove fossero gli altri. Lui si gira… ciao zio!

La zia, (mia madre), è andata a riposarsi in camera, la mamma e Morena stanno finendo di sistemare in cucina, e gli altri, sono andati a fare una passeggiata nel bosco.

A questa risposta, riaffiora prepotente il ricordo di quella notte. “E dire che… non ci pensavo più”!

Vengo riportato al presente da Cristian che mi chiede. Davvero zio, ci ospiteresti da te? Certo che si! Cristian. Allora ti chiedo di parlarne con la mamma per convincerla. Ci penso io. Non ti preoccupare…

Nel frattempo, arrivano Carla e Morena con un fumante caffè.

Dormiglione…Eccoti un buon caffè cosi ti svegli… Grazie Carla! Mi ci vuole proprio…

Sorseggio il caffè intavolando il discorso di ospitare a casa mia Cristian e Morena per tutto il periodo degli studi universitari.

Lo faccio con molto piacere. Credimi.. Mi guarda, gli chiedo un segno di assenso con lo sguardo e lei annuisce dicendo che volevano comunque partecipare, lei e sua cognata, alle spese.

Di questo ne riparliamo rispondo. Noto un complice e felice sguardo tra Morena e Cristian. Mi ringraziano in coro e mi vengono a schioccare un bacio sulle guance, e sempre in coro mi dicono, grazie zio!

Chiacchierando, si sono fatte quasi le ore 17. Mia madre si è svegliata e ci ha raggiunto.

Quando vuoi, andiamo a casa mi dice mia madre. Dai Zia, interviene Carla, restate qui anche per cena e poi ve ne andate. Mia madre mi guarda e attende l’assenso. Ma si, mamma, torniamo stasera col fresco.

Tornano gli altri, ci raggiungono e Carla, informa i genitori di Morena su quanto prima concordato in merito alla mia ospitalità offerta ai ragazzi per il periodo degli studi.

Il cognato di Claudia ribadisce il loro voler contribuire alle spese per il soggiorno della loro figlia a casa mia.

Rassegnato, rispondo che ne avremmo riparlato quando i ragazzi sarebbero venuti da me a settembre.

Ormai tardo pomeriggio, Carla e sua cognata si spostano in cucina per preparare una leggera cena…

La serata scorre piacevolmente e terminata la cena, saluti, baci e abbracci con un arrivederci a settembre.

Passo ancora una giornata con mia madre e torno a casa mia.

Durante il viaggio, ho pensato di divere il mio lettone in due letti nei quali avremmo dormito io e Cristian, mentre Morena, si sarebbe sistemata nella camera degli ospiti.

Continua



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Autore: Complicita360 Invia un messaggio
Postato in data: 24/02/2015 16:08:36
Giudizio personale:
intrigante


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