i racconti erotici di desiderya

Andrea

Autore: Renatofanto
Giudizio:
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Commenti: 1
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L’ascensore si ferma durante la sua corsa fra un piano e l’altro. Alzo lo sguardo verso la pulsantiera e vedo la mano di lei, Andrea, che da lì si allontana. Andrea e lavora alla Reception. Capelli neri lisci, sempre acconciati. Ruota la testa verso di me e con le sue labbra rosse fuoco attira la mia bocca. Mi avvicino. I nostri respiri si mischiano. Lavoro in questa azienda da una settimana. Andrea è la prima persona che vedo al mattino e l’ultima quando esco. Confesso di aver fatto da subito pensieri erotici. Ma non ho avuto alcun tipo di approccio con lei perché penso che quando inizi un nuovo lavoro è sempre meglio stare attenti. Ma qui. Ora. Un metro quadrato o poco più di ascensore. Le sue labbra. Il suo respiro. Delicatamente avvicino le mie labbra alle sue. La posizione non è comoda per un bacio. Ma le lingue si sono già intrufolate nell’altrui palato. Lo stanno esplorando a fondo. L’abbraccio da dietro facendo aderire il mio corpo alle sue spalle. Le mie mani provano a scendere dal ventre, ma le sue me lo impediscono spingendole verso il seno. Sodo. Lo palpo cercando di non trascurare nessun angolo. Le sbottono la camicetta. Gliela tolgo. Mi tolgo la mia. Comincio a baciarle il collo fino all’orecchio, nel quale intrufolo la lingua. Intanto le mie dita si concentrano sui capezzoli, ritti come dei chiodi. Contemporaneamente muovo il bacino sfregando il mio uccello contro il suo culo, riuscendo a farlo scorrere fra le sue chiappe. Nonostante i pantaloni il mio piacere esplode comunque. Mi fermo. Glielo dico. Lei ricomincia a baciarmi. Con le mani cerco di raggiungere la sua passera. Lei invece s’inginocchia e in un attimo i miei pantaloni cadono alle caviglie mostrando il mio pisello ancora inebriato. Sento la sua lingua correre dai testicoli verso il glande e contemporaneamente un brivido mi attraversa la schiena. Finalmente le sue labbra cominciano a baciarlo e quindi a ingoiarlo. Riconosco il suo palato. Vorrei urlare. Metto le mani dietro la sua testa. Proprio come si vede in quelle fotografie sui siti porno. I brividi attraversano tutto il mio corpo. Il mio bacino comincia a sussultare. Anche lei aumenta il ritmo. Sempre più veloce. Poi di colpo tutti fermi, o quasi. Io eiaculo e lei ingoia ogni goccia, mentre le accarezzo i capelli. Quindi la tiro su. Lei si rigira e si abbassa i pantaloni di pelle nera mostrandomi il suo culo tondo. Si piega in avanti e con le mani si allarga l’ano. La penetrazione anale inizia sempre in modo difficoltoso. Non voglio farle male. Quindi spingo lentamente, ma con vigore. Quando riesco ad entrare completamente, lei agita il suo bacino come fosse una ballerina di danze latino americane. Il mio movimento è invece ondulatorio. Sento che anche lei, come me, è percorsa da brividi. La sento mugolare. Mh. Mh. Mh. Anch’io mugolo. Mh, mh, mh. Finché entrambi raggiungiamo il piacere. Si solleva. Si volta verso di me. Mi abbraccia. Mi dice: “Tranquillo non lo dirò a nessuno”. Resto a bocca aperta. Non per quello che sentono le mie orecchie. Ma per quello che avverte il mio pube. Infatti fra di noi sono incastrate due verge, ritte, dure: la mia e la sua.


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I vostri commenti su questo racconto
Autore: Joseph62 Invia un messaggio
Postato in data: 06/05/2017 09:10:23
Giudizio personale:
Improbabile !! ma leggibile.........


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