i racconti erotici di desiderya

Cronaca di una coppia allegra e del singolo giusto


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Venerdì sera. 7 febbraio.

"Amò, ma i racconti di Taboo li hai letti?"

"Si, aspè, ho letto quello lì... quello del pescivendolo..."

Lui adora i miei racconti. Lei non lo so. I miei racconti piacciono ai maschietti, ma cosa penserebbe una donna leggendo un mio racconto? Cosa penserebbe poi di me?

Loro sono nella cucina, davanti ai fornelli a preparare la cena. Io, sul divano del soggiorno, riesco a scorgerli con la coda dell'occhio.

"Eh, mo mi dirà "Maniaco! Taboo pervertito!""

Se la ridono "mi è piaciuta soprattutto l'introduzione: "se siete moralisti è inutile che leggete sto racconto", ma infatti! Se sei moralista, che c'è stai a fa su desiderya?!?"

"Appunto! Vai su vatican punto va, o sul sito di padre Cionfoli!"

Ora so che almeno l'introduzione le è piaciuta; e che ho ancora tanto da scoprire del mondo femminile.

Finita la cena, riprendiamo a parlare dei miei racconti. Io e lei sul divano, lui seduto a un metro davanti a noi.

"Magari Taboo scriverà un racconto su di noi..."

Sanno però che ho il pc fuori uso, che non posso ripararlo e per ora mi appoggio al portatile di mia sorella.

"Vabbè" aggiunge lei, leggendomi la mente "di' a tua sorella di lasciarti il portatile per un paio d'ore!"

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Lei è vicino alla tavola. Sta annodando un fazzollettino al collo della bottiglia. Da quando sono entrato in casa non mi sono smosso dal divano. Penso che sia il caso che mi dia una mossa. Mi alzo e mi dirigo verso di lei.

"Ecco un salvagoccia artigianale!"

"Ah, ecco" gli rispondo, sedendomi su uno sgabello attorno alla tavola.

"... amò, ma tu non dovevi fare una cosa?" Borbotta lui dai fornelli.

"Solo se cucini bene..."

"Ma dall'odore mi sembra che la carne stia venendo bene!" aggiungo io, prontamente.

"ah, hai capito questo! Te lo sei scelto bene, l'amichetto. Ma come te lo sei scelto, lui?"

Ci siamo conosciuti alcuni anni fa, su desiderya. Il mio annuncio aveva attirato l'attenzione di lui. "Sono stupefato da ciò che leggo!"

In quel periodo avevo un lavoretto che mi portava alcuni giorni alla settimana ad un paesino vicino al loro. Mi "concesero" un incontro conoscitivo. "Concesero" perchè come singolo non avevo speranze! Senz'auto, patente, esperienza... Avevo scoperto desiderya e tutto il mondo che c'è dietro solo da poche settimane, e ne avevo ancora di cose da scoprire.

Passammo una serata parlando delle nostre esperienze e aspirazioni. O meglio, parlavamo io e lui! Lei era uno schianto, lui simpaticissimo. Ma ero molto ingenuo, timido, e forse interessato più all'amicizia che ad'altro.

Fu una serata piacevole, come quella che si prospetta stasera. Lui porta la cena a tavola; si siede di fronte a me, lei alla mia sinistra. La guardo con disinvoltura, come se non mi facesse nè caldo nè freddo il suo misero abito, che copre solo la schiena e a malapena il petto. Gli arriva giusto sotto i glutei, e fingo di non essermi accorto che non indossa le mutandine; che quello che vedo non è il suo pube ben depilato, ma forse un indumento color carne...

La cena è deliziosa; lui ha cucinato bene e prendo la cosa come di buon auspicio. Abbiamo parlato tanto, la sessualità è stato l'argomento principale, come l'abbiamo vissuta nella nostra vita privata, come viene vissuto in altri mondi, nella spiritualità.

Questa volta io e lei parliamo molto. Dopo quel nostro primo incontro conoscitivo, continuai a sentirli, soprattutto cercai di conquistare l'amicizia di lei. Ma riuscìi solo a tempestarla di sms, e così, dopo alcuni mesi, il rapporto si spense quasi naturalmente.

Alcuni mesi fa, lui mi scrive, complimentandosi per i miei racconti, soprattutto per le mie fantasie... Riprendiamo il rapporto, scrivendoci su desiderya e via sms.

Aver letto le mie fantasie gli da coraggio di parlarmi delle sue... gli piacerebbe realizzarle insieme a me.

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Due settimane fa, un suo messaggio "...finalmente la casa in fitto è pronta e ci stiamo già abitando dentro. eeeee giustamente l'abbiamo battezzata pensando a te... dopo lunedi 2febbraio,torno in puglia,spero di organizzare una cena e averti come nostro ospite. "

Ok. Una cena. Gli rispondo che per me è un piacere.

Alcuni giorni dopo mi risponde "venerdi arrivo e visto ke si sta avvicinando il mio compleanno le ho chiesto se mi regalava un mio grande desiderio, lei ha acconsentito, di conseguenza nn mi tocca ke chiederlo a te.

vorrei festeggiare venerdi sera il mio compleanno, vengo a prenderti alla stazione, organizzo una cena ed una piccola torta, festeggiamo e poi resti a dormire a casa, visto ke nn ci sono treni(il divano nn è comodissimo,ma accettabile) la mattina ti riaccompagno in staz.

sai benissimo ke il sesso è l'ultima cosa, meglio dire ke se ci sarà, sarà solo dopo una lunga conoscenza e ke nn sia scontata.

questa volta,visto ke sono il festeggiato,vorrei fare un eccezzione. :-)"

Entriamo a casa sua. Lei ancora non è tornata da lavoro. Da quell'ultimo messaggio ho vissuto la mia vita come una lunga attesa nella sala d'aspetto di un dentista.

"Mettiti comodo" mi dice accendendomi la tv, davanti a un divano in pelle bianco. Fra i cuscini, uno a forma di cuore.

Dopo aver sistemato le buste della spesa, mi invita a fare un giro della casa. Piccola, ma non mancano i comfort.

Rumori dall'ingresso. E' arrivata. Sono nervosissimo.

"Ciao!" è sempre bellissima.

Si salutano e mi sembra di vedere la classica coppia di innamorati che hanno fatto il grande passo, di vivere insieme "gli hai fatto gli onori di casa?" gli domanda con tono di rimprovero.

"Certo... non è vero, taboo?" Lei sembra non credergli. Chissà se fa sul serio o è il suo modo di giocare? Quel piacere un po' egoistico tutto femminile nello sminuire il proprio uomo.

Lei ha bisogno di una doccia. Io, sul divano, sono concentratissimo sui programmi tv. E' difficile capire come devo comportarmi "il singolo deve essere consapevole del suo ruolo" Quante volte l'ho letto su desiderya; nasce la paura di fare qualcosa di sbagliato, di irrispettoso nei confronti di lui e di lei.

Riesco a vedere la porta socchiusa della camera da letto. "Cosa devo mettermi?"

"Qualcosa di facile da togliere" gli risponde lui.

Per andare dalla stanza da letto al bagno deve passare affianco al divano. Io, nervosissimo, continuo a fissare la tv.

Lui tira fuori una penna usb, mette su un film d'azione. Partono subito le immagini drammatiche viste da un soldato americano in medio oriente.

L'acqua scorre nella doccia "Qualcosa di più allegro no, eh?"

"Metti "i pinguini di madagascar"!" propongo io.

"Si vabbè, non dico proprio "i pinguini di Madagascar"" aggiunge lei.

"Ok, mettiamo "Natale in Iraq" e facciamo felici tutti".

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"Altra cosa, se accetterai, forse è meglio ke noi due, ci diciamo un po cosa ci piace e cosa nn ci piace, cosa vogliamo e cosa fantastichiamo, questo xkè lei nn prende iniziative(tranne se nn le chiedo) e tu, sei abbastanza timido e nn sei uno ke si lancia sulle donne, di conseguenza, il mio compleanno nn voglio passarlo in tre a vedere la tv. :-)"

La serata, per quanto piacevole, non si sta svolgendo come avrebbe voluto lui. Durante la cena ha cercato di farmi capire cosa voleva. Le si è avvicinato più volte, stuzzicandola. Lei non sembrava infastidita, ma io non sapevo proprio cosa fare. Lui le accarezza una spalla, cerca di scivolare giù, di tirargli fuori i seni. Lei si oppone, ma ride divertita. Ho sempre pensato che un gesto del genere mi avrebbe fatto guadagnare solo un ceffone.

Non starò mica rovinandogli la festa? Forse avrei dovuto riufiutarmi, forse non sono quello che cercavano.

"bene, accetto il tuo consiglio e ci lavoriamo sopra. forse è meglio migliorare il mio ego. sono sicuro ke verrà fuori un bellissimo compleanno :-)

nn è carino dirlo,ma viva la sincerità. di ragazzi disposti a stare nel gioco, c'è ne sono davvero tanti, alcuni ke ho conosciuto in chat, anche disposti a farsi umiliare, amanti del sadomaso, e altri disposti pure a pagare.

penso ke se abbiamo tutte queste richieste è perchè di singoli ce ne sono davvero tanti e forse xkè come coppia siamo abbastanza carini e di sicuro giovani(visto ke dopo una ricerca fatta, quasi tutte le coppie sono sopra i 35 e tanti di piu sui i 40anni).

xkè tu? xkè sei VERO! sei cosi come sei ke a me piace tantissimo, poi.... sempre con discrezione,anche quando ti ho fatto capire ke nn c'erano possibilità, hai sempre risposto e hai voluto continuare a coltivare quest amicizia"

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Dulcis in fundo.

La torta la prendiamo sul divano. Il suo abitino misero... Per tutta la serata ho fatto finta di nulla, ma le si vede tutto.

"Cosa bevi?"

"Amò, hai dimenticato? Lui non beve"

"Ha detto il vino, magari qualcosa di più forte la prende"

"Si, infatti" li calmo io "di solito qualcosa di più alcolico lo prendo"

Io e lei siamo seduti sul divano, praticamente uno affianco all'altro, il divano è largo giusto per due persone. Lui si divide tra la cucina e il tavolo a mezzo metro da noi.

"ad esempio, se entri un bar o in un locale per qualcosa da bere, tu che chiedi?"

"mah, direi un whisky..."

Ora è davanti al divano, tra lui e noi ci sono solo due pouf. Apre l'anta del mobile di fronte e incomincia a maneggiare tra le bottiglie.

"Adirittura il liquore al caffè della nonna! Stai a fare sul serio, allora..." esclama lei, aggiungendo che non lo usa che per le occasioni speciali.

"Eh no, scusami, ha detto un whisky, sto solo cercando la bottiglia..."

Lei a volte cambia un po' la posizione. Non posso fare a meno di sbirciare le gambe. Le ginocchia puntano verso destra, ora verso sinistra, mostrandomi di volta in volta un nuovo particolare: il polpaccio sinistro, l'interno coscia destro, la parte bassa del gluteo sinistro, quella cosa lì nel mezzo... non oso ancora accertarmi, anche solo con gli occhi, se è senza mutandine o ne ha una color carne... soprattutto non capisco se quello è il suo modo di invitarmi a fare qualcosa. Come devo comportarmi? Lei lo vuole o mi tirerà uno schiaffo? Cosa vogliono le donne?!?

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La sua bocca addenta la forchetta. Tra una portata e l'altra abbiamo parlato molto, soprattutto di sesso.

Ricordo quand'ero piccolo. Mio padre si avvicinava a mia madre per darle un bacio, una carezza. Lei si dimenava, un verso di disapprovazione e una gomitata nel suo stomaco, senza problemi. Che modello negativo... penso che non si dovrebbero mostrare comportamenti del genere ai propri figli, meglio il divorzio.

"Si, sicuramente. Ma sai, col tempo entrano in gioco vari fattori. L'affetto, la sicurezza dell'abitudine..."

"ma la sessualità è la base di un rapporto di coppia. Io avrei divorziato..."

"Eh ma non pensi che tuo padre cerchi altrove quello che gli manca?"

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"Dai, un sorso di grappa e una tirata..."

Guardo lui, che dopo aver abbassato le luci si è seduto su uno dei due pouf davanti a noi. Gli ricordo di una nostra chiacchierata, quando gli dicevo che il compito della donna è quello di "far cedere in tentazione" l'uomo, che altrimenti penserebbe a godersi incosciente il paradiso terrestre.

Lui annuisce divertito, mentre lei mi scuote il tubo del narghilè davanti al viso, mentre io mi irrigidisco e fisso lo sguardo altrove.

"ma perchè non ti va?"

"No, per motivi salutistci..."

"Eh vabbè" dice lei "il narghilè è come l'aerosol, poi mica lo devi buttare giù, dai solo una tiratina in bocca, per sentire il sapore..."

"No...."

Lei passa il tubo a lui che fa il suo tiro, poi lo riprende. Fa una boccata e me la soffia in faccia

"Ma guardalo, come si irrigidisce! Trattiene pure il respiro!" esclama divertita.

E che mi è sempre sembrato folle fumare, riempire i polmoni di fumo...

"Dai, fai un sorso e tira..."

"Nooo..."

Lei, provocante e provocatrice, continua a soffiarmi in viso. Non so cosa pensare. Non voglio rovinargli il compleanno, devo pur fare qualcosa. I bicchierini li ho tirati giù come nulla, non è un problema... eh già, il fumo nei polmoni no e l'alcool nelle vene si! Che poi è solo un narghilè, non è proprio come la sigaretta... un sorso e poi una tiratina, piccola però, che può far sempre male alla gola... ma quanto mi hanno fatto bere?!?

"Ah, visto? Di che sa?" Nell'offrirmi il narghilè si è fatta sempre più vicina. Ha un seno bellissimo, riesco a intravederlo sotto il suo misero abitino.

"eh, tabacco..."

"Dai, fai un altro tiro..."

"Aspè, prima un altro sorso..." La sagoma di lui, illuminata solo dallo schermo della tv, sembra si goda divertita lo spettacolo, seduta sul suo pouf.

"Ma vedi! Addirittura la sta buttando giù! Il fumo dal naso!"

"Eh, la cosa se la devo fare, la faccio per bene!"

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Mi sono impegnato al massimo, ma non ci sono riuscito. Ci sono caduto anche ora. Ho realizzato che è venerdì notte. E anche ora non sono riuscito a non pensare a lei. Che delusione, e quanto rancore mi è rimasto dentro. L'ho corteggiata per anni, ma ha scelto il più stronzo della compagnia. E' finita sempre così, con i miei amori pazzi... Sicuramente anche lei ora starà facendo l'amore. Involontariamente, ho calcolato i loro tempi, il venerdì è la loro serata... Sono passati sei mesi; quanto male ancora mi fa... "Non ti voglio nella mia vita! ...Ora voglio vivere la mia storia con lui!..."

Lui. L'ho detestato dal primo momento che l'ho visto. Ancora non so se esagero e se la mia diffidenza nei suoi confronti ha un fondamento. Lei mi ha sempre respinto, anche con una certo senso di sgradevolezza, che ovviamente non vuole ammettere "no, non ti odio, mi sei solo indifferente..." eh, meglio essere odiati...

Lei si prepara per la doccia, lui sgomita tra i fornelli.

"Ma poi con quella ragazza come siete rimasti"

Dal divano, gli riassumo la cosa "Ah, ti sei beccato l'asso di picche!"

Quella volta che ebbi l'occasione di starle accanto. Un viaggio con gli amici, seduti sui sedili di dietro.

"oh" mi disse, appena arrivati a destinazione e scesi dall'auto "ma non ti sei mosso di un millimetro per tutto il viaggio!" Interpretai subito pensando fosse semplicemente sbalordita per il controllo assoluto che riesco ad avere del mio corpo.

Ora sono seduto accanto a lei. Mi si è fatta sempre più vicina, lenta lenta. Anch'io, tra fumo e alcool sono sempre meno dritto e più sciolto sul divano. Il mio ginocchio destro è a contatto con il suo sinistro. Ho i brividi lungo la schiena.

Nel buio, non riesco a capire cosa si accennano.

"Eh amò" gli risponde lei "e più di questo che devo fare?!?"

"Eh" aggiungo io, che ho intuito "più di sbartermela in faccia come sta facendo, che deve fare?"

Mi faccio coraggio, lento lento mi avvicino anch'io a lei.

"Mi ricordo un paesano mio..." racconta lui, mentre io, con un gesto rapido e deciso, mi levo gli occhiali e li poggio sul pouf libero.

"...diceva che quando teneva i denti non aveva il pane..." scivolo il dorso della mano destra sulla sua coscia sinistra, l'accarezzo "...e quando poi si è guadagnato il pane, non aveva più i denti!" La mia mano scende su e giù, su e giù.

"Guarda che il tuo maestro spirituale-marziale non dice nulla" aggiunge lei.

"Il mio maestro?!? Ma se lo sapesse, mi direbbe - coglione! Ancora non ti butti?!?"

"Eh! Puoi pure girarla la mano..."

"Ma è sudata..."

"Ma magari è piacevole..."

Prendo coraggio è poggio il palmo. Continuo ad accarezzarla. Cerco di essere il più delicato possibile. Anche lei ha cominciato ad accarezzarmi le spalle. Mi accarezza fra i capelli, è magnifico.

"Amò, mi sa che è come te, gli piacciono i grattini!"

Sento che sto perdendo il controllo. Sciolgo ogni resistenza. Faccio salire la mia mano sul suo corpo, ma non riesco a fare a meno di accarezzarla con il dorso.

PAT! Mi tiro uno schiaffo sulla mano "AH, non devo usare il dorso!"

Lei sembra divertita. La punta delle mie dita scorrono sul suo corpo; le infilo sotto il vestitino, come le accarezzavo le gambe, ora le accarezzo il seno. Lei vuole spronarmi un po' di più, inizia a darmi dei bacini sul collo. Quanto è bello...

Sento il suo seno. Senza vederlo, con gli occhi della mente. Le mie dita sentono i capezzoli. Delicato, glieli sfioro. Lentamente. Su, Giù. Poi delle piccole rotazioni; sento la sua pelle, i bordi delle sue mammelle. Lui me l'aveva detto, non ce ne sono seni così belli. Quanto aveva ragione...

Sono rapito. Chinandomi lentamente e raccolto, porto il mio viso al suo seno. Inizio a baciarla anch'io, morbido e passionale. Quasi mi sdraio su di lei, facendogli sentire la presenza del mio bassoventre.

"Ah, però!" Mi chiede di usare la lingua. Non solo me lo chiede, ma me lo dimostra pure, continuando a baciarmi sul collo. Che meraviglia... "Ora capisci perchè si usa la lingua?" Devo ricambiare. Non posso fare a meno di dirgli "hai un buon sapore"

"Grazie. Questo ha una donna fa sempre piacere sentirselo dire"

Allunga la sua mano al mio petto. Mi allontano da lei quel poco che basta per permettergli di sbottonarmi la camicia, cominciando dall'alto. Movimenti delicati, ardenti. E' una sensazione piacevolissima. Anche lei comincia a baciarmi il petto. Ogni bacio sembra una pugnalata. Le sue labbra calde, umide, sulla mia pelle vergine e sensibile. Mi bacia il petto. Più scende e più la sensazione si fa fitta e dolorosa. Scende giù, fino al mio ventre.

Io continuo a cercarla con le mani e con le labbra. Mentra la bacio la frugo con la punta delle dita, e sono perfino stupito sentendola emettere piccoli gemiti. Ancora non mi sembra vero che le sensazioni piacevoli che sta provando sono dovute a me, alle mie labbra, al movimento delle mie dita. Le cerco le ascelle. Sono un punto del corpo delle donne che mi ha sempre attratto. Un po' me lo impedisce, forse le fa solletico.

Lei intanto realizza quello che non sa essere uno dei sogni della mia adolescenza. Le sue mano scendono fino lì. Mi accarezza il pacco. Sta per sbottonarmi i calzoni. Quanto mi eccita l'idea di una donna che cerca il mio cazzo...

Con movimenti lenti e desiderosi, mi sbottona la cintura, mi abbassa la zip e mi infila una mano nelle mutande. La lascio un po' fare, la cosa è troppo deliziosa. Poi alzo il bacino, e l'aiuto a calarmi pantaloni e mutande.

Non la guardo mentre si china a baciarmelo. L'immagine potrebbe farmi perdere il controllo e verrei in un istante. Io, che ho già esplorato ogni parte del suo corpo, penso sia il momento di abbattere l'ultimo taboo.

La punta delle mie dita cominciano ad accarezzarle il pube.

"Ah, ma non hai le mutande!"

Lei scoppia a ridere. E sento la sua lingua avvolgermi il cazzo. Sento la sua bocca, i suoi denti. Il rumore delle sue labbra che succhiano è eccitantissimo.

Io non vedo nulla; le luci sono spente, a parte lo schermo della tv che trasmette inutilmente chissà cosa, e non ho gli occhiali. Continuo a scoprire il suo corpo ad occhi chiusi, solo con il tatto. Ne ho viste tante su internet. Così riesco a riconoscere le grandi labbra, l'apertura vaginale, il clitoride. E' inutile cercare di capire cosa devo fare, forse è meglio lasciarmi andare, seguire l'istinto. E' porto il mio dito indice su e giù; scorre lentamente dall'alto in basso e viceversa lungo la sua fica.

Il suo breve e deciso gemito è musica per le mie orecchie, mi fa capire che sono sulla buona strada. Continuo così, a volte scorrendo su e giù, a volte roteando su quello che penso sia il clitoride. Lei un po' me lo succhia e un po' lo bacia, mentre io scopro allegramente cosa vuol dire quando le donne si bagnano.

Andiamo avanti un bel po', fino a quando gli faccio intuire che ho bisogno di asciugarmi la mano.

"si, si, ho capito, aspetta..." mi dice alzandosi e andano a prendermi un asciugamano. Solo ora mi accorgo che lui non c'è. Forse si è allontanato per mettermi più a mio agio.

Lei torna. Mi da un asciugamano e si risiede accanto a me. Ripulito, torno ad abbracciarla e a baciarle il collo. Voglio far scorrere le mie mani a palmo pieno lungo la sua schiena, scorrendo delicatamente sulla spina dorsale, per poi accarezzarle i glutei. Lei ricambia.

Andiamo avanti così fino a quando lui non rientra. Sappiamo tutti cosa stiamo cercando. Io e lei continuiamo indisturbati, lui quasi indifferente mette in ordine le sue cose. Dopo un po' anche lui si avvicina. Rimane in piedi dietro di lei, e prende a masturbarla.

"Senti come è bagnata, senti..."

Lei geme "Amò, ma il compleanno stasera è il tuo o il mio?"

Gli sta piacendo. Ma che vorranno mai le donne? Possibile che anche il mio ultimo amore sfortunato voleva dirmi questo? "non ti sei mosso di un millimetro!" Possibile che aspettava una mia iniziativa?

___________________________________________________

La tv trasmette inutilmente i suoi programmi, almeno fino a quando lo speaker di un canale radio-tv annuncia che è sabato 8 febbraio. Ah, ma è anche il suo compleanno! Quell'altro amore sfortunato mio... Anche lei, corteggiata per anni e sempre respinto. Anche lei ebbe la geniale idea di fidanzarsi con un bellimbusto spaccone. Si vedeva che era l'uomo sbagliato. Ora sta con un altro, e da diversi anni. Spero stia bene, soprattutto stasera, che sicuramente starà festeggiando con gli amici suoi più cari il suo compleanno.

"Forse è meglio se ci spostiamo in camera da letto" dice lui.

Lei è già sul letto. Io lo raggiungo. Mi siedo sul bordo del letto e comincio a spogliarmi. Lei è dietro di me.

"mi tolgo le calze, che forse sono poco sexy..."

"secondo me ti fai troppi problemi..." mi dice lei avvicinandosi e avvinghiando le sue braccia alle mie spalle, riprendendomi ad accarezzare e baciare. Io mi abbandono completamente alla sua passionalità.

Mi bacia per un bel po' prima che io reclini lentissimamente la testa all'indietro, accompagnata dal mio piacere, e incominci a ricambiare i suoi baci. E non c'è solo quello da ricambiare.

Dopo non so quanto tempo passato a goderci reciprocamente, mi giro deciso verso di lei. Le bacio il petto, e pian piano scendo, le bacio il pancino, e giù giù fino al pube. Che profumo meraviglioso...

Come per il ditalino, anche per il cunilingus mi affido all'istinto e al mio piacere personale, oltre che a quello che ho visto per anni nei porno...

Lei è supina sul letto, le gambe abbastanza aperte. Io, quasi inginocchiato con il viso sulla sua femminilità, alterno baci a colpi di lingua; delicatamente e con un ritmo lento ma regolare gli lecco il clitoride, qualche volta scendendo un po' più giù, all'apertura vaginale.

Clitoride e vagina sono due parti così vicine del corpo, eppure come sono distinguibili per il senso del gusto, per la consistenza, per le differenti reazioni che la mia lingua provocano in lei.

Incomincio a leccare in maniera più decisa e veloce. Lei incomincia a gemere così forte che il suo partner, che nel frattempo si è messo in piedi vicino al suo viso per baciarla e farsi succhiare, le chiede di abbassare la voce per non far sentire ai vicini.

"Stasera è il compleanno un po' di tutti!" Neanche sa quanto ha ragione... "...e diceva di non avere esperienza... per me ci ha preso per il culo!"

Assumo un ritmo incalzante. La lecco così veloce che praticamente non stacco il viso dal suo pube, e la mia lingua non si muove più lontano di un centimetro dal suo clitoride. Lei con una mano mi spinge la testa sul pube... fantastico, avevo sentito dire che le donne lo fanno quando il cunilingus sta funzionando.

"Amò, mettimi un dito dentro!"

Mi raggiunge, io continuo incessantemente a martoriarle il clitoride con la lingua, lui con un dito gli da colpi vigorosi nella vagina. Lei arriva al culmine.

Geme in un modo che quasi mi sconvolge. Sembra quasi che stia piangendo. Si rannicchia su di un fianco in posizione fetale, con una mano fra le cosce. Io, per fare un gesto carino, le accenno una carezza a un gamba, ma lei con un breve scatto mi fa capire che non vuole essere toccata.

"Lei è molto sensibile..."

Dopo qualche attimo si riprende. Torna in posizione supina; asciugandosi ci dice "siete stati bravi..." dopo un po' aggiunge "sdraiati"

Io eseguo. Decido di rimanere completamente passivo, soprattutto per concentrarmi ed evitare di venire.

Riprende a succhiarmi. E' una sensazione dolcissima; sono quasi in trance. Qualche volta mi risveglio, e l'immagine che mi si mostra è io sdraiato sul letto, lei a pecorina che mi sbocchina mentre lui dietro la scopa.

"Amò, mi sembra di avere un coniglio dietro!"

Io, divertito, mi riabbandono.

In un altro momento di lucidità, vedo lei che mi infila un preservativo. Ma lo voglio veramente?

_____________________________________________________

Lui prepara il narghilè. Lei sul divano ha cominciato a sedurmi.

Ci guarda e mi fa "assomigli a me, anch'io quand'ero ragazzino con le donne ero esattamente così"

"Si amò, ma tu eri un po' più piccolo... ti sei svegliato un po' prima"

Mi torna in mente quando lui mi scriveva di lei, delle sue risposte quando le proponeva di incontrarci "ma figurati! Se lasci me e Taboo seduti su una sedia, quando torni ci ritrovi esattamente come ci hai lasciati! Non si sposterebbe di un millimetro!"

Non aveva tutti i torti. Ce ne ho messo di tempo per scioglermi, ne hanno sudate di camicie per trascinarmi sul letto!

Lei è sdraiata a pancia in su. Io sono alla sua sinistra, lui a destra; siamo inginocchiati vicini ai suoi fianchi, con i membri rivolti verso il suo viso. Ci masturba, qualche volta ci delizia con la bocca.

E' un momento fantastico, visto tante volte su internet... la cosa mi eccita tanto che perdo ogni inibizione e realizzo una mia fantasia: le scopo la bocca.

Lei capisce le mie intenzioni e mi asseconda. Potessi vedermi: io muovo freneticamente il bacino avanti e indietro nella sua bocca, lei asseconda il mio ritmo con la testa.

Lui intanto si masturba freneticamente "ci sei?"

...Eh no, per assurdo non ci sono! E non capisco, sicuramente sono eccitato, lo dimostra il fatto che ho il pene in erezione, e sento il piacere montare dal fondo del cazzo.

Anche lui vuole realizzare la sua fantasia: la "doccia". Ha il pene indirizzato sulle sue tette, vuole che la docciamo insieme.

Ma proprio non mi esce nulla... mi masturbo freneticamente, a volte sento che sta per arrivare, ma proprio non vuole uscire.

"Vabbè, finisco io" taglia corto lui.

Le viene sul petto, qualche schizzo va anche oltre la spalla. E' venuto molto, doveva essere molto eccitato.

Lei si alza e va a farsi la doccia. Lui si accascia sul letto e si gode l'estasi del post-orgasmo.... Io cerco di non drammatizzare! Soprattutto sono curioso di sapere come affronteremo questa mancanza, che non solo non riesco a spiegarmi, ma mi fa anche un po' paura: non è che mi si è rotto qualcosa li sotto?

Mi viene un dubbio. Aspetto che il bagno sia libero. Mi dirigo verso il water. Dubbio confermato, avevo la vescica troppo piena... Che figura! E adesso come glielo spiego a lui!

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E' buio. Il divano non è comodissimo, ma non è per nulla un problema. Lei è stata molto gentile, mi ha offerto un asciugamano e mi ha invitato a fare la doccia.

Lui mi ha detto qualche frase "è successo anche a me, le prime volte è difficile gestire una coppia..." Con gli occhi sbarrati guardo il buio, e penso a come spiegargli la mia teoria sul mio incidente... e se invece mi sbagliassi? Se veramente, a furia di rimandare, mi si è rotto qualcosa? Domani mattina, appena torno a casa, vado su youzozz e verifico...

Che serata... Chissà loro tre dove, come l'avranno passata... vabbè, ormai l'unico contatto che ho con il mio primo amore è su fb, quando mi invita a giocare a kitchen scramble... l'altra sicuramente stara vivendo le ultime emozioni di un nuovo compleanno... e il mio ultimo folle amore sicuramente sarà sotto le lenzuola, abbracciato a lui... la mia amica coppia dorme nella stanza affianco; chissà cosa passa a loro per la testa...

E io qui, che non so esattamente dove sono, che non riesco ad accontentarmi di una sola vita e devo sognare quelle degli altri fuori da questa stanza, avvolto dal buio a chiedermi se in tutto questo c'è un perchè.



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